INTRODUZIONE
Il 2 maggio 1995 Giovanni Paolo II indirizzò alla Chiesa la Lettera Apostolica Orientale Lumen, con la quale volle elevare un possente grido di speranza a che Oriente e Occidente possano ritrovare la piena comunione, la concordia nella fede e nellannuncio di Cristo, unico Redentore delluomo. In tal modo potrebbe essere restituita al mondo una pienezza di visione, di cui la frattura fra le Chiese laveva defraudato. Il documento contiene poderose intuizioni e indica nuove vie perché luomo contemporaneo possa attingere lo splendore della verità.
Lanno seguente il Papa ritornava su questa prospettiva con una serie di riflessioni pronunciate come introduzioni all Angelus domenicale. Ogni meditazione era dedicata ad un aspetto specifico, con cui lOriente arricchisce e completa le intuizioni e le realizzazioni dellOccidente.
Quelle parole pertanto vanno viste come un commento e unesplicitazione dellOrientale Lumen, cioè un rinnovato, vigoroso appello a ritrovare la bellezza della sinfonia, del reciproco convergere e completarsi dei due mondi cristiani.
Al termine di ogni riflessione, il Papa si rivolgeva a Maria come maestra e sicura patrona di tale unità. Ella, ugualmente amata in Oriente e in Occidente, tenga ancorati i cristiani alle immutabili verità della fede e li renda aperti a quelle legittime diversità della tradizione teologica ed ecclesiale che non sono di pregiudizio, bensì di arricchimento alla comunione, che auspichiamo sempre più piena, specialmente in vista del Grande Giubileo dellAnno 2000 (infra, pag. 12).
Abbiamo raccolto le parole pronunciate allora da Giovanni Paolo II per offrirle, nel cuore di questo anno giubilare, allattenzione di tutti. Si tratta di testi spesso ravvivati dal riferimento concreto a momenti e gesti di quei giorni. Ad essi Giovanni Paolo II ha voluto aggiungerne altri di grande significato per testimoniare il suo amore per lOriente cristiano e la sua ansia per la piena unità fra i Cristiani, come impegno primario della sua preghiera e azione apostolica.
Leggere queste pagine permetterà di collocare in piena luce, mediante la chiave di lettura fornita dal loro stesso autore, il significato di parole ed eventi che, nel suo Magistero, le precedettero e le seguirono.
Achille Card. Silvestrini