[Buone Notizie ­ Testata]

Città del Vaticano, 2 maggio 1999 Servizio sperimentale

Dal Santuario
di Scutari
un quotidiano appello
alla preghiera

Il Papa Giovanni Paolo II in tutti i suoi interventi che ha fatto per il Kosovo ha chiamato tutti i credenti alla preghiera per la Pace nei Balcani.
Dall'invito pressante del Santo Padre, io, Mons. Angelo Massafra, Arcivescovo Metropolita di Scutari ed Amministratore Apostolico di Sappa, oggi, Festa della Madonna del Buon Consiglio, invito tutti i fedeli della diocesi che amministro, affinché ciascuno... si unisca nella preghiera per la pace per la regione dei Balcani. Invito tutti... a prendere parte alla preghiera comune e solenne che faremo ogni giorno nel Santuario della Madonna del Buon Consiglio alle ore 16.
Preghiamo la nostra Mamma affinché aiuti ciascuno degli abitanti di queste regioni ad imparare a perdonare...
Preghiamo la Madonna del Buon Consiglio perché ci consigli tutti a liberarci dalla cultura della guerra, dell'odio, della pulizia etnica, dei massacri, delle violenze, delle uccisioni, delle distruzioni...
   
In questa ora tragica
tutta la Chiesa vi è vicina

Lettera del Santo Padre all'Arcivescovo
di Belgrado

L'affetto per la Chiesa che è in Jugoslavia, la vicinanza della Chiesa universale in quest'ora tragica, il profondo dolore per l'aggravarsi della situazione in quella terra e soprattutto nel Kosovo, la preghiera affinché il Signore faccia presto sorgere la stella della pace, sono stati espressi da Giovanni Paolo II nella lettera inviata all'Arcivescovo di Belgrado Franc Perko, Presidente della Conferenza Episcopale di Jugoslavia. Eccone il testo:

Al Venerato Fratello Mons. FRANC PERKO
Arcivescovo di Belgrado
Presidente della Conferenza Episcopale di Jugoslavia

Con profondo dolore sto seguendo ogni giorno l'aggravarsi della tragica situazione umanitaria esistente nelle varie regioni della Jugoslavia e soprattutto nel Kosovo. Con speciale affetto sono poi particolarmente vicino ai Pastori ed ai fedeli delle comunità cattoliche, come a tutti gli uomini di buona volontà che si sforzano di aiutare coloro che più soffrono nell'ora presente, perché privati dell'affetto dei propri cari, allontanati a forza dalle loro case ed ingiustamente costretti a vivere lontani dalla propria terra.
Allo stesso tempo, desidero assicurare Lei, venerato Fratello, e tutti i Vescovi della Jugoslavia che questa Sede Apostolica continuerà nel suo impegno di pace, affinché siano risparmiate ulteriori sofferenze a codeste popolazioni ed in particolare a quelle del Kosovo, così tragicamente provate.
Occorrerà, infine, ricordare a tutti i responsabili della vita nazionale ed internazionale che è sempre possibile la via del dialogo e che tale via può sempre portare a trovare soluzioni onorevoli fra le Parti, nel rispetto degli uomini e donne di una stessa terra, figli tutti dello stesso Padre che sta nei cieli.
Tale è anche in quest'ora tragica la preghiera di tutta la Chiesa, che vi è più vicina che mai, invocando unanimemente dal Signore che faccia presto sorgere sulla vostra cara terra la stella della pace, nel rispetto dei diritti di ogni creatura di Dio.
Con tali sentimenti invio a Lei, venerato Fratello, come a tutti i Vescovi della Jugoslavia, la mia Apostolica Benedizione.
Dal Vaticano, 19 aprile 1999

GIOVANNI PAOLO II
   
Bambini kosovari mostrano un crocifisso

I bombardamenti in Jugoslavia

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