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XXV ANNIVERSARIO DEL CENTRO INTERNAZIONALE
GIOVANILE SAN LORENZO

CELEBRAZIONE EUCARISTICA DI RINGRAZIAMENTO

OMELIA DEL CARD. STANISŁAW RYŁKO
PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI

13 marzo 2008

 

Il Centro San Lorenzo, un dono che impegna

1. Dopo aver partecipato alla veglia penitenziale presieduta dal Santo Padre nella basilica di San Pietro per la XXIII Giornata mondiale della gioventù, questa sera noi abbiamo voluto continuare la nostra preghiera nella chiesa di San Lorenzo in Piscibus. Qui, esattamente venticinque anni fa – il 13 marzo 1983 –, il servo di Dio Giovanni Paolo II inaugurava il Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo. E d’allora questa piccola chiesa romanica, così straordinariamente bella nella sua estrema semplicità e dove tutto aiuta a immergersi nel dialogo con Cristo presente nel tabernacolo, è il cuore pulsante del Centro.

Ai festeggiamenti per il venticinquesimo anniversario del Centro San Lorenzo ha voluto unirsi, con nostra grandissima gioia, Sua Santità Benedetto XVI, che vi ha celebrato l’Eucaristia domenica scorsa. Con il dono della sua visita il Santo Padre ha posto un’altra pietra miliare nella storia del Centro, a significare con eloquenza l’importanza del ruolo che esso ha svolto a favore dei giovani negli anni passati e che continua tutt’ora  a svolgere nella Chiesa di Roma.

Questo Centro è stato voluto da Giovanni Paolo II, il Papa che il giorno stesso d’inizio del suo pontificato proprio ai giovani diceva: «Voi siete la speranza della Chiesa, voi siete la mia speranza». E non era retorica. Il suo rapporto specialissimo con i giovani avrebbe dimostrato negli anni che quelle parole racchiudevano un preciso programma pastorale e che i giovani occupavano un posto davvero privilegiato nel cuore di Karol  Wojtyła. Lui li capiva, sapeva comunicare con loro, gli dava fiducia: li amava come un padre, come un amico vero. I giovani lo sentivano, lo sapevano. E accorrevano ogni volta egli li chiamasse, fino a quell’indimenticabile 2 aprile 2005, quando il vecchio Pontefice è tornato alla casa del Padre.

Della inaugurazione del Centro San Lorenzo – uno dei gesti profetici di Giovanni Paolo II – nessuno quella domenica di marzo di venticinque anni or sono poteva intuire la portata. La nascita di questo Centro fu infatti il primo di una serie di avvenimenti che avrebbero aperto una pagina nuova nel rapporto della Chiesa con le giovani generazioni. I disegni del Signore sono davvero inscrutabili... Un anno dopo la sua inaugurazione, la Domenica delle Palme del 1984 si  celebrò a Roma quel Giubileo dei giovani che lasciò stupefatto il mondo per la massiccia partecipazione di ragazzi e ragazze giunti da ogni angolo del pianeta, e a conclusione del quale Giovanni Paolo II consegnò loro la Croce dell’Anno Santo della Redenzione, che sarebbe diventata il simbolo delle Giornate mondiali della gioventù. L’anno successivo Roma fu teatro di un altro raduno di giovani – convocati questa volta per l’Anno internazionale della gioventù indetto dall’Onu nel 1985 –, che in centinaia di migliaia risposero di nuovo all’invito del Papa. Furono soprattutto questi due eventi a ispirare a Giovanni Paolo II l’idea di istituire nella Chiesa le Giornate mondiali della gioventù. E il 20 dicembre 1985 egli annunciava così la sua decisione: «Tutti i giovani devono sentirsi seguiti dalla Chiesa: perciò tutta la Chiesa, in unione con il Successore di Pietro, si senta maggiormente impegnata a livello mondiale, in favore delle gioventù, delle sue ansie e sollecitudini, delle sue aperture e speranze, per corrispondere alle sue attese, comunicando la certezza che è Cristo, l’Amore che è Cristo, la Verità che è Cristo, mediante una opportuna formazione – che è forma necessaria e aggiornata di evangelizzazione».

Questo Centro è quindi memoria viva della genesi delle Gmg e della genesi di una nuova generazione di giovani nata proprio grazie alle Giornate mondiali della gioventù – giovani che hanno scoperto Cristo come la via, la verità e la vita; la Chiesa come famiglia accogliente e compagnia di amici; il Successore di Pietro come guida sicura e amico affidabile. La generazione di tutti voi che stasera partecipate a questa Eucaristia.

2. Giovanni Paolo II affidò il Centro San Lorenzo a giovani appartenenti a vari movimenti ecclesiali e aggregazioni giovanili. Dovevano essere proprio loro – sotto la guida del Pontificio Consiglio per i Laici – a prendersi cura dei propri coetanei in pellegrinaggio nella Città Eterna. Papa Wojtyła volle questo Centro come «fucina di formazione di veri giovani cristiani, che sappiano testimoniare coerentemente il Vangelo al mondo d’oggi» (Omelia, 13 marzo 1983) e nell’omelia per la sua inaugurazione diceva ai giovani animatori: «Qui, ne sono certo, proverete più forte che mai la gioia del testimone, che corrobora la fede degli altri, che comunica ad altri quanto di meglio egli possiede» (Ibidem). Nel suo pensiero, il Centro San Lorenzo doveva essere dunque soprattutto il luogo di un’autentica testimonianza della fede dei giovani ai giovani, un luogo che «risveglia in tutti i suoi visitatori la sensibilità per la realtà di Dio, la sensibilità per le esigenze che egli pone» (Ibidem). Traguardi alti. Non a caso, agli stessi giovani che se ne sarebbero fatto carico spiegava: «Questo Centro dipende dal meglio di voi e può consolidare il meglio di voi» (Ibidem). Chi si è coinvolto nelle attività del Centro sa quanto vere fossero le sue parole.

Ma dove si attingono le forze per far fronte a un impegno così esigente? Ecco la risposta di Giovanni Paolo II: «Il Centro diviene [...] necessariamente un luogo in cui deve regnare la Croce.

È bene, perciò, che in questa chiesa abbiate collocato, a dominarla con la sua grandezza e la sua bellezza, la famosa Croce di San Damiano. Venite sotto questa croce insieme con Maria, la Madre di Dio, che vi è raffigurata» (Ibidem). La Croce è la scuola di vita e di testimonianza cristiana più sicura, perché è il segno più convincente dell’amore di Cristo “fino alla fine”. E, ribadiva il Servo di Dio, «questo impegno di penetrare fino in fondo nell’amore di Dio [...] diventa per il “San Lorenzo” un testamento» (Ibidem). Un anno dopo l’inaugurazione del Centro, la Croce di San Damiano sarà affiancata da un’altra Croce: la Croce dell’Anno Santo della Redenzione, la Croce pellegrina che continua ad accompagnare i giovani nei raduni mondiali con il Santo Padre e che è custodita proprio in questa chiesa dai giovani del Centro. La Domenica delle Palme 2005, Giovanni Paolo II sofferente e ormai senza voce, ha affidato alla lettura di Sua Eccellenza Monsignor Leonardo Sandri il suo testamento spirituale ai giovani: «Continuate senza stancarvi il cammino intrapreso per essere dovunque testimoni della croce gloriosa di Cristo. Non abbiate paura! La gioia del Signore crocifisso e risorto sia la vostra forza, e Maria Santissima sia al vostro fianco». Ecco qual è la fonte zampillante di forza spirituale alla quale in questa chiesa hanno attinto tanti giovani.

3. Venticinque anni di vita del Centro San Lorenzo...  Oggi facciamo nostre le parole del Salmista: «Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie» (Sal 75, 2). Quanti avvenimenti importanti si sono susseguiti in questi anni nella Chiesa... Quanti giovani hanno varcato la soglia di questo Centro e di questa chiesa... Quanti di loro vi hanno trovato o ritrovato la fede... Quanti giovani si sono messi al servizio di altri giovani offrendogli il meglio di sé.... Per quanti di loro questo Centro è diventato scuola d’impegno e di testimonianza cristiana... Quante preghiere dei giovani per i giovani... Quante ore di adorazione del Santissimo Sacramento... Questa chiesa è davvero “cuore permanentemente orante” delle Giornate mondiali della gioventù. Per tutto questo, a nome del Pontificio Consiglio per i Laici, desidero oggi ringraziare i movimenti ecclesiali, l’Azione Cattolica Italiana, le aggregazioni giovanili e i volontari  che con tanta passione si sono messi qui al servizio dei giovani, e per i quali il Centro è stato una importante scuola di servizio e di comunione. Un grazie speciale ai cappellani del Centro, che li hanno accompagnati negli anni con tanta dedizione. E infine, ma non ultimo, grazie alla Comunità dell’Emmanuele che fin dalla nascita del Centro si è assunta il non lieve compito di animarne e coordinarne le attività.

Il Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo è una preziosa eredità spirituale di Giovanni Paolo II,  un dono che ci impegna tutti e che tutti in questo venticinquesimo anniversario  vogliamo accogliere di nuovo con gratitudine e senso di responsabilità. Un dono per il quale desideriamo dire ancora il nostro grazie al grande Papa amico dei giovani con la nostra preghiera per la sua rapida beatificazione.

In questa celebrazione eucaristica, che apre il triduo delle celebrazioni per il giubileo d’argento del Centro  San Lorenzo, affidiamo al Signore tutti i giovani che si preparano alla XXIII Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà a Sydney, pregando affinché essa sia una nuova Pentecoste per la Chiesa in Australia e per tutto il mondo.