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Bollettino n. 18

Attività di conciliazione e arbitrato ULSA (anno 2010)

Si è gestita una serie di casistiche, che normalmente sono state risolte con suggerimenti espressi ai dipendenti interessati o ai loro responsabili.

In particolare:

-       sono state ricevute segnalazioni di disagi particolari e sono state trasferite ai dipendenti informazioni circa la normativa applicabile a casi concreti e molte questioni di relativo rilievo sono state risolte telefonicamente con soddisfazione del dipendente;

-       in circa venti occasioni si sono tenuti incontri presso l’ULSA, con dipendenti che non avevano incardinato una controversia ma che chiedevano linee di comportamento. Sovente, grazie anche alla disponibilità delle relative Amministrazioni, informate con espressa autorizzazione del dipendente, le questioni si sono felicemente risolte;

-       non sono mancate, in alcuni casi, richieste di informazioni da parte delle varie Amministrazioni, a titolo precauzionale, per agire nella legittimità ed evitare ricorsi successivi da parte del dipendente.

Si è arrivati anche a diverse prospettive conciliative indipendentemente dall’incardinazione rituale.

Due istanze, una davanti al Collegio di conciliazione e arbitrato (oggetto: licenziamento) e l’altra, tra le parti, prima ancora che si svolgesse il rituale tentativo di conciliazione dinanzi al Direttore (oggetto: questioni retributive), sono state conciliate.

Le Amministrazioni, in tali circostanze, hanno dimostrato disponibilità a soluzioni bonarie che tenessero conto, tutto considerato, delle varie esigenze.

Due istanze, già presentate nel 2009, dopo complessa istruttoria, sono state dichiarate inammissibili.

Il Collegio di conciliazione e arbitrato ha emesso inoltre una decisione parziale (oggetto: materia pensionistica); il ricorso è in attesa di definizione.

Oltre a ciò l’Ufficio ha ricevuto un esposto considerato privo di fondamenti normativi, e in tal senso ha formalmente risposto all’interessato.

 

   

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