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COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE
 

ATTIVITÀ 1986

 

1. Nel corso del 1986 si è terminato il terzo quinquennio della Commissione Teologica Internazionale. L’ultima attività è stata la pubblicazione ufficiale, a cura della Libreria Editrice Vaticana, del rapporto elaborato durante la sessione plenaria 1985: «De Iesu autoconscientia quam scilicet Ipse de Se Ipso et de Sua missione habuit» (testo latino e italiano). É in corso anche una più larga diffusione del documento in altre lingue tramite diverse riviste teologiche.

2. Il primo atto del quarto quinquennio non poteva essere altro che la nomina dei 30 membri della CTI dal Santo Padre, previa consultazione delle Conferenze Episcopali e su presentazione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede. Detta nomina è avvenuta in data 23 aprile 1986. Sono stati annoverati 17 membri nuovi, mentre 13 venivano confermati nel loro incarico. Tra questi, 3 hanno lavorato alla CTI fin dalla sua creazione da Paolo VI nel 1969. Due fatti possono caratterizzare la nuova composizione: il carattere internazionale della Commissione viene maggiormente evidenziato con un numero più consistente di rappresentanze di Chiese locali; 21 Nazioni partecipano ormai alla ricerca e al lavoro. E, fatto nuovo, per la prima volta due professori laici vengono nominati membri della CTI; essi provengono da Paesi anglosassoni, che da tempo affidano a laici l’insegnamento in diverse cattedre di facoltà teologiche.

La Commissione è così composta: S.E. Mons. Kloppenburg (Brasile); S.E. Mons. Medina. Estevez (Cile); i Professori Adoukonou (Benin), Ambaum (Olanda), von Balthasar (Svizzera), Bruguès (Francia), Caffara (Italia), Colombo (Italia), Corbon (patr. greco-melkita), Cottier (Svizzera), Delhaye (Belgio), Ernst (Germania Orientale), Finnis (Gran Bretagna), Gnilka (Germania Federale), Iballez Langlois (Cile), Kasper (Germania Federale), Langevin (Canada), Ledwith (Irlanda), May (Stati Uniti d’America), Miyakawa (Giappone), Moloney (Australia), Nagy (Polonia), de Noronha Galvão (Portogallo), Okoye (Nigeria), Perko (Jugoslavia), Peter (Stati Uniti d’America), Pozo (Spagna), von Schönborn (Svizzera), Walgrave *[1] (Belgio), Wilfred (India).

3. La prima sessione plenaria del quarto quinquennio si è tenuta dal 1° al 4 ottobre 1986 alla Casa Internazionale del Clero di Roma. Fu essenzialmente una riunione dedicata alla riflessione e alla prospettiva dei futuri lavori. I membri hanno voluto infatti riflettere sulla prassi instauratasi a partire dal 1969. In un secondo tempo, sono state elencate numerose questioni attuali e difficili che si riscontrano nel campo teologico. Un «tour de table» assai spontaneo ne ha enumerato circa una trentina. Tuttavia una scelta era necessaria per consentire un lavoro efficace ed utile alla Chiesa. Così furono ritenuti quattro temi di attualità: fede e inculturazione (per la plenaria del 1987), interpretazione dei dogmi (1988), formulazione e autorità dei principi morali assoluti (1989), infine problemi della escatologia personale (1990).

4. Nel trattare il problema dell’inculturazione, la CTI intende inserirsi nel contesto del comune impegno di riflessione che ha già suscitato importanti convegni (ad es. quello della Pontificia Università Urbaniana nel 1977) nonché documenti (specialmente quello della Pontificia Commissione Biblica: «Foi et Culture dans la Bible»). Essa non intende interferire nelle competenze altrui, ma semplicemente desidera lavorare in stretta collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Cultura, il cui Presidente del Comitato Esecutivo, Card. Poupard, ha voluto illustrare davanti alla Commissione i diversi aspetti del problema. Allo stesso tempo, la CTI avrà la possibilità di completare lo studio già fatto nel 1972 sotto la guida del suo attuale Presidente, l’Em.mo Card. Ratzinger: «Unità della fede e pluralismo teologico». Dopo 15 anni infatti, varie questioni di applicazione si sono aggiunte alla primitiva riflessione sui principi fondamentali. Il ricorso alle diverse culture appare sempre di più come una via privilegiata per la «nuova evangelizzazione», di cui parla con insistenza il Santo Padre. Anche l’ultimo Sinodo straordinario ha insistito sulla necessità e le condizioni di una legittima pluralità. Per conto suo, la CTI procurerà di dare il suo contributo specifico ai diversi lavori che si stanno preparando in questo campo.



*[1] Deceduto a Lovanio il 17 ottobre 1986.