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La Curia Romana  
 

 

 
 
 
 

  212 NUOVI PROGETTI APPROVATI DALLA

FONDAZIONE "POPULORUM PROGRESSIO"

 Riunione del Consiglio di Amministrazione

19 - 22 luglio 2005, Lima, Perù

"Casa de Convivencias Juan Pablo II" (Santa Rosa)

Dal 19 al 22 luglio 2005, ha avuto luogo la riunione annuale del Consiglio di Amministrazione della Fondazione autonoma "Populorum Progressio", presso la Diocesi di Caravayllo, in Perù. Dei 235 progetti esaminati, 212 sono stati approvati per un importo totale di US$ 1.876.200, già inviati ai destinatari. Una parte sostanziale di tale stanziamento è frutto della generosità degli italiani, per il tramite della Conferenza Episcopale Italiana ed in particolare del suo "Comitato per gli  interventi caritativi a favore del terzo mondo", che hanno risposto all'appello del Papa. Dal 13 febbraio 1992, data in cui il Santo Padre, Giovanni Paolo II, ha creato la Fondazione, con sede nello Stato della Città del Vaticano, affidata al Pontificio Consiglio "Cor Unum", è stato possibile distribuire circa  20 milioni di dollari americani, a beneficio di oltre mille progetti. In tal modo si realizza "il gesto di amore solidale della Chiesa nei confronti dei più abbandonati e bisognosi" quali sono le popolazioni indigene, meticcie ed afroamericane, quale frutto dell'amore e della carità.

Alla riunione erano presenti S.E. Mons. Paul Josef Cordes, Presidente di "Cor Unum" e della Fondazione, insieme a tutti i membri del Consiglio: l'Em.mo Cardinale Juan Sandoval, Arcivescovo di Guadalajara (Messico), S.E. Alberto Taveira, Vice-Presidente e Arcivescovo di Palmas (Brasile); S.E. Edmundo Abastoflor, Arcivescovo di La Paz (Bolivia); S.E. Mons. Antonio Arregui, Arcivescovo di Guayaquil (Ecuador); S.E. Mons. José Luis Astigarraga, Vicario Apostolico di Yurimaguas (Perù); il Rev. Segundo Tejado Muñoz, di "Cor Unum" e il Dott. Juan Vicente Isaza, Segretario del Consiglio, con sede a Bogotá. Erano inoltre presenti: per la Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Piergiuseppe Vacchelli, la Dott.ssa Enrichetta Onorante ed il prof. Gianni La Bella; delegato dell'Em.mo Cardinale per la logistica dell'incontro era Mons. Salvador Tello, dell'Archidiocesi di Guadalajara.

I progetti approvati si orientano allo sviluppo integrale delle popolazioni beneficiate nei seguenti ambiti: il 36,29% per la produzione generata da attività agropastorali, microimprenditoriali o da negozi comunitari; il 23,55% concerne iniziative di realizzazione di infrastrutture comunitarie: acqua potabile, palizzate, latrine e saloni comunitari; il 18,15% è relativo al settore edilizio, con l'edificazione di scuole, strutture abitative o centri sanitari; il 16,60% va a beneficio dell'educazione: formazione, comunicazione, attrezzature e pubblicazioni; il 5,49% è destinato a progetti sanitari: attrezzature e formazione. Quest'anno, si è rilevata una certa evoluzione nella destinazione dei fondi e nel contenuto dei progetti rispetto agli anni passati.

L'accoglienza del piccolo paese balneare di Santa Rosa en Lima, nella "Casa de Convivencias Juan Pablo II", è stata veramente splendida. La vicinanza sia delle autorità che dell'opinione pubblica e della stampa erano tangibili, così come la loro attenzione costante.

Ogni giorno, dopo la conclusione dell'intensa agenda di lavoro, veniva celebrata l'Eucaristia alla presenza dei fedeli nei luoghi individuati dagli Ordinari delle tre vicine Diocesi: i primi due giorni in parrocchie molto povere della periferia della città, appartenenti alle Diocesi di Callao e Carabayllo, il terzo giorno nel Santuario della Divina Misericordia dell'Arcidiocesi di Lima. Alla fine della Santa Messa, i parrocchiani offrivano la cena e la servivano, gesto che ci ha consentito di conoscere meglio la realtà delle periferie della grande metropoli di Lima, di condividere il cibo con la gente e di essere presenti ad alcuni eventi tradizionali, nonché di sostenere la pastorale diocesana e far conoscere la Fondazione Papale.

Ovunque si respira l'amore dei peruviani nei confronti del Santo Padre. Questa Fondazione, istituita da Papa Giovanni Paolo II, si inserisce nell'ambito della Sua azione caritativa; a Suo nome si approvano i progetti e si inviano fondi per la loro realizzazione. Molte di queste opere infatti si fregiano della targa "Realizzato grazie al sostegno del Santo Padre".

Il criterio applicato dalla Fondazione è quello dell'ecclesialità dei progetti. La Chiesa non può diventare un'organizzazione di aiuto umanitario, in quanto ha una missione che riguarda la persona in tutte le sue dimensioni, materiali e spirituali. In virtù di questo, la Fondazione richiede ai progetti che vengono presentati di includere la componente della Carità cristiana: l'annuncio che in Gesù l'umanità giunge ad un Padre pieno di amore per i poveri. Tale testimonianza si manifesta attraverso il sostegno in nome del Santo Padre e l'inserimento di ogni progetto nel quadro di ciascuna Chiesa particolare, responsabile ultima della sua realizzazione.

Città del Vaticano, agosto 2005

 Mons. Segundo Tejado Muñoz - "Cor Unum"

 

 

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