CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI VISITA DI SUA SANTITÀ KAREKIN II, 8 maggio 2008
Il Patriarca supremo e Catholicos di tutti gli Armeni, Sua Santità Karekin II ÂÂÂ il giorno successivo allÂÂÂincontro con Sua Santità Benedetto XVI ÂÂÂ ha fatto visita alla Congregazione per le Chiese Orientali, nella mattina di giovedì 8 maggio 2008. Dopo una breve sosta di preghiera nella cappella del Dicastero, il Patriarca, accompagnato da una folta delegazione di Vescovi armeni, dal Vescovo Brian Farrell, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, e da Monsignor Johan Jozef Bonny, officiale dello stesso Dicastero, si è intrattenuto a colloquio con il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Card. Leonardo Sandri. Successivamente, nella sala dei Papi del Palazzo Bramante, si è svolto l'incontro ufficiale. Nel saluto alla delegazione armena, il Cardinale Sandri ha sottolineato l'importanza storica della visita di Sua Santità Karekin II a Benedetto XVI: «Ella è in visita al Vescovo di Roma e l'intera comunità cattolica si rallegra per il segno di unità che viene offerto al mondo cristiano e alla comunità umana sempre bisognosi di incoraggiamento sulla via dell'intesa, del rispetto e della collaborazione». Il porporato ha poi sottolineato come «i cristiani di ogni confessione hanno ricevuto un alto esempio di fraternità dall'abbraccio che nel corso dell'udienza generale [ÂÂÂ ] Vostra Santità ha scambiato con l'amato Papa Benedetto XVI. E si sono sentiti invitati a condividere ardentemente il desiderio del Signore Gesù, che ha pregato il Padre perché tutti i suoi discepoli fossero "una cosa sola in Lui"». Il Cardinale Sandri ha anche ricordato la visita compiuta da Benedetto XVI alla Congregazione per le Chiese Orientali: «Visitando la nostra Congregazione nello scorso mese di giugno, il Papa ha ribadito l'irreversibilità della scelta ecumenica. Ci ha ricordato che è il Concilio Ecumenico Vaticano II a desiderare che le Chiese Orientali "fioriscano e assolvano con rinnovato vigore apostolico la missione loro affidata di promuovere l'unità di tutti i cristiani, specialmente orientali, secondo il decreto sull'ecumenismo, in primo luogo con la preghiera, l'esempio della vita, la scrupolosa fedeltà alle antiche tradizioni orientali, la mutua e più profonda conoscenza, la collaborazione e la fraterna stima delle cose e degli animi"». In questo contesto, il Cardinale ha voluto esprimere la sua stima per la Chiesa Armena Apostolica: «Come prefetto di questa Congregazione, mentre Le rinnovo il benvenuto nella casa degli orientali a Roma, assicuro che sono le prospettive del Concilio Ecumenico ad accompagnare i sentimenti del nostro rispetto verso di Lei, gioiosi come siamo di confessare che Gesù è il Cristo e il Signore; è il Crocifisso Risorto; è il Datore dello Spirito Santo. Rendiamo omaggio 'a Vostra Santità e all'antica Chiesa Armena Apostolica, che ha saputo dare lungo i secoli la "bella testimonianza della fede", pagata col sangue di innumerevoli suoi figli. E ringraziamo per i tesori del patrimonio teologico, liturgico e culturale; che essa ha custodito quale bene per la Chiesa universale». Il porporato infine ha fatto cenno alla recente visita in Armenia del Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, che «ha rinvigorito i vincoli di amore fraterno tra Benedetto XVI, successore di Pietro, e il Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni». All'incontro erano presenti Mons. Antonio Maria Vegliò, Segretario; Mons. Krzysztof Nitkiewicz, Sotto-Segretario e gli altri officiali, minutanti e dipendenti del Dicastero. Nel pomeriggio il Card. Sandri ha nuovamente incontrato Sua Santità Karekin II al Pontificio Istituto Orientale, dove si é tenuto un simposio liturgico in onore del Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni.
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