E secondo Zoff gli africani pagano l'emozione


di Maurizio Fontana

Mentre è appena cominciata la seconda serie di partite del girone eliminatorio e il successo dell'Uruguay sul Sud Africa sembra aver quasi già scritto il primo verdetto negativo per i padroni di casa, abbiamo interpellato un campione per stilare il primo bilancio di una competizione che, per la verità, ha finora offerto uno spettacolo piuttosto noioso. "Ma la prima partita dei mondiali è sempre difficile per tutti" ci dice Dino Zoff, grande portiere e capitano della nazionale campione del mondo nel 1982 e commissario tecnico degli azzurri finalisti agli Europei del 2000. "C'è la preoccupazione di perderla e di conseguenza vengono fuori partite non straordinarie. Anche perché con una sconfitta diventa tutto più difficile. E quindi certi risultati ci stanno anche. Ma già da oggi verranno fuori le potenzialità di certe squadre".

È il primo mondiale che si gioca nel continente africano. Ma le squadre africane, che negli ultimi anni sembravano in forte crescita, hanno un po' deluso in questa prima tornata.

Non tutte:  la Costa d'Avorio, per esempio ha fatto bene. Ma in effetti il bilancio è un po' grigio. Evidentemente i giocatori africani sono più emozionati degli altri. Ora vedremo se riusciranno a superare le difficoltà che hanno già mostrato in passato. Il fatto è che la tradizione pesa, e loro ogni tanto si lasciano andare all'istinto, specialmente in fase difensiva.

Migliore impatto hanno avuto le squadre asiatiche.

Aspettiamo le altre partite; comunque sì, in particolare la Corea del Sud ha ben fatto. Però è una squadra che già da diversi anni gioca a buon livello. Anche il Giappone ha mostrato cose discrete. Ci andrei comunque piano. La prima partita non basta per valutare.

Sull'Italia giudizi contrastanti.

Contrastanti come la partita che ha giocato. Gli azzurri sono stati padroni del campo, ma non sono riusciti a essere molto pericolosi. Però mi hanno fatto una discreta impressione. Credo comunque che Lippi abbia già in mente la via, anche tattica, da seguire.

Si è aggiunto l'infortunio del portiere Buffon a complicare le cose.

Per le prossime due partite che sembrano piuttosto agevoli non dovrebbe essere un problema. Certo, se non dovesse recuperare per la fase eliminatoria allora la differenza tra l'avere e il non avere Buffon in porta si sentirà. Buffon è Buffon.

Dalle squadre ai singoli. Chi ha brillato di più?

Su tutti Messi, ma citerei anche Forlan dell'Uruguay e Barreto del Cile.



(©L'Osservatore Romano 18 giugno 2010)
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