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CONGREGAZIONE PER L'EDUCAZIONE CATTOLICA

INDIRIZZO D'OMAGGIO RIVOLTO A
SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
DAL CARD. ZENON GROCHOLEWSKI
IN OCCASIONE DELLA VISITA AL
PONTIFICIO ISTITUTO DI MUSICA SACRA

Via di Torre Rossa, Roma
Sabato, 13 ottobre 2007

 

Beatissimo Padre,

in questo clima di raccoglimento e di preghiera, in cui ci hanno immerso i brani di canto gregoriano e di polifonia eseguiti dal coro degli allievi, nella mia qualità di Gran Cancelliere del Pontificio Istituto di Musica Sacra, unita alla carica di Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, sono lieto di porgere alla Santità Vostra il più caloroso benvenuto, a nome anche del Preside, dei professori, officiali e personale, degli allievi e residenti dell'Istituto, dei rappresentanti della "Consociatio Internationalis Musicae Sacrae", della "Foederatio Internationalis Pueri Cantores", della delegazione della Catalogna, dei benefattori e di tutta l'eletta assemblea, che in un clima festoso e familiare sono lieti di stringersi intorno al Padre comune e amatissimo.

Il Pontificio Istituto di Musica Sacra desiderava ardentemente la visita della Santità Vostra, sulla scia di quella compiuta dal Papa Giovanni Paolo II nel 1985, quando l'Istituto fu trasferito dall'antico Palazzo dell'Apollinare in questa bella e spaziosa sede dell'ex-abbazia di San Girolamo "in Urbe". Tale trasferimento è stato il coronamento di un grande desiderio di Mons. Higini Anglès, che voleva dotare l'Istituto di una sede più vasta e più funzionale. Questi vantaggi risaltano ancora meglio dopo i recenti restauri effettuati nell'edificio e nel parco adiacente, che con la graditissima visita di Vostra Santità vengono oggi inaugurati e benedetti, unitamente, e in modo ideale, ai restauri realizzati nella Sala Accademica di Piazza S. Agostino, ivi compresi il grande organo completamente rinnovato e il nuovo splendido pianoforte.

In questa nuova sede la chiesa che ci accoglie, dedicata alla Visitazione di Maria Santissima, è il cuore dell'Istituto. È qui che l'apprendimento accademico della Musica Sacra trova in sede liturgica il pieno adempimento delle sue finalità, cioè il canto e la musica nel contesto della solenne celebrazione dei sacri misteri. L'altare, il tabernacolo, l'ambone, l'immagine della Madonna di Montserrat, dolce e ieratica nel contempo, gli stalli monacali, l'organo, tutto favorisce, nella semplice linearità, il raggiungimento del più alto vertice della vita dell'Istituto.

La Biblioteca, parimenti restaurata, nella sua ariosa e funzionale disposizione, e la magnifica Sala Accademica di Piazza S. Agostino, costituiscono i due centri propulsori dell'Istituto. Il parco circostante, amorevolmente curato, favorisce il raccoglimento, l'intensità dello studio e la profondità della meditazione. Questa nuova sede ha consentito altresì di dotare l'Istituto di una foresteria o collegio annesso dove vengono ospitati studenti e professori della Scuola e, all'occasione, allievi, per lo più sacerdoti, di altre facoltà pontificie. Realtà nuova per l'Istituto, che, sulla scia di Regensburg, andrebbe ulteriormente consolidata e sviluppata.

Il tutto si presenta oggi più bello e più funzionale grazie al diretto interessamento dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e al contributo di insigni e generosi benefattori. Si potrebbe parlare quasi di una "rifondazione" dell'Istituto, suggellata con la visita e la Benedizione di Vostra Santità. Qui convengono allievi da ogni parte del mondo, con una folta presenza dei paesi dell'America Latina, dell'Europa dell'Est e del lontano Oriente e anche delle giovani Chiese africane, per non parlare dell'Italia, e, sebbene in minor proporzione, di altri paesi dell'Europa occidentale. Questi alunni, che negli ultimi anni oltrepassano il centinaio, superando così il numero avutosi in periodi più aurei, guidati da un corpo docente di circa venti professori di grande professionalità e di indiscussa levatura spirituale, seguiti tuttora sollecitamente dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica, studiano e si esercitano nella Musica Sacra in quei cinque rami che scaturiscono dal tronco comune dell'Istituto: canto gregoriano, organo, composizione, direzione corale e musicologia.

Beatissimo Padre,

il Pontificio Istituto di Musica Sacra rinnova oggi nelle Vostre mani l'impegno a proseguire il suo servizio ecclesiale per coltivare la musica più nobile che c'è, la musica che loda Dio, che si inserisce organicamente nella liturgia della Chiesa quale sua componente significativa, che esprime la gioia della liturgia e le attribuisce una specifica dimensione. In tale servizio l'Istituto è cosciente che - come disse la Santità Vostra in occasione dell'VIII Convegno Internazionale di Musica Sacra organizzato nel 1985, durante il quale è stata inaugurata questa nuova sede dell'Istituto - "la parola rivolta a Dio trascende i limiti del linguaggio umano. Per questo motivo tale parola in ogni tempo, proprio in forza della sua natura, ha invocato in aiuto la musica, il cantare e la voce del creato nel suono degli strumenti. Infatti, alla lode di Dio non partecipa soltanto l'uomo. La liturgia quale servizio di Dio è l'inserirsi in ciò di cui parlano tutte le cose". Pertanto, come ha affermato la Santità Vostra nel medesimo Convegno, "la vera liturgia si riconosce dal fatto che è cosmica, non su misura di un gruppo. Essa canta con gli angeli. Essa tace con la profondità dell'universo in attesa. E così essa redime la terra".

Le sue parole, Padre Santo, e la Sua Apostolica Benedizione saranno di illuminazione e di incoraggiamento a coltivare la musica sacra nel suo genuino e nobile senso, per la maggior gloria del Signore e la santificazione del popolo di Dio.

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