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PONTIFICIUM OPUS A SANCTA INFANTIA

 

LA FORMAZIONE MISSIONARIA
DEI BAMBINI
 

INTRODUZIONE

Come ha fatto Gesù a trasformare gli Apostoli in missionari?

Cosa si può fare affinché i bambini e gli altri nostri fratelli e sorelle subiscano una simile trasformazione nella loro mentalità, nei loro sentimenti, atteggiamenti ed azioni? In che modo possiamo rispondere al loro grande interesse e bisogno di formazione missionaria?

Con l’aiuto della Parola di Dio, con la Tradizione, con l’insegnamento della Chiesa offerto nei principali documenti missionari e considerando l’effettiva situazione in cui viviamo, riassumeremo gli elementi principali della formazione missionaria. I principi generali possono essere applicati ai giovani, agli adulti e alle comunità, anche se li applicheremo soprattutto ai bambini.

Innanzitutto, esamineremo la pedagogia di Gesù per esserne in sintonia con la sua Scuola di Amore e seguirla. Poi da questa trarremo alcuni principi generali per la formazione missionaria, infine proporremo un piano e alcuni criteri generali per il nostro servizio di formazione missionaria ai bambini. Negli allegati presentiamo alcune direttive per i diversi livelli di formazione missionaria.

L’interesse per la pastorale missionaria ci porta ad essere “discepoli” di Gesù e a fare discepoli per Lui. In questa opera di pastorale missionaria, la formazione ha un’importanza decisiva perchè è quello che più concorda con la maturazione missionaria dei bambini e dei loro animatori. L’animazione missionaria prepara il campo per questa semina e porta una persona ad avere fame, a sentire il bisogno di imparare ad essere e ad agire da missionario. Attraverso la formazione missionaria delle persone si inserisce una mentalità, delle convinzioni e dei criteri missionari. Questa li aiuta ad “essere”, “vivere” e “agire” come veri missionari, sempre, ovunque e per il bene di tutto il mondo.

Attraverso la formazione missionaria, aumentano giorno per giorno la mentalità, i criteri, la consapevolezza e altri elementi necessari per portare avanti la missione nella Chiesa e nel mondo.

La formazione missionaria ci chiede di essere in sintonia con la pedagogia di Gesù e di trarre vantaggi sia dall’esperienza della Chiesa che dai contributi delle scienze educative. Inoltre, ci obbliga sempre a tenere in considerazione le necessità dei bambini e della missione. Cosa ha fatto Gesù per educare i suoi apostoli e i discepoli? Lo stesso Gesù che aiutò Pietro, Matteo e Paolo è l’unico che insegna e che istruisce, con la stessa pedagogia, i bambini di oggi. In che modo possiamo aiutare Gesù nella formazione missionaria che vuole dare ai bambini? Come può essere applicata in modo autentico ed adeguato la sua pedagogia?

Ecco le principali caratteristiche della SCUOLA DI GESU’:

  1. La pedagogia di Gesù è concentrata sulla sua persona e sul suo messaggio: Egli è il cammino, la Verità e la Vita. Ci insegna la verità che ci rende liberi. Egli è l’Insegnante -Amico.
     
  2. La Scuola di Gesù è una scuola di amore. Prima di parlare, Gesù è amico, capisce la persona, conosce, ama ed aiuta lui o lei. Gesù non insegna con le parole, ma trasmettendo amore. Questo ha mosso i suoi discepoli a stare con Lui. Il primo appello che Gesù fa al suo discepolo è di stare con Lui, rimanere nel Suo amore, essere Suo amico (cfr. Mc 3,14; Gv 15). Gesù attende una risposta da un amico. Divenendo suoi amici possiamo imparare ciò che insegna.
     
  3. La Scuola di Gesù è sempre portata avanti in comunione: nella comunione del discepolo con l’insegnante e dell’Insegnante - amico con il discepolo. E’ una comunione nella quale Gesù fa entrare i discepoli in comunione con i loro fratelli e le loro sorelle. La Sua scuola non è portata avanti singolarmente con ogni persona, ma in famiglia, in comunione ecclesiale.
     

  4. Ha chiamato i suoi discepoli per insegnare loro quello che devono sapere per poter vivere e servire gli altri: è una Scuola per la Missione. Ogni persona diventa un discepolo allo scopo di “fare discepoli” per Gesù.
     

  5. E’ una scuola in progresso costante. Con gli apostoli e gli altri discepoli Gesù intraprese una strada fatta di diversi gradi. Era una pedagogia di amore costante; non insegnava loro solo una volta ogni tanto, al contrario, tutta la vita insegnò, ascoltò e fece discepoli.
     

  6. E’ una strada che ci porta ad essere discepoli e a fare discepoli per Lui. Per questo, dobbiamo superare quattro gradini nelle quattro aree della formazione missionaria: Catechesi missionaria, Spiritualità missionaria, Servizio missionario e Comunione missionaria.

  • Il primo passo di questa Scuola con Gesù consiste nell’”ascoltare” la Parola per poter capire la missione. Per questo motivo lo chiamiamo “catechesi missionaria”.
     

  • Il secondo gradino è “vivere” la Parola rinnovando le nostre vite secondo lo stile di Gesù: i nostri cuori, i nostri sentimenti, atteggiamenti e scelte missionarie. Per questo è chiamato “spiritualità missionaria”.
     

  • Il terzo cerca di aiutare a “mettere in pratica la Parola facendo discepoli per Gesù”, insegnando quello che abbiamo imparato da Lui, attraverso la testimonianza, la proclamazione del Vangelo e i servizi missionari. Per questo è chiamato “servizio missionario”.
     

  • Il quarto mette la Parola in comunione aiutando a diventare “uno a cui il mondo crederà” (Gv 17,21). Questo comporta un nostro rafforzamento in quanto Comunità Ecclesiali Viventi Dinamiche e Missionarie. Per questo è chiamato “comunione missionaria”.

Una volta superate queste quattro fasi, Gesù ricomincia dalla prima e trasmette con una nuova Parola un’altra parte della sua verità (catechesi missionaria); poi, ci accompagna a viverla (spiritualità missionaria), ci porta a trasmetterla (servizio missionario) e, infine, rafforza la comunità (comunione missionaria). La pedagogia di Gesù non è certamente un processo lineare e dottrinale. E’ un processo progressivo, ciclico, continuo che aiuta il discepolo a crescere nella Sua vita, nella verità e nell’amore.

  1. La Parola di Dio è fondamentale in ognuno di questi passi: ascolta nella catechesi, vive nella spiritualità, è messa in pratica e trasmessa attraverso i servizi missionari, viene assimilata nel quarto passo come fonte o frutto della comunione missionaria. L’essenza e la vita della Parola è fondamentale nell’intero processo.
     

  2. Gesù ci porta ad impegnarci sin dall’inizio: ci impegna ad ascoltare e a capire bene la Parola per poter essere un buon discepolo: a collaborare nella trasformazione che Egli vuole apportare alla nostra persona: a servire gli altri come missionari attraverso la testimonianza, le parole o le opere; a vivere nella famiglia-Chiesa, in comunione missionaria. Questi sono gli elementi uniti e integrati nella sua pedagogia di amore.
     

COME APPLICARE LA PEDAGOGIA DI GESU’?
 

Dalla pedagogia di Gesù e dai contributi delle scienze educative possiamo trarre alcuni criteri generali e alcune applicazioni metodologiche per la formazione missionaria.

  1. Criteri generali per la formazione missionaria dei bambini

  1. Aiutare i bambini a vivere come gli apostoli la loro “Scuola con Gesù” con l’ascolto costante della Parola (catechesi missionaria), vivendola (spiritualità missionaria), facendo discepoli per Gesù (servizio missionario), e condividendo questa esperienza ecclesiale di comunione missionaria con gli altri.
     

  2. Integrare organicamente in essa, come nella Scuola di Gesù, le aree della catechesi missionaria (per capire la missione), l’area della spiritualità (per portare avanti e vivere le necessità personali e comunitarie della missione). La comunione missionaria sarà un elemento integrativo e dinamico.
     

  3. Rendere la formazione sistematica e personalizzata. E’ un processo graduale e costante in cui i bambini ricevono e danno, secondo le circostanze.
     

  4. Prendere in considerazione il processo di crescita psicologico, fisico e sociale dei bambini, differenziando delle fasi che corrispondano ai cicli di educazione prescolastica (bambini missionari, I e II livello), istruzione elementare (bambini missionari, III, IV, V e VI livello), e adolescenza missionaria (con i tre livelli corrispondenti). Per la formazione missionaria dei bambini sarà importante ricevere ogni anno i cambiamenti corrispondenti e riflettere una progressiva continuità lungo il cammino missionario che si sta seguendo.
     

  5. Offrire una formazione specificatamente missionaria sebbene, secondo le necessità, sarà necessario colmare alcuni spazi vuoti che la famiglia, la scuola o la parrocchia possono lasciare alla formazione cristiana. Sarebbe utile offrire diversi livelli di formazione missionaria, partendo da un livello iniziale per quelli che stanno intraprendendo la formazione, a livelli progressivi di formazione missionaria, fino al livello che li prepara ad entrare a far parte della gioventù missionaria o di altri servizi missionari per i giovani.
     

  6. Offrire questa formazione missionaria nella parrocchia o, ove possibile, nelle altre attività scolastiche, in attività proprie dei Movimenti dei bambini, o nei servizi che l’Infanzia Missionaria promuove periodicamente per l’animazione missionaria e la formazione dei bambini ad essa collegati.
     

  7. Integrare in questo processo educativo il prezioso contributo di genitori, catechisti ed educatori, dei Movimenti dei bambini, dell’Infanzia Missionaria e di altri animatori missionari, specialmente sacerdoti e religiose. Insieme, con i bambini stessi, contribuiranno a portare avanti il loro processo di formazione missionaria.
     

  8. Raggiungere la formazione “nell’azione e per l’azione missionaria”. Nella formazione missionaria i bambini dovrebbero assumersi un impegno missionario progressivo, così che una volta cresciuti saranno adeguatamente integrati in altri servizi missionari offerti loro nelle comunità parrocchiali.
     

  9. Integrare la formazione che la famiglia, la scuola e la parrocchia offrono ai bambini. In questo modo questi saranno aiutati a crescere nel loro spirito missionario universale ed essere missionari nelle loro famiglie, nelle scuole, nelle comunità e nel mondo.
     

  10. Formare Comunità Ecclesiali Missionarie Dinamiche Viventi tra i bambini stessi, con le loro famiglie, le loro scuole, le loro comunità e con i fratelli e le sorelle.
     

  11. Integrare organicamente il servizio di formazione offerto dall’Infanzia Missionaria nel programma pastorale diocesano e parrocchiale attraverso:

  1. Alcune applicazioni metodologiche:

    All’interno della nostra Formazione Missionaria inseriamo la nostra Scuola con Gesù come una strada fatta da quattro fasi nelle quali offriamo la formazione missionaria con i suoi settori essenziali e le sue componenti:

  1. Nel campo della pastorale missionaria, la catechesi ci aiuta a conoscere la missione di Gesù, la missione della Chiesa e la nostra stessa missione. In questo modo, riusciamo a beneficiare dei contributi della teologia missionaria e della catechesi, così da assumere una mentalità, dei criteri e una conoscenza adeguata con cui portare avanti dignitosamente la nostra missione. Chiamiamo questo settore “catechesi missionaria”.
     

  2. Nel campo della pastorale missionaria affrontiamo la spiritualità concentrata sulla missione per avere un vero cuore, sentimenti, atteggiamenti e scelte missionarie autentici. E’ questa quella che noi chiamiamo “spiritualità missionaria”.
     

  3. Nel campo della pastorale missionaria suggeriamo di offrire metodologia e formazione così che i bambini e gli animatori riconoscano la loro missione locale e universale. Questo è il "servizio missionario".
     

  4. Nel campo della pastorale missionaria incitiamo la comunità a vivere “come gli Apostoli con Gesù” condividendo vita e servizi, mentre allo stesso tempo riceviamo la luce e l’impulso per la missione. Questa è la “comunione missionaria”.

Per contribuire a questo processo missionario educativo si potrebbe riservare un dato periodo di tempo, ad esempio, una settimana per esaminare attentamente ognuna delle quattro fasi. Una settimana per la catechesi missionaria; una settimana per la spiritualità missionaria, un’altra per il servizio missionario, e un’altra per rafforzare la comunione missionaria. In questo modo la formazione sarà un costante processo che dura tutto l’anno. L’Incontro (settimanale o periodico) sarà un punto di arrivo e un nuovo punto di partenza nella Scuola di Gesù. Ogni incontro sarà diverso dal precedente e costituirà un nuovo passo nel discepolato; uno sarà sotto forma di catechesi, il successivo sarà più di una celebrazione o di dinamiche di sensibilizzazione che di una profonda spiritualità missionaria; il terzo sarà di preparazione e continuazione del servizio missionario; il quarto sarà una revisione evangelica di vita, una festa missionaria, un incontro, ecc. per rafforzare la comunione missionaria. Negli allegati offriamo alcuni suggerimenti metodologici concreti per ciascuno di questi quattro tipi di incontri missionari.

Seguendo queste quattro “fasi”, possiamo accompagnare il bambino attraverso un processo ciclico che lo formerà da vero missionario.. Il bambino inizia ad “ascoltare” la Parola, poi a “viverla” personalmente; poi, lui o lei svolgeranno il relativo “servizio missionario” e rafforzeranno la loro “comunione per la missione”. In seguito il bambino ricomincerà il processo dall’inizio, come il buon discepolo che ascolta, mette in pratica la Parola e fa discepoli per Gesù.

La formazione missionaria dei bambini e dei loro animatori consiste innanzitutto nel seguire la Scuola di Gesù. La migliore pedagogia, la più utile, la più efficace nella quale siamo chiamati a collaborare è la pedagogia di Gesù, il nostro Insegnante-Amico.

E’ necessario dare ai bambini una formazione missionaria sistematica. Per questo è necessario utilizzare un programma di formazione missionaria ben definito, secondo la pedagogia di Gesù e fornirli del materiale necessario per portarla avanti.

Per questo, sarà sicuramente utile per noi la proposta globale per la formazione missionaria dei bambini (sei livelli) che riportiamo alla fine di questo testo. Il I e il II Livello corrispondono ai bambini in educazione prescolastica, il III, IV, V, VI corrispondono ai bambini della scuola elementare. Con questi bambini sarà sempre meglio iniziare con le proposte del III livello.

Possiamo identificare tre fasi nella formazione missionaria. Ognuna di queste è necessaria nel processo di maturazione cristiana. Con i bambini lavoriamo per una formazione “iniziale”:

  • Formazione missionaria integrale con cui vengono acquisite una conoscenza elementare e i criteri di teologia, spiritualità e metodologia missionaria. Si ottiene generalmente con incontri missionari o brevi corsi, incontri periodici in cui si ascolta, si vive e si proietta la Parola di Dio, attraverso una formazione adeguata data dalla catechesi della parrocchia o della scuola, dai Movimenti apostolici o con altri mezzi.
     

  • Formazione missionaria professionale con cui raggiungiamo una competenza teologica, spirituale e pratica sufficienti per portare avanti la nostra missione e collaborare in modo efficace all’opera di pastorale missionaria. Questa formazione si raggiunge nelle Scuole di Animatori Missionari e attraverso altri servizi complementari offerti da istituti specializzati.
     

  • Formazione missionaria in progresso con cui approfondiamo gli elementi ricevuti teologicamente, spiritualmente e metodologicamente; siamo aggiornati e completiamo la nostra formazione secondo le necessità della nostra missione.


Sarà sempre necessario prestare attenzione alle circostanze concrete e alle possibilità di ogni comunità. In ogni caso, siamo chiamati ad essere in sintonia e collaborare con questo processo ciclico della pedagogia di Gesù. Possiamo sempre riuscire a farlo sulla base della luce e della forza che Gesù ci dà attraverso il suo Spirito Santo. Egli è il protagonista della missione e della formazione dei suoi missionari.

La formazione è data nella missione e per la missione. Questa scuola con Gesù porta i bambini ad essere missionari ogni giorno nelle loro famiglie, missionari nelle loro scuole, nelle loro comunità e nel mondo intero.

Nel campo della pastorale missionaria dobbiamo collaborare in modo che negli annuari di catechismo, nei testi, nelle strutture, nell’educazione scolastica, nei movimenti apostolici e nei mezzi di comunicazione ci sia effettivamente una dimensione missionaria. Dobbiamo integrare le attività di formazione missionaria in modo adeguato in tutto il programma pastorale nazionale, diocesano e parrocchiale.
 

LA FORMAZIONE DEI BAMBINI NELL’INFANZIA MISSIONARIA

L’obiettivo dell’Infanzia Missionaria è “aiutare gli educatori a risvegliare progressivamente nei fanciulli una coscienza missionaria universale” e “dare un’apertura missionaria all’educazione cristiana” (Statuti PP.OO.MM. III, 17).

Per questo motivo, l’Opera deve offrire una formazione missionaria sistematica e personalizzata con cui i bambini saranno missionari ogni giorno migliori in tutto il mondo.

L’Infanzia Missionaria li aiuta a seguire la loro scuola con Gesù. E’ questa la formazione missionaria che offre ai bambini. In questo modo integra la formazione offerta dalla famiglia, dalla scuola, dalla parrocchia e dai Movimenti di bambini. Attraverso questa formazione, i bambini possono crescere nel loro spirito missionario locale e universale.

Per l’Infanzia Missionaria, che è soprattutto un’opera educativa (Statuti PP.OO.MM., 19), la priorità sta nella formazione missionaria dei bambini e dei loro animatori.


CONCLUSIONI

  • Lo Spirito Santo è l’agente principale della formazione missionaria. Il nostro servizio di pastorale missionaria consiste nel collaborare con lo Spirito Santo aiutando i bambini a vivere la loro Scuola di Amore con Gesù.
     

  • Nella formazione missionaria vengono decisi l’efficacia della pastorale missionaria e il futuro degli evangelizzatori.
     

  • Deve essere offerta ai bambini una formazione missionaria sistematica e progressiva che li prepari intellettualmente, spiritualmente e metodologicamente a portare avanti la loro missione universale. A questo scopo è necessario adottare e seguire un programma ben definito di formazione missionaria con i bambini.
     

  • Per gli animatori, oltre ai servizi che offriamo per la loro formazione iniziale, ci sono le Scuole per Animatori Missionari (SOMA) che forniscono loro gli elementi necessari per la loro formazione missionaria professionale. Inoltre, vengono proposti servizi di formazione missionaria aggiornata.
     

  • Fedeli allo Spirito Santo, ai bambini e alla comunità, diamo la priorità a questo servizio di formazione missionaria e lo portiamo avanti completamente integrato al programma pastorale diocesano e parrocchiale.
     

  • La formazione missionaria dei bambini e dei loro educatori rappresenta una priorità tra i compiti dell’Infanzia Missionaria. Attraverso questi servizi essa aiuta i bambini, i loro educatori, le loro comunità ecclesiastiche e i Movimenti dei bambini a portare avanti in modo efficace la loro missione universale.

PER UNO STUDIO ED UNA APPLICAZIONE PIU’ PROFONDA:

  1. Descrivere i vantaggi e gli svantaggi dell’applicazione delle quattro fasi della pedagogia di Gesù nella formazione missionaria dei bambini.
     

  2. Oltre ai criteri generali descritti, quale sembra il più importante per la formazione missionaria dei bambini nella vostra comunità? Alla luce di ciò, quali sono i passi principali da affrontare nella vostra comunità per dare impulso alla formazione missionaria dei bambini e dei loro animatori?
     

  3. Quale teologia e catechesi missionaria dovrebbe essere presentata ai bambini nella loro formazione missionaria? Attraverso quali attività e quali mezzi?
     

  4. Quale spiritualità missionaria dovremmo offrire ai bambini nella loro formazione missionaria? Attraverso quali attività e quali mezzi?
     

  5. Quali passi e quali attività relative alla metodologia e alla pratica missionaria dovremmo proporre ai bambini nella loro formazione missionaria?

 


 

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