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CONGREGAZIONE PER L'EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLI

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

OMELIA DEL CARD. CRESCENZIO SEPE

Basilica Vaticana, Altare della Confessione
Domenica 24 ottobre 2004

 

La speciale consegna del Santo Padre: 
evangelizzare i popoli offrendo Cristo, Pane della vita

 

"Il Signore mi venne in aiuto e mi diede forza affinché, per mio mezzo, la predicazione fosse portata a termine e tutte le nazioni l'ascoltassero" (2 Tm 4, 6-8)

Cari Fratelli e Sorelle,

Queste parole di Paolo al suo fedele collaboratore Timoteo, che abbiamo ascoltato nella seconda lettura della liturgia di questa Domenica, rappresentano una chiara confessione dell'attività missionaria dell'Apostolo delle Genti, fondata sull'aiuto e sulla forza del Signore. Per Paolo, Cristo è il centro insostituibile di ogni autentica missionarietà.

Questo è anche il senso della Giornata Missionaria Mondiale, che oggi celebriamo in questa Basilica, sulla Tomba di Pietro, il Principe degli Apostoli. Questa Giornata, infatti, è un evento di Grazia che coinvolge tutta la Chiesa, la quale è chiamata a prendere sempre più coscienza della sua missionarietà universale, con umiltà e audacia, fiduciosa nella presenza di Cristo Risorto, che nella celebrazione eucaristica si fa pane spezzato per noi.

Per vivere la nostra identità missionaria e portare a termine la vocazione di predicare Gesù Cristo e il suo Vangelo a tutte le Nazioni, dobbiamo nutrirci di lui, alimentarci del suo Corpo e del suo Sangue, in modo da rinforzarci nella fede ed essere pronti a superare le difficoltà che l'evangelizzazione deve affrontare nel nostro mondo.

La missione, oggi, si rivela come urgente e necessaria in quanto "si deve affrontare con coraggio una situazione che si fa sempre più varia e impegnativa nel contesto della globalizzazione e del nuovo e mutevole intreccio di popoli e culture che la caratterizza" (Novo Millennio ineunte, 40).

Per affrontare queste sfide, il messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata Missionaria Mondiale di quest'anno su "Eucaristia e Missione" ci offre opportune indicazioni e suggerimenti. "Raccolta intorno all'altare - scrive il Santo Padre - la Chiesa comprende meglio la sua origine e il suo mandato missionario. Eucaristia e missione... formano un binomio inscindibile" (Messaggio, n. 1; cfr Lettera Enciclica "Ecclesia de Eucharistia", n. 57).

L'Eucaristia è scuola e fonte di missionarietà perché è itinerario di partecipazione al mistero del "pane vivo per la vita dell'uomo" (Gv 6, 51). Essa alimenta e rafforza la nostra fede e ci spinge, come Paolo, a portare Cristo a tutte le nazioni perché lo conoscano e lo accolgano come Signore e unico Salvatore.

La missione della Chiesa, che è segno e mezzo di comunione tra Dio e i popoli e tra i popoli tra loro, si realizza nel Corpo di Cristo, che è il centro unificante di tutta l'umanità. Ecco perché l'evangelizzazione missionaria costituisce il primo servizio che la Chiesa può rendere ad ogni uomo e a tutti i Popoli.

Nell'Eucaristia, la Chiesa scopre la sua fondamentale vocazione missionaria giacché, come recita il Messaggio di questa Giornata, "per evangelizzare il mondo, c'è bisogno di apostoli "esperti" nella celebrazione, adorazione e contemplazione dell'Eucaristia" (n. 3).

La prima e fondamentale forma dell'essere e dell'agire missionario è la testimonianza. "L'uomo contemporaneo, scriveva Paolo VI, crede più ai testimoni che ai maestri" (EN 41), più alla vita vissuta in Cristo e per Cristo che alle teorie. Pertanto, "evangelizzare è anzitutto testimoniare, in maniera semplice e diretta, Dio rivelato da Gesù Cristo, nello Spirito Santo" (EN 26); e Papa Giovanni Paolo II, nella Redemptoris Missio, insegna che "la testimonianza della vita cristiana è la prima e insostituibile forma della missione" (n. 42).

Oggi, questa missione è un oceano vasto in cui tutta la Chiesa deve avventurarsi, contando sull'aiuto di Cristo. L'Eucaristia ci sprona e ci spinge a salpare gli oceani delle lingue, delle culture e di tante barriere di ordine socio-politico e religioso per avvicinare tutte le Nazioni a Cristo, per un'azione missionaria senza frontiere, convinti che il Salvatore del mondo non distrugge niente di quanto Dio ha seminato in tutti i Popoli ma porta tutto alla pienezza (cfr Mt 5, 17).

La nostra fede nell'Eucaristia si rinforza donandola a tutti. "Chi, infatti, incontra Cristo nell'Eucaristia, scrive il Papa, non può non proclamare, con la vita, l'amore misericordioso del Redentore" (Messaggio n. 2). L'esperienza della misericordia di Dio nella nostra vita è il cammino per saper condividere la fede soprattutto con coloro che non posseggono questo dono, che non lo conoscono o l'hanno abbandonato.

L'itinerario eucaristico, che percorreremo durante quest'anno dedicato all'Eucaristia, sarà una scuola di Cenacolo dove con umiltà, fiducia e generosità, saremo come Maria e gli Apostoli, "pieni di Spirito Santo" e impareremo a realizzare il mandato missionario di annunziare "la parola di Dio con franchezza" (Atti 2, 31), trasformati in testimoni coraggiosi di Cristo e inseriti, come Vangelo vivente, nella vita della Chiesa, mistero di comunione per la missione.

Come i discepoli di Emmaus, anche noi partiamo "senza indugio" per comunicare, dopo aver fatto personale esperienza del Risorto, di ciò che abbiamo visto e udito. "L'incontro con Cristo - scrive il Santo Padre nella Lettera Apostolica "Mane nobiscum Domine" - continuamente approfondito nell'intimità eucaristica, suscita nella Chiesa e in ciascun cristiano l'urgenza di testimoniare e di evangelizzare" (n. 24).

Nessuno, pertanto, e nessuna forza ecclesiale può esimersi da questo compito essenziale della Chiesa. La missione ad Gentes non ammette deleghe perché essa è e resta anche oggi il mandato dato da Cristo alla sua Sposa.

Tutta la Chiesa per tutto il mondo!

Evangelizzare i Popoli offrendo il pane della vita, che è Cristo. È questa, cari fratelli e sorelle, la speciale consegna che il Santo Padre affida ad ognuno di noi.

Facciamo in modo che ogni qualvolta entriamo nell'assemblea eucaristica come discepoli, ne possiamo uscire come apostoli.

Chiediamo a Maria, che ha generato la carne immacolata del suo Figlio, di darci un nuovo slancio per la missione affinché a tutti sia dato di cibarsi del Corpo e Sangue del Signore.

Amen!

     

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