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CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI
 

Visita del Sinodo permanente alla Congregazione per le Chiese Orientali 

I CATTOLICI SIRO-MALABARESI
TESTIMONI DI DIALOGO  

(L'Osservatore Romano - 19 ottobre 2011)

 

«L’amata Chiesa siro-malabarese» è chiamata a svolgere la propria missione «nel mondo di oggi, in particolare in India, collaborando in modo fraterno con la Chiesa siro-malankarese e la Chiesa latina e aprendosi, secondo lo spirito del concilio Vaticano II, al dialogo con tutti i fratelli in Cristo nonché alla rispettosa collaborazione interreligiosa». Lo ha sottolineato il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, durante la divina liturgia — detta Qurbana — svoltasi domenica scorsa, 16 ottobre, nella basilica di San Giovanni in Laterano, con il sinodo permanente della Chiesa siromalabarese del Kerala, presieduta dal nuovo arcivescovo maggiore, Sua Beatitudine George Alencherry.

Com’è noto, infatti, la delegazione è giunta dallo stato meridionale dell’India per esprimere la comunione con il Pontefice a seguito dell’elezione del nuovo capo e pastore, succeduto al cardinale Varkey Vithayathil, morto lo scorso 1° aprile.

Al rito nella cattedrale di Roma, concelebrato anche da centocinquanta sacerdoti, hanno partecipato numerosissimi fedeli. Il dicastero vaticano per le Chiese orientali era rappresentato oltre che dal prefetto, anche dall’arcivescovo segretario e da monsignor sotto-segretario. «Il vincolo con il Successore di Pietro vi sostiene in fedeltà al Signore Gesù e alla Chiesa universale, cosicché — ha auspicato il porporato — nella specificità della vostra tradizione orientale il segno del cattolicesimo possa risplendere, mantenendovi pienamente integrati nel Corpo di Cristo, la Chiesa».

Secondo il cardinale Sandri, inoltre, «radicata in Cristo, la comunità siro-malabarese, con i suoi pastori e i suoi fedeli in India e nel mondo», dovrà cercare «di servire ogni uomo e ogni donna, in particolare i poveri, per contribuire al progresso spirituale e materiale di individui e comunità, operando per la solidarietà, la giustizia e la pace universale».

Il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ha infine assicurato la propria personale preghiera per il nuovo arcivescovo maggiore, «affinché possa essere sempre il primo custode e il miglior testimone del patrimonio spirituale dell’amata Chiesa siro-malabarese».

In precedenza, mercoledì 12 ottobre, aveva avuto luogo un ricevimento in onore dell’arcivescovo maggiore, alla presenza del sinodo permanente della Chiesa siro-malabarese e di numerose personalità della Curia romana. «Anche in quest’epoca di trasporti rapidi — aveva detto nella circostanza il cardinale Sandri — avete fatto un viaggio molto lungo per porgere i vostri rispetti filiali al Santo Padre. Con gli occhi della fede, riconosciamo qui gli eredi di Tommaso che si incontrano con il Successore di Pietro». In questo modo concreto — ha aggiunto — «dimostrate la vostra adesione totale alla sua persona, al suo magistero, al suo ruolo di Vicario di Cristo».

Il cardinale Sandri ha poi ricordato come la Chiesa siro-malabarese operi anche in altri luoghi dell’India e missioni al di fuori del Paese. Per questo — ha detto — «riconosciamo nella vostra presenza qui, quella di tanti religiosi, uomini e donne, e di laici nel mondo che esprimono, attraverso la sua persona, Beatitudine, il proprio amore e la propria fedeltà verso il Santo Padre»

Al riguardo, il cardinale prefetto ha ricordato ai presuli la collaborazione pastorale da ricercare sempre con gli ordinari locali nei Paesi destinatari del flusso migratorio proveniente dall’India.

Quindi il porporato ha sottolineato come «anche noi abbiamo bisogno» della Chiesa siro-malabarese. «Le sue tradizioni particolari ricordano alla Chiesa latina la vastità del mistero cristiano. La sua vitalità dona un esempio eccellente a tutti, in particolare qui, in Occidente, dove gli effetti insidiosi del secolarismo sono tanto avanzati».

Infine, nel venticinquesimo anniversario della beatificazione di padre Kuriakose Elias Chavara e di suor Alphonsa Muttathupadattu, oggi santa, il cardinale Sandri ha rievocato il «contributo di santità veramente meraviglioso della Chiesa siro-malabarese alla Chiesa universale».



(©L'Osservatore Romano - 19 novembre 2011).


 

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