Il cardinale Delly ritiene l'iniziativa del Governo iracheno un importante segnale

Restituite tre scuole cattoliche
alla Chiesa caldea dopo la lunga confisca

di Nicola Gori

La restituzione da parte del governo iracheno di tre scuole cattoliche alla Chiesa caldea è un episodio che segna un passo importante nelle relazioni tra Chiesa e istituzioni statali. Era, infatti, dagli anni Settanta, dopo la confisca operata dal regime di Saddam Hussein, che questi edifici erano stati sottratti ai legittimi proprietari. Solo adesso, a distanza di quasi quarant'anni, grazie all'intervento del cardinale Emmanuel iii Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei, e della buona volontà del primo ministro Nouri Al Maliki, si è giunti a una soluzione della vicenda.
"Sono tre scuole nazionalizzate negli anni Settanta dal regime di Saddam Hussein - ricorda il cardinale Delly spiegando a "L'Osservatore Romano"  com'è  andata  -.  Due  si  trovano  a Baghdad e una a Kerkûk. Sono state restituite alle suore caldee che le gestivano antecedentemente. La restituzione è avvenuta con il vincolo che questi edifici vengano usati per lo stesso scopo che avevano in precedenza e che siano diretti dalle suore o dal patriarcato. Abbiamo già la disponibilità di queste tre scuole, ma rimane ancora da perfezionare la registrazione a nome delle legittime proprietarie, le suore caldee. Attendiamo questo passaggio burocratico che sancirà la definitiva restituzione. Molti altri edifici di proprietà della Chiesa caldea sono stati requisiti negli anni di Saddam, ma a tutt'oggi devono esserci resi. Per questo stiamo facendo il possibile, affinché ciò avvenga quanto prima".

Come si è giunti a questo importante gesto?

Il risultato è stato ottenuto tramite una rete di amicizie e dopo aver parlato con il presidente, che ha dimostrato di aver capito il problema. Io ho presentato la domanda di restituzione delle scuole al primo ministro Al Maliki e lui ha deciso che questi immobili devono essere restituiti ai proprietari precedenti la confisca. Stiamo facendo il possibile anche perché si arrivi a registrare le tre scuole a nostro nome come era prima.

Come  viene  vissuto  dalla  Chiesa  caldea  questo evento?

La riconsegna degli immobili al loro legittimo proprietario dopo che erano stati presi con la forza è una cosa giusta nei confronti nostri e di tutti. Ringraziamo la buona volontà del primo ministro e del Governo nel restituire gli immobili ai proprietari. È un passo veramente importante, di cui siamo contenti, così come lo siamo per la maniera in cui il primo ministro ha detto che questi beni dovevano essere resi.

Chi frequentava queste strutture didattiche?

Erano scuole private al servizio di tutti:  musulmani e cristiani. Erano scuole cattoliche per tutto il popolo, ma la maggioranza degli alunni era composta da musulmani. Venivano gestite dalle suore caldee dipendenti dal patriarcato.



(©L'Osservatore Romano 12 agosto 2009)
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