Onorato Bucci, membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, è ordinario di diritto romano e dei Diritti dellÂÂAntico Oriente Mediterraneo nellÂÂUniversità degli Studi del Molise dove si è trasferito (1991) dallÂÂUniversità degli Studi di Siena. Già professore di Jus Graeco ÂÂ Romanum sive Byzantinum e di Historia Institutorum Antiqui Orientis (già Iura Orientis Antiqui Mediterranei) nella Pontificia Università Lateranense, dal 1973 al 2005 è stato Segretario di Redazione della Rivista ÂÂApollinarisÂÂ, Commentarius Iuridicus Canonicus con le direzioni di F. Roberti, P. Tocanel, F. Biffi, T. Bertone e D.J. Andrés. Consultore dal 1975 della Pontificia Commissione per la Revisione del Codice di Diritto Canonico Orientale, è attualmente Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali e del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Socio fondatore della Société Internationale des Droits des Eglises Orientales (1974, Vienna) e della Consociatio Internationalis Iuris Canonici (1972, Roma), è membro della Société Internationale dÂÂHistoire des droits de lÂÂAntiquité (SIDA, poi SIHDA) e dellÂÂAccademia Costantiniana di Diritto di Spello.
Fondamentale è stato lÂÂincontro con Edoardo Volterra, romanista fra i più raffinati che seppe coniugare, primo e unico, lo studio del diritto romano con quelli dei restanti diritti dellÂÂantichità, individuando la specificità e lÂÂoriginalità della giurisprudenza romana che non ritrovava nei diritti orientali, in ciò supportato dagli insegnamenti dei Maestri del suo tempo Carlo Alfonso Nallino, Salvatore Riccobono e Vittorio Scialoja.
E Volterra ha voluto significare anche per Onorato Bucci il tramite con la dottrina canonistica, orientalistica e non orientalistica, attraverso la frequentazione della Pontificia Università Lateranense, la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Orientale, Centri di Studio che al romanista e orientalista Edoardo Volterra erano molto cari fin da quando Pio XI aveva chiamato Vito Volterra alla Pontificia Accademia delle Scienze dopo il rifiuto che questÂÂultimo aveva fatto di giurare fedeltà al Fascismo: di qui lÂÂincontro con Emilio Albertario, Pietro Palazzini e i Cardinali Tisserant ed Agagianian che il giovanissimo Onorato Bucci ereditò in amicizia.
Autore di oltre trecento pubblicazioni, lÂÂindagine scientifica di Onorato Bucci è partita dallo studio delle fonti giuridicheÂÂiraniche del periodo achemenide, fonti cui si interessò nei corsi dellÂÂISMEO (Istituto per il Medio ed Estremo Oriente) negli anni accademici 1963-1964 e 1964-1965 e che formarono poi lÂÂargomento su cui si addottorò in giurisprudenza nellÂÂUniversità degli Studi La Sapienza nellÂÂAnno Accademico 1966-1967 relatore Edoardo Volterra e correlatore Alessandro Bausani. Il passaggio allo studio delle fonti iraniche del periodo sasanide avvenne subito dopo, sotto la guida di Antonino Pagliaro ed è a partire dallo studio di queste ultime fonti che inizia lÂÂinteresse di Onorato Bucci per i temi della diffusione cristiana nei territori mediorientali che intanto lo stesso sviluppava come alunno della Scuola di Paleografia e Diplomatica della Biblioteca Apostolica Vaticana e del Corso di Perfezionamento in Diritto Romano e dei Diritti dellÂÂAntico Oriente Mediterraneo dellÂÂUniversità degli Studi di Roma La Sapienza (1968-1969 / 1969-1970).
LÂÂanalisi delle fonti giuridiche mediorientali, iniziato con Alessandro Bausani e Antonino Pagliaro sul versante iranico, proseguiva parallelamente con gli studi sul mondo semiticoÂÂaccadico e fenico- punico sotto la guida di Giorgio Levi Della Vida, Sabatino Moscati e R. Castellino verso cui Onorato Bucci fu indirizzato da Edoardo Volterra sempre attento ad indicare le Vie Maestre ai suoi discepoli. Lo sviluppo di questi studi avvenne poi in uno scenario umano ed accademico dove amicizia e rigore scientifico vennero fusi in una comunione di intenti con Ivan Zuzek S.J., Pietro Tocanel ofm conv, e Olis Robleda S.J.
Lo studio sulla missionologia cristiana delle origini e quindi sulla specificità del messaggio storico e giuridico di Gesù e di Paolo di Tarso si è svolto in questo scenario dottrinario, accademico e scientifico, in una cadenzata meditazione dove la cultura giuridica siriacoÂÂaramaica (di cui quella dellÂÂIsraele antico è appendice), quella grecoÂÂellenistica e quella infine romanoÂÂlatina trovano la sintesi più adeguate, già peraltro tutta presente nella ricerca su Le province Orientali dellÂÂImpero Romano, Roma, 1999 [vol. 9 della Collana Studia et Documenta Historiae et Juris del Pontificium Institutum Utriusque Juris della Pontificia Università Lateranense] che la dottrina ritiene tuttora punto di riferimento dellÂÂindagine storico ÂÂ giuridica in questo particolare settore scientifico.