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Il Giubileo tra i ragazzi di Casal del Marmo

Laura Galimberti

Una celebrazione giubilare preparata da tempo, quella vissuta presso l’Istituto per i minori “Casal del Marmo” attraverso incontri di riflessione basati sulla lettura del Vangelo di Marco nel periodo di Avvento e Quaresima. Due catechesi il 6 e 7 luglio alle ore 17 hanno approfondito il contenuto e il significato del Giubileo e sabato 8 una celebrazione penitenziale ha offerto ai minori italiani cristiani la possibilità di avvicinarsi al sacramento della confessione. Domenica 9 è stato il Card. Achille Silvestrini, Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, ad officiare la S. Messa a Casal del Marmo alle ore 18. L’istituto ospita oltre 100 ragazzi, per la maggior parte stranieri, provenienti dalla ex Jugoslavia, dalla Romania, e dall’Albania. Tra i reati principali, quelli contro il patrimonio, e tra di essi il furto, rimangono la più frequente causa di imputazione. Abbiamo rivolto a Don Gaetano Greco, cappellano dell’Istituto penitenziario romano, alcune domande sulla celebrazione giubilare e sulla realtà del carcere minorile. Quale significato ha assunto il Giubileo in particolare per i minori stranieri e per coloro che non professano la religione cristiana? Sia per gli uni che per gli altri, sicuramente è stato un momento di riflessione; per i primi verso la riscoperta dei propri valori, per gli altri, un aiuto ad entrare in contatto con valori esistenziali a loro sconosciuti. Per tutti infine una ulteriore occasione per tentare un momento di avvicinamento alla realtà religiosa non solo dottrinale ma esperienziale, per trovare insieme i punti e gli elementi che ci uniscono e riprendere un cammino di unità, dove l’uno e l’altro non sono più percepiti come “il diverso”, il “nemico” di cui aver paura, ma il fratello con cui camminare, guardando nella stessa direzione. Quali sono gli itinerari di rieducazione proposti? Le attività gestite dall’Istituto Penitenziario o affidate a Cooperative ed Associazioni impegnano i giovani per circa 6 ore giornaliere; sono di tipo scolastico o formativo a livello professionale e attività culturali e ricreative. Una certa attenzione è riservata alla scolarizzazione di base: la scuola elementare prevede due livelli differenti, sono presenti anche la scuola media e il corso di 150 ore. Sussistono inoltre laboratori di tappezzeria, falegnameria e pizzeria gestiti dalla Caritas nonché un laboratorio di serigrafia ed uno per parrucchieri. L’Istituto prevede attività lavorative per gli ultradiciottenni quali la manutenzione interna di aree verdi, il lavaggio di auto e la gestione del materiale del magazzino. Come viene trascorso il tempo libero? L’animazione del tempo libero prevede la lavorazione del cuoio e della ceramica, la produzione di disegni e il laboratorio di musica. Le attività culturali hanno prodotto un giornalino interno. Sono presenti inoltre nella struttura la nastroteca, il laboratorio per guide turistiche, l’attività teatrale e la biblioteca. I ragazzi possono svolgere attività sportive come pallavolo, calcio e attrezzistica e partecipare (dove previsto) ad avvenimenti sportivi esterni quali maratona, corri per il verde ecc. Quali occasioni permettono l’integrazione con l’esterno? Sono presenti i mediatori culturali che svolgono attività di sostegno agli stranieri e ne facilitano l’integrazione nel gruppo. All’interno dell’Istituto operano anche diverse realtà di volontariato che, nella ricchezza di rapporti umani offerti, permettono l’integrazione con la comunità esterna.

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