La Santa Sede Menu Ricerca
La Curia Romana Pontifici Consigli


   
   
   
   
   
   

NOTIZIARIO 19/2009

 

 

 


 

Il Presidente ai Lettori


 

Cari amici, fra i documenti guida che ci accompagnano nel cammino di preparazione del Congresso dei laici cattolici dellÂ’Asia, in programma a Seul (Corea) dal 31 agosto al 5 settembre del 2010, e del quale leggerete nelle pagine che seguono, spicca la lettera enciclica del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II Redemptoris missio. È un documento importante che papa Wojtyła indirizza a tutta la Chiesa avvertendo imperiosa lÂ’urgenza di ridare slancio e nuova vitalità alla missione. E nonostante il passare del tempo, essa continua di fatto a interpellare la nostra coscienza di battezzati, scuotendoci dal torpore di un cristianesimo stanco, scoraggiato, autoreferenziale, di quieta conservazione, comodo (un “cristianesimo in pantofole” – dice qualcuno), ed esortandoci a volgere lo sguardo verso gli affascinanti orizzonti del mandato missionario di Cristo: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura» (Mc 16, 15). Vale dunque la pena ripercorrerla nei suoi contenuti essenziali, tanto più che proprio nel 2010 ricorre il ventennale della sua pubblicazione.

Nel nostro mondo è in continuo aumento il numero di coloro che ignorano Cristo sia nei Paesi di antica tradizione cristiana sia nei Paesi di missione ad gentes come lÂ’Africa e lÂ’Asia. Cresce perciò lÂ’urgenza dellÂ’evangelizzazione missionaria che costituisce «il primo servizio che la Chiesa può rendere a ciascun uomo e allÂ’intera umanità» (n. 1). In una tale situazione – per molti versi drammatica – il Papa sollecita una rinascita della coscienza missionaria in tutto il popolo di Dio, ribadendo con forza che «nessun credente in Cristo, nessuna istituzione della Chiesa può sottrarsi a questo dovere supremo: annunciare Cristo a tutti i popoli» (n. 3) e che «la missione riguarda tutti i cristiani», in particolare i fedeli laici, perché «la fede si rafforza donandola!» (n. 2).

Giovanni Paolo II mette in guardia di fronte a tendenze riduttive, generate dal pensiero relativista e antropocentrico oltremodo diffuso ai nostri tempi, che rischiano di frenare lo slancio missionario della Chiesa. E pone interrogativi provocatori: «È ancora attuale la missione tra i non cristiani? Non è forse sostituita dal dialogo interreligioso? Non è un suo obiettivo sufficiente la promozione umana? Il rispetto della coscienza e della libertà non esclude ogni proposta di conversione? Non ci si può salvare in qualsiasi religione? Perché quindi la missione?» (n. 4). Negli ultimi ventÂ’anni simili obiezioni, di sicuro intralcio alla missione, si sono propagate a un grado tale da rendere necessaria una presa di posizione diretta della Congregazione per la Dottrina della Fede mediante due importanti documenti: la Dichiarazione “Dominus Iesus” circa lÂ’unicità e lÂ’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa (2000) e la Nota dottrinale su alcuni aspetti dellÂ’evangelizzazione (2007). Nella Redemptoris missio, alla domanda “perché la missione?” il Pontefice risponde molto pianamente che «la missione è un problema di fede, è lÂ’indice esatto della nostra fede in Cristo e nel suo amore per noi» (n. 11), ribadendo che «la Chiesa è missionaria per sua natura, poiché il mandato di Cristo non è qualcosa di contingente e di esteriore, ma raggiunge il cuore stesso della Chiesa» (n. 62). QuestÂ’affermazione dello stretto legame esistente tra missiologia ed ecclesiologia conferisce allÂ’enciclica una forte valenza dottrinale.

Punto di partenza e ragione dellÂ’opera missionaria della Chiesa è il diritto di «ogni persona [Â…] di udire la “buona novella” di Dio che si rivela e si dona in Cristo, per attuare in pienezza la sua propria vocazione» (n. 46). Un diritto al quale corrisponde il preciso dovere dei battezzati di evangelizzare il mondo, secondo le parole dellÂ’Apostolo delle genti: «Non è infatti per me un vanto predicare il Vangelo; è per me un dovere: guai a me se non predicassi il Vangelo!» (1 Cor 9, 16). Ma, in ogni epoca, e ai giorni nostri più che mai, per far fronte alla sfida missionaria la Chiesa ha bisogno di veri testimoni del Vangelo. «LÂ’uomo contemporaneo – scrive infatti Giovanni Paolo II, citando Paolo VI – crede più ai testimoni che ai maestri, più allÂ’esperienza che alla dottrina, più alla vita e ai fatti che alle teorie» (n. 42). Ai missionari testimoni, il Papa rammenta dunque il dovere della santità, affermando che «il futuro della missione dipende in gran parte dalla contemplazione. Il missionario, se non è un contemplativo, non può annunziare il Cristo in modo credibile» (n. 91). Il missionario di Cristo nel mondo è allora un “contemplativo in azione” consapevole che il protagonista di tutta la missione ecclesiale è lo Spirito Santo (cfr. n. 21) e il suo principale movente, lÂ’amore (cfr. n. 60): «lÂ’amore del Cristo ci spinge» (2 Cor 5, 14).

Come luoghi di formazione cristiana e missionaria dei battezzati che vivono nei Paesi di missione ad gentes, accanto alle «comunità ecclesiali di base» (n. 51), il Papa indica i movimenti ecclesiali che egli definisce «un vero dono di Dio per la nuova evangelizzazione e lÂ’attività missionaria propriamente detta», a patto che si inseriscano con umiltà nella vita delle Chiese locali e siano accolti cordialmente da Vescovi e sacerdoti nelle strutture diocesane e parrocchiali (cfr. n. 72).

Le sfide con le quali la Chiesa deve confrontarsi nella nostra epoca per annunciare il Vangelo sono grandi e complesse e il Papa non lo nasconde. Il messaggio della Redemptoris missio è però decisamente positivo e pieno di speranza. Nella lettera enciclica, infatti, Giovanni Paolo II, pur rilevando i fatti negativi che possono indurre al pessimismo ci incoraggia prospettando lÂ’arrivo di «una grande primavera cristiana, di cui già si intravede lÂ’inizio» (n. 86). E ancora: «Mai come oggi la Chiesa ha lÂ’opportunità di far giungere il Vangelo, con la testimonianza e la parola, a tutti gli uomini e a tutti i popoli. Vedo albeggiare una nuova epoca missionaria, che diventerà giorno radioso e ricco di frutti, se tutti i cristiani e, in particolare, i missionari e le giovani Chiese risponderanno con generosità e santità agli appelli e alle sfide del nostro tempo» (n. 92). È proprio questa la speranza che il Pontificio Consiglio per i Laici si prefigge di condividere con la Chiesa che vive in Asia mediante il Congresso dei laici cattolici che avrà luogo in Corea, da dove al Continente intero rilanceremo lÂ’accorato appello del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II nella Redemptoris missio: «Popoli tutti, aprite le porte a Cristo! Il suo Vangelo nulla toglie alla libertà dellÂ’uomo, al dovuto rispetto delle culture, a quanto cÂ’è di buono in ogni religione. Accogliendo Cristo, voi vi aprite alla parola definitiva di Dio, a colui nel quale Dio si è fatto pienamente conoscere e ci ha indicato la via per arrivare a lui» (n. 3).

 

Card. Stanisław Ryłko
Presidente


 

Congresso dei laici cattolici dellÂ’Asia

 

Tra i vari compiti del Pontificio Consiglio per i Laici, vi è quello di organizzare periodicamente congressi di delegazioni laicali dei Paesi di determinate regioni o continenti, accompagnati dai loro vescovi, per considerare e valutare la realtà del laicato cattolico in quelle aree. Tali congressi sono ottime occasioni per suscitare scambi di riflessione sulle situazioni di vita e sulle esperienze cristiane dei fedeli laici, per andare a fondo delle questioni, e per valutare sfide e priorità che si avvertono riguardo alla loro vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo. Sono inoltre occasione per ripartire con un rinnovato slancio nella partecipazione alla comunione e alla missione della Chiesa nei vari ambienti e nelle diverse circostanze.

Il prossimo congresso continentale previsto nei programmi del dicastero, si svolgerà a Seul, Corea del Sud, dal 31 agosto al 5 settembre 2010. Questo Congresso dei laici cattolici dellÂ’Asia sarà direttamente organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici, in stretta collaborazione con la Commissione episcopale per il laicato della Conferenza episcopale coreana e il Consiglio nazionale dei laici di questo Paese. Il progetto del Congresso ha già suscitato vivo interesse; ci sono pervenuti, infatti, molti segnali di incoraggiamento e suggerimenti da parte di diversi settori della Chiesa che è in Asia. Del resto, il Congresso costituirà unÂ’occasione straordinaria per consolidare e donare nuovo slancio alla formazione, alla vita cristiana e alla missione dei fedeli laici nel continente asiatico.

LÂ’iniziativa di questo Congresso vuole essere un segno di sollecitudine missionaria nei confronti di un continente ricco di tradizioni, culture e religioni, un continente che sta emergendo decisamente sulla scena mondiale, sia dal punto di vista politico che economico, in mezzo a enormi trasformazioni in tutti gli ordini. Esso sarà allo stesso tempo un segno di cura pastorale verso i fedeli laici che sono chiamati, in comunione con i loro Pastori, a rendere testimonianza a Gesù Cristo e annunciare la sua presenza come un dono di salvezza per lÂ’Asia. “Annunciare Gesù Cristo in Asia oggi” è il tema scelto per il Congresso.

«Solida ragione di speranza – si legge nellÂ’esortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in Asia – è lÂ’incremento di laici maggiormente formati, entusiasti e pieni di Spirito, sempre più coscienti della propria specifica vocazione allÂ’interno della comunità ecclesiale» (n. 9). È in modo particolare a questi laici che si rivolge il Congresso. Esso tiene conto anche dei «movimenti apostolici e carismatici (che) sono un dono dello Spirito, perché portano nuova vita e vigore alla formazione dei laici, delle famiglie e della gioventù». Convoca anche tutti i cristiani «che si dedicano alla promozione della dignità umana e della giustizia» e che rendono «accessibile e tangibile lÂ’universalità del messaggio evangelico della nostra adozione a figli di Dio» (ibid.). Perciò, sono state invitate delegazioni di laici cattolici di tutti i Paesi membri e associati della Federazione delle Conferenze Episcopali Asiatiche (FABC), che saranno presiedute dai rispettivi Vescovi presidenti delle Conferenze Episcopali o delle Commissioni episcopali per lÂ’apostolato dei laici, insieme con alcuni importanti responsabili della stessa FABC. Sono state invitate anche delegazioni di associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità, riconosciute dalla Santa Sede e presenti in diversi Paesi dellÂ’Asia.

Alcuni testi del magistero ecclesiale serviranno da punto di riferimento e guida per i partecipanti al Congresso, innanzitutto lÂ’esortazione apostolica Ecclesia in Asia, ma anche lÂ’enciclica Redemptoris missio e lÂ’esortazione apostolica Christifideles laici. Inoltre, si terranno nella dovuta considerazione alcuni documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede, come la Dichiarazione sullÂ’unicità e lÂ’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa Dominus Iesus e la Nota dottrinale su alcuni aspetti dellÂ’evangelizzazione. Infine, si riprenderanno le conclusioni del Congresso missionario asiatico, che ebbe luogo in Thailandia nellÂ’ottobre del 2006, sul tema “Raccontare la storia di Gesù in Asia. Andate e ditelo a tutti”.

Il programma dellÂ’evento prevede due relazioni fondamentali che serviranno a dare un quadro generale allo svolgimento dei lavori: “Duemila anni della missione della Chiesa in Asia: correnti di evangelizzazione, di santità e di martirio” e “Gesù Cristo, un dono per lÂ’Asia: esigenze, compiti e sfide dellÂ’evangelizzazione oggi”. Dopo questa corposa introduzione ai lavori, le diverse delegazioni nazionali avranno un tempo considerevole per la presentazione dei rispettivi contributi concernenti la vita e la missione della Chiesa in Asia, a partire dalle numerose e diverse realtà e circostanze. La seconda giornata sarà introdotta da unÂ’altra importante relazione: “La vocazione e la missione dei fedeli laici alla luce dellÂ’esortazione apostolica post-sinodale Christifideles laici”. A questa farà seguito un tempo per le domande e per il dibattito e una nuova relazione: “La formazione cristiana e lÂ’impegno missionario dei laici in Asia”. Successivamente sono previste tavole rotonde sui seguenti temi: iniziazione e formazione cristiana dei laici; partecipazione dei laici alla vita della parrocchia e delle piccole comunità; la testimonianza dei laici nei diversi campi della società (lavoro, educazione, media, politica); lÂ’impegno dei laici in favore dellÂ’inculturazione del Vangelo e nel dialogo tra fede e cultura; esperienze dei laici nel dialogo ecumenico e inter-religioso; testimoni della carità cristiana e del servizio ai poveri; questioni riguardanti la libertà religiosa nella vita dei cristiani; i laici come costruttori di pace e di giustizia.

Nel corso del Congresso verrà lasciato ampio spazio per approfondire alcune aree e priorità dellÂ’evangelizzazione in Asia (rinnovamento della parrocchia, pastorale e missione della famiglia, identità e missione della scuola cattolica, evangelizzazione e pastorale della gioventù, il ruolo della donna nella Chiesa e nella società, la partecipazione dei laici nella politica e nei luoghi di lavoro). Infine, i diversi movimenti ecclesiali e le nuove comunità invitate presenteranno le loro esperienze alla luce della “nuova stagione aggregativa dei fedeli laici”, della loro presenza in Asia e del loro contributo allÂ’opera dellÂ’evangelizzazione. I lavori termineranno con una relazione sul ruolo dei laici come protagonisti della missione e sulla loro testimonianza di speranza “per il bene dei popoli dellÂ’Asia”, seguita dalle conclusioni.

I partecipanti al Congresso dei laici cattolici dellÂ’Asia visiteranno il santuario dei martiri della Corea, dove celebreranno lÂ’Eucaristia, e si raduneranno successivamente, insieme alla comunità locale, nella Cattedrale di Seul per la Santa Messa che concluderà lÂ’evento.

 

 

Uomini e donne che aiutano il Vangelo
 

Laici corresponsabili nella Chiesa

 

Partirà a febbraio del 2010 il nuovo ciclo di Conferenze dellÂ’Istituto “Laikos” della Pontificia Università Gregoriana (PUG), promosso dal Forum Internazionale di Azione Cattolica e dallÂ’Azione Cattolica Italiana, in collaborazione con la stessa PUG e la Comunità di Vita Cristiana, e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per i Laici.

Il corso mira – alla luce dellÂ’esortazione apostolica Christifideles laici – a rendere consapevoli della corresponsabilità dei laici nella vita della Chiesa a favore della sua crescita, corresponsabilità intesa come collaborazione allÂ’attenzione pastorale, capace di essere espressione di soggettività battesimali adulte, elemento di comunione, esperienza di discernimento.

Si terranno lezioni di approfondimento per gli studenti iscritti (ci si può iscrivere anche come studente ospite), ma le conferenze principali saranno aperte a tutti gli interessati e sarà dato spazio alle domande e al dibattito. Tra i relatori, S.Em. il cardinale Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, S.E. mons. Josef Clemens, segretario del dicastero, Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, docenti di università e atenei pontifici romani. Nella sessione introdotta da Enzo Bianchi (29 aprile, “Vivere secondo lo Spirito. Discernimento e formazione”) verranno ascoltati anche gli interventi dei responsabili dellÂ’Azione Cattolica Italiana, della Comunità di Vita Cristiana e del Movimento dei Focolari.

Il programma completo e i temi delle conferenze si possono trovare sul sito della Pontificia Università Gregoriana allÂ’indirizzo: http://www.unigre.it/struttura_di-dattica/Laikos/index.php.

 

 

Sport, educazione, fede:
per una nuova stagione del movimento sportivo cattolico


 

Nei giorni 6 e 7 novembre 2009, la sezione “Chiesa e sport” del Pontificio Consiglio per i Laici ha tenuto un Seminario di studio sul tema “Sport, educazione, fede: per una nuova stagione del movimento sportivo cattolico”, per valutare le opportunità che le associazioni sportive cattoliche possono offrire alla missione della Chiesa. Al Seminario, che si è tenuto a Villa Aurelia a Roma, hanno partecipato circa novanta delegati provenienti dai cinque continenti.

Papa Benedetto XVI, nel messaggio inviato al cardinale Stanisław Ryłko per lÂ’occasione, ha detto che «lo sport possiede un notevole potenziale educativo soprattutto in ambito giovanile e, per questo, occupa grande rilievo non solo nellÂ’impiego del tempo libero, ma anche nella formazione della persona». Il Santo Padre ha osservato quanto ciò sia vero in particolare per lÂ’attività «svolta negli oratori, nelle scuole e nelle associazioni sportive, con lo scopo di assicurare una formazione umana e cristiana alle nuove generazioni».

Il Papa ha riassunto lÂ’importanza della presenza della Chiesa nellÂ’ambito sportivo giovanile affermando che «attraverso le attività sportive, la comunità ecclesiale contribuisce alla formazione della gioventù, fornendo un ambito adatto alla sua crescita umana e spirituale. Infatti, quando sono finalizzate allo sviluppo integrale della persona e gestite da personale qualificato e competente, le iniziative sportive si rivelano occasione proficua in cui sacerdoti, religiosi e laici possono diventare veri e propri educatori e maestri di vita dei giovani. È pertanto necessario che, in questa nostra epoca – in cui si avverte urgente lÂ’esigenza di educare le nuove generazioni –, la Chiesa continui a sostenere lo sport per i giovani, valorizzando appieno anche lÂ’attività agonistica nei suoi aspetti positivi, come, ad esempio, nella capacità di stimolare la competitività, il coraggio e la tenacia nel perseguire gli obiettivi, evitando, però, ogni tendenza che ne snaturi la natura stessa con il ricorso a pratiche persino dannose per lÂ’organismo».

Queste parole di Papa Benedetto XVI hanno permesso di centrare lÂ’attenzione sullÂ’enorme potenziale che lÂ’attività sportiva, associata alla Chiesa, possiede riguardo alla formazione umana e cristiana dei giovani, e ci hanno permesso di approfondire nel dettaglio il contributo della fede cattolica allo sport.

Nella sua riflessione di apertura, il cardinale Ryłko ha offerto una breve descrizione di quattro caratteristiche che distinguono unÂ’associazione sportiva cattolica. UnÂ’associazione può dirsi veramente cattolica se promuove e gestisce lÂ’attività sportiva in base ai principi cristiani, se ha quindi “intenzionalità educativa”; se investe tempo e risorse per mettere in grado allenatori e formatori di compiere bene la loro missione; se valorizza gli aspetti aggregativi dello sport, quali la fraternità nelle relazioni umane; infine, se sa orientare verso Dio i giovani impegnati in queste attività sportive.

S.E. mons. Carlo Mazza, già a capo dellÂ’ufficio della Conferenza episcopale italiana per la pastorale dello sport e del tempo libero, ha analizzato il contributo dei vari pontefici riguardo allÂ’identità e alla missione delle associazioni sportive cattoliche. Citando Pio XII, ha sottolineato che «con lÂ’incoraggiamento ad istituire un movimento sportivo “cristiano”», la Chiesa, «non si propone certo di avere il monopolio di determinate attività [Â…]. Essa compie e integra ciò che manca a unÂ’idea, a unÂ’attività o a unÂ’opera che, per eccessi o per difetti o per assenza di fondamentali ideali, non siano pari se non addirittura contrarie alla dignità cristiana».

Mons. Mazza ha ricordato quanta importanza i pontefici del secolo passato hanno dato allÂ’attività sportiva in seno alla Chiesa, perché rispettando la dignità della persona umana e il suo ultimo scopo essa può divenire modello per lo sport e “lievito” in questo vasto mondo.

Alla luce degli insegnamenti del Magistero, il prelato, già cappellano in diverse edizioni delle Olimpiadi, ha spiegato che per conoscere una nuova stagione, lÂ’associazionismo sportivo cattolico, oltre a garantire una continua tutela della persona umana, deve porre lÂ’enfasi sullÂ’associazione stessa come ambiente di educazione alla vita, come luogo dove il rapporto umano e personale che si crea tra allenatore e atleta possa fiorire e dove il carisma dellÂ’unità che lo sport porta con sé possa portare risultati maggiori.

Riguardo allÂ’intenzionalità educativa, il professor Mike McNamee dellÂ’Università di Swansea ha parlato di come le virtù si sviluppano con lÂ’attività sportiva. NellÂ’acquisizione della virtù, ha detto il relatore, «la pratica rende stabili, non perfetti». Pertanto, è di fondamentale importanza che i bambini nello sport siano cresciuti da persone di integrità morale, che possano essere modelli di eccellenza oltre che allenatori sportivi.

Per capire come ostacolare la mentalità del “vincere ad ogni costo”, dilagante nello sport giovanile, in una tavola rotonda si è affrontato il tema “Formare veri campioni”. Demetrio Albertini, già campione mondiale italiano di calcio, ha testimoniato quanto il suo successo nello sport sia stato più un dono che non un merito personale, citando anche lÂ’aiuto ricevuto dalla famiglia, dallÂ’allenatore, dagli altri atleti della squadra. Sir Philip Craven, già campione di basket in carrozzina e attuale presidente del Comitato paralimpico internazionale, ha parlato del significato di essere campione non «malgrado il suo handicap fisico», ma proprio «attraverso di esso», testimoniando quanto queste sfide possano far emergere il meglio di una persona. Alla stessa tavola rotonda è intervenuto Valerio Bianchini, allenatore di basket, che ha condotto squadre italiane alla vittoria anche a livello europeo. Parlando dellÂ’attività dellÂ’allenatore – che richiede tempo, grande pazienza e disciplina – ha detto quanto questi fattori, dando a ciascuno il senso della disciplina e dellÂ’autostima, riescano a manifestare il campione che è dentro ogni giovane e quanto questo senso sia utile al gioco di squadra, come anche in tante altre situazioni della vita.

Il primo giorno dei lavori è terminato con una riflessione personale della scrittrice e già campionessa olimpica di canoa Susan Saint Sing che ha illustrato alcuni parallelismi tra la fatica e la sofferenza che si sperimentano nello sport – sia nellÂ’accettare la sconfitta che le ferite – e la fatica e la sofferenza che si devono sostenere nella vita.

Il secondo giorno si è aperto con una conferenza di Edio Costantini, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, su alcuni dei nuovi approcci e nuove strategie che si stanno sperimentando in Italia e altrove in ambiente sportivo cattolico per favorire questa componente educativa. Considerando la grande crisi educativa che minaccia i giovani di oggi, Costantini ha sottolineato il fatto che le associazioni sportive giovanili sono le uniche a fungere da luogo di incontro in unÂ’età spesso segnata dalla solitudine del personal computer; queste associazioni possono essere luoghi di accoglienza e di orientamento, e soprattutto di speranza, per i giovani che hanno perso il significato della loro esistenza, e possono incoraggiarli a opporsi alla tendenza di uno sport che considera la persona umana come homo economicus per restituirle quella di imago Dei, in relazione con gli altri.

UnÂ’ulteriore tavola rotonda si è tenuta nel secondo giorno dei lavori per esplorare più specificamente le opportunità che queste associazioni sportive offrono per rendere testimonianza di Cristo. Oltre a evidenziare la determinante testimonianza evangelica che un allenatore può trasmettere al suo o alla sua atleta, si è anche visto come lo sport possa costruire ponti tra genti di diversa fede anche dove i popoli sono divisi da pregiudizi o dalla guerra.

Infine, nelle sue conclusioni, il Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, S.E. mons. Josef Clemens, ha sollecitato queste associazioni cattoliche a non soccombere agli assalti della secolarizzazione, ma piuttosto a confermare di nuovo la propria identità cattolica così da diventare quella “minoranza creativa” entro il vasto mondo dello sport.

Diceva papa Benedetto XVI al mondo intero, nellÂ’omelia di inizio del suo pontificato: «Non abbiamo forse tutti in qualche modo paura – se lasciamo entrare Cristo totalmente dentro di noi?» Il Papa rispondeva così: «No! Chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla – assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande. [Â…] Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo».

La nostra speranza è che questo terzo seminario di studio della Sezione “Chiesa e sport” sulla missione specifica e lÂ’identità cattolica delle associazioni sportive, serva a motivare quanti sono impegnati negli sport giovanili come volontari, allenatori, o in altri servizi, ad approfittare pienamente delle molte e preziose opportunità che lo sport offre per essere dÂ’aiuto nella cura pastorale dei giovani.

 

 

Progetto pastorale per i laici del Medio Oriente
 

Dal 5 al 9 ottobre 2009 si è riunito in Libano, presso la residenza del patriarca dei siro-cattolici a Charfeh, il XIX Congresso del Consiglio dei Patriarchi Cattolici Orientali (CPCO) sul tema: “La vocazione e la missione dei fedeli laici in Medio Oriente”. Erano presenti le loro beatitudini i patriarchi dei maroniti, dei greco-melkiti cattolici, degli armeni cattolici, dei siro-cattolici, dei copti cattolici, dei caldei dellÂ’Iraq e il patriarca latino di Gerusalemme, insieme ai loro collaboratori. AllÂ’evento sono stati invitati il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, che ha tenuto una conferenza sul tema “Christifideles laici alla luce del magistero di Papa Benedetto XVI”, mons. Dominique Rey, vescovo di Fréjus-Toulon (Francia) che ha parlato su: “Una riflessione teologica sullÂ’identità del fedele laico”, e il prof. Guzmán Carriquiry, sottosegretario dello stesso Pontificio Consiglio per i Laici, intervenuto con una relazione sulla nuova stagione aggregativa dei fedeli laici. Nello svolgimento di questo importante Congresso, la loro presenza è stata una preziosa occasione per conoscere più a fondo la realtà del laicato cattolico del Medio Oriente e la sollecitudine dei loro pastori. I tre conferenzieri, onorati e squisitamente accolti come ospiti dei patriarchi, sono stati anche ospiti dellÂ’Università cattolica Saint Joseph di Beirut, nella quale hanno tenuto conferenze rivolte a un nutrito gruppo di laici libanesi convocati dal Consiglio nazionale dei laici del Libano, con il quale il Pontificio Consiglio per i Laici mantiene ottimi rapporti di dialogo e di consultazione. Il soggiorno nel “Paese dei cedri” è stato segnato anche da pellegrinaggi, visite e incontri edificanti.

In occasione di questo Congresso, i patriarchi hanno approvato allÂ’unanimità un importante progetto pastorale per rilanciare e orientare, con una rinnovata consapevolezza, la presenza dei laici cattolici in questa regione, culla del cristianesimo, ricca di tradizioni cristiane ma gravata da drammatici problemi e di fronte a notevoli sfide. È stata infatti presa la decisione di promuovere in tutti i Paesi della regione (Egitto, Giordania, Libano, Siria, Palestina, Iraq e Israele) Congressi nazionali del laicato cattolico, con lÂ’accompagnamento dei loro Pastori. Essi avranno luogo tra novembre 2009 e giugno 2010 e saranno occasioni importanti per un dialogo approfondito tra vescovi e laici, in ogni Paese, alla luce della vocazione e missione dei fedeli laici nei diversi contesti e nelle particolari circostanze in cui vivono e sono chiamati a rendere testimonianza di Cristo. Da questi momenti di riflessione e dialogo si attende anche un valido contributo in vista dellÂ’Assemblea del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente che il Santo Padre ha indetto per il mese di ottobre 2010.

Questo itinerario si concluderà con il secondo Congresso del laicato del Medio Oriente, previsto per la fine dellÂ’anno 2011, con la presenza dei patriarchi e di vescovi della regione, di delegazioni di fedeli laici di ogni Paese e di delegazioni dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità che sono presenti in questÂ’area geografica. Esso potrà avere come punto di riferimento fondamentale il lavoro e lÂ’esito del sinodo del prossimo ottobre. Ricordiamo che il primo Congresso dei laici del Medio Oriente ha avuto luogo a Beirut dal 10 al 14 giugno 1997.

È stato deciso, inoltre, di ristampare in lingua araba lÂ’esortazione apostolica post-sinodale Christifideles laici per distribuirla largamente in tutta la regione e tenerla presente come riferimento prezioso del magistero ecclesiale nello svolgimento dei Congressi nazionali e di quello regionale.

Il Pontificio Consiglio per i Laici ha espresso il più vivo incoraggiamento e il proprio sostegno a questo progetto, rendendosi disponibile a convocare al momento opportuno, in collaborazione con i patriarchi, il secondo Congresso dei laici cattolici del Medio Oriente.

 

 

Riconoscimenti giuridici e approvazioni statutarie
 

Il Pontificio Consiglio per i Laici:

• con decreto del 22 giugno 2009 ha riconosciuto la Pan-American Catholic Health Care Network come associazione internazionale di fedeli, approvandone gli statuti “ad experimentum”. La Pan-American Catholic Health Care Network è nata in risposta alle richieste espresse dal Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II nellÂ’esortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in America (nn. 21 e 22). Scopo dellÂ’associazione è la promozione di opere di carità, pietà e sviluppo sociale, secondo la tradizione della Chiesa, mediante lÂ’impegno a fornire lÂ’assistenza sanitaria e lÂ’aiuto necessario ai malati, ai sofferenti e ai più bisognosi in tutta lÂ’America Latina e nei Caraibi.

• Con decreto del 16 luglio 2009 ha riconosciuto la Comunità Cenacolo come associazione internazionale di fedeli, approvandone gli statuti “ad experimentum”. La Comunità Cenacolo nasce per iniziativa di Rita Petrozzi, nota come madre Elvira, la quale rispondendo a una chiamata del Signore decide di dedicare la propria vita ai giovani soli, tossicodipendenti ed emarginati. LÂ’intuizione profonda che guida madre Elvira proviene dalla percezione che ciò che quei giovani cercano non sia qualcosa, ma Qualcuno: il Padre. Per questo i membri dellÂ’associazione si propongono di offrire, a tutti coloro che vengono accolti nelle case della Comunità, non solo un luogo in cui essere assistiti, ma anche un cammino esplicito di conversione e di rinascita nella luce di Cristo.

• Con decreto del 15 agosto 2009 ha concesso lÂ’approvazione definitiva degli statuti di Encounters of Married Couples.

• Con decreto dellÂ’8 settembre 2009 ha approvato i nuovi statuti dellÂ’International Federation of Catholic Medical Associations.

• Con decreto del 14 settembre 2009 ha riconosciuto il Movimiento Consolación para el Mundo come associazione internazionale di fedeli, approvandone gli statuti “ad experimentum”. Il Movimiento Consolación para el Mundo è legato alla Congregazione delle Suore di Nostra Signora della Consolazione e chiama i propri membri a partecipare del carisma di santa Maria Rosa Molas. Conoscendo Cristo e amandolo, essi si impegnano ad annunciarlo quale unica consolazione dellÂ’uomo e a portarlo nelle occupazioni proprie del loro stato di vita laicale, impregnando tutte le realtà sociali con lo spirito cristiano della consolazione.

• Con decreto del 14 settembre 2009 ha concesso allÂ’Asociación de Cooperadores Amigonianos lÂ’approvazione definitiva degli statuti.

• Con decreto del 24 settembre 2009 ha approvato le modifiche apportate agli statuti dellÂ’Association Saint François de Sales.

• Con decreto del 17 ottobre 2009 ha approvato i nuovi statui del Mouvement International dÂ’Apostolat des Enfants.

• Con decreto del 10 dicembre 2009 ha soppresso lÂ’associazione Perpetual Eucharistic Adoration.

 

Attualmente, il Dicastero sta procedendo allÂ’esame delle domande di riconoscimento canonico presentate dalle seguenti aggregazioni laicali: Movimento Apostolico di Schönstatt, Movimiento de la Palabra de Dios, Legio Mariae, Communauté du Chemin Neuf, Comunità Gesù Risorto, Misioneros de la Esperanza, Comunità Nuovi Orizzonti, Hogar de la Madre, Movimiento Athletae Christi, Comunidades Cristianas Comprometidas EAS, Movimento Apostolico, Jesus Youth.

 

 

Visite ad limina

 

Nel settembre scorso è iniziata la visita ad limina dei vescovi del Brasile, una nazione che conta più di quattrocentocinquanta presuli. Nei quattro mesi conclusivi del 2009 abbiamo ricevuto la visita di cinque gruppi di vescovi provenienti dagli Stati Federali di Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Alagoas, Paraíba, Pernambuco, Rio Grande do Norte, Ceará, Piauí, São Paulo, Rio Grande do Sul e Santa Catarina. La visita ad limina dei Pastori brasiliani riprenderà nel giugno 2010 e si concluderà a novembre. Il Brasile indubbiamente fa parte del novero delle nazioni “emergenti”: in effetti, accanto a gravi problemi e difficili sfide, non mancano fondati motivi di fiducia nel progresso umano e sociale del Paese. La Chiesa in particolare vive un momento di transizione molto promettente. Una nuova e decisiva spinta allÂ’evangelizzazione è venuta dalla quinta Conferenza dellÂ’Episcopato Latinoamericano, tenuta proprio in Brasile, presso il Santuario di Aparecida, e dalla concomitante visita del Papa, che in quella circostanza ha voluto offrire il contributo del suo alto Magistero in particolare alla Chiesa che è in Brasile. Sono ben noti i gravi problemi di questa grande nazione: una diffusa miseria che si concentra specialmente nelle periferie delle grandi città e le gravi disuguaglianze sociali, lÂ’inconsistenza di tante famiglie, che incide profondamente sulla condizione di emarginazione e di profondo disagio di tanta parte dellÂ’infanzia e della gioventù. Purtroppo nei decenni scorsi la reazione di numerosi uomini di Chiesa a queste gravi sofferenze e ingiustizie ha portato a volte a una riduzione del messaggio evangelico alla sola dimensione sociale e allÂ’assunzione di categorie di pensiero estranee e sovente in contraddizione col vangelo stesso, nonché alla diffusione di un sentimento di diffidenza nei confronti della Chiesa universale. Questo impoverimento della predicazione e tanti atteggiamenti di contestazione verso la gerarchia hanno provocato un massiccio esodo di cattolici verso confessioni protestanti, specialmente di stampo pentecostale, e sette di ogni tipo, che hanno approfittato del disorientamento dei fedeli e del vuoto nellÂ’annuncio lasciato dai cattolici. Tuttavia il Signore non abbandona la sua Chiesa, e negli ultimi anni si assiste a un sorprendente rinnovamento suscitato dallo Spirito Santo e confermato dalla nuova consapevolezza che la Chiesa sta maturando. I vescovi che ci hanno visitato hanno testimoniato del nuovo impulso che sta ricevendo lÂ’evangelizzazione e dellÂ’efficace apporto delle conclusioni di Aparecida alla pastorale, specialmente nella vita dei fedeli laici. Uno dei segnali più evidenti è lÂ’opera dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, in particolare del Rinnovamento Carismatico Cattolico, che stanno aiutando la Chiesa a ritrovare se stessa. Soprattutto è impressionante il numero e la forza di alcune nuove comunità di ispirazione carismatica, nate proprio in questa terra, che già si stanno diffondendo in America Latina e in tutto il mondo, ricche di vocazioni e di zelo missionario. Si tratta certamente di realtà non ancora mature e formate quasi interamente da giovani, pieni di coraggio, che a volte devono confrontarsi con strutture ecclesiali e mentalità che fanno fatica a comprendere il nuovo; i vescovi però stanno lavorando alacremente per governare questa straordinaria vitalità ecclesiale e per rilanciare lÂ’intera pastorale a tutti i livelli, promuovendo lÂ’annuncio del vangelo, la formazione dei fedeli laici, specialmente dei moltissimi cristiani che hanno responsabilità diretta nella catechesi, ma anche valorizzando la dottrina sociale della Chiesa, per aiutare i fedeli impegnati nella società e nella politica a perseguire il vero bene comune, con particolare riguardo ai temi del rispetto della vita, del sostengo alla famiglia e della giustizia sociale. In breve, abbiamo incontrato un episcopato certamente conscio delle difficoltà e delle complesse sfide che la Chiesa deve affrontare, ma assai motivato, forte della speranza che viene dal Signore, confermata dalla nuova stagione che sta conoscendo la Chiesa che è in Brasile.

 

 

 

La potenza della Croce
 

Il nuovo video sulla Croce delle Gmg
 

Nel 2005 il nostro dicastero aveva realizzato un primo video di presentazione della Croce delle Gmg, intitolato Giovanni Paolo II e la Croce dei giovani, della durata di trentaquattro minuti. Ideato da mons. Francis Kohn e dalla Sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici, di cui egli era responsabile, e prodotto da Manuel de Teiffé (Shineout), il video tracciava la storia della Croce da quando era stata affidata ai giovani da Giovanni Paolo II, nellÂ’aprile 1984, fino al 2005, ripercorrendo tutte le Gmg.

Per lÂ’accoglienza dei gruppi di giovani al Centro San Lorenzo e per accompagnare il pellegrinaggio della Croce in Spagna, in preparazione della Gmg di Madrid, è sembrato utile realizzare un nuovo video, complementare e più breve (diciotto minuti), per spiegare il senso della Croce ai giovani di oggi. Perché questa Croce delle Gmg è amata da tante persone? Che cosa può cambiare nella vita dei giovani?

Dopo una breve carrellata sulla storia della Croce, questo nuovo video dà la parola a diciassette giovani provenienti dai cinque continenti. Attraverso alcune testimonianze, molto personali e spesso commoventi, si delineano i diversi aspetti del mistero della Croce e il loro impatto nella vita dei cristiani. Sulla Croce, Cristo si fa prossimo a colui che soffre. Dalla Croce, il cristiano riceve il perdono dei suoi peccati e impara a perdonare i suoi nemici. Poiché la resurrezione nasce dalla Croce, questa apre i cuori in lutto alla speranza della vita eterna. Tutto questo, i giovani intervistati lo testimoniano con convinzione.

Illustrato da brani cinematografici del Gesù di Nazareth e dalle immagini dei numerosi pellegrinaggi della Croce in tutto il mondo, questo video non è soltanto una potente catechesi, ma anche un invito vigoroso a venire a venerare la Croce delle Gmg, rivolto ai giovani del mondo intero. Sulle orme di Giovanni Paolo II, con delle proposte luminose, Benedetto XVI chiama i giovani a venire a dire il proprio “sì” alla Croce, perché la loro vita possa realizzarsi.

Ideato da don Eric Jacquinet, attuale responsabile della Sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici, in collaborazione con il Centro San Lorenzo e lÂ’Emmanuel School of Mission, questo video è prodotto da H2ONews. Sarà disponibile dal mese di febbraio 2010 in sei lingue: francese, inglese, italiano, polacco, spagnolo e tedesco.

 

 

Contatti con associazioni e movimenti

 

Nel corso del secondo semestre dellÂ’anno, il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, S.Em. il cardinale Stanisław Ryłko, ha ricevuto responsabili e rappresentanti dei seguenti movimenti, associazioni e nuove comunità: Federazione Internazionale Pueri Cantores; Forum Internazionale di Azione Cattolica; Communauté des Béatitudes; Opera di Nàzaret; Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellow-ships; Comunità Nuovi Orizzonti; Movimiento de Vida Cristiana; Communauté Chemin Neuf; Talleres de Oración y Vida; Movimento dei Focolari; Union Mondiale des Organisations Féminines Catholiques (UMOFC); Comunità Gesù Risorto; Fraternità di Comunione e Liberazione; ICPE Mission. Ha ricevuto il sig. Laurent Landete, nuovo Moderatore della Communauté de lÂ’Emmanuel.

• Il cardinale Ryłko ha partecipato al Meeting per lÂ’amicizia fra i popoli che si è tenuto a Rimini dal 23 al 29 agosto.

• In occasione dellÂ’incontro internazionale per la pace “Religioni e culture in dialogo”, organizzato a Cracovia dalla Comunità di SantÂ’Egidio dal 6 allÂ’8 settembre, il cardinale Ryłko ha presieduto il panel “Memoria e profezia: lÂ’eredità di Giovanni Paolo II”.

• Il 22 settembre ha tenuto la relazione “Il Rinnovamento Carismatico Cattolico nella Chiesa” ai partecipanti al terzo Corso internazionale di Formazione per Responsabili, organizzato a Roma dall’International Catholic Charismatic Renewal Services (ICCRS).

• Il 27 dicembre, festa della Sacra Famiglia di Nazareth, ha partecipato a Madrid al raduno europeo delle famiglie organizzato dall’arcidiocesi della capitale spagnola in collaborazione con il Cammino Neocatecumenale.

 

Il segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, S.E. mons. Josef Clemens, ha ricevuto i responsabili della Conferenza Internazionale Cattolica dello Scoutismo (ICCS), i partecipanti al terzo Corso internazionale di Formazione per Responsabili, organizzato a Roma dallÂ’International Catholic Charismatic Renewal Services (ICCRS), i responsabili del Movimento Internazionale degli Intellettuali Cattolici (MIIC-Pax Romana), dellÂ’Obra Social Nossa Senhora da Glória – Fazenda da Esperança, dei Foyers de Charité, della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships, della Federazione Internazionale Pueri Cantores.

• Il 25 e 26 agosto S.E. mons. Clemens ha partecipato a Rimini alla 30a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli.

• Il 13 dicembre, ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella Chiesa di Santa Maria in Traspontina in occasione del 30° anniversario della morte di padre Riccardo Lombardi, S.I., Fondatore del Movimento per un Mondo Migliore - Servizio di Animazione Comunitaria.

 

Il sottosegretario del dicastero, prof. avv. Guzmán Carriquiry, ha incontrato responsabili e rappresentanti del Coordinamento Internazionale della Gioventù Operaia Cristiana (CIJOC), del Movimento Internazionale degli Intellettuali Cattolici (MIIC-Pax Romana), della Gioventù Studentesca Cattolica Internazionale (JECI), della Sociedad San Juan (Argentina).

• L’11 luglio il prof. Carriquiry ha tenuto una conferenza ai giovani formatori nel Movimento apostolico “Regnum Christi” (Roma) sull’impegno cristiano ed ecclesiale dei giovani.

• Il 1° agosto ha tenuto la conferenza “Segni di speranza” alla IV “Ultreya” mondiale dei Cursillos de Cristiandad tenutasi a Los Angeles (USA).

• Dal 28 al 30 agosto ha partecipato a Schönstatt, in Germania, al Congresso Internazionale della comunità sacerdotale dei Padri di Schönstatt, con un intervento sulle sfide che si pongono al Movimento apostolico di Schönstatt nella Chiesa.

• Il 7 novembre ha tenuto una conferenza al Congresso europeo del Rinnovamento Carismatico Cattolico, organizzato dall’International Catholic Charismatic Renewal Services (ICCRS) a Budapest (Ungheria).

 

Il capoufficio del dicastero, mons. Miguel Delgado Galindo, ha rappresentato il Pontificio Consiglio per i Laici al raduno nazionale dei movimenti “Insieme per l’Europa”, svoltosi a Loppiano il 19 e 20 settembre. Insieme a mons. Delgado era presente anche il dott. Stefano De Pasquale Ceratti.

• Il 10 luglio, il rev. Eric Jacquinet, responsabile della Sezione Giovani, ha tenuto una relazione sulle Gmg ai formatori del Movimento apostolico Regnum Christi riuniti a Roma.

• Nei giorni 8 e 9 agosto, ha partecipato al “Forum des jeunes” organizzato a Paray-le-Monial (Francia) dalla Communauté de lÂ’Emmanuel.

• Il 22 agosto ha partecipato al “Festival Saint-Jean” organizzato a Saint-Quentin-sur-Indrois (Francia) dalla Communauté Saint-Jean.

 

La sig.na Ana Cristina Villa Betancourt, responsabile della Sezione Donna, ha incontrato la presidente e il Comitato di presidenza dellÂ’Union Mondiale des Organisations Féminines Catholiques (UMOFC).

 

 

Altri appuntamenti
 

Nel corso del secondo semestre dellÂ’anno, il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, S.Em. il cardinale Stanisław Ryłko, ha ricevuto S.E. mons. Giovanni Tonucci, prelato di Loreto e delegato pontificio del Santuario della Santa Casa; S.E. mons. Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro; S.E. mons. Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola; S.E. mons. Giambattista Diquattro, nunzio apostolico in Bolivia.

Ha ricevuto la visita del dott. Yago de la Cierva, direttore delle Comunicazioni per la Gmg di Madrid 2011; della sig.ra Lola Velarde, presidente della Red Europea del Instituto de Política Familiar; del Preposito generale della Compagnia di Gesù il rev. padre Adolfo Nicolás; della sig.ra Marguerite Peeters, direttrice dellÂ’Institute for Intercultural Dialogue Dynamics.

• S.Em. il cardinale Ryłko ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva della prima giornata dei lavori della Conferenza internazionale svoltasi presso la Pontificia Accademia Teologica di Cracovia nei giorni 11-12 settembre sul tema “Il ruolo della Chiesa cattolica nel processo dellÂ’integrazione europea”.

• Su invito del vescovo di Fabriano-Matelica, S.E. mons. Giancarlo Vecerrica, il 26 settembre il cardinale Ryłko ha presieduto nella cattedrale di Fabriano la concelebrazione eucaristica a chiusura del Convegno pastorale diocesano sullÂ’azione delle aggregazioni laicali.

• Il 9 dicembre, presso la Sala Marconi della Radio Vaticana, è intervenuto alla presentazione del libro “Una civiltà dellÂ’amore” di Carl A. Anderson, Cavaliere Supremo dei Knights of Columbus e Membro del Pontificio Consiglio per i Laici.

 

S.E. mons. Josef Clemens, segretario del dicastero, ha ricevuto S.Em. card. Eusébio O. Scheid, arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro; S.E. mons. Robert Zollitsch, arcivescovo di Friburgo (Germania) e presidente della Conferenza episcopale tedesca; S.E. mons. Czeslaw Kozon, vescovo di Copenhagen (Danimarca); S.E. mons. Egon Kapellari, vescovo di Graz-Seckau (Austria); S.E. mons. Miguel A. Aguilar Miranda, ordinario miliare dellÂ’Ecuador, responsabile della pastorale dei laici; S.E. mons. Mathew Arackal, vescovo della diocesi di Kanjirapally dei Siro-Malabaresi (India); il prof. Gino Ferretti, Rettore dellÂ’Università degli studi di Parma; lÂ’onorevole dott. Maria Fekter, Ministro dellÂ’interno della Repubblica dÂ’Austria, responsabile per lo Sport; mons. dott. Alfredo Zecca, Rettore della Pontificia Università Cattolica Argentina, accompagnato dal dott. Nicolás Lafferriere, Segretario accademico, e dal dott. Gabriel Limodio, Decano della Facoltà di Diritto; il sig. Michael Thielen, segretario generale della Fondazione Konrad Adenauer; un gruppo di parlamentari delle due Camere della Repubblica dÂ’Austria; la sig.ra Elsbeth Beha, vicepresidente dellÂ’Associazione sportiva cattolica tedesca (DJK), con trenta responsabili dellÂ’associazione; il sig. Benjamin Harnwell, presidente del Dignitatis Humanae Institute di Bruxelles (Belgio); il rev. Robert A. Sirico, presidente dellÂ’Acton Institute; un gruppo di novizi della congregazione dei Legionari di Cristo; un gruppo di studenti guidati dal responsabile della Pastorale universitaria rev. dott. Markus Wasserfuhr, dellÂ’arcidiocesi di Colonia (Germania).

• LÂ’8 luglio S.E. mons. Clemens è intervenuto alla Conferenza stampa di presentazione della stagione sportiva 2009-10 del Centro Sportivo Italiano, presso la Sala Giunta del CONI (Roma).

• Dal 2 al 4 ottobre ha guidato la delegazione della Santa Sede al XIII Congresso promosso dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a Copenhagen (Danimarca), con un intervento su “I valori olimpici”.

• Il 9 novembre ha partecipato a Roma all’apertura del VI Congresso Mondiale della Pastorale dei Migranti e dei Rifugiati organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

• Il 18 dicembre, presso lÂ’Aula Magna della Libera Università Maria Ss.ma Assunta (LUMSA) a Roma, è intervenuto allÂ’incontro sul tema “Calcio, valori in gioco” con una riflessione su “Il calcio e lo sport nel pensiero di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI”.

 

Il sottosegretario, prof. avv. Guzmán Carriquiry, ha ricevuto la visita di Alejandro Carbajal, presidente di Serra International; dei responsabili del Consiglio nazionale dei laici del Venezuela; della Catholic Association of Latino Leaders (CALL); del Centro Latinoamericano para el Desarrollo, la Integración y la Cooperación (CELADIC); del Dignitatis Humanae Institute.

• Il 5 e il 9 luglio il prof. Carriquiry ha tenuto le conferenze di apertura e chiusura al corso “La Chiesa e la crisi economica. Diagnosi e proposte a partire da un giudizio cristiano”, organizzato dall’Universitat Abat Oliba CEU di Barcellona (Spagna).

• Il 3 e 4 ottobre ha partecipato al Convegno Internazionale Sturziano organizzato a Catania dal Rinnovamento nello Spirito Santo e dalla Fondazione Mons. Francesco Di Vincenzo.

• Nei giorni del XIX Congresso del Consiglio dei patriarchi cattolici orientali (Libano, 5-9 ottobre), ha tenuto allÂ’Università cattolica Saint Joseph di Beirut la conferenza sulla nuova stagione aggregativa dei fedeli laici.

• Il 18 ottobre ha inviato un messaggio ai dirigenti sindacali riuniti a Buenos Aires (Argentina) in occasione delle Giornate di studio sull’enciclica Caritas in Veritate promosse dall’Unione Operaia Metallurgica (UOM).

• Il 18 novembre ha partecipato alla presentazione, tenutasi presso la sede della Commissione Pontificia per lÂ’America Latina, a Roma, del “Modelo alternativo de desarrollo humano integral para America Latina” proposto dal direttore generale del Centro Latinoamericano para el Desarrollo, la Integración y Cooperación (CELADIC).

• Il 20 novembre ha partecipato al Convegno promosso dalla diocesi di Cassano allo Ionio sul tema “La Chiesa che vorrei”, con una conferenza su “I laici nella Chiesa oggi”.

• Il 12 dicembre, invitato da sei sindaci del Monferrato, ha tenuto una Conferenza a Ponti (AL) sull’enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate.

 

Il rev. Eric Jacquinet, responsabile della Sezione Giovani, ha ricevuto la visita di S.E. mons. Francis Xavier Osamu Mizobe, vescovo di Takamatsu (Giappone) accompagnato da un gruppo di giovani; di S.E. mons. Claude Feidt, vescovo di Aix-en-Provence (Francia) e dei seminaristi della diocesi; del prof. Alvaro Granados, docente della Pontificia Università della Santa Croce di Roma; del rev. P. Paul Tiga Zangre, assistente ecclesiale della Gioventù Studentesca Cattolica Internazionale (JECI).

• Il 19 luglio il rev. Jacquinet ha fatto visita al Centro Giovanni Paolo II di Loreto dove ha incontrato S.E. mons. Giovanni Tonucci, prelato di Loreto e delegato pontificio della Santa Casa.

• Dal 29 al 31 agosto il rev. Jacquinet ha partecipato al convegno di pastorale giovanile “Kerygma”, organizzato a La Sainte-Baume dai responsabili di Pastorale giovanile della diocesi di Aix-en-Provence (Francia).

• Ha partecipato all’incontro dei responsabili della pastorale giovanile delle diocesi della Spagna, organizzato dal 2 al 4 ottobre a Santo Domingo de la Calzada, dal dipartimento di pastorale giovanile della Conferenza episcopale spagnola, tenendo una conferenza su “La Gmg e la pastorale giovanile secondo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI”.

• Il 12 e il 13 ottobre ha partecipato al corso di formazione dei responsabili di pastorale giovanile, organizzato dal Servizio nazionale di pastorale giovanile della Conferenza episcopale ceca, nella diocesi di Hradec Kralové (Repubblica Ceca), tenendo delle conferenze su “La Gmg e la pastorale giovanile secondo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI”, su “LÂ’evangelizzazione dei giovani secondo la Evangelii Nuntiandi di Paolo VI” e su “La missione della Chiesa tra i giovani secondo il messaggio di Benedetto XVI per la Gmg 2009”.

• Il 22 ottobre ha partecipato a Metaponto (MT) al convegno organizzato dal Servizio nazionale di pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana, con una relazione su “Perché partecipare alla Gmg di Madrid 2011?”.

• Ha partecipato al “National Catholic Youth Day” organizzato dalla Conferenza episcopale olandese l’8 novembre a Den Bosch e ha tenuto una conferenza sulle Gmg.

 

Il rev. P. Kevin Lixey, responsabile della Sezione “Chiesa e sport” ha ricevuto la visita del rev. Chris Townsend, direttore dell’ufficio stampa della Conferenza episcopale del Sudafrica, e del generale dott. Gianni Gola, presidente del Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM).

• Il 18 settembre il rev. P. Lixey ha partecipato al 14° Congresso del Comitato Europeo di Storia dello Sport, che si è svolto a Pisa presso il Polo Universitario “Carmignani”, dal 17 al 20 settembre 2009 sul tema: “Il corpo e il senso del limite”.

• Il 19 settembre ha partecipato a Milano al Convegno per dirigenti del Centro Sportivo Italiano.

• Il 28 novembre è intervenuto al Convegno organizzato a Nitra (Slovacchia) in occasione del 100° anniversario dellÂ’associazione sportiva cattolica OROL Slovacchia, con una relazione su “Cosa apporta la fede alla pratica sportiva”.

• Il 6 dicembre ha partecipato ad Assisi al Convegno annuale del Centro Sportivo Italiano con una conferenza su “La bellezza dello sport, portatore della speranza”.

 

La sig.na Ana Cristina Villa Betancourt, responsabile della Sezione Donna, e membro del Comitato scientifico dellÂ’Istituto “Mulieris Dignitatem” per studi sulla unidualità uomo e donna, ha ricevuto la direttrice didattica dellÂ’Istituto, prof.ssa Laura Tortorella. Ha incontrato lÂ’on. Paola Binetti per discutere della possibilità di un convegno di donne cattoliche impegnate in politica. Ha avuto un incontro di lavoro con i collaboratori della Sezione, i professori Attilio Danese, Giulia Paola Di Nicola e Giorgia Salatiello. Ha incontrato il dott. Cristian Ricci, presidente dellÂ’associazione “Scienza e vita” di Pontremoli-Lunigiana.

• Nell’ambito del seminario organizzato dal Lay Centre at Foyer Unitas Institute di Roma nei giorni 1-6 luglio sul tema “Co-Workers in the Vineyard of the Lord”, la sig.na Villa Betancourt ha introdotto il tema della tavola rotonda “Co-Workers Called to Communion and Mission”.

• L’11 luglio la sig.na Villa Betancourt ha tenuto una conferenza sulla donna nella Chiesa a un gruppo di giovani donne del Movimento Apostolico Regnum Christi in corso di formazione a Roma.

 

S.Em. il card. Ryłko ha ricevuto S.E. il prof. Miguel Humberto Díaz, ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede; S.E. il sig. Hans-Henning Horstmann, ambasciatore della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede; S.E. la signora Anne Leahy, ambasciatore del Canada presso la Santa Sede.

 

S.E. mons. Clemens ha incontrato lÂ’ambasciatore della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede S.E. il sig. Hans-Henning Horstmann; lÂ’ambasciatore britannico presso la Santa Sede S.E. il sig. Francis Campbell, accompagnato da S.E. Rowan Williams arcivescovo di Canterbury.

Il 14 dicembre, in occasione del XXV anniversario dellÂ’inaugurazione della sede dellÂ’Ambasciata tedesca presso la Santa Sede, ha partecipato alla cerimonia commemorativa in presenza dellÂ’onorevole Hans-Dietrich Genscher, ministro emerito degli affari esteri della Germania.