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La conferenza stampa della GMG

Nicola Nicoletti

Tanti giovani pellegrini nel corso dei secoli hanno visitato le tombe degli apostoli, da Francesco di Assisi a Caterina da Siena sino a Pier Giorgio Frassati, giovani che si sono incamminati con decisione per seguire con grande impegno il modello evangelico. E' stato questo l'invito che il Card. Stafford, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha rivolto nel corso della conferenza stampa di venerdì 11 agosto, ai partecipanti alla XV GMG. “A convocare i giovani, per il tramite del Successore di Pietro, suo testimone e ministro, è Cristo stesso! - ha ribadito il Card. Stafford - E la Giornata Mondiale della Gioventù non ha altro scopo se non quello di porre i giovani dinanzi alla presenza di Cristo”. Alla conferenza stampa hanno partecipato inoltre il Card. Ruini, Vicario Generale del Santo Padre, Mons. Sepe, Segretario del Comitato del Grande Giubileo, Mons. Nosiglia, Presidente del Comitato italiano per la GMG, Mons. Boccardo, don Claudio Giuliodori e Gianluigi De Palo della segreteria del Comitato italiano. “Giubileo non solo in termini quantitativi - ha sottolineato Mons. Sepe - poiché ad una Chiesa giovane corrisponde un Giubileo altrettanto giovane e vissuto in prima persona dai giovani”. Il prelato ha poi ricordato la “mirabile intuizione” che nel 1983 fece istituire al Papa una Giornata da dedicare ai giovani di tutto il mondo. La presenza di 300 partecipanti provenienti da 27 paesi in guerra e dei 5000 disabili venuti da vari paesi, l'accoglienza da parte delle Diocesi italiane e di quella di Roma, le Catechesi, i 280 “Incontragiovani”, la Via Crucis al Colosseo, il Forum Internazionale e le varie strutture realizzate per il grande evento, sono state illustrate da Mons. Nosiglia che ha invitato tutti a partecipare alla veglia tenuta a Tor Vergata assieme al milione  e mezzo di giovani partecipanti.
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