«Siate fieri di appartenere alla "Cattolica" e sforzatevi di essere all'altezza delle responsabilità che ne conseguono». È quanto ha raccomandato Giovanni Paolo II all'Università Cattolica del Sacro Cuore che giovedì 13 aprile ha celebrato a Roma il Grande Giubileo del Duemila. Questi alcuni passi del discorso pronunciato dal Santo Padre durante l'incontro con i docenti, gli alunni ed il personale svoltosi nella Basilica Vaticana:

Siete giunti insieme dalle sedi di Milano, Roma, Brescia e Piacenza per compiere il vostro pellegrinaggio giubilare - «Esso cade a conclusione del quarantesimo anniversario della scomparsa di Padre Agostino Gemelli e alla vigilia delle celebrazioni per gli ottant'anni dalla fondazione del vostro Ateneo, sorto nel dicembre del 1920»;

La coincidenza con l'imminente anniversario dell'ottantesimo di fondazione conferisce al vostro pellegrinaggio una particolare connotazione - «Vi spinge a riscoprire le vostre radici. E come non ricordare, nel contesto dell'Anno Santo, che alle origini della vostra istituzione ci fu una grazia di "conversione"?»

Vi ponete sulle orme del vostro Fondatore e di tanti maestri spirituali - «Ricordo a titolo speciale il professor Giuseppe Lazzati, Rettore dell'Università in anni non lontani, il quale prese parte come uditore al Concilio, offrendo alla discussione di alcuni temi un apporto illuminante»;

«La pastorale non è qualcosa da fare accanto ad altre cose, ma una dimensione che attraversa tutto quello che si fa, coordinandolo al progetto educativo proprio di una Università Cattolica»;