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COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE
 

ATTIVITÀ 1977

 

In ragione del Sinodo (dove è stata rappresentata da due dei suoi membri) la CTI ha rimandato agli ultimi giorni del 1977 la sua sessione annuale. Della sua attività se ne parlerà dunque più tardi. Per i mesi che qui possiamo passare in rassegna, si può tuttavia almeno menzionare l’intensa attività delle due sotto-commissioni.

La sotto-commissione della «promozione umana» e della «salvezza cristiana» ha avuto il difficile compito di mettere a punto la dichiarazione finale di cui soltanto le grandi linee erano state potute fissare nell’ottobre 1976. Il presidente di questa sotto-commissione, il professor Lehmann, ha fornito un lavoro instancabile e ha potuto integrare nel testo definitivo più di 800 modi che erano stati espressi nei voti ricevuti per corrispondenza. Finalmente la dichiarazione è stata approvata quasi all’unanimità in forma specifica. Dopo l’approvazione del Cardinale Presidente, essa è stata pubblicata nel suo testo ufficiale latino nella rivista Gregorianum, 1977, L. 58, pp. 413-430. Sono già state fatte le traduzioni in francese, italiano e spagnolo; e altre sono prossime. La sotto-commissione metterà fine ai suoi lavori pubblicando un volume intitolato Theologie der Befreiung che, oltre alla dichiarazione, conterrà alcune relazioni e studi preparatori (Johannes Verlag, Einsiedeln).

La seconda sotto-commissione ha anch’essa fornito un grosso lavoro, sotto la direzione del professore Ph. Delhaye, sulla «dottrina del matrimonio» che sarà studiata nella riunione del dicembre 1977. Il prof. Ernst ha preparato un lungo studio sul matrimonio cristiano come istituzione di fronte alle difficoltà dei giovani e alle critiche della secolarizzazione e del marxismo. Al prof. Lehmann e al prof. Martelet è stato affidato lo studio della sacramentalità del matrimonio. Il prof. Caffarra esaminerà «il nesso fra il matrimonio come realtà della creazione e il matrimonio come sacramento».

Al prof. R.P. Hamel, rappresentante dei teologi canadesi e professore alla Gregoriana, si deve una riaffermazione motivata dell’indissolubilità del matrimonio cristiano rato e consumato. Una questione bruciante sarà quella dello statuto dei divorziati risposati. Essa è stata affidata a Mons. Medina, Vice-Cancelliere dell’Università Cattolica di Santiago, con la collaborazione della Commissione della Famiglia.