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 Stazione in San Lorenzo in Damaso

San Lorenzo in Damaso

Martedì della IV settimana di Quaresima 

 
LÂ’espressione “in Damaso” ci ricorda che questa era la casa paterna di Papa Damaso (366-384). Il padre fu scrittore, lettore, diacono, sacerdote della chiesa di Roma. La madre Lorenza come San Lorenzo erano di origine spagnola. Visse con altri parenti e morì quasi centenaria. La sorella Irene si consacrò a Dio. Quando venne in possesso della casa Damaso volle farne “lÂ’archivio” e forse anche gli uffici burocratici diocesani. Ce lo dice egli stesso in uno dei suoi epigrammi ed è stato anche confermato da recentissimi scavi. Non sappiamo quale funzione propriamente avesse la chiesa che Damaso vi costituì, ed è questo già il quarto tempio in Roma dedicato al Martire Lorenzo. LÂ’attuale sorse nel secolo XV assieme allÂ’attiguo palazzo della Cancelleria, che Bramante e Montecavallo vollero edificare nella Roma papale.

La chiesa, dove si accede attraverso il portale del Vignola, è in pratica assorbita dall'attiguo palazzo.

Non era certo così il tempio come lo vediamo oggi, che San Damaso, il papa delle Catacombe e il cantore dei Martiri, qui innalzò allo Stauroforo.

Quando il Riario iniziò ad edificarlo la facciata era nella posizione che Adriano I e Leone III gli avevano data rivolta verso via del Pellegrino, nel corso di vari restuauri. Sotto il pontificato di Pio IX fu completamente rifatta dal Vespignani che volle conservare l'Antica pianta bramantesca; stupendo sono i molteplici ori, le vivide pitture del Fontana e i marmi lucenti che, con le colonne di alabrastro orientale, fregiano il baldacchino dove dorme papa Damaso.

La chiesa subì molti restauri; sia nell'antichità quando venne quasi distrutta dal sacco di Roma nel 1527 come in tempi più recenti quando nel 1940 subì danneggiamenti a causa di un incendio.

I resti di papa Damaso riposano sotto lÂ’altare maggiore; egli fu uno dei primi e forse il più grande dei “cultores martyrum”.

    

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