Agendae Res compie cinque anni

Un'agenda in latino
e molti correttori volontari


di Silvia Guidi

"Anche Cicerone, Cesare, Terenzio, Ovidio l'avrebbero usata, se solo non fossero nati troppo presto"; all'editore di Agendae Res, l'agenda in latino lanciata cinque anni fa da Arte&Carta, non manca il gusto dell'iperbole. Nell'edizione di quest'anno Nicola Di Cristoforo ha deciso di dare una veste più internazionale all'articolo più richiesto del suo catalogo, visto che sorprendentemente "le mura che contengono l'impero cartaceo di Arte&Carta non possono più essere erette intorno allo Stivale" chiosa Di Cristoforo con la consueta autoironia, firmandosi "l'ex editore più piccolo del mondo". Per questo la praefatio in italiano è accompagnata da un'introduzione in inglese e all'agenda vera e propria viene allegato un opuscolo di Otia, interamente in latino, dalle classiche parole crociate ai palindromi più bizzarri (ma ci sono anche In amorem e In lunam di Giacomo Leopardi e una rielaborazione nella lingua di Cesare di Loneliness di Katherine Mansfield, che riportiamo nel box a fianco).
Tra le novità di quest'anno c'è anche un audiolibro sui generis dedicato al Cantico dei cantici, in cui, grazie alle voci di Giulia Carbone, Rino Conventi e Isa Dall'Olio (vox cantans), e alla musica di Claudio Castellari (magister musicae vocum, tibiarum et nervorum cantus) il testo latino torna a vibrare in tutta la sua bellezza.
"A cinque anni di distanza, pur con i dovuti aggiustamenti, si riconferma l'idea che è alla base del progetto editoriale, e cioè quello di un'agenda che contribuisca a tenere vivo l'interesse per il latino nel mondo, a riscattarlo dalla veste scomoda che spesso si trova giocoforza affibbiato da docenti poco appassionati o discepoli poco interessati - scrive l'editore nella praefatio - Agendae Res non ha la presunzione di docere Latinam linguam, per questo ci sono insegnanti ad hoc. Per gli errori (dove non ravvisati e corretti per tempo) chiediamo venia" continua l'editore.
Grazie alla grande diffusione dell'agenda, Arte&Carta può contare su un gran numero di correttori che esercitano il loro compito a titolo gratuito:  sono i clienti stessi che di volta in volta segnalano all'editore inesattezze, ripetizioni e "licenze poetiche grammaticali", per usare un eufemismo. "Anche questo excursus sui refusi - continua Di Cristoforo - si pone come spunto di riflessione in quanto porta al confronto tra le diverse tipologie di errori, da quelle che abbiamo in comune con gli antichi amanuensi a quelle di natura più recente e informatica, come il "copiaincolla", i punti interrogativi dimenticati nel testo, che di solito indicano dati non inseriti, al font non pervenuto - che ho ribattezzato "se non ti conosco ti sostituisco" - frequente quando un testo passa da una electronica epistula all'altra".

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De Solitudine


Solitudo iam venit
nocte ad meum cubile, non Somnus
Accendens pulnulae fessae, expecto et
passus audio. Flantem in candelam
cum extinguit adspicio. Postea considit
stat, prospicit et fessa
fessa, nutat
Grandis et ea; et ea contendit
Ecce, serta frontem omant
Maestis in tenebris lentus aestus
glebas aridas minime contentus offendit
Ventus sine nomine spirat... postea,
quies. Fidens me verto
ad eam, Solitudinem, manum
prehendo, complector, cum
perpetuo pluvis fletu
aridas glebas expectem plenas

                           Katherine Mansfield



(©L'Osservatore Romano 1 gennaio 2011)
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