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Città del Vaticano, 28 maggio 2000 Servizio sperimentale

Il Giubileo dei Presbiteri

«Tutti vi stringo al mio cuore»: parole più semplici, più vere, più belle, più cariche di tanti sentimenti Giovanni Paolo II non poteva dire ai Suoi presbiteri. Parole paterne che esprimono un gesto paterno. Un gesto senza confini che contiene un abbraccio «che non ha confini e si stende ai presbiteri di ogni Chiesa particolare». Un tocco di paternità che ha segnato profondamente i cuori dei presbiteri. Lo si è colto dal lungo applauso che ha scosso il «cenacolo» di Piazza San Pietro.

   
«Tutti vi stringo al mio cuore»

Nel giorno dell'ottantesimo genetliaco
Giovanni Paolo II celebra con migliaia
di Sacerdoti il Giubileo dei Presbiteri

«Saluto tutti voi, cari Fratelli nel sacerdozio, che avete voluto essere oggi qui con me, venendo anche da lontano a prezzo di non piccoli sacrifici. Tutti vi stringo al mio cuore». Con queste parole Giovanni Paolo II si è rivolto agli oltre seimila sacerdoti presenti in Piazza San Pietro giovedì 18 maggio per il Giubileo dei Presbiteri e dell'ottantesimo genetliaco del Papa. Questi alcuni punti nodali dell'omelia:

Nell'Eucaristia Cristo ha istituito il nuovo rito della Pasqua cristiana, introducendo nella Chiesa il ministero sacerdotale - «Ogni volta che ripetete questo rito "voi annunziate la morte del Signore finché egli venga"»;
Nelle nostre mani Cristo ha posto il vivo memoriale del Sacrificio che Egli ha offerto al Padre sulla Croce - «Lo ha affidato alla sua Chiesa, perché lo celebrasse fino alla fine del mondo»;
Un corale rendimento di grazie per questo straordinario dono di Dio per tutti i tempi e per gli uomini di ogni razza e cultura - «Dono che si rinnova nella Chiesa grazie all'immutabile misericordia divina e alla generosa e fedele risposta di tanti fragili uomini»;
Vi abbraccio con grande affetto, cari sacerdoti del mondo intero! È un abbraccio che non ha confini - «...e si estende ai presbiteri di ogni Chiesa particolare»;
Il nostro compito è pascere il gregge di Dio offrendo una testimonianza esemplare che può giungere, se necessario, sino allo spargimento di sangue - «...come è stato per non pochi nostri confratelli nel corso del secolo appena concluso»;
Tu, caro popolo cristiano, popolo regale, popolo sacerdotale, rendi grazie con noi a Dio per il nostro ministero - «Che la Chiesa del nuovo millennio possa contare sull'opera generosa di numerosi e santi sacerdoti!».

   

In rete

Il testo dell'omelia del Santo Padre in occasione del Giubileo dei Sacerdoti

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