The Holy See
back up
Search
riga

CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI

Concluso a Kosice l'incontro dei vescovi cattolici di rito orientale 
 

Non è possibile l'annuncio del Vangelo
fuori dalla storia

(L’Osservatore Romano, 23 ottobre 2013)

 

Kosice. Pur non identificandosi con nessuna cultura, la Chiesa è consapevole dell'importanza del dialogo con le culture presenti nel continente europeo. Non è possibile pensare l'annuncio di Cristo fuori della storia. Anzi, l'incontro di Cristo con la storia genera cultura: la cultura della vita. È quanto ricordano i vescovi cattolici di rito orientale in Europa nel messaggio diffuso al termine del loro incontro annuale, svoltosi a Kossice (con Marsiglia capitale della cultura europea 2013), in Slovacchia, dal 17 al 20 ottobre. Per quattro giorni, una trentina di vescovi cattolici di rito orientale si sono confrontati sul tema "Non c'è Vangelo senza cultura", su invito di monsignor Milan Chautur, vescovo di Kosice per i cattolici di rito bizantino. "Le nostre ricche tradizioni - spiegano - non resteranno un monumento da ammirare e ricordare, ma una sorgente di vita per guarire la cultura europea che sempre di più si sta secolarizzando e scristianizzando".

A fare da sfondo all'incontro, è stato l'Anno della fede e la commemorazione dei 1150 anni dell'arrivo dei santi fratelli Cirillo e Metodio in terra slava (Grande Moravia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia sud-occidentale, Ungheria nord-occidentale). A Kosice, i partecipanti si sono confrontati sulle modalità con cui il Vangelo oggi si fa cultura. Gli interventi principali sono stati affidati al cardinale Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, a monsignor Cyril Vasil', arcivescovo segretario della Congregazione per le Chiese orientali, a monsignor Dimitrios Salachas, esarca apostolico per i cattolici di rito bizantino residenti in Grecia, e a padre Juraj Dufka, del Centro di spiritualità est-ovest di Kosice, che ha proposto una riflessione sull'arte come strumento di evangelizzazione.

I vescovi hanno fatto insieme una loro professione di fede recitando comunitariamente la professione di fede che il beato Giovanni Paolo II incluse nell'epistola enciclica Slavorum apostoli.


.

(©L'Osservatore Romano - 23 ottobre 2013)


 

top