The Holy See Search
back
riga

 
S.P. II, 162: Libro d'Ore di area francese, seconda metà del Sec. XV
Biblioteca Ambrosiana

DODICESIMA STAZIONE
Gesù in Croce, la Madre e il discepolo
   

V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
 

Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 25-27

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.   

MEDITAZIONE

Aveva cominciato a distaccarsi da quel Figlio fin dal giorno in cui, a dodici anni, egli le aveva detto di avere un’altra casa e un’altra missione da compiere, in nome del suo Padre celeste. Ora, però, per Maria è giunto il momento del distacco supremo. In quell’ora c’è lo strazio di ogni madre che vede ribaltata la logica stessa della natura per la quale sono le mamme a morire per prime rispetto alle loro creature. Ma l’evangelista Giovanni cancella ogni lacrima da quel volto addolorato, spegne ogni urlo su quelle labbra, non fa prostrare a terra Maria nella disperazione.

Anzi, c’è un alone di silenzio che è infranto da una voce che scende dalla croce e dal viso torturato del Figlio morente. E' ben più di un testamento familiare: è una rivelazione che segna una svolta nella vita della Madre. Quel distacco estremo nella morte non è sterile ma ha una fecondità inattesa simile al parto di una mamma. Proprio come aveva annunziato lo stesso Gesù poche ore prima, nell’ultima sera della sua esistenza terrena: «La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più del dolore per la gioia che è venuto al mondo un uomo».(38)

* * *

Maria torna ad essere madre: non per nulla nelle poche righe di questo racconto evangelico per ben cinque volte echeggia la parola «madre». Maria torna, dunque, ad essere madre e i suoi figli saranno tutti coloro che sono come «il discepolo amato», cioè tutti coloro che si pongono sotto il manto della grazia salvatrice divina e che seguono Cristo nella fede e nell’amore.

Da quell’istante Maria non sarà più sola, diverrà la madre della Chiesa, un popolo immenso di ogni lingua, popolo e stirpe che nei secoli si stringerà con lei attorno alla croce di Cristo, il suo primogenito. Da quel momento anche noi camminiamo con lei sulle strade della fede, ci troviamo con lei nella casa ove soffia lo Spirito della Pentecoste, ci sediamo alla mensa ove si spezza il pane dell’Eucaristia e attendiamo il giorno in cui il suo Figlio tornerà per condurci come lei nell’eternità della sua gloria.

Tutti:

Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo.

Fac me tecum pie flere,
Crucifixo condolere,
donec ego vixero.

 

(38) Giovanni 16, 21.

 

© Copyright 2007 - Libreria Editrice Vaticana

 

  

top