The Holy See
back up
Search
riga

II - VISITE PASTORALI

 

a) di S. Em. il Card. Prefetto

ANNO 1998

Bulgaria

Dal 26 al 30 marzo 1998 il Card. Prefetto Achille Silvestrini ha compiuto una visita in Bulgaria per partecipare alle solenni celebrazioni in onore del Beato Vescovo Eugenio Bossilkov. L'illustre figlio della nazione bulgara, che fu vescovo della diocesi di Nicopoli dall'anno 1946 fino al martirio avvenuto l'11 novembre 1952, è stato proclamato Beato da Giovanni Paolo II il 15 marzo 1998.
Il Prefetto, accompagnato dai Monsignori Krzysztof Nitkiewicz e Maurizio Malvestiti, Officiali del Dicastero, è stato accolto a Sofia da S. E. Mons. Blasco F. Collaço, Nunzio Apostolico in Bulgaria, da S. E. Mons. Gheorghi JovÂÂ…ev, Vescovo di Sofia-Plovdiv, e da Mons. Joseph Barbieri, Segretario della Nunziatura.
Venerdì 27 marzo il Cardinale ha incontrato il Presidente dell'Assemblea Nazionale, Sig. Yordan Sokolov, il Vice-Primo Ministro e Ministro dell'Istruzione e delle Scienze, Sig. Vesselin Metodiev, e il Responsabile della Direzione per le Confessioni Religiose, Sig. Ljubomir Mladenov, visitando successivamente la parrocchia latina della capitale bulgara, affidata ai Padri Cappuccini. Nel pomeriggio si è recato in visita al famoso monastero di Rila, situato sulle rocciose montagne dei Rodopi a 120 km da Sofia, dove è stato ricevuto con particolare, fraterna cordialità dal Vescovo-egumeno Ioan, noto per il suo impegno ecumenico fin dai tempi del Concilio Vaticano II, al quale partecipò come osservatore. Dopo una breve visita al monastero, i Presuli hanno pregato per l'unità dei cristiani sulla tomba del Patrono della Bulgaria, l'anacoreta San Giovanni di Rila, e nella Cappella privata della residenza vescovile. Il Vescovo Ioan ha avuto parole di ammirazione per il grande impegno apostolico di Sua Santità Giovanni Paolo II ed ha chiesto che si concludesse l'incontro con la recita del Padre Nostro in lingua latina. Confidando alcuni ricordi della sua presenza a Roma per il Concilio, ha rievocato il clima di fraternità e il fervore ecumenico di quell'assise, insieme allo splendore della liturgia e all'alta testimonianza dei Pontefici Giovanni XXIII e Paolo VI.
Sabato 28 marzo, dopo una breve sosta a Tarnovo per ammirare le suggestive vestigia della antica capitale, la delegazione si è trasferita nella città di Russe, situata sul Danubio al confine con la Romania. A Russe risiede il Vescovo di Nicopoli, S. E. Mons. Petko Christov, successore del Beato Vescovo Bossilkov. Ricevuto dal Presule, il Card. Silvestrini ha reso visita a S. E. Mons. Neofit, Metropolita ortodosso di Dorostol e Cerven. Anche questo incontro è stato caratterizzato da grande cordialità con un momento di preghiera al Signore e alla Santa Vergine nella bella Cattedrale alle Sante Icone.
Il Cardinale ha incontrato quindi il Sindaco di Russe, il quale ha parlato dell'intenso sviluppo in atto nella città situata sul Danubio e si è soffermato in particolare sui buoni rapporti che intercorrono con le confessioni religiose, riconoscendo il proficuo apporto che esse offrono al processo di rinnovamento sociale e culturale.
Durante la stessa giornata di sabato, nel vescovado cattolico, recentemente riscattato dopo la confisca operata dal regime comunista, si è riunita la Conferenza episcopale bulgara per discutere con il Prefetto della Congregazione le più urgenti questioni attinenti la vita e l'attività pastorale della Chiesa cattolica.
Domenica 29 marzo, nel salone del Teatro dell'Opera, che non riusciva ad accogliere i numerosissimi fedeli venuti da tutta la Bulgaria, il Card. Silvestrini ha presieduto la S. Messa di ringraziamento per la beatificazione di Mons. Bossilkov. Hanno concelebrato S. E. il Nunzio Apostolico, gli Ordinari cattolici di Bulgaria ed una ventina di sacerdoti, compresi alcuni religiosi passionisti, alla cui congregazione apparteneva Bossilkov. Erano presenti il Metropolita ortodosso Neofit, il rappresentante della comunità evangelica di Russe pastore Vassil Dimitrov, il Presidente dell'Assemblea Nazionale Sokolov, che guidava la delegazione delle Autorità civili, e il Sindaco della Città.
All'omelia, dopo aver portato il saluto, l'augurio e la benedizione del Santo Padre, accolti con viva commozione dell'assemblea, il Card. Prefetto ha ricordato la figura del nuovo Beato e l'eroica testimonianza che egli ha offerto per Cristo e per la Chiesa. Ha avuto parole di ammirazione per altri Vescovi, sacerdoti e laici che durante i lunghi anni di forzato silenzio hanno dato prova di fedeltà al Battesimo e alla Sede di Pietro, ed ha concluso chiedendo l'intercessione del Vescovo e Martire Eugenio, pastore buono e intrepido, indicando il suo insegnamento per andare incontro a Cristo e ai fratelli con disponibilità e una testimonianza autentica. Richiamando l'omelia pronunciata dal Papa durante la beatificazione in San Pietro, Sua Eminenza ha incoraggiato la piccola comunità cattolica a continuare generosamente il cammino ecclesiale a beneficio di tutta la società bulgara. Mons. Bossilkov, infatti, rimase fedele alla sua coscienza cristiana, e mantenne ben saldo come vescovo cattolico il legame con il Papa, per nulla rinunciando all'amore per la sua patria. Dopo la Liturgia il Card. Silvestrini ha salutato i numerosi fedeli che lo attendevano all'esterno, sotto la pioggia, non avendo trovato posto nel teatro. Per la prima volta avevano partecipato ufficialmente ad una celebrazione della comunità cattolica anche le autorità dello Stato, e quelle locali, civili e religiose.
Rientrato a Sofia, il Cardinale ha celebrato lunedì mattina 30 marzo la Santa Messa per le Suore Carmelitane ed Eucaristine nella chiesa di San Francesco. Ha visitato il piccolo Carmelo, installato nel coretto della stessa chiesa, dove erano stati realizzati clandestinamente su due piani gli ambienti per la vita comune e le piccolissime celle per le sei religiose. Per oltre quarant'anni la comunità ha condotto la vita monastica di preghiera e lavoro in condizioni di incredibile disagio in uno spazio abitativo così angusto.
Sua Eminenza ha incontrato anche le Suore Eucaristine nella vicina casa, la prima sede della Delegazione Apostolica in Bulgaria, realizzata da Mons. Angelo Giuseppe Roncalli che vi abitò per sei anni, prima di acquistare l'immobile che anche attualmente ospita la Nunziatura. Ad Angelo Roncalli sono dedicate la via antistante la casa delle religiose e la libreria cattolica non lontana dalla cattedrale ortodossa di Alexander Nevsky, nel cuore di Sofia. Il ricordo di Roncalli è vivissimo in Bulgaria, dove egli si prodigò dal 1925 al 1934 come rappresentante pontificio e come pastore, uomo di carità e comunione, a favore della piccola comunità cattolica e della nazione.
Prima della partenza, dopo l'incontro con il Sig. Konstantin Dimitrov, vice-Ministro degli Esteri, il Card. Silvestrini ha salutato la comunità dell'Esarcato Apostolico per i fedeli di rito bizantino, accolto calorosamente dall'Esarca S. E. Mons. Christo Proykov e dal suo Predecessore, l'Arcivescovo Metodi Stratiev, che durante la persecuzione comunista soffrì per anni il carcere.

ANNO 1999

Giordania

Lunedì 8 febbraio 1999, il Card. Prefetto ha partecipato ad Amman ai solenni funerali di Sua Maestà Hussein I, Re di Giordania, in qualità di Rappresentante personale di Sua Santità. Componevano la delegazione della Santa Sede anche S. E. Mons. Giuseppe Lazzarotto, Nunzio Apostolico, Mons. Dominique Rézeau, incaricato d'affari ad Amman, e Mons. Maurizio Malvestiti, Officiale della Congregazione per le Chiese Orientali. Dopo la S. Messa celebrata nella cappella dell'Istituto San Giuseppe di Amman, gestito dalla Suore Francescane missionarie del Cuore Immacolato, la delegazione ha raggiunto il Raghadan Palace per l'omaggio alla salma del compianto Sovrano e il saluto a Sua Maestà Abdullah bin Hussein, partecipando poi alla cerimonia ufficiale e al corteo funebre all'interno della vasta area della reggia hashemita.
Il Cardinale ha avuto modo di incontrare numerose delle oltre quaranta delegazioni ufficiali, guidate da Sovrani, Capi di Stati e Personalità di Governo. In modo particolare il Presidente statunitense Bill Clinton, l'ex Presidente George Bush e il Segretario Generale dell'ONU, Kofi Annan, hanno espresso vivo apprezzamento per l'instancabile opera di pace del Santo Padre a favore del Medio Oriente e del mondo intero. Molto proficui anche i contatti con il Presidente della Repubblica Italiana, Oscar Luigi Scalfaro, Sua Maestà Juan Carlos, Re di Spagna, che era accompagnato dal Principe Ereditario, Re Alberto del Belgio con il Primo Ministro, il Presidente Weizman e il Primo Ministro di Israele, il Presidente palestinese Yasser Arafat, il Presidente federale austriaco, Thomas Kleistil, la Signora Mary MacAleese, Presidente d'Irlanda, e il Ministro degli Esteri polacco, Bronislaw Geremek. Dopo la preghiera riservata ai soli musulmani nella moschea di Palazzo reale, la cerimonia si è conclusa al cimitero "The Siwan" dove è avvenuta la tumulazione. Ad essa hanno partecipato anche i più alti rappresentanti della comunità cattolica presente nel Paese, condividendo il dolore del popolo giordano per la perdita di Re Hussein e il grato apprezzamento per la sua opera di dialogo e mediazione nel delicato contesto politico e sociale di quella regione.

Partecipazione al Viaggio apostolico in Romania

Russia

L'Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, Amministratore Apostolico della Russia Europea, membro della Congregazione per le Chiese Orientali, avendo più volte espresso il desiderio di ricevere una visita del Card. Prefetto, è ritornato sulla proposta in occasione della storica ordinazione dei primi presbiteri formati in Russia dall'avvento della rivoluzione bolscevica.
Il Card. Silvestrini è giunto a San Pietroburgo venerdì 21 maggio 1999, accompagnato da Mons. Krzysztof Nitkiewicz e Mons. Maurizio Malvestiti, Officiali della Congregazione. Nella giornata di sabato 22 maggio ha presieduto l'ordinazione dei diaconi nella bella chiesa del Seminario "Regina Apostolorum", completamente restaurata dopo la restituzione alla comunità cattolica. Accompagnato da S. E. Mons. Kondrusiewicz, il Card. Prefetto ha incontrato il Rettore, Mons. Bernardo Antonini, i sacerdoti educatori e docenti, e il folto gruppo dei seminaristi della Amministrazione Apostolica e provenienti da altre Chiese dei territori ex-sovietici, ed ha tenuto la meditazione sul tema "Eucaristia e vocazione" ai numerosi giovani partecipanti alle ordinarie iniziative vocazionali promosse dal Seminario, partecipanti al Congresso eucaristico diocesano.
Domenica 23 maggio, nella Solennità di Pentecoste, l'Amministratore Apostolico ha conferito le ordinazioni presbiterali, in una commovente e partecipatissima celebrazione, presenti il Card. Silvestrini, il Nunzio Apostolico Mons. John Bukovski, S.D.V., l'Ausiliare Mons. Clemens Pikel, altri presuli e numerosi sacerdoti, con rappresentanze della diocesi di Verona e di varie Chiese europee che sostengono la comunità del Seminario di San Pietroburgo.
Lunedì 24 maggio il Card. Prefetto ha incontrato le Autorità locali, visitando anche le principali storiche chiese ortodosse e il Museo de l'Ermitage, le parrocchie e i luoghi di culto cattolici riaperti da alcuni anni alla piena vita pastorale. Si è quindi trasferito a Mosca, ospite della Nunziatura Apostolica.
Nelle giornate di martedì 25 e mercoledì 26 maggio il Cardinale ha compiuto una visita a Sua Santità il Patriarca Alessio II, e successivamente al Metropolita Kirill, ricevuto sempre con molta cortesia insieme al Nunzio Apostolico, all'Arcivescovo Kondrusiewicz e agli accompagnatori della Congregazione. Positivi l'incontro in Nunziatura con un gruppo di ambasciatori, ricevuti anche singolarmente dal Cardinale, e la visita alla residenza dell'Amministratore Apostolico e ad alcune chiese in rifacimento dopo la restituzione alla comunità cattolica, compresa la chiesa dell'Immacolata Concezione. La permanenza a Mosca si è conclusa con la visita alla chiesa ortodossa del Santissimo Salvatore, riedificata in riva alla Moskova e in via di completamento, ad altri storici luoghi di culto e monumenti della Città, nonché alla Galleria Trietjakovskaja per ammirare le icone di Rublev e la Madonna di Vladimir.

Ucraina

Dal 29 giugno al 2 luglio 1999 il Card. Silvestrini ha preso parte ai lavori del secondo corso di aggiornamento per i formatori dei seminari delle Chiese greco-cattoliche dell'Est europeo, organizzato dalla Congregazione per le Chiese Orientali in seguito alla prima esperienza, molto positiva, realizzata a Nyìregyhaza, presso Hajdùdorog in Ungheria.
Il Cardinale è giunto a Leopoli il 29 giugno, accompagnato da Mons. Maurizio Malvestiti. Accolto da S. E. Mons. Lubomyr Husar, Ausiliare dell'Arcivescovo Maggiore, si è recato nella sede del convegno per un primo saluto ai partecipanti e, in serata, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica della Solennità dei Santi Pietro e Paolo nella cattedrale latina. S. E. Mons. Marian Jaworski, Arcivescovo di Leopoli dei Latini, ha preso parte alla Concelebrazione, dopo aver accolto e presentato molto cordialmente il Card. Prefetto ai numerosi fedeli. Anche S. E. Mons. Husar ha assistito al solenne rito.
Nei giorni seguenti il Cardinale ha preso parte al convegno con personali interventi, ed ha incontrato i formatori di ogni singola diocesi; ha partecipato quotidianamente alla Divina Liturgia e alla preghiera vespertina nei vari riti, celebrate di volta in volta in comunità parrocchiali e presso i monaci basiliani, i padri redentoristi e i monaci studiti. Ha compiuto anche una visita all'Accademia Teologica, constatando di persona, rispetto alla visita di qualche anno prima, il progresso dell'istituzione e le promettenti prospettive accademiche. Dopo una sosta nella rinnovata cattedrale di San Giorgio, cuore delle comunità bizantina ucraina, il Prefetto si è recato nella residenza dell'Arcivescovo Maggiore per un personale incontro con S. Em. il Card. Lubachivsky ed una riunione di lavoro con l'Ausiliare Mons. Husar e un gruppo di vescovi.
Giovedì 1° luglio ha avuto luogo la visita all'eparchia di Ternopil. Accolto in un clima molto festoso da una folta rappresentanza di fedeli, dalle Autorità locali, e da numerosi sacerdoti nella chiesa cattedrale, il Card. Silvestrini, dopo il saluto del Vescovo eparchiale, Mons. Mykhajlo Sabryha, C.SS.R., ha presieduto un momento di preghiera, rivolgendo la sua parola all'assemblea. Ha fatto seguito la visita a cinque comunità parrocchiali, con brevi incontri di preghiera segnati dalla commossa e festosa partecipazione dei fedeli, in chiese da poco restituite al culto o recentemente costruite. In altri casi l'incontro è avvenuto in luoghi di culto provvisori, accanto ai quali sono in fase avanzata di edificazione diverse nuove chiese, grazie ai sacrifici veramente lodevoli dei fedeli. La visita a Ternopil si è conclusa al Seminario eparchiale. Un gruppo di teologi, unitamente al Rettore e Protosincello, Mons. Vasyl Semeniuk, ha accolto con grande calore gli Ospiti. Dopo il saluto del Rettore, il Cardinale ha rivolto parole di esortazione ed incoraggiamento ai giovani candidati al sacerdozio, interessandosi col Vescovo eparchiale e i superiori alla situazione del seminario e alle prospettive formative in campo spirituale e culturale.
Anche a Leopoli il Card. Prefetto ha avuto modo di notare la straordinaria opera di rinnovamento delle chiese e delle strutture pastorali, resa possibile dal grande attaccamento dei fedeli alla comunità ecclesiale, nonostante la condizione economica molto precaria del Paese. Negli incontri con i laici, i sacerdoti e i religiosi e gli operatori pastorali egli ha sempre portato il saluto e la benedizione del Santo Padre ed ha esortato a dare personale testimonianza di vita cristiana. Puntualmente è giunto anche l'invito a rendere sempre più proficui i legami con la comunità latina, al fine di confermare insieme l'impegno di dialogo e di comunione con i fratelli ortodossi, pur tra sofferenze e difficoltà. Con i Vescovi Sua Eminenza ha ripetutamente richiamato la cura delle vocazioni di speciale consacrazione e di quelle laicali, e la loro formazione spirituale e culturale, con particolare attenzione per l'aggiornamento dei sacerdoti e dei catechisti, in linea con le priorità indicate dalla Congregazione nel suo impegno a favore delle Chiese orientali.

ANNO 2000

Partecipazione al Pellegrinaggio Giubilare in Egitto e Sinai

Dal 24 al 26 febbraio 2000 il Card. Prefetto ha accompagnato il Santo Padre nel viaggio apostolico in Egitto e Sinai. Nella mattinata del 25 febbraio, nel Palazzo dello Sport, Giovanni Paolo II ha celebrato la Santa Messa con la partecipazione, tra gli altri, di S. B. Stéphanos II Ghattas e dei quindici Vescovi cattolici d'Egitto; presenti rappresentanze di fedeli di ognuna delle comunità ecclesiali, appartenenti ai riti copto, latino, maronita, greco, armeno, siriaco e caldeo. Il 26 febbraio il Santo Padre ha raggiunto il Monastero di Santa Caterina del Sinai.

Grottaferrata

Il 5 marzo 2000, presso il Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata, il Card. Prefetto ha preso parte, tenendo l'omelia, al rito della Prochirisis per la benedizione dell'Egumeno della Badia Greca, Padre Emiliano Fabbricatore, O.S.B.I. Il rito è stato presieduto da S. E. Mons. Miroslav Marusyn, Segretario della Congregazione. E' seguita la celebrazione della Divina Liturgia, presieduta dal nuovo Egumeno.

Con lettera del 10 agosto 2000 il Santo Padre ha nominato il Card. Prefetto suo Inviato Speciale per la solenne celebrazione giubilare in occasione della Festa della Natività della Beata Vergine Maria, che ha avuto luogo nel Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata nei primi vespri della festa, il 7 dicembre 2000.

Partecipazione al Pellegrinaggio Giubilare in Terra Santa

Dal 20 al 26 marzo 2000 il Card. Prefetto ha accompagnato il Santo Padre nel viaggio giubilare in Terra Santa. Amman, il Monastero sul Monte Nebo, Gerusalemme, Betlemme, i Territori Autonomi Palestinesi, il monte delle Beatitudini di Korazim, Tabgha, Cafarnao e Nazareth sono state le tappe del lungo pellegrinaggio che si è concluso a Gerusalemme con la Santa Messa e la recita dell'Angelus nella chiesa del Santo Sepolcro.

Vienna

Domenica 24 settembre 2000 il Card. Silvestrini, accompagnato da Mons. Lucian Lamza e da Mons. Maurizio Malvestiti, ha partecipato a Vienna alla celebrazione in occasione del 95° genetliaco di S. Em. il Card. Franz König, Arcivescovo emerito. Accogliendo l'invito di S. Em. l'Arcivescovo Schönborn, il Card. Prefetto ha inteso manifestare con la sua visita la profonda gratitudine della Congregazione nei confronti del Card. König quale fondatore e primo presidente della "Pro Oriente", l'organizzazione che da vari decenni svolge una proficua azione di dialogo e collaborazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese orientali ortodosse e precalcedonesi.

ANNO 2001

Partecipazione al Viaggio apostolico in Siria e a Malta

Dal 6 al 9 maggio 2001 S. B. il Card. Prefetto ha accompagnato il Santo Padre nel viaggio apostolico in Siria e a Malta. I momenti salienti di domenica 6 maggio sono stati la Celebrazione Eucaristica nello Stadio Abbassyine di Damasco e la visita alla Grande Moschea Omayyade dove è avvenuto l'incontro con la comunità musulmana. Il 7 maggio Giovanni Paolo II ha pregato per la pace nella chiesa di Quneitra, cittadina devastata dalla guerra e disabitata; nel pomeriggio l'incontro con i giovani nella cattedrale greco-melkita di Damasco dedicata alla Dormizione di Maria. La Santa Messa per la beatificazione di tre Servi di Dio, il 9 maggio a Malta, è stato il solenne sigillo posto al lungo pellegrinaggio giubilare del Pontefice sulle orme dell'Apostolo Paolo.

Partecipazione al Viaggio apostolico in Ucraina

Dal 23 al 27 giugno 2001 S. B. il Card. Prefetto ha accompagnato il Santo Padre nel viaggio apostolico a Kyiv e a Lviv in Ucraina per la beatificazione di trenta testimoni della fede. Giovanni Paolo II ha reso omaggio alla Chiesa dei martiri, nel ricordo incancellabile di eroici Pastori - come i Metropoliti Andrej Šeptyckyj e Josyf Slipyj - e di molti cristiani perseguitati.

Romania

Dal 23 al 28 agosto 2001, S. B. Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha compiuto una visita pastorale in Romania su invito dell'episcopato greco-cattolico in occasione della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di Haieu, nella eparchia di Oradea Mare dei Romeni.
La visita in Transilvania è stata preceduta da una giornata a Bucarest, dove il Cardinale è giunto giovedì 23 agosto, accolto dal Nunzio Apostolico S. E. Mons. Jean Claude Perisset, da S. E. Mons. Virgil Bercea, Vescovo di Oradea, da Mons. Ciro Bovenzi, Segretario della Nunziatura, e da Mons. Cristian Sabau, Protosincello di Fagaras-Alba Iulia in rappresentanza del Metropolita S. E. Mons. Lucian Muresan, capo della Chiesa greco-cattolica romena. Il Patriarca Daoud era accompagnato da Mons. Maurizio Malvestiti e da Mons. Krzysztof Nitkiewicz, Officiali della Congregazione. Nella stessa giornata, dopo la visita alla cattedrale latina di San Giuseppe e il saluto all'Arcivescovo Joan Robu, Presidente della Conferenza Episcopale, ha avuto luogo un incontro con il Dott. Laurentiu Tanase, Ministro-Segretario di Stato per i culti, nella sede del Ministero.
Venerdì 24 agosto Sua Beatitudine, accompagnato da S. E. Mons. Virgil Bercea, ha raggiunto Reghin, dove vive, infermo da molti anni, S. Em. il Card. Alexandru Todea. L'Arcivescovo emerito greco-cattolico è venerato e amato da tutti per l'indimenticabile testimonianza di fedeltà e coraggio offerta nella prigionia e nelle dure prove inflitte a lui e alla Chiesa romena durante la lunga persecuzione comunista. Il Card. Prefetto si è intrattenuto affabilmente con lui, recando il saluto e la benedizione confortatrice del Santo Padre. In serata è giunto nella cittadina di Blaj, chiamata "piccola Roma" di Romania, sede storica del capo della Chiesa greco-cattolica, dove è stato accolto dall'Arcivescovo Metropolita Mons. Lucian Muresan e da Mons. Alexandru Mesian, Vescovo dell'eparchia di Lugoj. Dopo una breve visita al Seminario maggiore, che ospita oltre cento giovani candidati al sacerdozio, ha incontrato le Autorità della città e del distretto.
Sabato 25 agosto in mattinata S. B. il Prefetto ha presieduto la solenne Divina Liturgia nella Cattedrale di Blaj. Al termine della celebrazione il Cardinale si è intrattenuto con il clero, i religiosi e i fedeli, ed ha pregato sulla tomba del Vescovo Joan Micu Klein, le cui spoglie mortali sono state da alcuni anni trasferite da Roma alla cattedrale di Blaj.
Seconda tappa della visita in Transilvania, sempre nella giornata di sabato, è stata la città di Cluj, sede dell'eparchia greco-cattolica di Cluj-Gherla. Il Patriarca è stato accolto in cattedrale dall'Arcivescovo Mons. George Gutiu, dal Vescovo ausiliare Mons. Florentin Crihalmeanu, e da numerosi sacerdoti e fedeli. Nel pomeriggio ha presieduto una riunione straordinaria della assemblea dei gerarchi greco-cattolici di Romania, tutti presenti, nella residenza del Vescovo eparchiale. Quindi il proseguimento per Oradea, accompagnato dal Vescovo Virgil. Prima dell'arrivo in città, il Cardinale è stato accolto dai canti gioiosi dei giovani seminaristi e da una rappresentanza della comunità eparchiale, ai quali si era unito un gruppo di amici della emittente italiana "Telepace" per partecipare alla consacrazione della nuova chiesa. In serata la visita al Vescovo ortodosso Joan, che lo ha ricevuto molto fraternamente, e al quale, insieme a S. E. Mons. Bercea, ha fatto dono di una copia della Bibbia di Blaj, nella elegante recente riedizione voluta e sostenuta dal Santo Padre Giovanni Paolo II.
Domenica 26 agosto, alle ore 10.00, il solenne rito di consacrazione della chiesa parrocchiale di Haieu, alla periferia di Oradea, che si è protratto fino alle ore 14.00. Accolto festosamente da numerosi fedeli greco-cattolici di Haieu e di varie parrocchie della eparchia di Oradea, e da molti fedeli ortodossi, insieme al Metropolita Lucian, al Vescovo Virgil e ad altri sette vescovi, il Card. Prefetto ha presieduto i suggestivi riti della dedicazione del nuovo tempio a "Maria, Stella della Evangelizzazione".
E' seguita la solenne Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo, celebrata all'aperto. All'omelia il Cardinale ha dato voce all'intima gioia di tutta l'assemblea per la dedicazione della nuova chiesa: sottratta al profano e consegnata al Signore essa diventa il luogo sacro e inviolabile dell'incontro con Lui e della comunione fraterna nella condivisione dei Santi Misteri. S. B. il Prefetto ha portato il ricordo paterno e la benedizione apostolica del Santo Padre, accolti con intima riconoscenza ed affetto da tutti i fedeli, ed ha salutato il Metropolita Muresan e i Vescovi presenti, le Autorità e i Rappresentanti del Vescovo ortodosso di Oradea. Durante il suo intervento, ha riservato un saluto e un ringraziamento a Telepace, presente con un gruppo di amici provenienti da Verona. Il Direttore, Mons. Guido Todeschini, e i collaboratori hanno realizzato una lunga trasmissione in diretta della cerimonia, a conferma del sostegno anche materiale offerto al Vescovo Bercea nella realizzazione del tempio. Al termine della celebrazione hanno salutato l'assemblea il Rappresentante del Vescovo ortodosso di Oradea, che ha fatto dono al Patriarca Daoud di una piccola icona proveniente dal Monte Athos, il Segretario del Ministero dei Culti Dott. Tanase ed il Prefetto del Distretto di Oradea.
A conclusione è stata scoperta una lapide commemorativa della consacrazione della nuova chiesa, voluta come ricordo speciale della visita papale in Romania. Prima di lasciare Oradea, Sua Beatitudine ha fatto visita al Seminario maggiore in via di ristrutturazione e ancora molto bisognoso di intervento, che ospita circa cento seminaristi, ad una nuova parrocchia affidata ai frati minori ed infine alla cattedrale latina. Ha potuto ammirare il centro storico di Oradea, molto elegante nell'impianto tipico delle città asburgiche, con la cattedrale ortodossa e quella greco-cattolica, poste una di fronte all'altra a lato della grande piazza del Municipio. Quest'ultima è ancora nelle mani della Chiesa ortodossa, e finora Mons. Bercea è costretto a celebrare in un salone della scuola eparchiale attigua alla sua modesta residenza, ricavata nell'ex palazzo dei canonici. Nemmeno la cappella del Seminario è stata restituita, e così pure la maggioranza degli edifici sacri, scolastici e pastorali già di proprietà della comunità greco-cattolica.
Lunedì 27 agosto il ritorno a Bucarest. In mattinata il Patriarca è stato ricevuto nella sede della storica Accademia di Romania dal Presidente Prof. Eugen Simion e dal Consiglio dei "Saggi", per il conferimento del Diploma Honoris causa "de cultu atque humanis artibus firmandis et augendis optime merito". Il Presidente e il Vice-Presidente della Accademia hanno poi raggiunto la Nunziatura Apostolica per partecipare all'incontro conviviale offerto da S. E. Mons. Perisset in onore di Sua Beatitudine.
Nel pomeriggio di lunedì una breve visita alla parrocchia greco-cattolica di via Aquila a Bucarest, accolto da Mons. Sabau, dai sacerdoti e da un gruppo di fedeli, con i quali si è familiarmente intrattenuto al termine del momento di preghiera. E alle ore 18, nel Patriarcato ortodosso di Romania, l'udienza con S. B. il Patriarca Teoctist, che ha ricevuto il Card. Prefetto con particolare amabilità all'ingresso della residenza ufficiale e lo ha accompagnato nello studio privato. All'incontro erano presenti il Nunzio Apostolico, il Vescovo Bercea, il Vicario Generale di Blaj, Mons. Bovenzi, e i due officiali della Congregazione Orientale. Il Patriarca Teoctist ha esordito manifestando la gioia di poter ricevere un Patriarca e alto Collaboratore del Santo Padre Giovanni Paolo II. Nei confronti di Sua Santità egli ha più volte espresso sentimenti di profonda devozione e fraternità, riandando con evidente piacere alla sua indimenticabile visita in Romania, definita "una gioia crescente per tutto il popolo e un autentico dono dello Spirito". Ha chiesto di portare il suo saluto al Papa, il ringraziamento per l'affetto che nutre per la Romania, per il sostegno fraterno sempre offerto, e particolarmente per il significativo contributo materiale per l'edificazione della nuova cattedrale ortodossa di Bucarest appena avviata, ed ha assicurato la costante preghiera per la sua salute e il suo alto ministero. Rivolgendosi al Patriarca Daoud, ha ringraziato per lo spirito ecumenico di Giovanni Paolo II e della Chiesa di Antiochia di cui Sua Beatitudine era portavoce, manifestando la sua ammirazione per la buona collaborazione ecumenica tra le Chiese del Medio Oriente. Ha aggiunto che il mondo attende molto dalla Chiesa; che la Chiesa deve fare di più, proprio in campo ecumenico, e con l'aiuto di Dio gli ostacoli potranno essere superati. Ha fatto cenno a talune difficoltà esistenti nei rapporti tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, invitando alla fiducia e alla preghiera in vista di un futuro di comprensione reciproca.
Il Card. Daoud, dopo aver richiamato le tappe principali della sua visita, compreso l'incontro col Vescovo ortodosso di Oradea, ha informato Sua Beatitudine Teoctist del gradito saluto ed augurio ricevuti dal Metropolita di Moldavia, Daniel, tramite Mons. Bercea, e gli ha confidato che come Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali conta molto sulla persona e l'aiuto del Patriarca. Lo ha anche invitato a Roma. Sua Beatitudine ha risposto con prontezza dicendo di essere, in quanto romeno, sempre un poco a Roma col pensiero e col desiderio. Ed è andato col ricordo a precedenti visite in Italia, particolarmente all'incontro avuto con Giovanni Paolo II nell'aula Paolo VI, ancora durante la persecuzione comunista, tra innumerevoli difficoltà. Ebbe in quell'occasione l'impressione di incontrare un padre e un grande amico. Poté parlare con Lui per mezz'ora della Romania, della sua cultura, della storia che Egli conosceva bene, delle prospettive ecclesiali. Ha poi citato gli amici del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei Cristiani, in particolare il Card. Willebrand. Ed ha fatto alcuni cenni ai corsi residenziali di formazione per i sacerdoti organizzati dal Patriarcato, informando, infine, sulla conferenza dedicata alla pastorale familiare prevista dal 26 al 28 settembre 2001 in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Famiglia. Il Card. Prefetto ha presentato in dono al Patriarca Teoctist un esemplare della Bibbia di Blaj, che egli ha mostrato di gradire moltissimo e di conoscere bene nel suo significato teologico, spirituale e letterario, unitamente al trittico delle medaglie ufficiali del corrente anno di pontificato. Sua Beatitudine ha ricambiato con l'omaggio di un'icona della Madre di Dio e di una medaglia commemorativa del centenario di nascita del suo predecessore, il Patriarca Justinian.
Nella serata di lunedì il Patriarca Daoud si è recato nella residenza dell'Arcivescovo di Bucarest per la cena, intrattenendosi amichevolmente con Mons. Robu e i presbiteri della cattedrale. Martedì 28 agosto in mattinata il rientro a Roma.

Partecipazione al Viaggio apostolico in Armenia

Dal 25 al 27 settembre 2001 S. B. il Card. Prefetto ha accompagnato il Santo Padre nel viaggio apostolico in Armenia. Il 25 settembre, nella Cattedrale Apostolica di Etchmiadzin, il Pontefice ha pregato ricordando i 1700 anni dalla proclamazione del Cristianesimo come religione ufficiale. Il 26 settembre, durante la Celebrazione ecumenica nella Cattedrale Apostolica di san Gregorio l'Illuminatore a Yerevan, Giovanni Paolo II ha invitato i cristiani d'Armenia a rimanere ancorati a quella Croce che negli anni della persecuzione e della sofferenza è sempre stata segno di speranza e promessa di riscatto. Tappa conclusiva del pellegrinaggio la suggestiva visita al Monstero di Khor Virap ai piedi del monte Ararat, assieme al Catholicos-Patriarca Karekin II.

Giubileo dei Mechitaristi a Vienna

Gli armeni cattolici, che hanno ricordato solennemente insieme alla Chiesa armena apostolica il Battesimo dell'Armenia, avvenuto 1700 anni fa, hanno commemorato nello stesso tempo i 300 anni della fondazione della Congregazione dei Padri Mechitaristi.
Essa ha preso nome e carisma dal suo fondatore, il Venerato Abate Mechitar, e nel lungo cammino finora percorso ha condotto i suoi membri alla santità attraverso una vita comune caratterizzata dalla preghiera e da un particolare interesse per il ricco patrimonio spirituale e culturale armeno.
I Mechitaristi, che oggi formano una sola Congregazione, avevano fino al settembre 2000 due rami, quello di Venezia e quello Vienna. Per tale motivo, dopo il momento culminante del giubileo costituito dall'udienza concessa dal Santo Padre ai Religiosi il 7 luglio 2001, e le varie iniziative promosse a Venezia e in altre città d'Italia, le celebrazioni conclusive hanno avuto luogo proprio nella capitale austriaca, dal 20 al 22 ottobre 2001.
Per l'occasione, il 20 ottobre si è recato a Vienna il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, S. B. il Card. Ignace Moussa I Daoud, accompagnato nel viaggio da Mons. Krzysztof Nitkiewicz. Il Porporato è stato ricevuto all'aeroporto dal Nunzio Apostolico S. E. Mons. Donato Squicciarini e da S. E. Mons. Vartan Achkarian, Vescovo della Curia Patriarcale di Cilicia degli Armeni, nonché dal Rev. P. Elia Kilaghbian, Abate Generale dei Mechitaristi. Nel corso della colazione offerta in suo onore dalla Nunziatura Apostolica, il Cardinale ha potuto incontrare S. Em. il Card. Franz König e il suo successore alla sede viennese, S. Em. il Card. Christoph Schönborn. L'attuale Arcivescovo succede al Card. König anche alla Presidenza della Fondazione "Pro Oriente" che negli ultimi decenni ha svolto un'importante ruolo nella promozione dei rapporti con le Chiese ortodosse di tradizione bizantina e con quelle precalcedonensi. Egli è inoltre a capo dell'Ordinariato per i fedeli cattolici di rito bizantino residenti in Austria e membro della Congregazione per le Chiese Orientali. E' stato proprio il Card. Prefetto a ringraziare cordialmente entrambi i Porporati per la collaborazione sempre offerta, parlando poi con loro sulla situazione in cui vivono le Comunità orientali cattoliche sia nei territori tradizionali, sia nella diaspora.
Nel pomeriggio Sua Beatitudine ha assistito alla solenne liturgia in rito armeno celebrata dall'Abate Generale P. Kilaghbian nella Schottenkirche. Accanto al Patriarca sedevano i due Presuli armeni provenienti dalla Congregazione Mechitarista, S. E. Mons. Nerses Der Nersessian, Ordinario per gli Armeni cattolici dell'Europa Orientale, e S. E. Mons. Vartan Achkarian. Era presente anche Mons. Helmut Krätzl, Vescovo ausiliare di Vienna, il quale ha letto il messaggio del Card. Schönborn, in cui è stato ricordato con gratitudine il ricco operato dei Mechitaristi nella capitale austriaca. Accanto agli ecclesiastici e alle personalità, tra cui gli Ambasciatori dell'Armenia e del Libano in Austria, gremivano la chiesa numerosi fedeli, raccolti in preghiera, mentre i coristi accompagnavano l'offerta del sacrificio eucaristico con splendide esecuzioni polifoniche sacre.
Il giorno dopo, nella chiesa attigua al monastero dei Mechitaristi ha avuto luogo il solenne atto commemorativo. Dopo il discorso di benvenuto, pronunciato dall'Abate Generale P. Kilaghbian, sono seguite le relazioni sulla storia dei figli spirituali del venerato Abate Mechitar e infine il saluto del Nunzio Apostolico Mons. Donato Squicciarini. Si è data lettura anche dei messaggi gratulatori inviati dalle Autorità civili.
Ha preso quindi la parola il Card. Daoud che ha fatto in primo luogo riferimento al messaggio inviato dal Santo Padre con una Lettera di S. E. Mons. Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato: "Il Sommo Pontefice", recitava tra l'altro il testo, "desidera esprimere il proprio incoraggiamento ai figli dell'Abate Mechitar, affinché raccolgano, conservino e rendano sempre viva la preziosa eredità che ha lasciato questa insigne figura, con la quale la storia della spiritualità armena tocca il suo vertice. I trecento anni dell'Ordine Mechitarista costituiscono una grande ricchezza per tutta la Chiesa, che esprime, ancora una volta, la sua gratitudine per questa presenza così importante anche nell'opera di ricomposizione dell'unità tra la Chiesa d'Occidente e le Chiese d'Oriente".
Il Cardinale ha continuato il discorso collocando l'anniversario della fondazione dei Mechitaristi nel contesto del Giubileo del Battesimo dell'Armenia. Ha poi inaugurato la mostra dedicata alla trisecolare testimonianza dei Mechitaristi e alla loro presenza a Vienna da oltre duecento anni.
Lunedì 22 ottobre Sua Beatitudine, con il Nunzio apostolico e i collaboratori, ha visitato la Biblioteca Nazionale d'Austria, guidato dal Prof. Johann Marte, Direttore Generale della Fondazione "Pro Oriente", che in passato vi aveva ricoperto incarichi di massima responsabilità. Nella splendida parte barocca dell'edificio, che raccoglie circa 200.000 volumi sul totale di sei milioni e mezzo di volumi conservati nella Biblioteca, il Patriarca ha potuto ammirare, fra i preziosi manoscritti di diverse epoche, il Nuovo Testamento in lingua siriaca, tedesca e polacca.
Trasferitosi alla sede della Fondazione "Pro Oriente", sita nel complesso del Palazzo di Hofburg, il Card. Prefetto ha incontrato i dirigenti ed ha ascoltato dal Direttore Marte la presentazione delle numerose iniziative promosse dalla Fondazione, operante dall'anno 1964. Successivamente, accompagnato dal Nunzio S. E. Squicciarini e da due collaboratori, è stato ricevuto nella sede del Ministero per gli Affari Esteri dal Ministro Sig.ra Benita Ferrero-Waldner. Durante il cordiale colloquio, che si è protratto per oltre un'ora, ha avuto luogo un proficuo confronto su temi di comune interesse. Il Ministro ha ringraziato il Cardinale per aver accettato l'invito, e questi in segno di gratitudine ha fatto dono di una medaglia del Pontificato. Nella stessa giornata, il congedo dal Nunzio apostolico e dai Rappresentanti della Congregazione Mechitarista e il rientro a Roma.

Stati Uniti d'America

Dal 14 al 18 novembre 2001 S. B. il Card. Prefetto, accompagnato da Mons. Maurizio Malvestiti, ha compiuto una visita negli Stati Uniti d'America su invito di S. E. Mons. Joseph Younan, Vescovo eparchiale di Our Lady of Deliverance of Newark dei Siri, per commemorare il primo quinquennio dell'erezione dell'Eparchia per i fedeli siro-cattolici residenti negli Stati Uniti e in Canada. L'anniversario cadeva nel novembre 2000, ma, a motivo del concomitante giubileo della Chiesa siro-antiochena a Roma, le celebrazioni si sono svolte nel 2001.
Il solenne atto commemorativo ha avuto luogo venerdì 16 novembre a Newark alla presenza del Card. Theodore McCarrick, Arcivescovo di Washington. Il Porporato, infatti, già Arcivescovo di Newark, diede un particolare appoggio alla istituzione della prima circoscrizione ecclesiastica in Nord America. Assieme all'attuale Arcivescovo di Newark, S. E. John Joseph Meyers, erano presenti altri 17 Vescovi, compresi alcuni Ordinari di fedeli orientali e un Arcivescovo siro-ortodosso. Da diverse località degli Stati Uniti e da Montreal erano giunti per l'occasione molti fedeli siro-cattolici con i loro sacerdoti.
Sabato 17 novembre la giornata è stata dedicata all'incontro del Card. Daoud e il Vescovo Younan con il clero eparchiale, e domenica 18 novembre si è celebrata la solenne Divina Liturgia nella cattedrale di Union City, sempre presieduta da Sua Beatitudine, con i canti in siriaco eseguiti egregiamente dalla corale dell'eparchia, cui ha fatto seguito il trattenimento molto familiare con i numerosi fedeli. Durante la visita il Patriarca è stato ricevuto molto cordialmente nella residenza arcivescovile dal Card. Edward Egan, Arcivescovo di New York. Sua Beatitudine ha espresso tutta la vicinanza della Congregazione per le Chiese Orientali alla Chiesa e al popolo statunitensi, ringraziando personalmente il Cardinale Arcivescovo per la grande sensibilità che egli mostra come Presidente della C.N.E.W.A., l'associazione cattolica americana in aiuto alle Chiese Orientali. Con lui si è recato nella Cattedrale di San Patrizio per una preghiera di suffragio presso la tomba del compianto Card. O'Connor, ed è passato poi alla Cappella del Santissimo Sacramento pregando per le vittime dei tragici attentati dell'11 settembre. Subito dopo ha visitato Ground Zero, a Manhattan, rinnovando, davanti all'impressionante voragine provocata dal crollo delle Torri Gemelle, la sua preghiera per la pace e per tutte le vittime di ogni violenza. Ha fatto seguito la visita alla sede centrale della C.N.E.W.A. Accolto dal Segretario Generale Mons. Stern e dal Corepiscopo Faris, il Cardinale ha espresso tutta la sua gratitudine per l'insostituibile aiuto dei cattolici statunitensi a favore dell'Oriente cristiano. Ha incontrato, infine, il Vescovo Mons. Andrea Pataki, nella residenza eparchiale di Parma dei ruteni, e il Vescovo di Newton dei greco-melkiti, Mons. John Elya, con l'Ausiliare Mons. Nicholas Samra ed alcuni sacerdoti.

ANNO 2002

Francia - Marsiglia

Dal 16 al 18 marzo 2002 S. B. il Card. Prefetto ha partecipato a Marsiglia all'incontro regionale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro, dove ha tenuto una conferenza su "L'avvenire dei Cristiani in Terra Santa". Domenica 17 marzo Sua Beatitudine ha presieduto una Santa Messa pontificale nella basilica del Sacré-Coeur du Prado con la partecipazione della corale di Montolivet e il coro maronita di Notre-Dame du Liban. Durante la sua permanenza il Prefetto ha incontrato anche i fedeli orientali presenti sul territorio e i loro sacerdoti. Particolarmente cordiale e costruttivo l'incontro con S. E. Mons. Panafieu, arcivescovo della città, e con l'ausiliare S. E. Mons. Rivière.

Libano

Dal 3 al 5 aprile 2002 il Card. Prefetto ha preso parte ad un Colloquio internazionale organizzato dal Centro Studi e Ricerche Orientali di Antelias sul tema "Dio Amore e Amore di Dio nel patrimonio orientale". L'iniziativa culturale ha confermato anche nella presente edizione il livello degno di nota dei relatori e dei contenuti dei vari interventi.

Francia - Limoges

La città e la diocesi di Limoges, unite alla comunità civile, hanno vissuto giornate indimenticabili per il solenne inizio delle Ostensioni delle Reliquie dei Santi e delle Sante locali. Si tratta di cerimonie religiose legate all'apertura delle preziose "casse" che contengono le insigni reliquie per esporle alla venerazione dei fedeli. Gli abitanti della regione di Limoges si sono sempre fieramente riconosciuti nei loro santi: san Martial, primo vescovo di Limoges, inviato da Roma ad evangelizzare la terra di Aquitania, primo Patrono della Città e della diocesi, e poi San Loup, Sant'Aurelien, Santa Valerie, e innumerevoli altri, ai quali sono stati dedicati località, luoghi di culto e parrocchie, e la grandiosa Abbazia di San Martial a Limoges, distrutta dalla Rivoluzione al pari di quella di Cluny.
Con l'anno 2002 le Ostensioni sono giunte alla loro 70a edizione. A motivo della particolare ricorrenza il Vescovo diocesano, Mons. Christophe Dufour, ha invitato il Card. Ignace Moussa I Daoud, che è giunto a Limoges nella giornata di venerdì 5 aprile, accompagnato da P. Nabil Abdlhad Wastim, responsabile della cura pastorale dei fedeli siro-cattolici di Francia, e da Mons. Maurizio Malvestiti, officiale della Congregazione per le Chiese Orientali. In serata il Patriarca ha preso parte all'ultima delle cinque tappe del pellegrinaggio compiuto dal Vescovo e da un buon gruppo di fedeli da Toulx-Sainte-Croix en Creuse fino a Limoges: un percorso di oltre 100 km. sui passi del primo evangelizzatore, San Martial. Il cammino si è concluso con una suggestiva celebrazione nella Chiesa di Saint Michel des Lions, dove sono custodite le reliquie di San Martial e di San Loup.
Sabato pomeriggio 6 aprile, nella gremitissima chiesa di San Michel des Lions, il primo grande momento celebrativo con la Ricognizione delle Reliquie. Domenica 7 aprile, alle ore 9.30, la Santa Messa nella Cattedrale presieduta da Sua Beatitudine il Card. Daoud. Il Vescovo Dufour ha avuto espressioni di particolare gratitudine e soddisfazione per la presenza del Patriarca, venuto dall'Oriente e da Roma, a significare il profondo legame di ogni comunità ecclesiale con il Successore dell'Apostolo Pietro e la Chiesa universale. Un legame che Limoges desidera coltivare nell'auspicio di un fruttuoso incontro della tradizione orientale con quella occidentale, e dell'unità di tutti i cristiani per la gloria di Dio e un più efficace servizio all'uomo di oggi nel nome di Cristo.
All'omelia S. Em. il Card. Daoud ha così esordito: "Dopo mille anni, due mila anni, i santi sono ancora più viventi dei viventi, e più attivi di quanto furono nella vita terrena. Essi non si appartengono più. Sono di Dio. E poiché Dio è immortale, i santi non muoiono. Entrano nella gloria di Dio". Ed ha ricordato che il segreto del fascino che tuttora esercitano sui loro conterranei è la santità. Ma in che cosa consiste la santità? "Si accetta il dono di Dio, si risponde alla sua chiamata, lo si ascolta, ci si dona a Lui, nell'amore, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze, si rimane fedeli a Lui fino alla fine, si ama il prossimo, si fa del bene a tutti quelli che si incontrano". Molto intensa è stata l'invocazione per la pace nella Terra del Signore, perché dall'Oriente continui a giungere l'annuncio della pace e della gioia messianiche a tutto il mondo. Alla celebrazione erano presenti il Nunzio apostolico in Francia, S. E. Mons. Baldelli, e numerosi vescovi.
Terminata l'Eucaristia, si è snodata una imponente processione, che ha raggiunto la piazza centrale di Limoges. Il Vescovo Dufour reggeva la Reliquia del capo di San Martial, e altri due Vescovi quelle di San Loup e di Sant'Aurelien. Nel cuore della città, la comunità cattolica e le Autorità civili hanno invocato la benedizione del Signore e l'intercessione dei Santi per un rinnovato cammino di testimonianza, condivisione e solidarietà.

Milano

Domenica 21 aprile 2002 S. B. il Card. Prefetto ha conferito il Sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani della parrocchia di S. Agostino a Milano. Nel pomeriggio Sua Beatitudine ha pregato nella cattedrale ambrosiana venerando i corpi di S. Carlo Borromeo e dei beati Cardinali Ferrari e Schuster; in serata, prima del rientro a Roma, l'incontro con l'Arcivescovo Card. Carlo Maria Martini, membro della Congregazione per le Chiese Orientali, con il quale ha avuto un proficuo confronto di lavoro.

Venezia e S. Lazzaro degli Armeni

Sabato 27 aprile 2002, aprendo la sua visita a Venezia, S. B. il Card. Prefetto, accompagnato da Mons. Maurizio Malvestiti, ha incontrato il neoeletto Patriarca di Venezia Angelo Scola a cui ha espresso l'augurio di un fecondo servizio episcopale.
E domenica 28 aprile ha partecipato all'incontro annuale degli armeni residenti nel Nord Italia, invitati dai Padri Mechitaristi nell'isola di S. Lazzaro, storica sede della Congregazione che accoglie le spoglie mortali del fondatore, il servo di Dio abate Mechitar. Erano presenti i rappresentanti della comunità mechitarista di Vienna e i giovani dello studentato romano della Congregazione. La visita ha offerto al Card. Daoud l'opportunità di avvicinare personalmente il patrimonio di storia, arte e cultura, particolarmente religiosa, raccolto e custodito negli ultimi tre secoli dai figli di Mechitar a Venezia.
Nell'omelia del solenne rito liturgico, presieduto dall'abate generale P. Elia Kilaghbian, Sua Beatitudine ha ripercorso le tappe salienti della vita di Mechitar, rimasto fedele al Signore e ai suoi fratelli nell'apostolato, nelle prove, nella malattia e nella morte. Ed ha elevato al Signore la preghiera per le vittime della enorme tragedia esperimentata dagli armeni nel 1915, preceduta e seguita in altre epoche storiche da prove e sofferenze non meno terribili, rendendo onore al popolo armeno per la sua fedeltà a Cristo e alla Chiesa cattolica, spronando la comunità monastica ad una sempre generosa presenza nel mondo della cultura.

Feltre

Il 14 maggio 2002, dopo un cordiale incontro con la comunità monastica benedettina di Praglia, S. B. il Card. Prefetto ha partecipato a Feltre alle solenni celebrazioni per il IX centenario del Santuario dedicato ai santi patroni della città Vittore e Corona. Per una circostanza tanto felice, e per i particolari richiami all'Oriente presenti nel tempio, il Vescovo di Belluno-Feltre Mons. Vincenzo Savio ha voluto che fosse Sua Beatitudine a presiedere la Santa Eucaristia. Nell'omelia il Patriarca ha implorato, con un vibrante appello, il dono pasquale dell'unità e della pace, ed ha rivolto il suo pensiero a Giovanni Paolo II esortando i fedeli ad accogliere nella preghiera il suo insegnamento di pace. Sulla via del ritorno una breve visita al Centro "Papa Luciani" di Sartena-Santa Giustina e alla cattedrale di Belluno.

Partecipazione al Viaggio apostolico in Bulgaria

Dal 23 al 26 maggio 2002 S. B. il Card. Prefetto ha accompagnato il Santo Padre nel viaggio apostolico in Bulgaria. Nel pomeriggio del 23 maggio la cerimonia di benvenuto nella piazza Alexander Nevski di Sofia; il giorno seguente il saluto al Presidente della Repubblica di Bulgaria al quale Giovanni Paolo II ha riaffermato il suo affetto verso il "diletto popolo bulgaro"; nel pomeriggio l'incontro in Nunziatura con la comunità ebraica e, nel Palazzo della Cultura, con i rappresentanti del mondo culturale, scientifico e artistico a cui il Papa ha riproposto l'esemplare testimonianza di Cirillo e Metodio, apostoli della fede e padri della cultura dei popoli slavi. Dopo il pellegrinaggio al Monastero di S. Giovanni di Rila, la visita del Papa ha vissuto il suo momento centrale domenica 26 maggio con le beatificazioni di tre eroici religiosi, martiri del regime comunista, durante la solenne Concelebrazione eucaristica nella piazza centrale di Plovdiv. Il viaggio apostolico si è concluso nella cattedrale di Plovdiv con l'incontro tra il Pontefice e i giovani, protagonisti ancora una volta di un grande momento ecclesiale.

Francia - Parigi

Il 15 luglio 2002 S. B. il Card. Prefetto ha partecipato a Parigi al Convegno sulla pace organizzato dalle Fratenità monastiche di Gerusalemme. L'incontro ha visto la partecipazione di circa quattrocento giovani, molti dei quali provenienti dal Medio Oriente (israeliani, palestinesi, egiziani, libanesi, siriani e giordani) e tutti in procinto di partire alla volta di Toronto, per celebrare con il Santo Padre la Giornata mondiale della Gioventù.
Tra le mura della splendida chiesa gotica di S. Gervasio, la conferenza del Card. Daoud sul tema " Témoignage et engagements au service de la paix " ha inteso rispondere alle istanze più profonde dei giovani uditori, provenienti da orizzonti geografici, culturali e confessionali diversi, ma uniti dalla comune ricerca di un senso autentico per la propria esistenza. Nell'incontro personale con Cristo, nella testimonianza della Sua presenza nella società contemporanea, nell'appassionata opera di costruzione della civiltà dell'amore e della verità Sua Beatitudine ha additato le strade maestre e i segni profetici per promuovere una vera cultura di dialogo e di pace.
Nella serata di martedì 16 luglio il commiato da Parigi con una veglia di perghiera ecumenica per la pace, in cui il Patriarca Daoud ha offerto una meditazione sull'episodio evangelico dei due discepoli di Emmaus, paradigma della sequela di Cristo per tutti i cristiani.

U.S.A. - Detroit

Il 18 luglio 2002 S. B. il Card. Prefetto ha partecipato all'ordinazione episcopale di S. E. Mons. Sarhad Jammo, primo vescovo della nuova eparchia "Saint Peter the Apostle of San Diego" dei Caldei.

Canada - Montréal e Toronto

Il 19 luglio 2002, a Montréal, S. B. il Card. Prefetto ha presieduto la Divina Liturgia per i giovani orientali organizzata da S. E. Mons. Younan, Vescovo siro-cattolico per gli Stati Uniti e il Canada, e da S. E. Mons. Khoury, Vescovo di S. Maron di Montréal dei Maroniti. Al rito erano presenti numerosissimi fedeli, e particolarmente molti giovani orientali, che Sua Beatitudine, in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, avrebbe incontrato di nuovo a Toronto. Nella chiesa di Our Lady of Lebanon di Toronto egli ha offerto loro, il 26 luglio, una catechesi sul tema "Laissez-vous réconcilier avec Dieu" (2 Cor 5, 20), celebrando poi la Divina Liturgia in rito siro-antiocheno.

b) di S. E. Mons. Segretario

ANNO 2001

Libano

Lunedì 2 luglio 2001, nella Basilica di St. Paul in Harissa, S. E. Mons. Antonio Maria Vegliò, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, ha partecipato al rito di suffragio per la morte di S. B. Maximos V Hakim, Patriarca emerito di Antiochia dei greco-melkiti.

Siria

Dal 26 al 29 ottobre 2001 S. E. Mons. Segretario, accompagnato da Mons. Malvestiti, si è recato in Siria per esprimere a S. B. il Card. Prefetto le condoglianze del Dicastero per la morte della madre. Il rito funebre ha avuto luogo a Meskané, città natale di Sua Beatitudine.

ANNO 2002

Polonia

Il 20 febbraio 2002 l'Università Cattolica di Lublin ha presentato l'edizione polacca del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali. L'opera, realizzata da un gruppo di giuristi e linguisti della Facoltà di Diritto Canonico di quella Università, contiene il testo polacco-latino dei canoni, un dizionario e un indice dei singoli termini, con puntuali riferimenti alla precedente legislazione e la versione completa incisa su un CD.
Al solenne atto, che si è svolto nel quadro di un Simposio dedicato a problematiche di particolare interesse dei canoni orientali, hanno preso parte a nome della Santa Sede S. E. Mons. Antonio Maria Vegliò, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, e S. E. Mons. Józef Kowalczyk, Nunzio Apostolico in Polonia, accompagnati da Mons. Krzysztof Nitkiewicz, officiale del Dicastero per le Chiese Orientali. Sono intervenuti anche diversi Rappresentanti delle Chiese orientali cattoliche: S. Em. il Card. Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Lviv degli Ucraini, il Metropolita di Przemysl-Warszwa, S. E. Mons. Jan Martyniak, S. E. Mons. Wlodzimierz Roman Juszczak, Vescovo di Wroclaw-Gdansk, nonché alcuni Presuli della Chiesa latina, provenienti da Polonia, Slovacchia, Ucraina e Bielorussia. L'Aula Magna dell'Università era gremita, anche per la presenza dei delegati di vari centri di studio, e di esperti e studiosi di diritto.
Le relazioni e le comunicazioni del Simposio, tenute fra l'altro da S. E. Mons. Sofron Mudryj, Vescovo di Ivano-Frankivsk, e da S. E. Mons. Slawoj Leszek Glódz, Ordinario castrense di Polonia e Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali, hanno preso in considerazione la storia della codificazione orientale, il significato del Codice per la vita ecclesiale e la sua concreta applicazione nelle diverse Chiese "sui iuris" a dieci anni della sua entrata in vigore.
Con un apprezzato intervento, il Card. Husar ha sottolineato l'importante apporto che la traduzione del Codice nelle diverse lingue offre in vista di una migliore conoscenza fra i cattolici e della loro unità.
S. E. Mons. Vegliò era latore di un messaggio del Santo Padre, il quale, invocando sui partecipanti la benedizione apostolica, assicurava la Sua vicinanza spirituale ed esprimeva il suo compiacimento per l'iniziativa. Mons. Vegliò ha poi trasmesso all'assemblea il saluto di S. B. il Card. Prefetto Ignace Moussa I Daoud ed ha brevemente richiamato l'esperienza di Nunzio Apostolico in Libano, che gli ha consentito di vivere quotidianamente la ricchezza delle singole tradizioni ed usi delle Chiese cristiane del Medio Oriente, animate dallo stesso amore per Cristo e in una stretta unione con la Sede di Roma. Il Presule, inoltre, ha espresso soddisfazione per la partecipazione al solenne atto di illustri Personalità ecclesiastiche appartenenti alla Chiesa latine ed alle Chiese orientali. Tali Chiese, da secoli, offrono una comune testimonianza di fede in questa parte dell'Europa e al presente, in modo ancora più proficuo, confermano la volontà di una piena collaborazione ecclesiale. Egli ha fatto dono alla Biblioteca universitaria di un esemplare del Commento del C.C.E.O., in lingua italiana, curato dallo "Studium Rotae Romanae".
Il Nunzio Apostolico S. E. Mons. Kowalczyk, ha sottolineato, invece, la necessità di un sistematico studio del Codice da parte del clero orientale e latino, per poter assicurare un'adeguata collaborazione reciproca a beneficio della comune azione pastorale.
Il Rev. Leszek Adamowicz, coordinatore della nuova edizione codiciale, ha descritto il faticoso processo di elaborazione dell'opera fino alla sua realizzazione e l'ha presentata in modo molto efficace ai presenti. Il bel volume dell'edizione latino-polacca del C.C.E.O. è stato poi offerto in omaggio alle varie Personalità.
Il simposio si è concluso con la Divina Liturgia celebrata nella bella chiesa parrocchiale latina di recente costruzione, dedicata a S. Andrea Bobola. Presieduto da S. Em. il Card. Lubomyr Husar, e concelebrato da una decina di vescovi e da circa sessanta sacerdoti, il sacro rito si è svolto in uno spazio predisposto secondo le esigenze liturgiche del rito bizantino; attirava particolare attenzione l'iconostasi realizzata per l'occasione, con le raffigurazioni centrali di Cristo e della Madre di Dio, attorniate dalle figure dei santi martiri delle Nazioni ucraina e polacca. Uno di essi, il Beato Omeljan Kovc (1844-1944) appartenente alla Chiesa bizantino-ucraina, diede la vita per Cristo nel vicino lager di Majdanek. La Liturgia ha in tal modo espresso uno speciale ringraziamento anche per la sua beatificazione avvenuta durante il viaggio del Santo Padre in Ucraina.
In serata S. E. Mons. Vegliò, accompagnato dal Vescovo ausiliare di Lublin, Mons. Mieczyslaw Cislo, e dal Vescovo greco-cattolico Mons. Wlodzimierz Juszczak, ha visitato il Seminario Maggiore di Lublin, dove da oltre 25 anni studiano, con i seminaristi dell'arcidiocesi latina, gli alunni della Chiesa bizantino-ucraina della Polonia e dell'Ucraina. Analogo incontro aveva avuto luogo il giorno precedente con gli studenti dell'Ordine Basiliano di S. Giosafat di Varsavia. Sempre nella capitale, Mons. Vegliò aveva fatto visita al Card. Józef Glemp, Arcivescovo di Varsavia e Ordinario per i fedeli Orientali sprovvisti di propria Gerarchia, e si era incontrato con il Segretario della Conferenza Episcopale Polacca, S. E. Mons. Piotr Libera, il quale, nella Sede della Conferenza Episcopale, ha offerto in suo onore una cena alla presenza di S. Em. il Cardinale Primate e delle Loro Eccellenze il Nunzio Apostolico e l'Ordinario Castrense.
Di particolare significato la visita al Santuario Nazionale di Jasna Góra, dove il Segretario della Congregazione ha celebrato la S. Messa all'altare della venerata icona della Madonna Nera, che unisce in comune profonda devozione cristiani di diverse Chiese. Nel Seminario Maggiore di Czestochowa, che accoglie anche alcuni seminaristi della Chiesa bizantino-ucraina, Mons. Vegliò ha incontrato l'Arcivescovo della città, Mons. Stanislaw Nowak. Purtroppo l'inclemenza del tempo ha impedito la programmata visita a Cracovia, dove era previsto un incontro con S. Em. il Card. Franciszek Macharski, con il quale Mons. Vegliò si è intrattenuto al telefono.
La visita pastorale in Polonia si è rivelata di particolare utilità, avendo consentito all'Arcivescovo Segretario della Congregazione Orientale un primo ampio contatto con i rappresentanti delle eparchie greco-cattoliche di Polonia e di Chiese orientali dei Paesi vicini, nonché con la Gerarchia latina impegnata da sempre in una fraterna opera di accoglienza e sostegno nei loro confronti.

Romania

Il 28 maggio 2002, nella cattedrale metropolitana di Blaj, S. E. Mons. Segretario ha assistito alle solenni esequie di S. Em. il Card. Alexandru Todea, Arcivescovo emerito di Fagaras e Alba Iulia.

 

top