Il cardinale Rivera Carrera fa il punto sulla preparazione dell'incontro del 2009

Il Messico si prepara ad accogliere
le famiglie da tutto il mondo

Gianluca Biccini


Si svolgerà a Città del Messico dal 16 al 18 gennaio 2009 ed avrà per tema "valori umani e cristiani nella formazione delle famiglie" il Congresso teologico-pastorale promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia in occasione del VI Incontro Mondiale delle Famiglie. Lo hanno riferito i cardinali Alfonso López Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio, e Norberto Rivera Carrera, arcivescovo di México, nel corso di un incontro svoltosi giovedì 22 novembre, in Vaticano.
Voluta dal cardinale López Trujillo, la riunione nella "Casina Pio IV", sede della Pontificia Accademia delle Scienze, è servita a fare il punto sulla preparazione all'evento, che fu annunciato da Benedetto XVI il 9 luglio 2006, a conclusione del V Incontro Mondiale delle Famiglie svoltosi a Valencia. Il presidente del Pontificio Consiglio ha riassunto il cammino compiuto dal 1994 ad oggi con le celebrazioni dei precedenti Incontri Mondiali delle Famiglie, soffermandosi in particolare su quello più recente tenutosi in Spagna. In un'intervista a "L'Osservatore Romano" il cardinale Rivera Carrera fa il punto sulla preparazione dell'evento.

Oltre alla scelta della data e del tema del Congresso teologico pastorale, quali sono le altre novità organizzative?

È stato individuato il luogo che ospiterà le giornate:  il centro congressi "Bancomer", che si trova nella zona di Santà Fé, lungo la strada verso l'uscita per Toluca. Esso dispone di tre grandi sale per le conferenze, con una capienza totale di trentamila persone. È stata scelta un'area con tanti alberghi per offrire un'adeguata accoglienza, anche se molti partecipanti verranno accolti nei seminari e nelle case religiose.
Stiamo inoltre mettendo a punto le indicazioni riguardanti il logo, l'inno e la metodologia di lavoro.

E a livello di comunicazione?

Presto avremo una pagina web. Vogliamo anche assicurare una visibilità, una fruibilità dell'evento, attraverso la radio e la televisione, a quanti non potranno intervenire di persona.

Il Messico con quasi cento milioni di fedeli è uno dei paesi con il maggior numero di cattolici al mondo. Come vi preparate ad ospitare questo  evento  ecclesiale?

Esso impegnerà l'arcidiocesi e tutto il Messico. Ma l'incontro coinvolgerà tutti i cattolici dell'America e poi le altre Chiese locali sparse nei cinque continenti. La nazione messicana ama il Vangelo della famiglia e in tutta l'America latina i valori della famiglia sono ancora molto sentiti. La gente qui è legata ad una visione cristiana dell'esistenza ed è aperta alla natalità e alla vita, come dimostrato anche dal punto di vista demografico.

In che modo queste iniziative hanno risvolti concreti nel vissuto quotidiano delle famiglie?

Attraverso la testimonianza. Già nei precedenti Incontri mondiali è emersa la forza della testimonianza:  famiglie sane che vivono la loro appartenenza alla Chiesa sono un buon modello da presentare e da imitare.

Del resto la famiglia è anche una delle priorità del suo ministero pastorale?

Come arcivescovo ho sempre lavorato affinché le esperienze maturate in varie realtà e movimenti fossero ricondotte e fatte convergere in una strategia unitaria di pastorale familiare. Per la piccola chiesa domestica passa il futuro del nostro mondo, il futuro della nostra civiltà.

Come stanno reagendo in Messico le istituzioni?

Sia il governo federale che quello locale sono ben disposti. Ci sono già stati incontri con politici e parlamentari, che indipendentemente dall'area politica di appartenenza ritengono importante interrogarsi su questo tema di grande attualità. Per questo vorrei tranquillizzare anche riguardo al recente attacco alla nostra cattedrale:  non bisogna cedere agli allarmismi; nessuno in Messico vuole intransigenza e radicalismi contro la Chiesa. Al contrario vedo la collaborazione di tutti. Anzi posso assicurare che a mezzogiorno di domenica prossima ci sarà regolarmente la messa in cattedrale per celebrare l'ultima domenica dell'anno liturgico dedicata a Cristo Re dell'Universo, una festa molto sentita in tutto il paese e da tutti i messicani.



(©L'Osservatore Romano 24 novembre 2007)
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