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Torna a risplendere la Basilica di Assisi

 Enzo Fortunato

Assisi - “Al Natale dì Cristo del 1999 la Basilica Superiore di Assisi riaprirà al culto”. Fu questa una delle affermazioni, a pochi giorni dal sisma del 26 settembre 1997, del coordinatore governativo della commissione “pro Basilica”, Antonio Paolucci, che ebbe grande risonanza sulla stampa nazionale ed estera, ma suscitò anche grande perplessità, tanto da sembrare una promessa temeraria ed utopica. Invece in anticipo, il 28 novembre scorso con una solenne celebrazione eucaristica l’umanità intera ha gioito. Ha gioito insieme alla famiglia francescana perché questa casa di Dio è tornata ad essere più bella dì prima alla vigilia del nuovo millennio ed è tornata ad essere la dimora accogliente per quanti nel Grande Giubileo dei 2000 vorranno salire sul “colle del paradiso” per confrontarsi con Francesco, per stare con lui, per apprendere la “grammatica del suo stile e dei suo servizio”. Uno stile che possiamo cogliere dalle parole rivolte al Santo di Assisi dal Crocifisso di san Damiano: “Francesco, va’ e ripara la mia casa che, come vedi è tutta in rovina”. Uno stile che invita ad essere “costruttori” in ogni circostanza della vita, in ogni relazione: con se stessi, con gli altri, con Dio. Ed è stato questo il messaggio centrale della riflessione omiletica durante la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato e Legato Pontificio di Sua Santità Giovanni Paolo 11, alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del Cardinale Lorenzo Antonetti, Legato Pontificio per la Patriarcale Basilica di san Francesco in Assisi, degli arcivescovi e vescovi di Roma, dell’Umbria e dei rappresentanti delle Regioni d’Italia e dei ministri francescani delle provincie D’Italia. Presente il Ministro dei Beni e le Attività Culturali, onorevole Giovanna Melandri, i rappresentanti del Governo, il ministero, la Commissione governativa ‘pro Basilica’, la Soprintendenza, i 623 tra responsabili e operai che si sono succeduti in Basilica Superiore dal 26 settembre 1997, e una moltitudine di pellegrini. Un “evento storico e multimediatico” è stato definito. Un “miracolo dell’efficienza”, “un miracolo di sapienza”, mentre per coloro che hanno speso tempo ed energie è stato segnalato come sia vero che “gli italiani danno il meglio di sé nelle situazioni estreme, purché passione e orgoglio li muovono”. Tutto ciò non deve distrarci da quello che anima il messaggio della basilica di san Francesco che è stata ‘unta e chiamata’ ad essere in vista del Giubileo “città santa” insieme a Roma e Gerusalemme.

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