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CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI

S. MESSA IN ONORE DI SANTA MARIA AUSILIATRICE
PER LA TIPOGRAFIA VATICANA E L’OSSERVATORE ROMANO

Il cardinale Sandri e l'informazione in Vaticano

Un servizio insostituibile
contro le manipolazioni della verità
*

Basilica Vaticana
Lunedì, 25 maggio 2009

 

"L'Osservatore Romano", la Tipografia Vaticana e la Libreria Editrice Vaticana (Lev) offrono un "servizio insostituibile" al Papa, alla Curia Romana e alla Chiesa universale in un settore primario come quello delle comunicazioni, in un tempo in cui purtroppo si ricorre alla "manipolazione di quella verità che i mezzi di informazione dovrebbero con rispetto e rigore partecipare a tutti". Lo ha ribadito lunedì mattina, 25 maggio, il cardinale Leonardo Sandri, presiedendo l'annuale celebrazione promossa dalla comunità salesiana in Vaticano nella festa liturgica di Santa Maria Ausiliatrice.

All'indomani della ricorrenza, all'altare della cattedra della basilica Vaticana, il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ha evidenziato come i lavoratori di queste tre realtà collaborino a illustrare e a diffondere il magistero del Pontefice in un'attività che li rende "ministri della Cattedra di Pietro". Avendo avuto diretta esperienza, come sostituto della Segreteria di Stato, di questo spirito di collaborazione, il porporato ha messo in luce l'"analfabetismo religioso, biblico, ecclesiale" che rende particolarmente "urgente che la Parola di Cristo, quella del suo Vicario in terra e della Chiesa siano correttamente conosciute". Un'urgenza ribadita nel Sinodo dei vescovi dedicato alla Parola di Dio "a motivo del contesto culturale in cui vive la Chiesa, il quale appare sempre più avulso dalla visione cristiana dell'uomo e della storia".

Ecco allora che a questa prima finalità del quotidiano lavoro al giornale, alla Poliglotta e alla Lev, si aggiunge la disponibilità verso i dicasteri romani. In tale contesto il prefetto ha ringraziato per la particolare attenzione riservata alle Chiese orientali cattoliche. "La loro missione è spesso sofferta - ha detto - ma non possono esimersi da essa perché le tradizioni spirituali dell'oriente cristiano costituiscono una ricchezza per tutta la Chiesa. Sono tradizioni che risalgono agli Apostoli e ai Padri:  sono il riferimento indispensabile alle nostre più vere origini e garantiscono il futuro dell'intera comunità ecclesiale".

"Davanti a Maria Ausiliatrice - ha proseguito - mi faccio interprete delle intenzioni che portate nel cuore; presento a Lei le vostre famiglie e coloro che soffrono, con un ricordo di gratitudine e di suffragio per le persone care che ci hanno lasciato. La solennità dell'Ascensione del Signore da poco celebrata, ci porta col pensiero alla Chiesa celeste, dove Maria regna col Figlio Gesù. La Chiesa - ha aggiunto facendo riferimento alle letture proclamate poco prima - scorge Maria stessa nella Donna misteriosa dell'Apocalisse". "Presso il Signore - ha aggiunto il cardinale - Maria è il nostro aiuto: è l'Ausiliatrice. Sempre vicina al cuore del Figlio, ora dispone maternamente a nostro favore della potenza di Cristo Gesù. Egli ha compiuto la salvezza del nostro Dio. Il segno del compimento è Maria, che non si stanca di perorare presso l'Agnello la causa del nostro perdono".

Perciò se hanno motivo di esultare quanti abitano i cieli, tanto "più noi, destinatari della misericordia dell'Agnello Immolato e Glorificato, siamo chiamati a lodare il Signore con canti di gioia". Da qui l'esortazione a innalzare "la lode a Dio dal cuore e trovi conferma nella vita. Sia motivo di lode a Dio la nostra ordinaria testimonianza cristiana. E la fedeltà alla personale vocazione. Lodiamo il Signore nella nostra professione, mai rassegnandoci a lasciare senz'anima il lavoro, che è parte tanto consistente della nostra esperienza di vita".

All'omelia il celebrante ha poi sottolineato come dalla patrona principale dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e della famiglia salesiana si continui a ricevere ancora oggi l'invito a entrare "nel Cenacolo della nuova Gerusalemme, che è la Chiesa. Con Lei - ha auspicato - ripetiamo l'invocazione che conclude l'Apocalisse, a sigillo di tutta la Divina Rivelazione: Veni Domine Iesu! Sì, vieni Signore e donaci il tuo Santo Spirito. Il vino nuovo del vangelo odierno è proprio lo Spirito del Crocifisso Risorto: in lui troviamo la fonte della definitiva gioia. La festa delle nozze eterne si affaccia nel tempo e lo santifica grazie al Pane e al Vino Eucaristici. Maria è il nostro aiuto nell'ora in cui senza lo Spirito di Cristo la vita rischia di perdere il suo senso nuziale. Quando le contrarietà tentano di soffocarci e le notti interiori ed esteriori offuscano la luce del Risorto, seminando nella mente e nei cuori il dubbio circa Cristo e la fede, Maria ci ripete:  "Fate quello che vi dirà"".

Parlando della Madonna di san Giovanni Bosco, in precedenza il pensiero del celebrante era andato al santuario di Torino, divenuto l'emblema della santità del sacerdote fondatore dei salesiani e padre dei giovani:  "Una santità che Maria ha coltivato e portato a vette riconosciute e indicate dalla Chiesa a tutti i cristiani per la loro esemplarità ".

Dalla Cattedra del beato Apostolo il cardinale ha infine chiesto ai presenti di pregare Maria, aiuto dei cristiani, per Benedetto XVI affinché "il pellegrinaggio appena compiuto in Terra Santa porti frutti abbondanti:  rechi alla comunità cattolica un forte incoraggiamento a perseverare nella testimonianza là dove la Pasqua e la Pentecoste incominciarono a illuminare il mondo; e favorisca per tutti gli abitanti di quella terra benedetta la pace, che porta il nome di Cristo".

All'inizio del rito il direttore della comunità salesiana in Vaticano e della Tipografia Vaticana - Editrice "L'Osservatore Romano", don Pietro Migliasso, che ha concelebrato, ha rivolto un breve saluto al cardinale Sandri a nome di tutta l'assemblea. In particolare ha accennato all'invocazione del giorno precedente perché la Vergine "Auxilium christianorum" sia Madre della Chiesa che è in Cina. E i cattolici cinesi sono stati ricordati anche durante le intenzioni di preghiera.

Hanno partecipato al rito, diretto dai cerimonieri pontifici Karcher e Sanchirico, dipendenti de "L'Osservatore Romano" (con il direttore Giovanni Maria Vian e il vicedirettore Carlo Di Cicco), della Tipografia Vaticana e della Libreria Editrice.

Tra i concelebranti, monsignor Maurizio Malvestiti, capo ufficio della Congregazione per le Chiese Orientali, che ha proclamato il Vangelo; don Giuseppe Colombara, direttore del servizio fotografico del giornale; gli incaricati delle edizioni spagnola e polacca de "L'Osservatore Romano", padre Arturo Gutiérrez e don Wladyslaw Gryzlo.



* (© L'Osservatore Romano - 25-26 maggio 2009)

  

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