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NOTIZIARIO 22/2011

 

 

 

 

Il Presidente ai lettori

La Chiesa celebrerà il prossimo anno la XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla “ Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana ” (7­28 ottobre 2012), un ambito nel quale i laici sono chiamati a svolge­re un ruolo da protagonisti. Nello stesso periodo ricorre il 50° anniversario della convocazione del Concilio Vaticano II (12 ottobre 2012), grazie al quale per la Chiesa è scoccata – per l’appunto – l’“ ora del laicato ”. Siamo, dunque, in un periodo propizio per riflettere sul Magistero del Concilio riguardo alla vocazione e missione dei laici, anche attraverso i suoi sviluppi successivi (in particolare il Sinodo dei Vescovi del 1987 e la relativa esortazione apostolica post­sinodale Christifideles laici, magna char­ta del laicato cattolico!). Potremo così stilare un bilancio di quanto è avvenuto, ma so­prattutto guardare con fiducia al futuro, decifrando i nuovi scenari socio­culturali in cui la Chiesa è chiamata oggi a svolgere la sua missione. Nei Lineamenta del prossimo Sinodo leggiamo: « I nuovi scenari con cui siamo chiamati a confrontarci chiedono di sviluppare una critica degli stili di vita, delle strutture di pensiero e di valore, dei lin­guaggi costruiti per comunicare. Essa al medesimo tempo deve funzionare anche come autocritica del cristianesimo moderno [...] La nuova evangelizzazione ci chiede di con­frontarci con questi scenari non restando chiusi nei recinti delle nostre comunità e delle nostre istituzioni, ma accettando la sfida di entrare dentro questi fenomeni, per prendere la parola e portare la nostra testimonianza dal di dentro. Questa è la forma che la martyria cristiana assume nel mondo d’oggi, accettando il confronto anche con quelle recenti forme di ateismo aggressivo o di secolarizzazione estrema...» (n. 7). Ecco il va­sto campo della missione dei fedeli laici oggi! Tornano in mente le parole della Christifideles laici: « Situazioni nuove, sia ecclesiali sia sociali, economiche, politiche e cultu­rali, reclamano oggi, con una forza del tutto particolare, l’azione dei fedeli laici. Se il disimpegno è sempre stato inaccettabile, il tempo presente lo rende ancora più colpevo­le. Non è lecito a nessuno di rimanere in ozio » (n. 3).

Oggi si parla molto spesso di fedeli laici e la relativa bibliografia teologica, pa­storale e canonistica continua ad accrescersi. Ho però l’impressione che non sem­pre si percepisca ciò che è veramente essenziale. Cosa voglio dire in concreto? Ri­spondo brevemente, evidenziando tre aspetti.

1. Tornare all’essenziale vuol dire ristabilire un concetto chiaro di identità cri­stiana. Nella cultura post­moderna l’identità cristiana è seriamente insidiata. Il relativismo e il “ pensiero debole ” generano personalità fragili, frammentate e incoerenti mentre i nuovi modelli di vita seminano smarrimento e confusione anche tra i battezzati. Il quadro “ identitario ” di un cristiano medio sembra il risultato di un in­sieme confuso di scelte arbitrarie e di comodo. Perciò papa Benedetto XVI non smette di sottolineare che l’identità di ogni discepolo di Cristo viene dal Battesimo: «Â“ Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me ” (Gal 2,20). È stata cambiata così la mia identità essenziale, tramite il Battesimo, e io continuo ad esistere soltan­to in questo cambiamento [...] è questa la formula dell’esistenza cristiana fondata nel Battesimo, la formula della risurrezione dentro al tempo, la formula della “ no­vità ” cristiana chiamata a trasformare il mondo » (Discorso al IV Convegno della Chiesa italiana, 19 ottobre 2006). Dunque l’avvenimento decisivo e fondante del­l’identità cristiana è l’incontro personale con Cristo: « All’inizio dell’essere cristia­no non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avveni­mento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva » (Deus caritas est, n. 1). Da qui la necessità di offrire ai nostri laici una approfondita iniziazione cristiana post­battesimale.

1. Tornare all’essenziale vuol dire realizzare una presenza visibile e incisiva nella società, essere “ lievito evangelico ”, “ sale ” e “ luce ” del mondo, guidati dal­la dottrina sociale della Chiesa. È questo il punto nevralgico della vocazione e della missione dei laici, il loro “ carattere secolare ”: «È proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio » (Lumen gentium, n. 31). Oggi i fedeli laici sono chiamati ad andare contro­corrente rispetto alla cultura dominante che vorrebbe eliminare Dio dalla sfera pubblica, manifestando talvolta una vera e propria “ cristianofobia ”, espressione di un pericoloso fondamentalismo laicista. È ora di uscire dalle sacrestie, rinunciando ad abusati discorsi vuoti e auto­referenziali, per diventare veri testimoni e missionari del Vangelo... Per noi cristia­ni il problema non è scoprirci minoranza, ma essere insignificanti, “ insipidi ”, per­dere il “ sapore evangelico ”.

2. Infine, la sfida forse più importante: tornare all’essenziale significa rimettere Dio al centro della propria vita, argomento che al Papa sta molto a cuore: « Spesso ci preoccupiamo affannosamente delle conseguenze sociali, culturali e politiche della fede, dando per scontato che questa fede ci sia, ciò che purtroppo è sempre meno realista. Si è messa una fiducia forse eccessiva nelle strutture e nei program­mi ecclesiali, nella distribuzione di poteri e funzioni; ma cosa accadrà se il sale di­venta insipido? » (Omelia al Terreiro do Paço di Lisbona, 11 maggio 2010). Que­sto è il senso della questione posta dal Papa nel suo recente libro­intervista: “ Non dobbiamo forse nuovamente ricominciare da Dio? ” (Luce del mondo, Città del Va­ticano 2010, p. 113). Ecco il vero problema dell’uomo d’oggi: la questione di Dio! E formare i fedeli laici vuol dire aiutarli a scoprire la centralità di Dio: e non di un Dio qualunque, ma del Dio che si è rivelato nel Volto di Gesù Cristo. Qualche gior­no prima della sua elezione al soglio pontificio, papa Ratzinger ribadiva: « Abbia­mo bisogno di uomini che tengano lo sguardo dritto verso Dio, imparando da lì la vera umanità. Abbiamo bisogno di uomini il cui intelletto sia illuminato dalla luce di Dio e a cui Dio apra il cuore, in modo che il loro intelletto possa parlare all’in­telletto degli altri e il loro cuore possa aprire il cuore degli altri. Soltanto attraverso uomini che sono toccati da Dio, Dio può far ritorno presso gli uomini » (L’Europa di Benedetto nella crisi delle Culture, Siena 2005, pp. 63­-64).

Card. Stanisław Ryłko

Presidente

 

Verso Madrid

A El Escorial l’Incontro di preparazione alla Gmg 2011

Nella prestigiosa cornice di El Esco­rial, a Madrid, ha avuto luogo, dal 13 al 15 gennaio 2011, l’incontro di pre­parazione della Gmg del 2011 che ha riunito rappresentanti di 84 Paesi e di 57 movimenti e associazioni ecclesiali, per un totale di 234 delegati, invitati dal Pontificio Consiglio per i Laici e dal Comitato organizzatore spagno­lo. L’incontro – a detta di tutti – si è svolto in un bel clima fraterno, grazie alla perfetta or­ganizzazione messa a punto dal comitato lo­cale, con l’aiuto di un centinaio di volontari spagnoli.

Aprendo l’incontro, il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha affermato che ci troviamo ormai nella « tappa decisiva nell’itinerario di preparazione spirituale e organizzativa della Gmg di Madrid 2011 ». Ai delegati ha espresso la sua gratitudi­ne per la loro collaborazione generosa al buon esito della Gmg. Allo stesso modo, ai volontari spagnoli ha detto: « per molti giovani che giun­geranno da ogni angolo della terra, sarà molto importante vedere nel corso della Gmg la vo­stra capacità di accoglienza, il vostro spirito di sacrificio. A volte svolgerete compiti nascosti, ma non per questo meno importanti ».

Da parte sua, sempre in apertura dei lavori, il presidente del Comitato organizzatore locale della Gmg, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, ha espresso il desiderio di un incontro « vivo, agile e dinamico », e che i delegati « comunichino un’informazione con­creta sui loro bisogni e le loro attese ».

Il venerdì 14 gennaio, a mezzogiorno, l’e­mozione è giunta all’apice quando il cardinale Ryłko ha annunciato solennemente la beatifi­cazione di Giovanni Paolo II il 1° maggio suc­cessivo. L’assemblea si è alzata in piedi e ha applaudito, per lunghi minuti, a colui che è stato l’iniziatore geniale delle Gmg, a colui che ha avuto un amore così grande per i gio­vani da definirsi lui stesso “ amico dei giovani, un amico esigente ”. Nel 1985, anno della pri­ma Gmg, affermò: « tutta la Chiesa, in unione con il Successore di Pietro, si senta maggior­mente impegnata, a livello mondiale, in favore della gioventù, delle sue ansie e sollecitudini, delle sue aperture e speranze, per corrisponde­re alle sue attese, comunicando la certezza che è Cristo » (Discorso per gli auguri natalizi al­la Curia romana, 20 dicembre 1985). Il cardi­nale Rouco Varela, immediatamente dopo, ha annunciato che il beato Giovanni Paolo II sarà uno dei patroni della Gmg, suscitando un nuo­vo sentito applauso.

Durante l’incontro, i delegati dei Paesi e dei movimenti hanno visto passarsi il testi­mone, sul palco, tutti i responsabili del Co­mitato locale che si occupano dei diversi set­tori dell’organizzazione, e hanno ricevuto tutte le informazioni necessarie tanto sui mo­menti maggiori della Gmg (giornate nelle diocesi, messa d’apertura, incontri con il Pa­pa, catechesi, festival dei giovani, Via crucis, veglia finale, messa conclusiva) quanto sui dettagli pratici (alloggio, pasti, trasporti, iscrizioni, traduzioni, visti d’ingresso, volon­tariato ecc.). I delegati hanno così potuto fa­re tutte le domande che hanno voluto e hanno dato anche dei suggerimenti. Il Comitato or­ganizzatore ha dato prova di ascolto e dispo­nibilità per adattarsi al meglio ai bisogni de­gli uni e degli altri. Per esempio, è stato ri­chiesto un aiuto finanziario più consistente per i giovani dei Paesi poveri e si è così ma­nifestata immediatamente una vera solidarie­tà tra i delegati, con alcuni di loro che si sono proposti per delle soluzioni concrete molto impegnative.

I delegati hanno avuto anche l’occasione di visitare, in quei giorni, l’aeroporto di Cua­tro Vientos che accoglierà la veglia finale e la Messa. Negli stessi giorni ha avuto luogo anche un ricevimento ufficiale al Municipio di Madrid. Il sindaco, Alberto Ruiz Gallar dón, ha affermato che farà tutto ciò che sarà in suo potere perché « i parteci­panti si sentano a casa loro e perché Madrid sia la migliore città per l’acco­glienza nella storia delle Gmg ».

I pasti, i momenti delle celebrazio­ni e i tragitti in autobus sono stati l’oc­casione per i delegati, venuti dal mon­do intero, di conoscersi, discutere, scambiarsi opinioni, pregare e speri­mentare l’universalità della Chiesa: una sorta di Gmg in miniatura!

Tra i partecipanti vogliamo segna­lare la presenza del rappresentante del Turkmenistan, Paese che conta cento­cinquanta cattolici; i rappresentanti del Brasile, che confidano che i giovani dell’Amazzonia possano partecipare a Madrid allo stesso titolo dei giovani delle grandi città, grazie a una raccolta di fondi in corso; una giovane norve­gese che divide il suo tempo tra l’Ope­ra di Oslo, dove lavora e il coordina­mento di un gruppo di sessanta pelle­grini che hanno programmato la loro presenza a Madrid. La rappresentante sudafricana, Barbara Koornbally, ha il­lustrato le diverse iniziative dei giova­ni del suo Paese per la preparazione. Tutta la geografia del Paese africano sarà percorsa da una copia della Croce delle Gmg (l’originale è in Spagna dal mese di settembre del 2009) per prepa­rare i giovani all’appuntamento di ago­sto a Madrid. Molti altri sono stati i gruppi presentati da parte dei loro en­tusiasti delegati.

Una bella Gmg, in prospettiva! Sa­rà il frutto della crescente comunione e generosità di tanti tra di noi (organiz­zatori, delegati nazionali e diocesani, responsabili di movimenti e nuove co­munità, sponsor e ventiduemila giova­ni volontari attesi). Sappiamo già, in anticipo, che lo Spirito Santo non man­cherà all’appuntamento, come ogni volta, per condurre i giovani a Cristo e far gustare loro la gioia di essere cri­stiani e di appartenere alla Chiesa.

 

L'attività delle Sezioni

Movimenti e nuove comunità per la nuova evangelizzazione

Sabato 25 giugno 2011, presso la sede del Pontificio Consiglio per i Laici, si è svolto il periodico incontro dei superiori e degli officiali del dicastero con i rappresentanti di movi­menti ecclesiali e nuove comunità internazionali.

È sembrato opportuno, infatti, un incontro sulla nuova evangelizzazione in vista della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema Nova evangelizatio ad christianam fidem tradendam (7­28 ottobre 2012).

Proprio muovendo dai Lineamenta, di recente pubblicati, il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha introdotto l’incontro con un’approfondita riflessione, fornendo ai presenti una chiave di lettura dei principi contenuti in questo documento.

Dopo avere rimarcato l’importanza, per tutti i settori della Chiesa, di prepararsi in modo adeguato alla prossima Assemblea del Sinodo, ha sottolinea­to come i movimenti ecclesiali e le nuove comunità siano storicamente coinvolti come protagonisti nel­la sfida della nuova evangelizzazione, così cara al beato Giovanni Paolo II e al Santo Padre Benedetto XVI, che spesso torna a parlarne nei suoi interventi.

Una riflessione approfondita si rende necessaria, secondo le parole del cardinale, perché oggi si corre il rischio di far diventare la “ nuova evange­lizzazione ” una sorta di slogan, del quale si parla molto, ma di cui poco si conoscono e si analizzano i contenuti ed i valori di base. Citando il n. 15 e il n. 29 della lettera apostolica Novo millennio ineunte di Giovanni Paolo II, nonché l’omelia di Benedetto XVI in occasione della Santa Messa celebrata con l’episcopato della Svizzera il 7 novembre 2006, il cardinale ha ricordato come i due pontefici abbiano richiamato tutti i cattolici a salvaguardare il primato dell’essere sul fare: dell’essere cristiani, dell’essere comunità, dell’essere Chiesa.

La nuova evangelizzazione deve scaturire da un modo rinnovato di essere cristiani. La pedagogia della fede, generata nel carisma, dà vita al rinnovamento di tutti i battezzati.

I movimenti ecclesiali e le nuove comunità hanno straordinarie capacità di liberare entusiasmo missionario e slancio apostolico in tanti cristiani che non erano consapevoli di queste loro capacità.

Per queste realtà, ha sottolineato ancora il cardinale Ryłko, la nuova evangelizzazione può e deve essere occasione di rinnovamento e di riscoperta dell’identità e della bellezza del proprio carisma, dato per il bene della Chiesa e per la sua missione, di fronte al quale è ne­cessario rinnovare il proprio stupore, per non rischiare di cadere nella routine o di strumen­talizzare questi doni carismatici al servizio del fare, al fine di formare e rigenerare cri­stiani veri, che sappiano sempre essere tali.

Nella discussione che è seguita, i delegati di movimenti e comunità hanno preso la parola per proporre la loro analisi e suggerire risposte concrete. Hanno sottolineato come, in linea con quanto esposto dal cardinale Ryłko, al centro della nuova evangelizzazione ci debba essere l’incontro con la persona di Gesù Cristo, anche con Cristo crocifisso, che insegna all’uomo di oggi l’Amore, che salva dalla morte e dalla schiavitù del peccato; per questo è necessario evitare qualsiasi relativismo dogmatico e puntare alla riscoperta dell’esperienza personale, comunicandola ed offrendola a tutti. Alcuni hanno presentato l’esigenza di vivere i propri carismi con umiltà e spirito di gratitudine, ac­cettandoli come doni, operando perché non siano in concorrenza, ma, uniti sotto l’unico vincastro del Santo Padre e in obbedienza alle autorità ecclesiastiche, collaborino, in comunione con i fratelli e con la Chiesa, all’avvento della nuova evangelizzazione.

È stato posto l’accento, inoltre, sulla ca­pacità di movimenti e nuove comunità di porsi come strumenti di unità all’interno della Chiesa e anche al servizio dell’ecumenismo, del dialogo con le altre religioni e con tutti gli uomini.

Si è evidenziata, inoltre, l’importanza di vivere nell’ascolto della Parola e di praticare la preghiera come fonte di rinnovamento del proprio essere cristiani; si è ricordato l’esempio dei grandi cristiani dei secoli trascorsi e dei tanti martiri anche di oggi. È stata focalizzata l’attenzione sull’importanza della vita di comunità, che aiuta a riscoprire la propria identità di battezzati, testimoniando uno stile di vita nuovo, che caratterizza la nuova evangelizzazione; e sull’importanza dei testimoni, ancora più che dei maestri, in quanto la maturità ecclesiale, obiettivo primario di tutti i movimenti ecclesia­li e le nuove comunità, deve spingere a cercare un’essenzialità di vita radicata nel Vangelo e a testimoniare la gioia autentica di vivere con Cristo. Anche l’importanza della parrocchia nella nuova evangelizzazione e il ruolo dei pre­sbiteri nell’accogliere i frutti dello Spirito Santo per la Chiesa ha avuto la sua eco nel corso della discussione. Altri hanno evidenziato il rapporto particolarmente intenso che lega movimenti ecclesiali e nuove comunità al Succes­sore di Pietro, che dà unità e conferisce autorità a tutti i battezzati che in queste forme associati­ve operano per la nuova evangelizzazione nel mondo e anche, forse in primis, all’interno del­la Chiesa stessa.

Nelle parole di molti è emersa l’importanza della testimonianza in tal senso di Ma­ria, Madre di Dio, anima, cuore e soffio si­lenzioso nella vita della Chiesa, guida sicura e Stella della nuova evangelizzazione.

Alcuni dei partecipanti hanno infine au­spicato che movimenti ecclesiali e nuove comunità siano ampiamente rappresentati alla prossima assemblea del Sinodo dei Vescovi.

Nelle sue parole conclusive il cardinale Stanisław Ryłko ha osservato come sia necessario per ciascun battezzato adoperarsi prima di tutto per la propria conversione permanente, che de­ve essere il vero motore che anima la vita cristiana e le opere di apostolato. Ha quindi ricor­dato le tre leggi della nuova evangelizzazione, citate dall’allora cardinale Joseph Ratzinger al Giubileo dei catechisti e dei docenti di religione (10 dicembre 2000): la legge di espropria­zione, secondo cui non siamo noi la causa della nuova evangelizzazione, ma è lo Spirito Santo, è Dio, cui noi, dobbiamo chiedere, con le nostre preghiere, l’apertura dei cuori all’incontro con Cristo; la legge del granellino di senapa, secondo cui Dio, nella sua economia, predilige sempre il piccolo, da cui hanno inizio le grandi cose: non esistono mai facili successi, ma una semina paziente, i cui risultati sono nelle sue mani; la legge del seme che cade in terra e muore, secondo cui, nella vita della Chiesa, sin dal sacrificio di Cristo crocifisso, le grandi cose si ottengono con il martirio.

Concludendo, il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici ha ricordato a tutti i pre­senti il Santo Padre, sempre così attento e solle­cito nei confronti dei movimenti e delle nuove comunità, in occasione del sessantesimo anni­versario della sua ordinazione presbiterale.

Alla fine dell’incontro sono stati forniti ai presenti gli aggiornamenti in merito allo svolgimento della ormai prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid (16­21 agosto 2011) ed all’organizzazione del Congresso panafricano dei laici cattolici, che, sul tema “ Sale della terra, luce del mondo ”, avrà luogo a Yaoundé, in Camerun, dal 4 al 9 settembre 2012.

 

Salvaguardare l’humanum creato maschio e femmina

Sta per essere pubblicato il risultato di una consultazione, avviata nel 2010 dalla Sezione Donna, di un ampio gruppo di collaboratrici del nostro dicastero; avevamo invitato le nostre interlocutrici a ri­leggere la Lettera alle donne di Giovanni Pao­lo II e a commentarla alla luce delle sfide di oggi, stilando al contempo una sorta di bilan­cio delle conseguenze culturali e sociali della IV Conferenza sulla donna di Pechino del 1995, occasione per cui il Santo Padre scrisse la Lettera. Il testo presenterà una sintesi dei contributi pervenuti e sarà disponibile come opuscolo in quattro lingue: italiano, spagnolo, inglese e francese.

Benedetto XVI, nel discorso per gli auguri natalizi alla Curia romana del 22 dicembre 2008, sottolineò la necessità di difendere la creazione, osservando che un aspetto di questa difesa oggi riguarda la protezione dell’uomo dall’autodistruzione, una vera e propria “ eco­logia umana ” che rispetti l’ordine della crea­zione nella quale l’umanità esiste nella diver­sificazione fondamentale uomo­donna. Il Papa ricordò che l’ordine della creazione comporta un linguaggio il cui rifiuto provoca la distru­zione dell’uomo stesso, sviato da una falsa idea di libertà e di uguaglianza. A questo pro­posito fece esplicito riferimento all’uso del termine gender e all’ideologia connessa come agli strumenti di promozione di una cultura che pretende di emancipare l’uomo dalla crea­zione e dal Creatore; il Papa pertanto invitava tutta la Chiesa a impegnarsi nella promozione di una corretta visione dell’uomo.

Le conclusioni cui sono giunte le esperte dopo la rilettura della Lettera alle donne alla luce dell’evoluzione della “ questione femmi­nile ” dal ’95 ad oggi, risultano pienamente in sintonia con la linea del Santo Padre. Conver­gono sulla necessità di sviluppare la ricchezza dell’antropologia cristiana proponendola agli uomini e alle donne del nostro tempo come antidoto alla confusione imperante. Le critiche più acute si concentrano sulla visione della na­tura umana come impedimento alla libertà in­dividuale e sull’idea aberrante che l’identità di ciascuno andrebbe costruita sulla base dei ca­pricci e degli impulsi del momento.

È necessario immaginare e promuovere percorsi formativi sull’antropologia cristiana per adulti, giovani e bambini; una formazione che alimenti e fondi l’esperienza del co­mune sentire di fronte alla spinta dei programmi che si vanno imponendo nella cultu­ra dominante e che stanno cambiando rapidamente i modi di pensare. Ai nostri giorni la Chiesa è chiamata sempre più a custodire la verità sull’uomo e a riproporla instancabilmente in ogni modo.

Il nostro opuscolo vuole essere un picco­lo contributo a quest’impegno formativo per la salvaguardia dell’humanum, creato ma­schio e femmina.

 

Sezione “Chiesa e sport”: progetti futuri 

Con la recente pubblicazione, in ita­liano e in inglese, del volume Sport, educazione, fede: per una nuova sta­gione del movimento sportivo cattolico – atti del seminario di studio del novembre 2009 – la Sezione “ Chiesa e sport ” ha completato una prima fase di ricerca composta da una trilogia di seminari di studio e relative pub­blicazioni. Il volume del 2005, Il mondo dello sport oggi: campo di impegno cristiano, ha offerto un’ampia prospettiva sul vasto mondo dello sport e sulle opportunità che dà e le sfide che pone alla missione della Chiesa.

Di fronte all’emergenza educativa che si riscontra nelle nostre società, la pubblicazione del 2008, Lo sport: una sfida educativa e pastorale, ha voluto esplorare il potenziale dello sport come mezzo per raggiungere lo sviluppo umano integrale, sollecitando soprattutto l’assistenza del clero al fine di rinnovare l’attenzione della Chiesa verso gli aspetti formativi dello sport.

Sulla stessa linea, la recente pubblicazio­ne del 2011 sul seminario “ Sport, educazione, fede ”, ha posto l’accento sulle ricche opportunità che il variegato mondo dell’as­sociazionismo sportivo giovanile cattolico offre nell’aiutare i giovani a crescere per un vero sviluppo umano e spirituale. E ciò è particolarmente vero quando i laici impegnati nell’organizzazione e nell’animazione di queste attività sportive sono persone di fede, ispirate da principi cattolici.

Questi seminari hanno permesso di com­prendere meglio la rilevanza significativa che lo sport ha nella vita di così tante persone. Se il Concilio Vaticano II ha sollecitato la Chiesa a un’attenta lettura e al discernimento dei segni dei tempi, e ha parlato dello sport in due dei suoi documenti, è stato il beato Giovanni Paolo II a notare quanto lo sport sia cresciuto oggi, tanto da essere con­siderato « quasi un “ segno dei tempi ” capace di interpretare nuove esigenze e nuove attese dell’umanità » (Giubileo degli sportivi, 29 ottobre 2000).

Allo stesso tempo, però, ci siamo potuti rendere conto di quanto sia vasto, e anche ambiguo, il concetto di “ sport ”, dato che si può applicare a un fenomeno che non solo è praticato quotidianamente da milioni di per­sone, ma è anche seguito tramite i media; un’attività che è contemporaneamente un business e un passatempo. Poiché l’attività sportiva risente di questa ambiguità ed è incline alla manipolazione, molti hanno espresso il desiderio che il Pontificio Consi­glio per i Laici esprima, in un documento, un punto di vista cristiano su questa realtà, che aiuti a porre il fenomeno in una prospet­tiva a servizio della persona umana, e non avvenga, invece, il contrario. La richiesta si è spinta fino ad avere delle linee guida pratiche, accanto a principi generali di etica, che possano aiutare ad assicurare la dimensione educativa dello sport favorendo il suo ruolo nell’opera di evangelizzazione dei giovani. Per questo lavoro, le conclusioni dei tre se­minari passati serviranno da base, mentre si stanno conducendo ulteriori ricerche e ap­profondimenti a partire da altre aree di inte­resse.

Con questi propositi, abbiamo sollecitato la collaborazione di due gruppi particolari. Da una parte, è stata intrapresa un’ampia ricerca in ambito più strettamente teologico, antropologico e filosofico sullo sport come “ segno dei tempi ”, condotta da un gruppo di lavoro “ ad hoc ” di studiosi collaboratori del gruppo di ricerca “ Chiesa e sport ” della Conferenza dei vescovi cattolici della Ger­mania. In realtà, la collaborazione con questo gruppo iniziò già con un seminario inter­nazionale di teologi cattolici dello sport, or­ganizzato dal gruppo di ricerca “ Chiesa e sport ” della Conferenza dei vescovi cattolici della Germania e dalla Sezione “ Chiesa e sport ” del Pontificio Consiglio per i Laici, svoltosi a Magonza nel 2007. Gli atti di tale seminario furono pubblicati in tedesco sotto il titolo Sport und Christentum: Eine anth­ropologische, theologische und pastorale Herausforderung (Grünewald 2009), e sono stati ora aggiornati e tradotti in inglese per essere pubblicati ben presto dalla Catholic University of America Press. Ora, la Sezione “ Chiesa e sport ” del dicastero sta valu­tando una bozza di documento preparata da questo gruppo di studio, ottima sintesi dei frutti scaturiti dal seminario di Magonza.

Dall’altro lato, la Sezione “ Chiesa e sport ” sta lavorando in stretta collaborazio­ne con l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana, la quale ha creato una sorta di “ centro studi ” insieme a questa Sezione “ Chiesa e sport ” e alla Fondazione “ Gio­vanni Paolo II per lo sport ”. Questi studiosi italiani, insieme a chi è impegnato in questo campo con il ministero pastorale, hanno già iniziato a incontrarsi periodicamente per dis­cutere quanto sia vitale che le attività sporti­ve siano aperte alla dimensione spirituale della persona perché possano davvero pro­sperare, e per esplorare ulteriormente i principi educativi e pastorali da tenere presenti quando si gestiscono le attività sportive per i giovani.

La nostra speranza è che i risultati di queste ricerche possano offrire un più ampio fondamento per un futuro documento sullo sport, per offrire una prospettiva cristiana a questo fenomeno globale, oltre che principi etici chiave e linee guida pratiche che aiutino ad assicurare la dimensione educativa dello sport.

Nel frattempo, la Sezione continua a cogliere ogni opportunità utile ad assistere le Chiese in questo ministero pastorale, soprattutto a livello nazionale, procurando materiale, risorse e il meglio dei metodi messi in atto nel mondo in questo campo specifico. A tale scopo, cerchiamo di favorire la costituzione di un organismo o ufficio per la pastorale dello sport in ogni conferenza episcopale, perché possa fungere da collegamento con la nostra Sezione al fine di instaurare un dialogo costante, una collaborazione sui seminari di studio futuri e su altre iniziative a livello locale o internazionale.

Papa Benedetto XVI, nel messaggio in­viato ai partecipanti al nostro ultimo semi­nario, ci offre in modo molto sintetico degli scopi ben precisi da perseguire: «È pertanto necessario che, in questa nostra epoca ­ in cui si avverte urgente l’esigenza di educare le nuove generazioni ­, la Chiesa continui a sostenere lo sport per i giovani, valorizzando appieno anche l’attività agonistica nei suoi aspetti positivi, […] evitando, però, ogni tendenza che ne snaturi la natura stessa » e cogliendo « le molte e preziose opportunità che lo sport può offrire alla pastorale giovanile » (3 novembre 2009). Ci attendiamo che questo continuo studio e le conclu­sioni che ne scaturiscono sostengano gli aspetti positivi dello sport, insegnino la cautela contro le possibili deviazioni e promuovano le opportunità che lo sport offre alla cura pastorale dei giovani.

 

Riconoscimenti giuridici e approvazioni statutarie

Il Pontificio Consiglio per i Laici:

con decreto del 2 marzo 2011 ha approvato le modifiche apportate agli statuti dell’International Coordination of Young Christian Workers (CIJOC).

Con decreto del 23 marzo 2011 ha soppresso l’associazione Union Catholique Internationale de la Presse (UCIP).

Con decreto del 29 giugno 2011 ha soppresso l’associazione Communauté des Béa­titudes, in vista di essere riconosciuta come Famiglia ecclesiale di vita consacrata.

Attualmente, il dicastero sta procedendo all’esame delle domande di riconosci­mento canonico presentate dalle seguenti aggregazioni laicali: Movimento Apostolico di Schoenstatt, Movimiento de la Palabra de Dios, Legio Mariae, Communauté du Chemin Neuf, Movimiento Athletae Christi, Movimento Apostolico, Jesus Youth, Mo­vimiento de Retiros Parroquiales Juan XXIII, Via Pacis, International Community of the Divine Savior, Eis aí tua Mãe.

 

Avvicendamento nell’incarico di sottosegretario

Il 14 maggio 2011 il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato il prof. Guzmán Carriquiry segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina, una nomina che esprime tutta la stima del Papa per la persona del nostro ex sottosegretario. Guzmán Carriquiry è diventato quindi il diretto collaboratore del presidente della Commissione, il prefetto della Congregazione per i Vescovi cardinale Marc Ouellet, e ha lasciato il Pontificio Consiglio per i Laici dopo un pluridecennale servizio iniziato il 1° dicembre del 1971.

Da allora, ha lavorato nel Consilium de laicis prima e, in seguito, nel neonato Pontificio Consiglio per i Laici, dove il 12 settembre 1991, Giovanni Paolo II l’ha nominato Sotto-Segretario, incarico confermato nel tempo dallo stesso pontefice, e riconfermato dal Santo Padre Benedetto XVI il 24 febbraio 2009.

Dopo aver lavorato per molti anni a favore dei laici, al prof. Carriquiry è stata affidata questa importante responsabilità a servizio della Chiesa latinoamericana. La sua grande esperienza e la sua passione per la Chiesa gli permetteranno certamente di impegnarsi con competenza e autentico spirito di servizio a favore del “Continente della speranza ”.

Sarà mons. Miguel Delgado Galindo a sostituire il prof. Carriquiry nell’incarico di sottosegretario.

La nomina del Santo Padre Benedetto XVI è stata resa pubblica sabato 18 giugno 2011, a poco più di un mese da quella del prof. Carriquiry. Mons. Miguel Delgado Galindo, finora capo ufficio del Pontificio Consiglio per i Laici, è nato il 22 maggio 1963 a Barcellona, nei pressi della monumentale basilica della Sagrada Familia. Dal 1985 appartiene alla prelatura dell’Opus Dei. È laureato in Giurisprudenza all’Università Autonoma di Barcellona e, caratteristica a cui tiene particolarmente, è stato uno dei giovani partecipanti alla Giornata mondiale della gioventù di Santiago de Compostela, nel 1989. Dopo aver esercitato la professione di avvocato e aver lavorato nella pubblica amministrazione della Catalogna, nel 1991 si è trasferito a Roma per proseguire gli studi ecclesiastici di Teologia e di Diritto canonico nella Pontificia Università della Santa Croce. Nel 1996 ha ottenuto il grado di dottore in Diritto canonico. Lo stesso anno ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nella basilica romana di Sant’Eugenio a Valle Giulia. Rientrato in Spagna per l’attività pastorale, nel 1999 è stato richiamato a Roma per prestare servizio al Pontificio Consiglio per i Laici, dove è entrato come aiutante di studio e divenuto poi capo ufficio e responsabile della Sezione associazioni e movimenti. È autore di monografie e articoli pubblicati in riviste di diritto canonico.

I superiori e i colleghi del dicastero sono certi che mons. Delgado Galindo porterà nel suo nuovo incarico tutta l’esperienza accumulata in questi anni di servizio nel dicastero, frutto anche degli incontri e dei dialoghi avuti con le numerose associazioni, movimenti e nuove comunità che personalmente ha conosciuto e seguito.

 

Il ritiro in pensione di Angelo e Enzo

Nel mese di marzo del 2011 due colleghi, in servizio presso il dicastero fin dal 1973, hanno la­sciato l’attività per il pensionamento. Si tratta dei signori Angelo Sala e Vincenzo Ussia, rispettiva­mente bibliotecario e addetto al protocollo. Oltre alla carica di simpatia e generosità che hanno sem­pre riservato ai colleghi vecchi e nuovi, si portano via una consistente parte di storia del dicastero, es­sendo tra i primi assunti nel giovane Consilium de laicis, poi Pontificio Consiglio per i Laici. Ad essi vanno la nostra gratitudine e l’augurio di ogni bene dal Signore per questa nuova tappa della loro vita.

 

Il nuovo sito internet del Pontificio Consiglio per i Laici

Dal 30 aprile 2011 il Pontificio Consiglio per i Laici ha un nuovo sito internet, www.laici.va, un progetto pensato da tempo, voluto per far conoscere, nel modo più completo e immediato possibile, il lavoro e le attività di questo dicastero della Santa Sede a servizio dei fedeli laici. Uno spazio nel web atteso da molti tra i nostri membri e consultori, anche dei precedenti mandati, e tra i collaboratori più stretti del dicastero.

Il Pontificio Consiglio per i Laici era già da tempo in internet, grazie al sito della Santa Sede (vatican.va) dove, a partire dal 2007, si è provveduto a riorganizzare il materiale e i dati presenti per una informazione più chiara e organica su questo dicastero della Curia romana. Nel contempo si era sviluppato anche il sito laici.org per promuovere i diversi eventi del dicastero (congressi, seminari di studio, assemblee plenarie…) e far conoscere soprattutto le attività delle Sezioni Donna e Giovani.

Ora, laici.va si presenta come il sito ufficiale del dicastero, una finestra aperta su tutte le sue attività, presentate il più possibile nelle nostre quattro lingue ufficiali – italiano, inglese, spagnolo e francese – e con una veste grafica ricca di immagini.

Oltre all’illustrazione dettagliata della sua struttura (profilo dell’istituzione, superiori, capi sezione, segretariato, membri e consultori), si trova ora un consistente numero di pagine sul lavoro delle Sezioni dedicate all’associazionismo laicale, ai movimenti ecclesiali e alle nuove comunità; alla pastorale giovanile, con particolare riguardo alle giornate mondiali della gioventù; alla vocazione e alla missione della donna nella Chiesa e nel mondo; al rapporto della Chiesa con il mondo dello sport. Nelle varie pagine del sito sono ospitati anche testi di approfondimento su temi che riguardano i fedeli laici e il loro impegno nel mondo, contributi provenienti dai superiori del dicastero, dai responsabili delle sezioni, come anche dai più stretti collaboratori. E ancora: notizie sul riconoscimento e l’approvazione degli statuti delle nuove associazioni, sui nuovi programmi del dicastero, sugli ultimi volumi pubblicati. Eventi quali seminari di studio, congressi continentali dei laici cattolici, forum dei giovani e assemblee plenarie di membri e consultori del dicastero, avranno nelle pagine di laici.va un ampio spazio, con foto, video e testi delle relazioni, così da permettere ai visitatori del sito di “ partecipare ” a queste iniziative.

Il sito è stato realizzato dal Servizio Internet Vaticano, ed è il primo ad essere creato da questo ufficio con un nuovo sistema di web content management, una moderna tecnologia di gestione dei contenuti nel web, che permette l’inserimento di testi e immagini in maniera agile e innovativa, per un aggiornamento immediato.

Il nuovo sito è stato salutato da molti con entusiasmo. Numerosi gli attestati di gradimento e consenso, ricevuti per posta elettronica da varie parti del mondo nei primi giorni dopo l’apertura.

Comunicazioni di apprezzamento sono pervenute anche da diverse Conferenze episcopali come, per citarne qualcuna, quella dei vescovi del Canada, delle Filippine, e del patriarcato dei copti cattolici di Alessandria d’Egitto.

Sono stati quasi ottomila i visitatori del sito nel solo mese di maggio, con oltre novantamila pagine visitate. Il numero maggiore degli accessi è venuto dall’Italia, ma è stato seguito ben presto da Spagna, Argentina e poi Stati Uniti, Francia, Brasile, Messico e Germania. I documenti più consultati risultano essere quelli della Sezione Donna.

Infine, non si può non accennare alla scelta del 30 aprile come data del lancio del sito, vigilia della beatificazione di Giovanni Paolo II. La data, infatti, ha avuto una motivazione ben precisa: rendere un omaggio al grande pontefice che ha dato un impulso immenso all’apostolato dei laici e alla nuova stagione aggregativa dei fedeli, al papa che ha avuto l’intuizione delle Giornate mondiali della gioventù, a colui che ha sempre manifestato grande attenzione per il “ genio femminile ” e per tutti quegli ambiti in cui i laici sono chiamati a dare testimonianza di Cristo.

 

Visite ad limina

Tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011 il Pontificio Consiglio per i Laici ha avuto l’op­portunità di incontrare tutti e tre i gruppi di vescovi in cui era stata suddivisa la Conferenza epi­scopale delle Filippine per facilitare la visita ad limina Apostolorum. Se si eccettua la piccola Ti­mor Est, le Filippine sono l’unico Paese asiatico con una popolazione a maggioranza cattolica. La Chiesa filippina è suddivisa in 86 circoscrizioni ecclesiastiche, la pratica domenicale segnalata è tra il 10 e il 20%, la collaborazione alla pastorale da parte dei laici è molto viva e partecipata. La religiosità popolare è molto vivace e sentita, si esprime soprattutto nelle feste patronali, in forme devozionali (novene, processioni) e nella diffusione delle confraternite.

Alcuni vescovi e un folto gruppo di fedeli laici hanno partecipato al congresso per i fedeli laici cattolici dell’Asia organizzato recentemente dal nostro dicastero a Seul, sul tema “An­nunciare Gesù Cristo in Asia oggi”. In quella circostanza è emersa chiaramente l’importanza della Chiesa filippina nel continente asiatico, nel quale già svolge e svolgerà sempre di più un ruolo fondamentale per l’evangelizzazione. I vescovi si sono mostrati consapevoli di questa chiamata e intenzionati a non lasciarsi assorbire interamente dai problemi locali.

Il Santo Padre il 18 febbraio di quest’anno, rivolgendosi al secondo gruppo di vescovi, ha voluto ricordare quale sia il compito eminente della Chiesa anche in una situazione socialmente difficile come quella delle Filippine: « Mentre le Filippine continuano ad affrontare molte sfide nell’ambito dello sviluppo economico, dobbiamo riconoscere che questi ostacoli a una vita di gioia e di realizzazione non sono gli unici sassi d’inciampo che la Chiesa deve fronteggiare. La cultura filippina deve anche confrontarsi con le questioni più complesse relative al secolarismo, al materialismo e al consumismo dei nostri tempi. Quando l’autosufficienza e la libertà vengo­no separate dalla loro dipendenza da Dio e dal loro compimento in Lui, la persona umana crea per sé stessa un falso destino e perde di vista la gioia eterna per la quale è stata creata. Il cam­mino verso la riscoperta del destino autentico dell’umanità può essere trovato solo ristabilendo la priorità di Dio nel cuore e nella mente di ogni persona. Soprattutto, per mantenere Dio al centro della vita dei fedeli, la vostra predicazione e quella del vostro clero devono essere mira­te, affinché ogni cattolico comprenda nel profondo il fatto, capace di trasformare la vita, che Dio esiste, che ci ama e che in Cristo risponde alle domande più profonde della nostra vita. Il vostro grande compito nell’evangelizzazione è quindi di proporre un rapporto personale con Cristo come chiave per la completa realizzazione ». La Chiesa filippina in effetti sta compiendo un notevole sforzo in questo senso. I vescovi da circa un quindicennio hanno dato grande im­pulso alla partecipazione dei laici, formando una notevole quantità di consigli e commissioni per appoggiare e coordinare la pastorale sia a livello nazionale sia diocesano; ad essi partecipa un numero considerevole di fedeli. Senza il loro contributo sarebbe impossibile portare avanti persino la pastorale ordinaria. In particolare è molto attivo un organismo di coordinamento di laici (LAIKO) promosso dalla Conferenza episcopale. Moltissimi laici esercitano un ministero: dell’Eucaristia, di catechesi, di apostolato biblico, vari compiti liturgici.

Per il Papa la formazione dei fedeli laici deve essere al primo posto nelle preoccupazioni dei Pastori: « La profonda pietà personale del vostro popolo deve essere alimentata e sostenu­ta da una comprensione profonda e dall’apprezzamento per gli insegnamenti della Chiesa in materia di fede e di morale ». Una risposta valida al bisogno di formazione è data dalle comu­nità di base (BECs): gran parte delle energie pastorali sono convogliate nel progetto di orga­nizzare i fedeli in piccole comunità territoriali che suddividono la parrocchia sia in città sia in campagna. Gli animatori di queste comunità sono laici che agiscono in accordo con il parro­co. Nelle comunità si offre la catechesi, si celebrano liturgie (o paraliturgie) condotte da un laico delegato che prevedono anche la distribuzione dell’Eucaristia (da parte di un ministro straordinario); le comunità favoriscono anche la solidarietà verso i poveri. A proposito della nuova stagione aggregativa dei fedeli laici, e al suo apporto alla formazione e alla vita cristia­na, Benedetto XVI ha sottolineato nello stesso discorso che « la Chiesa nelle Filippine è fortunata ad avere nu­merose organizzazioni laiche che continuano ad attirare persone verso il Signore. Al fine di rispondere alle do­mande del nostro tempo, i laici devono ascoltare il mes­saggio del Vangelo nella sua pienezza, comprenderne le implicazioni per la loro vita personale e per la società in generale, e quindi essere costantemente convertiti al Si­gnore. Vi esorto, pertanto, ad avere particolare cura nel guidare tali gruppi, affinché il primato di Dio possa ri­manere in primo piano ». Movimenti e nuove comunità infatti sono molto diffusi, sia le aggregazioni internazio­nali, sia quelle locali. Particolarmente presenti i movi­menti di orientamento carismatico sotto diverse deno­minazioni; anche il movimento internazionale di soste­gno familiare Couples for Christ è di origine filippina; inoltre sono presenti cursillos, focolarini, Knights of Columbus, Legio Mariae, neocatecumenali; diffusi an­che i “ terzi ordini ” (domenicani, francescani, carmeli­tani…).

Il Papa ha voluto sottolineare anche che il primato di Dio «è particolarmente importante quando si tratta di evangelizzare i giovani. Sono lieto di constatare che nel vostro Paese la fede svolge un ruolo molto importante nella vita di molti giovani, fatto dovuto in larga parte al paziente lavoro della Chiesa locale per avvicinarsi ai giovani a tutti i livelli. Vi incoraggio a continuare a ri­cordare ai giovani che le seduzioni di questo mondo non soddisferanno il loro desiderio naturale di felicità. Solo la vera amicizia con Dio spezzerà le catene della solitudine della quale soffre la nostra fragile umanità e creerà una comunione autentica e duratura con gli altri, un legame spirituale che prontamente susciterà in noi il desiderio di servire i bisogni di coloro che amiamo in Cristo ». Nella diocesi di Imus si è tenuta nel 2009 la “ Gmg dell’Asia ”.

In genere la valutazione della partecipazione dei lai­ci alla vita pubblica è positiva, ma non mancano proble­mi. Molti sono i cattolici in politica, formati spesso in scuole cattoliche. Una legge sulla “salute riproduttiva” che comporta la diffusione finanziata dallo Stato di con­traccettivi e l’introduzione dell’“educazione sessuale” obbligatoria nelle scuole formulata secondo principi inaccettabili, è stata presentata anche da cattolici. Non mancano comunque politici cattolici che fanno sentire la loro opposizione ai tentativi di introdurre leggi contro la vita o contro la famiglia. In numerose parrocchie esi­ste un Parish Pastoral Council for Responsible Voting, che intende fornire elementi validi per il discernimento elettorale. I vescovi promuovono numerose iniziative per far conoscere e diffondere i principi della dottrina sociale della Chiesa.

 

Il Patriarca maronita in visita al dicastero

Il 15 aprile scorso il Pontificio Consiglio per i Laici ha avuto l’onore di ricevere il Patriarca di Antiochia dei Maroniti, Sua Beatitudine Béchara Boutros El Raï, O.M.M., accompagnato da quindici vescovi e altri sacerdoti maroniti, nonché da esponenti libanesi di spicco del mondo della politica, dell’economia e del giornalismo.

Sebbene si tratti della prima visita del Patriarca dei Maroniti al nostro dicastero, tuttavia data ormai da molto tempo la stretta collaborazione tra le Chiese del Medio Oriente, e in particolare la Chiesa libanese, e il Pontificio Consiglio per i Laici.

Il primo Congresso dei laici del Medio Oriente, organizzato con il concorso del nostro dicastero, si tenne a Beirut nel giugno del 1997; in seguito, nonostante le ben note difficoltà politiche che attanagliano il Paese dei cedri, la Chiesa libanese ha continuato a sostenere la formazione e l’impegno dei laici con numerose valide iniziative. Per tutto il Medio Oriente, poi, è stato di grande utilità il Sinodo dei Vescovi, tenutosi in Vaticano nell’ottobre del 2010; nel frattempo si erano tenuti in tutta la regione Congressi nazionali del laicato cattolico.

La visita del Patriarca segna una nuova tappa del cammino di crescita pastorale di una Chiesa che deve affrontare ogni giorno difficoltà enormi, tra l’instabilità politica e il rapporto non sempre semplice con musulmani di diversa estrazione. La funzione chiave della Chiesa maronita per tutto il Medio Oriente è stata sottolineata dal Santo Padre che ha ricevuto il Patriarca il giorno precedente alla visita al nostro dicastero.

Il Papa, richiamando il Sinodo del 2010, ha sottolineato l’urgenza di riproporre di nuovo il vangelo a chi poco lo conosce o si è allontanato dalla Chiesa, soprattutto perché questa parte del mondo, benedetta dalla presenza e dalla predicazione dei patriarchi, dei profeti, degli apostoli e di Cristo stesso, aspira alla pace duratura che solo la Parola della verità, accolta e vissuta, ha la capacità di ristabilire.

Alla luce delle parole di Benedetto XVI, si è sviluppato un proficuo dialogo tra il Patriarca e il Pontificio Consiglio per i Laici. Abbiamo ricordato il rapporto privilegiato che lega il nostro dicastero sia al Consiglio per l’apostolato dei laici del Libano, presieduto da S.E. Mons. Georges Bou-Jaoudé, C.M., presente all’incontro, sia alla Commissione per l’apostolato dei laici in Medio Oriente, espressione del Consiglio dei Patriarchi Cattolici d’Oriente.

Abbiamo fatto il punto su molte questioni sulle quali collaboriamo ormai stabilmente: l’accompagnamento di quarantatré associazioni e movimenti presenti in Libano; la pastorale giovanile e la partecipazione alle giornate mondiali della gioventù, che spesso si sono avvalse di vescovi libanesi come catechisti, tra i quali l’attuale Patriarca; la pastorale di promozione della donna; l’impegno dei laici nella Chiesa e nel mondo, a livello professionale, culturale e politico; la formazione a diversi livelli e la pastorale del mondo dello sport. Anche la situazione attuale del mondo arabo, attraversato da grandi tensioni sociali, è stata oggetto di un’attenta riflessione.

Infine è stato fatto il punto sull’avanzamento del progetto elaborato congiuntamente dal Pontificio Consiglio per i Laici e dal Consiglio dei Patriarchi Cattolici d’Oriente di convocare un nuovo Congresso per i laici del Medio Oriente in Libano, probabilmente nella seconda metà del 2012.

 

Ultime pubblicazioni

Collana “Laici oggi” 

•                     Testimoni di Cristo nella comunità politica, Atti della XXIV Assemblea plena­ria del Pontificio Consiglio per i Laici, Roma, 20­22 maggio 2010.

•                     Proclaiming Jesus Christ in Asia Today (Annunciare Gesù Cristo in Asia og­gi), Congresso dei laici cattolici dell’Asia, Seul, Corea del Sud, 31 agosto ­5 settem­bre 2010.

•                     Sport, educazione, fede: per una nuova stagione del movimento sportivo catto­lico, Seminario internazionale di studio, Roma, 6­7 novembre 2009.

 

Contatti con associazioni e movimenti

Durante il primo semestre dell’anno, il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, S. Em. il cardinale Stanisław Ryłko, ha ricevuto la visita di responsabili e rappresentanti delle seguenti aggregazioni laicali: Istituto Cattolico per l’Evangelizzazione (ICPE Mission); associazione Comunità Papa Giovanni XXIII; Istituzione Teresiana; Cammino Neocatecumenale; Servizi al Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale (ICCRS); Comunità dell’Emmanuele; Azione Cattolica Italiana; Comunità di Sant’Egidio; Fraternità Cattolica delle Comunità e Associazioni Carismatiche di Alleanza; Movimento di Vita Cristiana; Couples for Christ; Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (UMOFC); Comunità di Vita Cristiana; Sodalizio di Vita Cristiana; Conferenza Internazionale Cattolica del Guidismo (CICG); Coordinamento Internazionale della Gioventù Operaia Cristiana (CIJOC-ICYCW); Madonna House Apostolate; Emmanuel School of Mission; Comunità “Chemin Neuf ”; Laboratori di Preghiera e Vita (TOV); Opera di Nazaret; Evangelization 2033; associazione Rinnovamento nello Spirito Santo; Comunità Cattolica Shalom; Claire Amitié; Movimento dei Focolari; Comunità Missionaria di Villaregia; Incontri per Coppie Sposate (Dialoghi); Renewal Ministries; Fraternità di Comunione e Liberazione.

• Il 5 gennaio il cardinale Ryłko è intervenuto a Castelgandolfo al ritiro annuale di focolarini, focolarine, e focolarini e focolarine sposati con una conferenza dal titolo: “Ritiro spirituale: tempo di importanti riscoperte ”, al termine del quale ha presieduto la celebrazione eucaristica.

• Il 6 febbraio ha partecipato a Roma alle celebrazioni di ringraziamento per il riconoscimento pontificio della Comunità Nuovi Orizzonti, nel corso delle quali ha presieduto la celebrazione eucaristica.

•  Il 14 febbraio ha visitato la sede della casa madre di Nuovi Orizzonti a Piglio (Frosinone).

• Il 18 marzo ha presieduto la celebrazione eucaristica durante il III Colloquio internazionale “Battesimo nello Spirito - Effusione dello Spirito ”, organizzato da Servizi al Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale (ICCRS) a Roma dal 17 al 20 marzo. Il 24 marzo, sempre a Roma, ha presieduto la celebrazione eucaristica in memoria di S.E. mons. Joseph Grech, vescovo di Sandhurst (Australia) e Consigliere episcopale dell’ICCRS, scomparso nel dicembre del 2010. Ha quindi presenziato alla dedicazione della sala riunioni dell’ufficio ICCRS a mons. Grech.

• È intervenuto, con un saluto all’apertura dei lavori, alla XIV Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, che si è tenuta a Roma dal 6 all’ 8 maggio.

• Nel corso di Kairòs 2011, Meeting internazionale per la pace fra le nazioni, organizzato a Bari dalla Comunità di Gesù, dal 13 al 15 maggio, ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva.

• Il 21 maggio, in occasione del centenario di fondazione dell’Istituzione Teresiana, ha presieduto a Roma la tavola rotonda sul tema: “Cento anni di vita: dalla memoria all’impegno ” e ha celebrato la Messa di ringraziamento.

Il segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, S.E. mons. Josef Clemens, ha ricevuto i responsabili della Fazenda da Esperança; del Movimento Laicale Orionino; dell’Unione Internazionale Guide e Scout d’Europa – Federazione dello Scoutismo Europeo (UIGSE-FSE); dell’Apostolato Militare Internazionale (AMI); della Comunità di Sant’Egidio in Germania; dell’associazione La Dieci di Bassano del Grappa; della Comunità Obra de Maria (Brasile); della Comunità delle Beatitudini; della Federazione Internazionale dei Movimenti di Adulti Rurali Cattolici (FIMARC); dell’associazione Rinnovamento Carismatico Cattolico Servi di Cristo Vivo; dell’Obra Social Nossa Senhora da Glória - Fazenda da Esperança; della Comunità Cattolica Shalom; della comunità Cuore di Gesù di Roma; della Comunità Cattolica di Integrazione (KIG); dell’associazione “Alleanza Dives in Misericordia”; della Comunità Regina Pacis di Verona; dell’Unione Apostolica Femmi nile di Schönstatt (Schönstatt-Frauenbund); dell’Organizzazione mondiale degli ex-allievi ed ex-allieve dell’insegnamento cattolico (OMAAEEC); della Comunità Abramo di Vicenza, membro della Fraternità Cattolica delle Comunità e Associazioni Carismatiche di Alleanza.

• Il 22 gennaio, a Roma, è intervenuto al corso di formazione organizzato per i nuovi responsabili per l’Africa e l’America Latina della Comunità di Sant’Egidio, con una riflessione sul tema “Benedetto XVI e i movimenti ecclesiali ”.

• Il 17 febbraio ha presieduto la concelebrazione eucaristica in occasione del Convegno nazionale degli assistenti diocesani e parrocchiali dell’Azione Cattolica Italiana, presso la “Domus Mariae ”, a Roma.

• Il 29 aprile ha presenziato all’inaugurazione e benedizione della nuova sede della Fraternità Cattolica delle Comunità e Associazioni Carismatiche di Alleanza a Palazzo San Calisto in Vaticano.

• Il 29 maggio ha presieduto a Würzburg (Germania) la celebrazione eucaristica in occasione dell’incontro annuale della Comunità di Sant’Egidio; ha incontrato il rabbino Jakov Ebert della comunità yiddish di Würzburg e visitato il Centro culturale ebraico “ Shalom Europa ”.

• Dal 10 al 12 giugno ha partecipato al ritiro-pellegrinaggio in Terra Santa, promosso dalla Fraternità Cattolica delle Comunità e Associazioni Carismatiche di Alleanza e organizzato dalle comunità brasiliane Obra de Maria di Recife e Canção Nova di Cachoeira Paulista, tenendo ai pellegrini una relazione sul tema: “ Il pensiero teologico-omiletico di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI sulla Pentecoste e sullo Spirito Santo ”, e presiedendo la concelebrazione eucaristica conclusiva nella solennità di Pentecoste.

 

Il sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici, prof. avv. Guzmán Carriquiry, ha ricevuto responsabili e rappresentanti della Confederazione Internazionale della Società di San Vincenzo de Paoli; della Comunità Cattolica Palavra Viva; dell’Associazione Via Pacis; dell’associazione Italia Solidale; del sig. Eduardo Regal, nuovo presidente del Sodalizio di Vita Cristiana; della Maryknoll Mission Association; dei Centri di Spiritualità Santa Maria; della Comunità Cattolica Shalom.

• Il 24 febbraio il prof. Carriquiry ha tenuto una relazione sul tema “ I laici e la vocazione universale alla santità ” al corso organizzato a Roma dal Forum Internazionale di Azione Cattolica (FIAC) in collaborazione con l’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana.

• Il 25 febbraio ha partecipato a un seminario organizzato a Roma dalla Gioventù Studentesca Cattolica Internazionale (JECI).

 

Il capo ufficio del Pontificio Consiglio per i Laici, mons. Miguel Delgado Galindo, ha ricevuto le responsabili del Comitato Internazionale Cattolico delle Infermiere e delle Assistenti Medico-sociali (CICIAMS). Ha inoltre incontrato padre Henry Donneaud, OP, commissario pontificio per la Comunità delle Beatitudini.

• Dal 19 al 21 gennaio mons. Delgado Galindo ha partecipato all’incontro di riflessione dei sacerdoti dei Foyers de Charité, tenutosi a Châteauneuf de Galaure (Francia).

 

Il rev. Eric Jacquinet, responsabile della Sezione Giovani, ha ricevuto responsabili e rappresentanti di Servizi al Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale (ICCRS), della Conferenza Internazionale Cattolica del Guidismo (CICG), delle scuola di evangelizzazione Jeunesse Lumière e dell’associazione Claire Amitié.

 

Il rev. padre Kevin Lixey, LC, responsabile della Sezione “Chiesa e sport ”, ha ricevuto la visita di un gruppo di membri della comunità inglese Sion Catholic Community for Evangelism a Roma in occasione di un pellegrinaggio.

 

La sig.na Ana Cristina Villa Betancourt, responsabile della Sezione Donna, ha ricevuto la visita di un gruppo di giovani donne della Emmanuel School of Mission per illustrare loro le attività della Sezione Donna; ha ricevuto l’équipe mondiale della Conferenza Internazionale Cattolica del Guidismo (CICG); responsabili della Azione Cattolica Femminile francese; membri dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (UMOFC).

• Il 22 giugno, a Roma, la sig.na Villa Betancourt ha tenuto una conferenza sulla donna nella Chiesa

all’incontro mondiale dei cappellani della CICG.

 

Il dott. Stefano De Pasquale Ceratti ha ricevuto, nel corso del semestre, i responsabili dell’Opera dell’amore – Movimento “ La Via dell’Amore ” e del Movimento apostolico di Schönstatt.

 

Altri appuntamenti

Nel primo semestre del 2011, il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, S.Em. il cardinale Stanisław Ryłko, ha ricevuto S.Em. il card. Lluís Martínez Sistach, arcivescovo di Barcellona (Spagna); S.E. mons. Peter Rusnák, eparca di Bratislava e presidente del Consiglio episcopale per i movimenti apostolici laicali presso la Conferenza episcopale slovacca; S.E. mons. Walmor Oliveira de Azevedo, arcivescovo di Belo Horizonte (Brasile); S.E. mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli; S.E. mons. Robert Jean Louis Le Gall, arcivescovo di Toulouse (Francia); S.E. mons. Manuel Ureña Pastor, arcivescovo di Zaragoza (Spagna); S.E. mons. Javier Augusto Del Río Alba, arcivescovo di Arequipa (Perù); S.E. mons. Pierre-André Dumas, vescovo di Anse-à- Veau et Miragoâne (Haiti); Frère Alois Löser, priore della Comunità di Taizé; il senatore della Repubblica italiana Marcello Pera; il sig. Tanios Chahwan, membro del dicastero; la dott.ssa Marguerite A. Peeters, direttrice dell’Institute for Intercultural Dialogue Dynamics di Bruxelles (Belgio); rappresentanti dell’associazione Priests for Life (Stati Uniti), della Délégation Catholique pour la Coopération, organismo di volontariato di solidarietà internazionale della Conferenza episcopale francese, e del movimento mariano La Libanaise - Femme du 31 mai e del Centro Giovanni Paolo II per i servizi sociali e culturali in Libano.

• Dal 25 al 27 febbraio il cardinale Ryłko ha partecipato a Varsavia al Forum della pastorale giovanile promosso dalla Conferenza episcopale polacca in vista della XXVI Giornata mondiale della gioventù di Madrid. Nel corso dell’evento è intervenuto con una conferenza dal titolo “Giovanni Paolo II: amico dei giovani ” e ha presieduto la celebrazione eucaristica.

• Il 3 marzo ha presieduto la celebrazione eucaristica in Sant’Agnese in Agone, a Roma, in occasione del decennale dell’adorazione eucaristica animata nella chiesa dai giovani della città.

• Il 6 aprile è intervenuto a una giornata di studio sull’“Apostolato giovanile in Spagna nel XX secolo ”, organizzata dalla Facoltà di Teologia “ San Damaso ” di Madrid in vista della XXVI Gmg, con una conferenza dal titolo: “ Significato e attualità delle Giornate mondiali della gioventù ”.

• Al XV Convegno di Studi “ Il fedele laico: realtà e prospettive ”, organizzato nei giorni 7 e 8 aprile a Roma dalla Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università della Santa Croce, ha introdotto i lavori della prima giornata con la riflessione: “ Fedeli laici oggi: un urgente bisogno di ritornare all’essenziale ”.

• Il 13 aprile è intervenuto, presso la Sala stampa della Santa Sede, alla conferenza stampa di presentazione di YouCat, il Catechismo della Chiesa cattolica per i giovani preparato per la XXVI Giornata mondiale della gioventù di Madrid.

• Il 15 aprile ha presieduto la celebrazione eucaristica presso il Centro internazionale giovanile San Lorenzo, a Roma. Dopo la Messa si è intrattenuto con i giovani, proponendo una riflessione su Giovanni Paolo II e il suo rapporto con i giovani.

• Il 30 e il 31 maggio ha partecipato alla I Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione che si è svolta a Roma.

• Dal 18 al 21 giugno ha partecipato, in Polonia, al VI Forum delle associazioni laicali e dei movimenti ecclesiali, promosso dalla diocesi di Tarnow.

• Il 28 giugno è intervenuto, presso la Sala Stampa della Santa Sede, alla conferenza stampa di presentazione della Giornata mondiale della gioventù di Madrid 2011.

 

Il segretario del dicastero, S.E. mons. Josef Clemens ha ricevuto S.Em. il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga (Germania); S.E. mons. Carlo Mazza, vescovo di Fidenza e membro del Pontificio Consiglio per i Laici; S.E. mons. Joel Baylon, vescovo della diocesi di Legazpi (Filippine); S.E. mons. Walmor Oliveira de Azevedo, arcivescovo di Belo Horizonte (Brasile); Frère Alois Löser, priore della Comunità di Taizé; il signor Wilfred Lemke, Consigliere speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite sullo sport per lo sviluppo e la pace; all’incontro era presente anche P. Kevin Lixey, LC, responsabile della Sezione “Chiesa e sport ”; ha ricevuto il signor Stefan-Bernhard Eirich, nuovo rettore del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zentralkomitee der deutschen Katholiken - ZdK); i responsabili dell’Unione Sacerdotale di Austria, Svizzera e Germania; ha incontrato la signora Annette Schavan, Ministro federale tedesco per l’Educazione e la Ricerca; i signori Hubert Brenninkmeijer e Aldegonde Brenninkmeijer-Werhahn, fondatori della International Academy for Marital Spirituality con sede a Brussels (Belgio); il rev. James Phalan, direttore di Family Rosary International; il dott. Hans-Peter Friedrich, Ministro federale tedesco dell’Interno; l’on. Marie-Luise Dött, MdB, presidente dell’Unione degli Imprenditori Cattolici (Bund Katholischer Unternehmer e. V.); il prof. dott. Josef Sayer, direttore generale di Misereor; la signora Mary Healey-Sedutto, direttrice del Pan-American Health Care Network; la signora Antonia Willemsen, presidente tedesca di Kirche in Not (Aiuto alla Chiesa che soffre), insieme con la contessa Johanna von Westphalen e Frei Hans Stapel.

• Il 25 febbraio, presso la sede del dicastero, ha tenuto una conferenza sull’apostolato dei laici a un gruppo dell’Accademia Evangelica di Loccum (Germania), accompagnato dal direttore responsabile dott. Stephan Schaede.

• Il 4 marzo, presso la sede del dicastero, ha tenuto una relazione su “Compiti, struttura e storia del Pontificio Consiglio per i Laici ” agli studenti della Facoltà di Diritto canonico e Teologia dogmatica dell’Università di Friburgo (Germania), partecipanti a un seminario di studio sul tema “Chiesa universale e Chiesa particolare ”.

• Il 12 marzo ha tenuto una conferenza sul tema “ Le Giornate mondiali della gioventù e la loro proiezione pastorale per l’America Latina ”, presso la Pontificia Università della Santa Croce (Roma), nel corso di un incontro promosso dalla Pontificia Commissione per l’America Latina con sacerdoti e religiosi latinoamericani che studiano a Roma.

• Il 20 marzo ha preso parte alla celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI, per la dedicazione della nuova parrocchia romana di San Corbiniano all’Infernetto.

• L’11 aprile, all’Accademia Cattolica di Berlino, ha tenuto la laudatio sul tema “ Il Torso del Belvedere e l’apostolato dei laici ”, in occasione del conferimento del “DJK-Ethik-Preises des Sports ” al prof. dott. Norbert Müller, dell’Università di Magonza, membro del dicastero.

• Il 13 aprile ha partecipato alla presentazione di YouCat, il catechismo per i giovani, promossa dal Sovrano Militare Ordine di Malta a Roma, alla presenza dei cardinali Paolo Sardi, Patrono dell’Ordine, e Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, che ha curato la supervisione del nuovo catechismo.

• Il 14 maggio 2011 ha partecipato all’Assemblea plenaria del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zentralkomitee der deutschen Katholiken - ZdK) a Erfurt (Germania) con una relazione su: “ La Giornata mondiale della gioventù a Madrid. Temi dell’attuale lavoro del Pontificio Consiglio per i Laici ”.

• Il 28 maggio ha tenuto una conferenza sul ruolo e i compiti del Pontificio Consiglio per i Laici all’interno della Curia romana per i partecipanti a un seminario di studio dell’Unione degli industriali dell’Assia (Germania).

• Il 30 giugno ha partecipato, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, alla cerimonia di consegna del “ Premio Ratzinger ”, istituito dalla “ Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”, che il Santo Padre Benedetto XVI ha conferito a tre studiosi di teologia.

 

Il sottosegretario del dicastero, prof. avv. Guzmán Carriquiry ha ricevuto la visita del dott.

Victor Soldevila, segretario del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia.

• Il 7 aprile ha partecipato al Convegno “ Il fedele laico: realtà e prospettive ”, organizzato dalla Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università della Santa Croce, con una relazione dal titolo “ Il laicato cattolico dal Concilio Vaticano II ad oggi: esiti positivi, difficoltà e fallimenti ”.

• Il 12 aprile ha partecipato a una serata, organizzata dai padri di Schönstatt della parrocchia romana dei Santi Francesco e Caterina Patroni d’Italia, dove ha rilasciato una testimonianza su Giovanni Paolo II, nell’imminenza della sua beatificazione.

 

Mons. Miguel Delgado Galindo, capo ufficio del Pontificio Consiglio per i Laici, ha ricevuto, insieme alla sig.na Ana Cristina Villa Betancourt, la visita di un gruppo di studenti della Pontificia Università Gregoriana accompagnati dalla prof.ssa Donna Orsuto.

• Il 5 aprile mons. Delgado Galindo ha tenuto una relazione all’Institut Catholique de Paris sugli statuti delle associazioni di fedeli.

• Il 28 aprile ha portato il saluto del presidente del dicastero al III Convegno regionale “ I laici nella Chiesa e nella società pugliese, oggi ”, tenutosi a San Giovanni Rotondo (Foggia).

 

Il rev. Eric Jacquinet, responsabile della Sezione Giovani, ha ricevuto la visita di S.E. mons. Dominique Lebrun, vescovo di Saint-Etienne (Francia) accompagnato dai seminaristi della diocesi; di S.E. mons. Marc Aillet, vescovo di Bayonne (Francia), e di un gruppo di seminaristi della diocesi; del rev. padre José Manuel Ballesteros Alvarez, procuratore dei Missionari Identes; del rev. Francesco Pierpaoli, direttore del Centro giovanile “Giovanni Paolo II” di Loreto; del rev. padre Antoine Birot, della diocesi di Tolone (Francia), fondatore della Maison de l’Amour Trinitaire; del rev. Fabrice du Haÿs, parroco di Saint Martin d’Achères (Francia) con un gruppo di chierichetti; ha ricevuto la visita di un gruppo di studenti dell’Ecole de la foi de Coutances (Francia); del rev. Samuel Vigot di Lione (Francia) accompagnato da un gruppo di parrocchiani; del rev. Francio Manoukian di Tolone (Francia) accompagnato da un gruppo di coppie.

• Il 19 gennaio il rev. Jacquinet ha tenuto una conferenza, dal titolo “ Il contributo dei santuari all’evangelizzazione dei giovani ”, nel corso dell’annuale congresso dell’Association des recteurs de sanctuaires, che si è svolto a Sainte-Anne d’Auray (Francia) dal 17 al 19 gennaio sul tema “ I nostri santuari e i giovani ”.

• Il 21 gennaio è intervenuto a un incontro promosso a Roma dall’Istituto Figlie della Carità di Canossa per responsabili della pastorale giovanile.

• Ha partecipato all’11° Incontro dei presidenti delle conferenze episcopali del Sud-Est europeo che si è svolto a Nicosia, nell’isola di Cipro, dal 3 al 6 marzo 2011, tenendo una conferenza dal titolo “La pastorale giovanile oggi ”.

 

Il rev. padre Kevin Lixey, LC, responsabile della Sezione “ Chiesa e sport ”, ha ricevuto la visita di S.E. mons. Carlo Mazza, vescovo di Fidenza e membro del Pontificio Consiglio per i Laici; mons. Mario Lusek, responsabile dell’Ufficio per la pastorale del turismo, del tempo libero e dello sport della Conferenza episcopale italiana; ha incontrato i delegati dei diversi continenti della International Federation of Sport Climbing, convenuti a Roma per l’annuale assemblea generale.

• Il 10 gennaio, padre Lixey ha portato il saluto del Pontificio Consiglio per i Laici all’incontro della Commissione pastorale della Fédération Internationale Catholique d’Education Physique et sportive (Ficep) che si è svolto a Brescia dal 9 all’11 del mese.

• Il 3 marzo è intervenuto, con una breve presentazione della figura di Giovanni Paolo II come papa sportivo, alla conferenza stampa di presentazione della quinta edizione della “Clericus cup ”, il torneo di seminaristi e preti che studiano nelle Università pontificie romane, che si è svolto a Roma

dal 26 marzo al 28 maggio 2011.

• Il 10 marzo ha partecipato al primo di una serie di incontri mensili su “Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto ”, organizzati presso il Centro internazionale giovanile San Lorenzo di Roma, dall’Ufficio pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana, in collaborazione con la Fondazione “Giovanni Paolo II per lo sport ” e la Sezione “Chiesa e sport ” del Pontificio Consiglio per i Laici.

• Il 4 aprile ha partecipato, presso la Radio Vaticana, alla presentazione del volume Lo sport in Vaticano, edito dalla Libreria Editrice Vaticana.

• Il 28 aprile ha partecipato a Nancy, Francia, alle celebrazioni per il 100° anniversario di fondazione della Fédération Internationale Catholique d’Education Physique et sportive (Ficep), dove ha rivolto ai partecipanti all’Assemblea generale il saluto all’inizio dei lavori.

• Il 9 giugno ha introdotto i lavori della giornata di studio “L’educazione sfida lo sport. I nuovi luoghi educativi in parrocchia ”, organizzata a Roma, presso la sala conferenze dei Musei Vaticani, dall’Ufficio pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana, e dalla

Sezione “Chiesa e sport ” del Pontificio Consiglio per i Laici.

 

La sig.na Ana Cristina Villa Betancourt, responsabile della Sezione Donna, ha ricevuto la visita della dott.ssa Laura Tortorella, direttrice didattica dell’Istituto “Mulieris Dignitatem” per l’unidualità uomo-donna; della signora Vicki Thorn, fondatrice del “ Project Rachel ”; del signor Kevin Kacvinsky di Witness to Hope Ministries; di Christine Anne Mugridge, della Sacred Arts Communications; delle professoresse Dale O’Leary e Dina Nerozzi, studiose e scrittrici, e Adele Ercolano e Giovanna Abbiati, dell’Istituto per studi superiori sulla donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.

• Dall’8 al 12 febbraio la sig.na Villa Betancourt ha partecipato al I Congresso internazionale sull’ideologia del genere che si è svolto all’Università di Navarra a Pamplona (Spagna).

• Il 28 giugno ha partecipato, all’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede, al ricevimento in occasione della visita a Roma di Melanne Verveer, Ambasciatrice statunitense per le questioni di genere.

• Nel corso del semestre, la sig.na Villa Betancourt ha partecipato ad alcune riunioni presso il Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, per collaborare all’organizzazione di un incontro europeo di associazioni femminili e alla stesura del prossimo messaggio per la Giornata mondiale per la pace. Ha inoltre partecipato ad alcuni incontri promossi a Roma dall’Istituto “Mulieris Dignitatem” per l’unidualità uomo-donna e dall’Unione delle superiore maggiori (USMI) diocesana, moderando una tavola rotonda e tenendo una relazione sulla vita religiosa.

 

Tra gli appuntamenti di S.Em. il cardinale Ryłko del primo semestre dell’anno si segnalano anche le visite delle Loro Eccellenze i signori ambasciatori presso la Santa Sede: Thomas Hong-soon Han, ambasciatore di Corea; Hidekazu Yamaguchi, ambasciatore del Giappone; Bogdan Tătaru-Cazaban, ambasciatore di Romania; Larry Yuyuan Wang, ambasciatore della Repubblica di Cina (Taiwan); Alfons M. Kloss, nuovo ambasciatore d’Austria.

 

S.E. mons. Clemens ha ricevuto la visita di S.E. il signor Walter Jürgen Schmid, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede, e di S.E. il signor Alfons M. Kloss ambasciatore d’Austria presso la Santa Sede.