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VISITA IN INDIA
DI SUA BEATITUDINE IL CARDINALE IGNACE MOUSSA DAOUD
IN OCCASIONE DELL'INSEDIAMENTO
DEL PRIMO ARCIVESCOVO MAGGIORE
DELLA CHIESA SIRO-MALANKARESE

12-15 maggio 2005

 

Sabato 14 maggio 2005 la Chiesa siro-malankarese ha vissuto una storica giornata per la cerimonia ufficiale di elevazione ad Arcivescovado Maggiore e l’insediamento del suo primo Arcivescovo Maggiore, Cyril Mar Baselios Malancharuvil, dell’Ordine dell’Imitazione di Cristo. E’ del 10 febbraio 2005 l’annuncio del provvedimento pontificio che coronava un lodevole cammino compiuto da pastori e fedeli a partire dal lontano 20 settembre 1930, quando il pioniere dell’unità con Roma, Mar Ivanios, aderiva alla Chiesa cattolica con un piccolo gruppo di persone, pronunciando la professione di fede cattolica. Come il piccolo seme evangelico, la Chiesa siro-malankarese, benedetta dal Signore e da Lui sostenuta in questi 75 anni di ritrovata comunione col Vescovo di Roma e con l’intera Chiesa cattolica, è diventata il grande albero che tutti possono ammirare per rendere gloria a Dio. Ed ora, ad un titolo ulteriore e così significativo, ha la responsabilità della lucerna evangelica posta sopra il moggio per fare luce a quelli che sono nella casa. Le è stata riconosciuta, infatti, la piena maturità ecclesiale. Con slancio rinnovato deve adempiere alla sua missione in seno alla Chiesa universale, e particolarmente nello sconfinato Paese Indiano, sia a livello ecumenico sia interreligioso: offrire, nella fedeltà alla propria tradizione religiosa, un qualificato e generoso contributo alla edificazione di una solidale convivenza nel perseguimento del bene spirituale e materiale di tutti.

Il Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha presieduto l’indimenticabile celebrazione ufficiale che ha avuto luogo a Trivandrum, capitale del Kerala e sede storica della Chiesa siro-malankarese cattolica, sabato 14 maggio 2005. Cuore della giornata la Divina Liturgia per l’intronizzazione del primo Arcivescovo Maggiore: "Holy Qurbono" e "Sunthroniso Ceremony" concelebrata dai Vescovi siro-malankaresi alla presenza di numerosi Pastori siro-malabaresi e latini; tra questi il Cardinale Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly dei siro-malabaresi, Mar Varkey Vithayathil, gli Arcivescovi siro-malabaresi, Mar Joseph Powathil di Changanacherry e Mar Kuriakose Kunacherry di Kottayam e l’Arcivescovo Metropolita di Trivandrum dei latini, Mons. Maria Callist Soosa Pakiam, che all’inizio della celebrazione ha rivolto ai fedeli una vibrante esortazione spirituale. Il Nunzio Apostolico, Mons. Pedro Lopez Quintana, avrebbe dato lettura del testo latino delle due Bolle Pontificie di elevazione della Chiesa e del suo Capo al titolo Arcivescovile Maggiore, che recavano rispettivamente l’augusto autografo del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II e del Segretario di Stato, Card. Angelo Sodano, e il Cancelliere della Curia Arcivescovile Maggiore avrebbe letto la traduzione in lingua malayalam. All’omelia il Card. Daoud ha dato voce molto efficacemente al rendimento di grazie a Dio e al Papa di Roma profondamente condivisi da tutta la Chiesa siro-malankarese. Ha esordito col ricordo di Papa Giovanni Paolo II, tra gli applausi colmi di rimpianto e di grata venerazione. Ha portato il saluto paterno e la benedizione apostolica del nuovo Papa Benedetto XVI, che aveva ricevuto in udienza il Cardinale Prefetto alla vigilia della partenza per l’India, pure accolti da prolungata e gioiosa attestazione di devozione. Ed ha ripercorso le tappe salienti dell’avventura delle origini, i primi passi e i primi contatti in vista dell’unione con la Sede di Pietro: "Rivediamo un uomo di fuoco, assetato di unità, capace di leggere i segni dei tempi, il cui sguardo profetico vedeva chiaro e lontano: Mar Ivanios. Egli nutrì un grande sogno che divenne un grande progetto: l’unità". Con il fedele compagno Mar Theophilos venne ricevuto nella Chiesa cattolica dal Vescovo di Quilon, Mons. Benzinger, insieme ad un sacerdote, un diacono e un laico, all’atto della professione di fede cattolica. Un anno dopo erano in seno alla piccola Chiesa malankarese cattolica la maggior parte dei membri dell’Ordine dell’Imitazione di Cristo, tutte le suore del medesimo Ordine, 35 sacerdoti e 4.500 fedeli. Nel 1950 la comunità aveva raggiunto i 65.000 componenti e ai nostri giorni siamo vicini alle cinquecentomila unità. Sono otto i Vescovi che compongono il Sinodo di questa Chiesa, e, accanto a Trivandrum, altre quattro le eparchie, mentre 700 sono i sacerdoti, 600 i seminaristi, 2000 le unità tra religiosi e religiose. A questa Chiesa ha reso omaggio il Cardinale Prefetto, unendo il suo forte incoraggiamento per la missione futura, prima di salutare il nuovo Arcivescovo Maggiore Mar Baselios. Riandando agli anni condivisi a Roma nel comune impegno di studio e nella fraterna amicizia presso il Collegio Damasceno, ha lodato il senso e la dedizione ecclesiale del Presule, ne ha richiamato gli incarichi a livello locale, nazionale e negli organismi della Chiesa universale a partire dalla Congregazione per le Chiese Orientali di cui è membro. E gli ha presentato l’augurio di essere un vero "capo e padre" come il diritto canonico orientale vuole che sia l’Arcivescovo Maggiore. E’ il can. 152 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali ad affermare che: "Quanto è detto nel diritto comune […] dei Patriarchi, s’intende che vale anche […] per gli Arcivescovi Maggiori". Stesso onore, stessi diritti e stesse responsabilità nella propria Chiesa sui iuris. E in quanto capo e padre, che governa e che ama, deve essere guida nello slancio missionario, nel dinamismo apostolico, nell’entusiasmo ecclesiale. Con l’impegno a mantenere intatte le "avite tradizioni" secondo lo spirito del Concilio Ecumenico Vaticano II, quindi le radici, la tradizione e la lingua liturgica siriache. Ma nella fedeltà al progetto ecumenico e interreligioso voluti dal medesimo Concilio! Dopo l’epiclesi, quasi a significare che ogni grazia, benedizione, carisma e ministero sgorgano dalla Santa Eucaristia, come da una sorgente sempre viva, ha avuto luogo il "Sunthroniso". Le preghiere in lingua siriaca pronunciate dal Cardinale Daoud e i riti sono stati di una commovente bellezza e solennità: prima la "divina chiamata" dell’eletto, e via via l’intronizzazione, la consegna del pastorale e la benedizione apostolica, intercalati da inni e salmi. Quindi la lettura evangelica e la professione di fede del Candidato: "Nel nome dell’Unico Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen. Io Cyril Mar Baselios, eletto a Capo e Padre della Chiesa Arcivescovile Maggiore Malankarese, professo la mia fede davanti a questo santo Santuario e questo santo Sinodo. E difenderò la vera fede, che nostro Signore Gesù Cristo ha affidato ai suoi Apostoli e per mezzo di loro a tutti i Padri e i Dottori della vera fede". Segue sempre in lingua siriaca la proclamazione dell’eletto (Korususo) e la preghiera di Mar Cleemis recitata a voce sommessa dal Cardinale Daoud mentre teneva la sua mano destra sul capo dell’eletto, e i ministranti suonavano i dischi serafici e i campanelli, e l’assemblea cantava Kyrie eleison. Suggestiva, infine, la triplice elevazione da parte di dodici presbiteri del nuovo Arcivescovo Maggiore seduto in trono, al canto più volte ripetuto dell’"Axios" (è degno! è degno!) tra le lacrime di gioia dei fedeli siro-malankaresi. Per la promessa di obbedienza si sono avvicinati all’Arcivescovo Maggiore i Vescovi e i rappresentanti dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose, e dei laici.

Oltre quarantamila i fedeli, assiepati attorno alla Cattedrale, in collegamento video con l’affollatissimo tempio per una celebrazione iniziata alle ore 8.00 antimeridiane e protrattasi per cinque ore. Un corteo imponente, infatti, aveva preso inizio dal Central School Compound e una volta raggiunta la sede dell’Arcivescovo Maggiore ha avuto luogo il saluto ufficiale del Primo Ministro del Kerala, Mr. Oommen Chandy, con altre distinte autorità. Un incontro pubblico di felicitazione ha concluso la mattinata: parole di ringraziamento da parte di Mar Baselios, l’augurio del Card. Vithayathil e di altre personalità ecclesiastiche e civili. Ai seminaristi e membri degli istituti religiosi maschili e femminili il Cardinale Daoud ha fatto pervenire il suo affettuoso messaggio, nel quale ha sottolineato l’apporto determinante svolto dai religiosi nel cammino di unità con Roma ed ha spronato a vivere la nuova responsabilità in un rinnovato impegno missionario che scaturisca da intensa vita spirituale. Al nuovo Arcivescovo Maggiore il Cardinale Prefetto ha presentato una medaglia d’oro dell’ultimo anno di pontificato di Giovanni Paolo II, quale dono dello stesso compianto Pontefice all’amata Chiesa siro-malankarese. Le celebrazioni, infatti, erano previste per il 7 aprile 2005 e furono differite proprio a motivo del pio transito del Santo Padre. E, quale omaggio della Congregazione Orientale per la storica circostanza, una artistica croce pettorale.

La visita ha consentito al Cardinale Daoud di incontrare altre comunità eparchiali siro-malankaresi. Giunto a Trivandrum nella mattinata di giovedì 12 maggio, accompagnato da Mons. Maurizio Malvestiti e P. Johnson Varughese, collaboratori della Congregazione Orientale, il Cardinale Prefetto è stato cordialmente accolto da Mar Baselios con gli Ausiliari Mar Ignatios e Mar Thomas, e dal Vescovo di Marthandom, Mar Chrysostom, si è recato alla residenza dell’Arcivescovo Maggiore per una breve preghiera e il saluto delle rappresentanze ecclesiali. Nel pomeriggio la visita a Tiruvalla, accolto dal giovane Vescovo Mar Cleemis e dal Vescovo emerito Mar Theophilos, per la benedizione del Pushpagiri Pharmacy College, una delle tante espressioni dell’encomiabile presenza in campo sociale di questa Chiesa, la preghiera serale nella nuova cattedrale, veramente bella nelle sue linee artistiche rispettose dell’eredità siriaca, e l’incontro conviviale con numerosi Vescovi, leader di Chiese Ortodosse e della vita politica e sociale.

Venerdì 13 maggio tappa a Muvattupuzha, con l’accoglienza liturgica nella cattedrale alla presenza del Vescovo Mar Koorilos, del clero e di una folta assemblea di religiosi, religiose e fedeli, con molti ragazzi e giovani, che a lungo si sono intrattenuti in dialogo col Cardinale. E’ l’ultima nata tra le circoscrizioni siro-malankaresi, guidata anch’essa dal 2003 da un giovane pastore coadiuvato da una generosa comunità nell’avvio delle strutture ecclesiali e di tante opere assistenziali ed educative. Domenica 15 maggio, infine, la visita alla eparchia di Marthandom, lasciando lo stato del Kerala per raggiungere quello del Tamil Nadu. Anche in questa occasione una folla festante alla residenza vescovile per un primo momento di preghiera e di saluto, poi al Seminario minore e, infine, alla Cattedrale per una prolungata riunione di preghiera con interventi del Vescovo Mar Chrysostom, del Cardinale Daoud, e di Mar Baselios nel suo primo atto ufficiale dopo l’insediamento, nonché dei rappresentanti del laicato e delle locali autorità. Brevi incontri anche con diverse comunità religiose: Bethany Fathers a Kottayam e le religiose del medesimo Ordine a Nalanchira, le Daughters of Mary a Kudappanakunnu e a Marthandom. Prima di lasciare Trivandrum alla volta di Roma, il Cardinale Prefetto ha benedetto la prima pietra della nuova sede della Curia Arcivescovile Maggiore in auspicio di continua crescita per la promettente Chiesa siro-malankarese.

      

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