Domenica, 28 luglio 2002
Santità,
fin dal primo momento, quando Lei è sceso dalla scaletta dell'aereo, dopo il suo volo da Roma a Toronto, ci ha parlato di nuovo di un meraviglioso simbolo cristiano: il significato spirituale della scala. Gesù crocifisso è la nostra scala.
Fin dai tempi antichi la scala e i gradini hanno simboleggiato il mistero di Dio e di Cristo. La scala è stata segno della grazia di Dio, permettendo a ognuno di noi di raggiungere il cielo. A Betel il patriarca Giacobbe sognò una scala con degli angeli. Il suo sogno si realizzò nell'evento promesso da Gesù a Natanaele: la scala porta all'Arca dell'Alleanza e al mistero nascosto. La sua discesa dall'aereo ha sottolineato che sui gradini ripidi e stretti della scala celeste abbiamo bisogno di fede e coraggio. Il suo esempio in questi giorni ha ricordato un altro tema risalente all'inizio della sua vita sacerdotale. Lei, Santità, scrisse che ognuno di noi è chiamato a essere genitore e si concentrò in particolare sui padri. Ogni uomo è chiamato alla paternità, sia spirituale sia fisica. La paternità umana è in origine trinitaria. Le Scritture affermano che il Padre della luce è Colui dal quale deriva l'intero concetto di paternità in cielo e in terra. Il Padre ha detto al suo figlio unigenito: tu sei mio figlio, sono io che ti ho generato.
Santità, Lei ha spiegato questo mistero trinitario di paternità nella sua ultima opera dal titolo: "Irradiazione di Paternità" e ha scritto: "Bisogna scegliere di dare la vita ancor più che di creare".
In questo consiste l'irradiazione di paternità. Generare, procreare, sia fisicamente sia spiritualmente è più originale e significativo del creare.
In questi giorni, Santo Padre, il suo esempio è stato un modello di paternità spirituale. La ringraziamo per averci invitati a essere suoi compagni di pellegrinaggio. Grazie per gli insegnamenti che ci impartisce esercitando il suo ufficio petrino. Il clero e i giovani laici hanno imparato che per essere padre bisogna salire e scendere una scala. I suoi gradini stretti ci introducono a realtà celesti che lei, Santo Padre, ci ha permesso di intravedere.