La Santa Sede Menu Ricerca
La Curia Romana  
 

 

 
 
 
 

2005: LA CARITÀ DEL PAPA

tramite il Pontificio Consiglio "COR UNUM"

 

Le missioni

       Il 26 dicembre 2004, un devastante maremoto, lo tsumami,  ha  devastato le coste dello Sri Lanka, dell'Indonesia, dell'India e della Thailandia, con effetti che si sono spinti verso le coste di alcuni Paesi africani, come la Somalia. Già il giorno seguente, il S.d.D. papa Giovanni Paolo II volle dare un segno della Sua paterna vicinanza alle popolazioni colpite dalla calamità, inviando, tramite "Cor Unum" primi aiuti nello Sri Lanka (US$ 100.000), in Indonesia (US$ 75.000), in India (US$75.000) e in Thailandia (US$ 50.000). Un mese dopo, il Papa inviò il Presidente di "Cor Unum" quale Suo speciale Messaggero in Indonesia e Sri Lanka, i due Paesi maggiormente colpiti da calamità, al fine anche di favorire il coordinamento delle Organizzazioni cattoliche di aiuto e di assistenza operanti sul posto. Il Presidente era accompagnato da Mons. Giampietro Dal Toso, Sotto-Segretario del Dicastero. L'antivigilia del Suo incontro definitivo con l'Eterno, lo stesso Pontefice  disponeva l'invio di ulteriori aiuti in Sri Lanka (US$ 100.000) per la ricostruzione di scuole, ed alle popolazioni dell'Isola di Nias (Indonesia, colpite da un nuovo terremoto (US$ 50.000).

 

      Numerosi fedeli di tutto il mondo si sono rivolti alla Santa Sede per offrire il loro contributo in favore delle popolazioni colpite dalla calamità. Monsignor Segretario ha rappresentato la Santa Sede in Ginevra, durante un'apposita riunione a livello ministeriale, promossa dalle Nazioni Unite al fine di coordinare alcuni criteri sui "dispersement patterns" e i "dispersement partners" dei fondi a disposizione. La quasi totalità delle offerte ricevute dal Dicastero è già stata assegnata a progetti anche a lungo termine. Il tutto per l'ammontare di oltre tre  milioni di dollari americani. Il Capo Dicastero ha presenziato ad una riunione ristretta tra il cardinale Segretario di Stato e l'Inviato del Segretario Generale delle Nazioni Unite per l'area dello tsunami, Sig. Bill Clinton, già Presidente degli Stati Uniti d'America. Nella riunione era in agenda anche il notevole impegno della Chiesa cattolica alla ricostruzione dei Paesi colpiti dalla calamità. Si calcola in oltre seicento milioni di dollari americani l'importo degli aiuti stanziati dalle Organizzazioni cattoliche per gli aiuti alle vittime del maremoto.

 

      Alcuni giorni dopo l'uragano "Katrina" che aveva colpito la costa meridionale degli Stati Uniti d'America , in particolare gli Stati di Louisiana, Mississippi, e Alabama, il Santo Padre, nel mese di settembre,  ha inviato l'Arcivescovo Presidente per recare il Suo paterno Messaggio di vicinanza spirituale alle vittime ed a quanti lavoravano alla ripresa morale e materiale di quella vasta area tramite varie iniziative caritative ed umanitarie.  Il Presidente, accompagnato da Mons. Michael Osborn, Officiale del Dicastero, ha reso  visita alla città di Baton Rouge, dove ha incontrato il Vescovo, S.E.R. Mons. Robert Muench, che aveva dato rifugio all'Arcivescovo di New Orleans, S.E.R. Mons. Alfred Hughes, i Vescovi ausiliari, e una considerevole parte delle persone dell'Arcidiocesi in fuga dalla tempesta.  A New Orleans, il Presidente ha incontrato le vittime della catastrofe nello stadio sportivo, trasformato in centro di raccolta per i profughi,  ha visitato un ospedale, incoraggiando allo stesso tempo quanti erano impegnati nel recare assistenza e conforto, intrattenendosi poi con la governatrice dello Stato di Louisiana, altre autorità civili e funzionari governativi. L'Arcivescovo Cordes ha poi fatto un giro in elicottero sopra la città di  New Orleans, sommersa dalle acque, e, con la collaborazione dei U.S. Marines, ha fatto visita alla Diocesi di Biloxi, anch'essa devastata da "Katrina". S.E.R. Mons. Thomas Rodi é stato molto contento di vedere il rappresentante del Papa. Tale visita é stata resa possibile grazie all'aiuto dell'Em.o Cardinale Theodore McCarrick, Arcivescovo di Washington, D.C., che ha accompagnato il Presidente durante tutta la visita, e grazie anche al grande aiuto di P. Larry Snyder, Presidente di Catholic Charities USA.

 

      Dopo la visita, Mons. Presiedente ed il Card. McCarrick sono stati ricevuti alla Casa Bianca per un incontro con un consulente speciale del Presidente George W. Bush per discutere I punti principali riguardo al disastro e per condividere informazioni.

 

 

"Cor Unum", strumento della Carità del Papa   

       "Cor Unum", che Papa Giovanni Paolo II, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus del 1988, volle confermare tra i vari Dicasteri della Curia Romana, costituisce lo speciale orecchio del Santo Padre all'ascolto delle domande d'aiuto provenienti dai paesi colpiti da ogni sorta di calamità. Nel corso del 2005, grazie alla generosità spontanea di diocesi, istituti religiosi, parrocchie, scuole e singoli fedeli, si è ha potuto inviare aiuti in diverse circostanze come dalla seguente tabella:

   

Tipo di calamità

Aiuti erogati in US$

Aiuti erogati in Euro 

Epidemie

10.000,00

 

Terremoti

130.000,00

 
Inondazioni

70.000,00

120.000,00

Uragani

370.000,00

 

Tsunami

556.600,00

 

Profughi

10.000,00

 

Fame

110.000,00

 
Varie

30.000,00

 

TOTALI

1.286.600,00

120.000,00

       Nell'ambito delle attenzioni riservate dal Dicastero alle diverse calamità che affliggono vari paesi nel mondo, l'Arcivescovo Presidente, nel corso della sua visita a Gerusalemme (28 marzo), in considerazione della feconda collaborazione prestata dal MASHAV (organismo governativo israeliano per l'azione umanitaria) alla Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, ha sottoposto al Governo d'Israele la richiesta di una proficua cooperazione dello stesso MASHAV nella lotta contro la desertificazione nel nord-est del Brasile.

 

      La Carità del Papa si dispiega anche tramite le due Fondazioni erette da Papa Giovanni Paolo II, nell'ambito delle competenze di "Cor Unum".

 La Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, nel 2005, ha erogato la somma complessiva di Euro 1.627.825 per 180 progetti nei 9 Paesi della regione: Burkina Faso, Capo Verde, Ciad, Gambia, Guinea Bissau, Mali, Mauritania, Niger e Senegal.

 

      Nella riunione, svoltasi nel mese di febbraio in Niamey (Niger), il Consiglio di Amministrazione ha proceduto all'elezione del proprio nuovo Presidente nella persona di S.E. Mons. Jean-Pierre Bassène, Vescovo di Kolda (Senegal), che succede a S.E. Mons. Séraphin Rouamba, Arcivescovo di Koupéla (Burkina Faso). Il Segretario di "Cor Unum" ha presenziato ai lavori del Consiglio in qualità di Osservatore  della Santa Sede ed in nome del Rappresentante Legale della Fondazione, che è il Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".

 

 La Fondazione "Populorum Progressio" al servizio delle popolazioni indigene, meticce e afroamericane contadine povere d'America Latina, nel 2005, ha erogato la somma complessiva di US$ 1.876.000,00 per il finanziamento di 212 progetti.  La decisione in tal senso è stata presa dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione stessa, riunito in Lima (Perù) nel mese di luglio. Alle riunioni ha preso parte anche il Presidente di "Cor Unum", accompagnato da Mons. Segundo Tejado Muñoz, Officiale rappresentante del Dicastero in seno al detto Consiglio di Amministrazione.

 

      L'azione delle due Fondazioni, giova ricordarlo, è resa possibile dalla generosità dei cattolici italiani, che si esprime tramite il Comitato per gli Interventi Caritativi della Conferenza Episcopale Italiana, alla quale va il nostro più vivo ringraziamento. Ad essa vanno aggiunte le offerte individuali pervenute alla Fondazione dalla Francia e dall'Italia.

 

top