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L’Arcobaleno a Roma

Gabriella Fascì

“Bianco: puliamo il mondo. Rosso: amicizia e solidarietà. Giallo: il sole che ci unisce. Verde: l’erba su cui giocare. Blu: come la notte che non deve fare più paura a nessuno”. Sono le parole conclusive del manifesto del Paese dell’Arcobaleno, un movimento che nasce dalla Comunità di S. Egidio e che si rivolge ai più giovani per educarli alla solidarietà e alla pace. E proprio i bambini, gli adolescenti e i giovani sono stati i protagonisti del Giubileo del Paese dell’Arcobaleno, che sabato 3 giugno si è svolto nella Basilica di San Paolo fuori le mura, dove ha celebrato la Messa il Vescovo di Terni e guida spirituale della Comunità di S. Egidio, Mons. Vincenzo Paglia. Durante l’omelia Mons. Paglia ha ricordato come “Gesù è il primo bambino che appartiene al Paese dell’Arcobaleno: una terra nuova che può essere abitata da tutti gli uomini di qualunque età, lingua e nazione proprio come l’arcobaleno che è fatto di tanti colori, ed è simbolo dell’Alleanza nuova tra Dio e gli uomini. La necessità quindi - ha continuato il Vescovo - di creare ponti intorno al mondo per portare un messaggio di speranza, di pace per essere uniti pur nelle diversità. Bisogna accogliere questo Giubileo non come un semplice passaggio temporale, ma come un richiamo del Signore a riprendere il cammino che iniziò 2000 anni fa con lo stesso entusiasmo, con lo stesso slancio, poveri di tutto, ma ricchi solo di Gesù”. Alla fine della celebrazione, animata vivacemente dai canti dei bambini, uno svolazzare di fazzoletti di tutti i colori, in un’onda continua alla quale ha partecipato anche il Vescovo, ha fatto da cornice alla gioia autentica che si leggeva sul volto di questi giovani venuti da tutte le parti del mondo per celebrare questo Giubileo. Significativa la presenza di una rappresentanza albanese di 32 bambini e 8 insegnanti. “Sento una grande gioia - dice Kastriot, 14 anni - come se si fosse calmato lo spirito. Siamo stanchi della guerra, gli uomini sono tutti uguali e hanno il diritto di vivere in tutto il mondo, perciò vogliamo essere radici di pace”. Domenica al Regina Caeli  il Papa ha salutato con gioia la presenza dei bambini e dei genitori impegnati nella Comunità di S. Egidio.

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