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PROMULGAZIONE DI DECRETI
DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

INDIRIZZO DI OMAGGIO DEL CARD. JOSÉ SARAIVA MARTINS

Martedì, 22 giugno 2004

 

Beatissimo Padre,

Lo Spirito Santo dona continuamente alla Chiesa nuovi modelli di santità che ne evidenziano la bellezza. Infatti, "la santità di ciascuno - ha scritto Vostra Santità nel libro ‘Alzatevi, Andiamo’ (Mondadori, 2004) - contribuisce ad accrescere la bellezza del volto della Chiesa, Sposa di Cristo, favorendo l’accoglienza del suo messaggio da parte del mondo contemporaneo" (p. 39).

Le siamo grati, Beatissimo Padre, per questa Udienza nella quale verranno promulgati sedici decreti, riguardanti numerosi Servi e Serve di Dio, di cui la maggior parte sono martiri delle persecuzioni che, nel secolo scorso, si sono abbattute sulla chiesa messicana e sulla chiesa spagnola.

Sono qui presenti gli Em.mi e gli Ecc.mi Ponenti delle Cause, le Postulazioni interessate e diversi rappresentanti delle diocesi e degli istituti religiosi di appartenenza dei Servi di Dio. Tutti i partecipanti a questa cerimonia esprimono a Vostra Santità la loro devozione e la loro gratitudine.

Le sedici cause di beatificazione e di canonizzazione, che ora sono alla nostra attenzione, interessano, in modo particolare l’Argentina, il Cile, l’India, l’Italia, il Messico e la Spagna. L’eroica testimonianza cristiana dei loro figli e delle loro figlie è fonte di consolazione e di stimolo per quelle comunità ecclesiali. La loro glorificazione in terra accrescerà certamente l’efficacia del loro esempio e la fiducia nel potere della loro intercessione presso Dio.

A) Decreti sulle virtù eroiche

Il primo gruppo di decreti si riferisce alle virtù eroiche di sei Servi di Dio. Essi sono:

1. Il Sacerdote spagnolo PERE TARRÉS I CLARET dell’arcidiocesi di Barcellona (1905-1950). Percorse le vie della santità fin da quando era giovane studente e medico. Divenuto sacerdote si dedicò ad una intensa attività pastorale e lavorò, in particolare, alla formazione della gioventù di Azione Cattolica.

2. L’indiano AUGUSTINE THEVARPARAMPIL (chiamato dal popolo "Kunjachan", ossia "piccolo prete" per la sua statura), sacerdote della diocesi di rito Siro-Malabarese di Palai, in Kerala (1891-1973). Consacrò la sua vita alla promozione umana e cristiana dei cosiddetti "intoccabili", cioè coloro che vivevano ai margini della società, in condizioni di estrema povertà.

3. La Madre JULIA DE LAS ESPINAS DEL SAGRADO CORAZÓN, al secolo Julia Navarrete Guerrero (1881-1974). Per l’educazione della gioventù fondò ad Aguascalientes, in Messico, la Congregazione delle Missionarie Figlie della Purissima Vergine Maria, che governò per molti anni come superiora generale. Esercitò il suo apostolato in tempi difficilissimi per la Chiesa messicana.

4. Suor ALFONSA CLERICI (1860-1930). Era già insegnante quando entrò tra le Suore del Preziosissimo Sangue di Monza. Il suo campo di apostolato fu l’insegnamento e l’educazione dei giovani. Fu anche segretaria e consigliera generale del suo Istituto.

5. Suor MARIA CRESCENCIA PÉREZ (1897-1932). E’ nata in Argentina, ma è morta in Cile. All’età di diciotto anni entrò nella Congregazione delle Figlie di Nostra Signora dell’Orto, fondata a Chiavari da S. Antonio Maria Gianelli, vescovo di Bobbio. La Serva di Dio visse nel nascondimento, adempiendo con straordinaria carità umili mansioni. Coniugò l’apostolato e il servizio con una intensa interiorità.

6. Suor SERAFINA GREGORIS (1873-1935). A Fiume Veneto (Pordenone) lavorò in fabbrica. A Venezia, invece, visse la sua consacrazione nella Congregazione delle Suore Terziare Francescane di Cristo Re. Il morbo di Pott la rese completamente immobile. Svolse la missione della preghiera e della sofferenza per la salvezza delle anime. Considerava la sua malattia "un privilegio", che la univa più strettamente al Signore.

B) Decreti sul martirio

Il gruppo è una piccola rappresentanza della grande moltitudine di martiri e di testimoni della fede che hanno seguito Cristo fino alla effusione del sangue in terra messicana e spagnola.

1. Il sacerdote quarantenne JOSÉ TRINIDAD RANGEL MONTAÑO della diocesi di Léon, Padre ANDRÉS SOLÁ MOLIST, sacerdote Claretiano di trentuno anni di origine spagnola, e LEONARDO PÉREZ LARIOS, laico celibe di quarantatre anni, furono fucilati assieme il 25 aprile 1927 presso la città di Lagos Moreno (Messico).

2. Il sacerdote DARÍO ACOSTA ZURITA della diocesi di Veracruz fu ucciso in chiesa, il 25 luglio 1931, appena tre mesi dopo la sua ordinazione sacerdotale.

3. Tra il 1936 e il 1937 in Spagna furono uccisi, tra molti altri, quattordici Carmelitani Scalzi, di cui dodici erano sacerdoti, con a capo il Padre LUCA DE SAN JOSÉ (al secolo José Tristany Pujol); quarantaquattro Fratelli delle Scuole Cristiane, con a capo Fratel LEONARDO JOSÉ (al secolo José María Aragonés Mateu); la superiora generale delle Suore Carmelitane della Carità, Madre APOLLONIA DEL SANTÍSIMO SACRAMENTO LIZARRAGA Y OCHOA; quattro Suore Carmelitane Missionarie: Suor ESPERANZA DE LA CRUZ, Suor MARÍA DEL REFUGIO DEL SANTO ÁNGEL, Suor DANIELA DE SAN BERNABÉ e Suor GABRIELA DI SAN JUAN DE LA CRUZ; al gruppo appartiene anche un seminarista ventenne di Barcellona, il Servo di Dio JOSÉ CASAS ROS.

4. Fratel BERNARDO FÁBREGA JULIÀ (1889-1934), entrò adolescente nell’Istituto dei Frati Maristi delle Scuole, fondato da San Marcellino Giovanni Battista Champagnat. Quando venne ucciso "in odium fidei", agli inizi della guerra civile spagnola, era superiore della sua comunità e direttore della scuola di Barruelo de Santullán, in provincia di Palencia.

5. Il laico messicano ANACLETO GONZÁLEZ FLORES, avvocato, fu ucciso il 1° aprile 1927. Una recente pubblicazione lo ha definito "il Gandhi messicano". Nella stessa circostanza vennero assassinati tre giovani dell’Azione Cattolica della Gioventù Messicana. Altri quattro laici subirono il martirio in situazioni diverse, tra il 1927 e il 1928. Tutti erano cristiani integerrimi, attivamente impegnati nella difesa della libertà religiosa e della Chiesa.

6. Il quindicenne messicano JOSÉ SÁNCHEZ DEL RÍO, visitando la tomba del Servo di Dio Anacleto González Flores, chiese a Dio di poter morire in difesa della fede. Fu ucciso il 10 febbraio 1928.

C) Decreti sui Miracoli per la beatificazione

Si tratta di quattro miracoli attribuiti rispettivamente ai seguenti Venerabili Servi di Dio:

1. Il Sacerdote PERE TARRÉS Y CLARET, sopra ricordato.

2. Madre MARIA PIA MASTENA (1881-1951). Fondò e guidò come superiora la Congregazione delle Suore del Volto Santo per l’assistenza dei malati, dei poveri, degli anziani e per l’educazione della gioventù. La carità fu il suo distintivo. Morì a Roma. Il decreto sulle virtù eroiche è stato promulgato nel 2002.

3. EUROSIA FABRIS vedova BARBAN (1866-1932). Fu madre di nove figli, di cui tre divennero sacerdoti. Aderì al Terz’Ordine Francescano, vivendone lo spirito di povertà e di letizia. Donna di grande fede e carità, aiutò i bisognosi, assistette i malati e irradiò la luce del vangelo in famiglia e nella parrocchia di Marola (Vicenza), dove visse e morì. Le sue virtù sono state riconosciute eroiche lo scorso anno.

4. PINA SURIANO (1915-1950). Da laica servì Dio e la Chiesa con fervore ed assiduità. Partecipò attivamente a diverse associazioni. Nell’Azione Cattolica si dedicò con particolare impegno alla formazione cristiana delle bambine e delle giovani. Si offrì vittima per la santificazione dei sacerdoti. Morì a Partinico, nell’arcidiocesi di Monreale (Palermo). Il decreto sulle virtù eroiche fu promulgato nel 1989.

A questi Servi di Dio, e specialmente ai martiri, che sono stati vittime della intolleranza religiosa e dell’odio contro la Chiesa, raccomandiamo la pace nel mondo, secondo le intenzioni di Vostra Santità, che, anche di recente, ha invitato ad "intensificare la preghiera per il Medio Oriente, implorando il Signore affinché conceda la grazia della pace e della riconciliazione a tutti gli abitanti di questa regione ferita dalla violenza" (L’Osservatore Romano, 31 maggio-1 giugno 2004, p. 5).

Gli stessi Servi di Dio, da noi fervidamente invocati, sostengano Vostra Santità nel servizio pastorale della Chiesa universale e moltiplichino i frutti del Suo ministero apostolico. Grazie, Beatissimo Padre.

   

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