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PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO

MESSAGGIO AI BUDDISTI
PER LA FESTA DI VESAKH 2008

Cristiani e Buddisti:
prendersi cura del pianeta terra

 

Cari amici buddisti,

1. In occasione della Festa di Vesakh, mi rivolgo a voi ed alle vostre comunità in tutto il mondo per inviarvi i più sentiti auguri del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e i miei personali.

2. E’ per me motivo di gioia ricordare le positive relazioni di cui godono, da molti anni, cattolici e buddisti. Ho fiducia che queste basi serviranno a rafforzare ed approfondire la nostra reciproca comprensione ed a continuare a lavorare insieme per costruire un mondo migliore non solo per noi stessi ma anche per l’intera famiglia umana. L’esperienza ci insegna che il dialogo, in ogni persona e comunità, promuove il desiderio di condividere la simpatia e l’armonia che già esistono, e, anzi, di avvicinarsi sempre più coraggiosamente agli altri, pronti ad affrontare le sfide e le difficoltà che possono sorgere.

3. Il Papa Benedetto XVI, nel Suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 2008, ha osservato: “Per la famiglia umana questa casa è la terra, l’ambiente che Dio Creatore ci ha dato perchè lo abitassimo con creatività e responsabilità. Dobbiamo avere cura dell’ambiente: esso è stato affidato all’uomo, perché lo custodisca e lo coltivi con libertà responsabile, avendo sempre come criterio orientatore il bene di tutti” (n. 7). L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2008 Anno Internazionale del Pianeta Terra. In quanto abitanti della terra e credenti, cristiani e buddisti rispettano la stessa creazione ed hanno la comune preoccupazione di promuovere la cura per l’ambiente che tutti condividiamo.

4. La tutela dell’ambiente, la promozione di uno sviluppo sostenibile ed una particolare attenzione ai cambiamenti climatici sono materie di grave preoccupazione per tutti. Molti Governi, ONG, compagnie multi-nazionali, ed istituti di ricerca superiore, riconoscendo le implicazioni etiche presenti in tutto lo sviluppo economico e sociale, stanno investendo risorse finanziarie e condividendo conoscenze nel campo della biodiversità, del cambiamento climatico, della tutela e conservazione dell’ambiente. Anche i leaders religiosi stanno offrendo al dibattito pubblico il loro contributo, che non è solo una reazione alle più recenti e pressanti minacce connesse col riscaldamento globale. Il cristianesimo ed il buddismo hanno sempre promosso un grande rispetto per la natura ed insegnato che noi dobbiamo essere dei grati amministratori della terra. E’ infatti solo attraverso una profonda riflessione sul rapporto tra il Creatore divino, la creazione e le creature che gli sforzi volti a rispondere alle preoccupazioni ambientali non saranno compromessi dalla cupidigia del singolo o intralciati dagli interessi di particolari gruppi.

5. Non possiamo noi cristiani e buddisti, a livello pratico, fare di più per collaborare in progetti che confermano la responsabilità che ricade su tutti e su ognuno di noi? Il riciclaggio, il risparmio energetico, la prevenzione della distruzione indiscriminata di piante e di animali, e la protezione delle vie d’acqua, tutto parla di una più attenta amministrazione e, anzi, di incoraggiare la buona volontà e di promuovere cordiali relazioni tra i popoli. In questo modo cristiani e buddisti possono insieme essere portatori di speranza per un mondo pulito, sicuro ed armonioso.

6. Cari amici, confido che possiamo promuovere questo messaggio all’interno delle nostre rispettive comunità attraverso l’educazione pubblica ed il nostro buon esempio, nel rispetto della natura ed agendo in maniera responsabile verso il nostro comune pianeta terra. Vi saluto cordialmente e vi rinnovo fervidi auguri per una felice Festa di Vesakh.

Jean-Louis Cardinal Tauran
Presidente

Arcivescovo Pier Luigi Celata
Segretario

    

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