Segnalazione dei contributi alla conoscenza
dei documenti della Commissione Teologica Internazionale
nel panorama editoriale
Nel contesto della felice iniziativa della presentazione del secondo volume,
edito dalle Edizioni Studio Domenicano, che raccoglie i documenti elaborati
dalla Commissione Teologica Internazionale (= CTI) nell’arco di tre quinquenni
della sua attività, è utile segnalare alcuni contributi che recentemente hanno
avuto come oggetto la storia e l’attività della Commissione.
Anzitutto va segnalato che recentemente è apparsa nel contesto dell’editoria
cattolica tedesca la pubblicazione della Prof.ssa Barbara Hallensleben, dal
titolo Theologie in weltkirchlicher Verantwortung. Die Dokumente der
Internationalen Theologischen Kommission (1969-2020), Aschendorff – Verlag,
Münster 2022. Si tratta di una lodevole iniziativa che raccoglie in un solo
volume tutti i documenti della CTI, tradotti in lingua tedesca, dalla data della
fondazione fino alla fine del nono quinquennio.
Per ogni documento, il volume riporta la data di approvazione, la lingua
originale di redazione, i membri della sottocommissione che hanno contribuito
alla redazione, una breve sintesi del tema, il riferimento bibliografico del
testo ufficiale, indicazioni sulla prima pubblicazione tedesca e alcune
osservazioni generali.
Il volume contiene, oltre agli Statuti della Commissione, una serie di
appendici: I.: Elenco delle abbreviazioni; II.: Presidenti, Segretari Generali e
Segretari Aggiunti; III.: Membri nei vari quinquenni; IV.: Relazioni annuali;
V.: Edizioni dei documenti in altre lingue.
Il volume, mentre costituisce un prezioso strumento nel contesto della teologia
di lingua tedesca, richiama allo stesso tempo il significativo apporto dato alla
scienza teologica dagli esponenti della prima ora dell’area germanofona ai
lavori della CTI, come Hans Urs von Balthasar, Johannes Feiner, Franz Lakner, Karl Rahner, Joseph
Ratzinger, Rudolf Schnackenburg, Heinz Schürmann.
Un secondo testo da segnalare è quello di Emanuele Avallone,
La Commissione Teologica Internazionale. Storia e prospettive, Marcianum Press, Venezia 2016.
Si tratta di uno studio condotto dall’Autore che riprende il percorso
storico-evolutivo della CTI, mediante l’impiego di fonti edite e inedite.
Nel volume, don Avallone, partendo dai documenti pubblicati dalla CTI e da vari
articoli, cerca di rispondere, anzitutto, alle motivazioni della creazione di
una Commissione di teologi da parte di san Paolo VI all’indomani del Concilio
Vaticano II, e il suo ruolo come organo del Dicastero per la Dottrina della
Fede, il quale aveva già a sua volta la propria equipe di teologi. L’accesso
agli archivi storici dei primi due segretari della CTI, i belgi Gérard Philips e
Philippe Delhaye, hanno agevolato molto la ricerca dell’Autore, condizionando
anche il suo lavoro che, fino al 1990, anno della morte di Delhaye, attinge
soprattutto a fonti inedite.
Gli anni seguenti, descritti nell’epilogo, mostrano gli sviluppi della CTI fino
quasi ai nostri giorni, a partire esclusivamente da fonti edite. Il fondo del
primo segretario, Gérard Philips, è ubicato presso la Biblioteca dell’Università
Cattolica di Leuven e raccoglie documenti, non inventariati, sull’intera vita
del teologo conciliare, con abbondante materiale epistolario. Riguardo al ruolo
di Philips, Avallone ha potuto avere accesso anche al KADOC della stessa
Università, dove sono contenuti documenti relativi ai lavori delle
sotto-commissioni della CTI. La parte più consistente del materiale di studio è
stata senza dubbio reperita presso il fondo ARCA di Louvain-la-Neuve, nella
sezione dedicata a “Philippe Delhaye et la CTI”.
Durante un periodo di studio presso l’Institut Catholique di Parigi, l’Autore ha
avuto modo di approfondire i rapporti tra il teologo Yves Congar e la CTI (di
cui fu membro fin dal primo quinquennato), con la consultazione degli Archivi
della Provincia domenicana di Francia. Ha avuto occasione, inoltre, di avere dei
colloqui con il prof. Jan Grootaers, presso la sua abitazione di Bruxelles, il
quale gli fece dono di alcune copie delle sue interviste a Delhaye, contenute
oggi nel fondo Centrum Vaticanum Secundum dell’Università Cattolica di
Leuven, ancora chiuso al pubblico. Nella Città del Vaticano, poi, oltre alla
consultazione dell’Archivio segreto Vaticano, l’Autore ha incontrato il Card.
Josef Tomko, primo Segretario Aggiunto della CTI (1969-1971) Prefetto emerito
dell’allora Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, e Segretario del
Sinodo dei Vescovi dal 12 luglio 1979 al 24 aprile 1985; il card. Georges Marie
Martin Cottier, O.P., Segretario Generale della CTI subito dopo la morte di
Delhaye (1989-2004), e p. Serge-Thomas Bonino, O.P., Segretario Generale emerito
della CTI (2011-2020). Inoltre, durante un periodo di studio in Germania, ha
avuto modo anche di continuare le ricerche presso la Biblioteca dell’Università
Eberhard Karl di Tubinga.
Seguendo il metodo storico-analitico, il lavoro intende trattare nel primo
capitolo della crisi post-conciliare, della proposta dell’istituzione della CTI
in occasione del Sinodo ordinario nel 1967 e della sua formazione ufficiale nel
1969, dopo la contestazione globale dell’anno 1968. Si analizzano le motivazioni
e le problematiche iniziali, le ansie, le gioie e le aspirazioni dei teologi
della CTI, guidati nel lavoro dai suoi Segretari: Philips fino al 1972 e Delhaye
fino al 1990. Il secondo capitolo cerca di analizzare i momenti peculiari della
Commissione nei diversi quinquenni, i dibattiti tra i teologi e il loro rapporto
con la CDF e gli organismi della Curia romana. Il terzo capitolo tenta di
sviluppare il contesto e la genesi dei primi tre documenti della CTI:
Il
sacerdozio cattolico (1970),
L’unità della fede e il pluralismo teologico
(1972), Apostolicità della Chiesa e successione apostolica (1973).
Seguono l’epilogo e, tra gli allegati, lo Statuto provvisorio e quello
definitivo della CTI, l’elenco dei Membri della Commissione nei quinquenni fino
ad oggi e, infine, un’appendice con alcuni documenti rilevanti e inediti in
ordine cronologico.
Per il card. Gerhard Müller, Prefetto emerito del Dicastero per la Dottrina
della Fede, il volume di Avallone «sarà particolarmente utile a tutti gli
studiosi per riscoprire come la teologia possa aiutare l’intelligenza credente
della fede e la sua trasmissione, e per adempiere, in continuità con il Concilio
Vaticano II, l’ufficio missionario che è stato affidato da Cristo ai suoi
apostoli» (Presentazione, p. 8).
Infine, la Rivista di Scienze Religiose della Facoltà di Teologia
dell’Università di Strasburgo ha ospitato nel primo numero dell’anno 2022, gli
Atti della giornata di Studio organizzata in occasione del 50° anniversario
della istituzione della CTI, tenutasi a Roma il 17 ottobre 2019, presso il
Centro Culturale di San Luigi dei Francesi.
La giornata di studio si è soffermata sul contributo dei teologi francesi al
lavoro-servizio della CTI, istituzione legata al Dicastero per la Dottrina della
Fede.
Gli Atti, curati da P. Serge-Thomas Bonino, O.P., Segretario Generale emerito
della Commissione, e dal Prof. Philippe Vallin, Membri della Commissione, si
articolano in due parti.
Nella prima parte, consacrata alla storia, Philippe Chenaux descrive il contesto
storico e dottrinale nel quale si situa la creazione della Commissione voluta da
san Paolo VI. Don Emanuele Avallone, poi, continua la riflessione storica,
descrivendo gli “anni Delhaye”, che coprono i primi quattro quinquenni di
attività della Commissione.
Nella seconda parte, diversi Membri francesi della Commissione, emeriti o in
carica, presentano ciascuno un documento alla cui redazione ha preso parte.
È un ulteriore contributo, questo, che permette di conoscere meglio la missione
e il lavoro di una istituzione che occupa un posto originale nella vita della
Chiesa Cattolica.
Mons. Maurizio Barba
Segretario Aggiunto della CTI |