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PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA

LE CITAZIONI IMPLICITE CONTENUTE
NELLA S. SCRITTURA

 

Essendo stata proposta alla Pontificia Commissione biblica per avere una norma direttiva per gli studiosi di sacra Scrittura la seguente domanda, cioè:

Per risolvere le difficoltà che si presentano in alcuni testi della Sacra Scrittura che sembrano riferire dei fatti storici, è permesso all'esegeta cattolico affermare che si tratta in essi di una citazione tacita o implicita di qualche documento scritto da un autore non ispirato, di cui l'autore ispirato non intende approvare o fare sue tutte le asserzioni, e che, pertanto, non possono essere considerate immuni da errore?

La citata Commissione ha ritenuto opportuno rispondere:

No, eccetto il caso in cui, rimanendo salvi il senso e il giudizio della Chiesa, si provi con solidi argomenti:

- 1° Che veramente l'agiografo citi detti o documenti di altri;
- e 2° Che non li approvi o non li faccia suoi, di tal maniera che si possa pensare a buon diritto che non parla a nome proprio.

Il giorno 13 febbraio 1905, dopo aver io segretario consultore riferito, Sua Santità ha approvato questa risposta e ha comandato di pubblicarla.

 

Fr. David Fleming, O.F.M.
Segretario consultore

 

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