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PONTIFICIA COMMISSIONE PER I BENI CULTURALI DELLA CHIESA

INTERVENTO DI S.E. MONS. MAURO PIACENZA
IN OCCASIONE DELL'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

"Una donna vestita di sole"

Vaticano, Braccio di Carlo Magno, 12 febbraio 2005

 

 

Sotto lo sguardo materno della Beata Vergine, porgo il benvenuto all’Em.mo Card. Segretario di Stato, alle loro Eminenze, Eccellenze, Autorità e a tutti quanti sono presenti a questo evento che ci riunisce nel Braccio di Carlo Magno per una meditazione sull’Immacolata attraverso alcune preziose espressioni artistiche.

L’esposizione, curata dal Prof. Giovanni Morello, sarà aperta fino al 13 maggio, periodo significativamente compreso fra le memorie liturgiche della Beata Vergine Maria di Lourdes e della Beata Vergine Maria di Fatima.

Con tale evento la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, che ne è promotrice, unitamente alla connessa Fondazione per i Beni e le Attività Artistiche della Chiesa, intende collaborare, con mezzi e modalità propri, alle celebrazioni per il 150° anniversario dalla proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione. Tale iniziativa fa seguito a una Meditazione, preghiera e canto dal titolo «Tota Pulchra», organizzata il 22 novembre scorso nella Patriarcale Basilica Liberiana.

Non si può allora non andare con il ricordo a Colui che ha proclamato il dogma e che continua ad illustrarlo attraverso il suo monumento funebre nella Basilica di San Lorenzo al Verano, laddove si staglia la gloria dell’Immacolata progettata dal Seitz, quale immagine splendente della Chiesa glorificata: Maria e Chiesa, come autorevolmente insegna la Costituzione dogmatica Lumen Gentium del Concilio Vaticano II al capitolo 8. Tale suggestione estetica si riproduce nella mostra per aiutare, dopo l’indagine iconografica, a meditare, pregare, contemplare in Maria i destini della Chiesa. Il percorso storico sulle diverse opzioni iconografiche va, dunque, associato all’«itinerarium mentis in Deum».

La mostra intende così documentare il riflesso che la diffusione del culto e lo sviluppo della dottrina sull’Immacolata Concezione della Madre di Dio hanno esercitato sull’arte. Alle miniature del IX-XI secolo illustranti il commento all’Apocalisse di Beato di Liébana e alle tavole tardo medievali con l’Incontro di Gioacchino ed Anna alla porta d’oro, che sono la «preistoria» di tale iconografia, fanno seguito le sezioni con le raffigurazioni vere e proprie dell’Immacolata Concezione, nelle tipologie della Tota Pulchra, con gli attributi comuni alle Litanie, alla Disputa, diffusa nel XVI secolo in coincidenza della controversia fra «macolisti» e «immacolatisti», alla Donna dell’Apocalisse. Sarà quest’ultima che, fondendo la lettura di Apocalisse 12 con il «protovangelo» di Genesi 3,15, rappresenterà Maria come la «donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle» nell’atto di schiacciare il serpente che, dall’epoca barocca, specialmente opera di artisti spagnoli, giungerà fino ai nostri giorni divenendo a noi familiare e tanto cara. Nell’esposizione sono presenti non solo miniature, dipinti e sculture, ma anche paramenti, vasi liturgici e oggetti devozionali, ad indicare la diffusione di tale devozione. Un’ultima sezione riguarda, infine, l’atto solenne di proclamazione del Dogma in quel benedetto giorno dell’8 dicembre 1854.

Ringrazio pertanto gli sponsor che hanno reso possibile questo evento, Artifex  che l’ha prodotto e quanti hanno prestato la loro fattiva collaborazione alla sua realizzazione, Ringrazio Vostra Eminenza per la presenza che ci onora. Mi auguro che la «Tota Pulchra» solleciti noi tutti e quanti seguiranno, fino a maggio, questo percorso così da dirigere menti e cuori alla «Bellezza che salva». Un affettuoso ricordo, che si fa preghiera beneaugurale presso la Vergine, per il Santo Padre Giovanni Paolo II, che è Totus Mariae! Che la nostra visita di questa sera produca il diletto dei sensi per il gaudio dello spirito.

Grazie.

Mauro Piacenza
Presidente della Pontificia Commissione
per i Beni Culturali della Chiesa

 
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