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Don Zygmunt Gorazdowski (1845-1920)

Il sacerdote Zygmunt Gorazdowski nacque a Sanok il 1° novembre 1845, in una famiglia nella quale i principi della religione cattolica erano tenuti in alta considerazione e rispettati. In tale famiglia crebbe in un particolare clima di sofferenza e di prova ed egli stesso fin da piccolo si ammalò gravemente ai polmoni. Terminato il liceo a Przemysl si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza a Leopoli, ma al secondo anno interruppe la frequenza, preferendo entrare nel seminario diocesano di quella stessa città. Conclusa la teologia, in considerazione del suo grave stato di salute, il 21 luglio 1871, dopo 2 anni di terapia intensiva, ricevette l’ordinazione sacerdotale nella Cattedrale di Leopoli.

Per i primi 6 anni svolse il suo ministero sacerdotale come vicario o amministratore a Tartakow, Wojnilow, Bukaczowce, Grod Jagelonski e Zydaczow. Fin da allora si fece conoscere per il particolare carisma nella donazione pastorale e caritativa. E così, durante l’imperversare di una epidemia di colera a Wojnilow, dimentico di sé, si prodigò per gli ammalati, mettendo, ad esempio, di sua mano i morti nella bara, nonostante il grande pericolo di contagio. Sempre nei primi anni di sacerdozio, nella cura per la crescita spirituale dei fedeli a lui affidati, scrisse e pubblicò il “Catechismo per il popolo” e i “Consigli per i giovani”. Pubblicò, in merito, diversi altri articoli ed organizzò tutta una serie di iniziative apostoliche per i poveri ed i sofferenti.           

A partire dal 1877 diede vita, a Leopoli, ad una meravigliosa attività spirituale e caritativa, lavorando per lunghissimo tempo, circa 40 anni, nella parrocchia di San Nicola. In questo periodo, accanto alla attività pastorale svolse, in molte scuole, anche quella catechistica e si impegnò anche come editore e redattore. Pubblicò diverse edizioni del “Catechismo”, preparò e pubblicò i “Principi e norme di educazione” per genitori ed educatori, insieme a svariati altri testi a contenuto religioso e sociale. Fondò la “Associazione Bonus Pastor” per i sacerdoti. Quello che destava soprattutto meraviglia era la sua attività caritativa. Il suo ardore sacerdotale e l’eroico amore verso il prossimo, specie se povero e sofferente, fecero si che Gorazdowski, con non comune zelo pastorale ed apostolico, assumesse, continuamente, nuove iniziative a favore dei bisognosi. In qualità di segretario dell’ “Istituto dei cristiani poveri” fondò a Leopoli una serie di opere di cristiana misericordia, quali: la “Casa del volontariato” per i bisognosi, una “Cucina popolare” a carattere economico, un “Ricovero” per ammalati incurabili e convalescenti, un “Istituto” per studenti poveri del Seminario pedagogico”, una “Casa del Bambino Gesù” per madri sole ed infanzia abbandonata, la “Scuola Cattolica di San Giuseppe” polacco – tedesca. Per la conduzione di queste opere, il 17 febbraio 1884, diede vita alla Congregazione religiosa delle Suore di San Giuseppe. Congregazione, che, seguendo fedelmente fino ad oggi, la linea del carisma del suo Fondatore, dirige una serie di istituzioni educative nel campo catechistico ed educativo, prestando altresì servizio ad ammalati, sofferenti e poveri in otto paesi del mondo.

           Il servo di Dio morì a Leopoli, in concetto di santità, il 1° gennaio 1920 rimanendo nel ricordo dei fedeli di Leopoli come apostolo della divina misericordia; fu chiamato “Padre dei poveri e sacerdote dei senzatetto” e il suo unico desiderio fu essere “tutto per tutti al fine di salvarne uno”.

            

  

   

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