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Parole di ringraziamento del Cardinale Prefetto durante la cerimonia di investitura alla dignità di Balì Gran Croce di Onore e Devozione del Sovrano Ordine di Malta
Roma, Palazzo Magistrale, giovedì 23 ottobre 2003

Altezza Eminentissima,

Sono ben lieto di questo incontro dopo l'indimenticabile triduo in onore del Beato Gerardo Sasso, che ha avuto luogo a Santa Severina e Crotone nel maggio scorso. Considero quell'esperienza un dono del tutto particolare! Essa mi ha consentito di conoscere attraverso le persone concrete le finalità e le aspirazioni del benemerito Ordine di Malta. La sensibilità religiosa, la responsabilità di vivere, difendere e diffondere la fede cattolica, la volontà di servire in obbedienza a Cristo l'umanità nei più sofferenti e bisognosi, sono ideali che ho visto appassionare le Loro persone e che mi hanno rallegrato intimamente!
Ed oggi ho l'onore di ricevere l'investitura all'alta dignità di Balì Gran Croce di Onore e Devozione del Sovrano Ordine di Malta. Vedo in questo gesto tanto nobile la delicata degnazione di Vostra Altezza, che è qui attorniata dagli Ecc.mi Gran Commendatore, Monsignore Prelato, Gran Priore di Roma, Ambasciatore presso la Santa Sede, e dai Dignitari dell'Ordine, verso un umile figlio e pastore della Chiesa di Antiochia dei Siri richiesto dalla benevolenza del Santo Padre di collaborare al servizio petrino a bene di tutte le Chiese Orientali Cattoliche. Umile il figlio; alquanto antica e insigne la Chiesa Antiochena. Come è stato osservato, con tanta gentilezza, essa ha la sorte felice di dire il mistero cristiano nella espressione più santa che è la Divina Liturgia con la lingua stessa di Nostro Signore Gesù Cristo. La Chiesa Sira, madre prolifica di tradizioni teologiche e spirituali, e di un lungo cammino di testimonianza in tempi e culture tra loro diversissimi, oggi esprime il suo ringraziamento.
Sentita gratitudine anche dalla Congregazione per le Chiese Orientali, di cui sono Prefetto, perché riceve un ulteriore segno della attenzione di codesto Ordine accanto alla sollecitudine ammirevole di sempre per la Terra Santa e le Chiese dell'Oriente. I Cavalieri e le Dame dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta confermano così di avere ben viva consapevolezza delle comuni origini spirituali da quella Terra dalla quale è partito il Vangelo della Salvezza. "Tutti là siamo nati", dice la Sacra Scrittura.

C'è, poi, la profonda riconoscenza, tutta personale, che si fa augurio e preghiera per Vostra Altezza, il Sovrano Consiglio e la grande famiglia dell'Ordine Melitense in tutte le sue componenti. Forte dell'intercessione del principale patrono, il Precursore di Cristo, e del beato fondatore, ma soprattutto della protezione della Signora dell'Ordine, la Celeste Madre di Dio e Madre nostra, ciascun Membro riceva dal Signore il dono di continuare ad essere fedele alla tuitio fidei e all'obsequium pauperum con la creatività che distingue la Loro Istituzione e che i tempi nuovi impongono. Ancora, di gran cuore, grazie!

Cardinale Ignace Moussa I Daoud        
Patriarca emerito di Antiochia dei Siri, Prefetto


 

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