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 Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti

IV Seminario Europeo dei Cappellani Cattolici dell’Aviazione Civile

Lione (Francia), 12 maggio 2003 

Discorso di Apertura

S.E.Mons. Agostino Marchetto 

Segretario del Pontificio Consiglio 

della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti 

Cari Cappellani d’Aeroporto, Membri delle Cappellanie e Distinti Ospiti.

È un grande onore per me aprire questo quarto Seminario Europeo dei Cappellani Cattolici dell’Aviazione Civile e dei Membri delle Cappellanie, qui a Lione, presso il Centro Diocesano “Maison Saint-Joseph”. A nome del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, e in particolare, del suo Presidente, l’Ecc.mo Mons. Stephen Fumio Hamao, che non ha potuto essere qui con noi quest’oggi, do il benvenuto ai partecipanti - Cappellani d’aeroporto e loro collaboratori -, come pure ai nostri distinti ospiti.

Questo Seminario europeo, che segue quelli di Varsavia, Budapest e Bruxelles, è organizzato congiuntamente dal nostro Pontificio Consiglio, dal Segretariato Europeo dei Cappellani Cattolici d’Aeroporto e dalla Cappellania Cattolica dell’Aeroporto di Lyon-Satolas

Il Rev. P. Slawomir Kawecki, Cappellano dell’Aeroporto Internazionale di Varsavia, è il dinamico Segretario del Segretariato europeo. Prima di lui, come la maggior parte di voi ricorderà, questo incarico era stato ricoperto dal Rev. P. Declan Doyle dell’Aeroporto Internazionale di Dublino. P. Kawecki lavora intensamente per promuovere questo ministero, specialmente nei Paesi dell’Europa dell’Est, volando da un aeroporto all’altro per incontrare Autorità aeroportuali e dialogare con i Vescovi locali. Il risultato di questo impegno è evidente. Sono state create numerose cappelle d’aeroporto e nominati nuovi Cappellani, alcuni dei quali sono qui presenti. Esprimo di cuore, ad ognuno di loro, il benvenuto da parte vostra e mio personale. P. Kawecki, inoltre, invia Bollettini d’informazione a tutti i Cappellani per mantenerli in contatto tra di loro e metterli al corrente di tutto ciò che avviene nel campo del ministero aeroportuale. Devo aggiungere che egli non ha reso la vita “più facile” al Pontificio Consiglio. Poiché ci spinge, però, a servire sempre meglio il ministero dell’aviazione, sento il dovere di ringraziarlo e, pertanto, approfitto di questa occasione per esprimergli la nostra più profonda gratitudine per tutto ciò che ha fatto e sta facendo per la pastorale dell’aviazione civile in Europa. Un ministero davvero difficile, in effetti! 

L’ultima buona notizia sui progressi raggiunti dal ministero aeroportuale in Europa viene dal Cardinale di Praga, l’Em.mo Miloslav Vlk, il quale ha riferito al nostro Dicastero che è stato concesso uno spazio per una cappella nell’aeroporto della sua Arcidiocesi, e che ha trovato un sacerdote francese per esserne il Cappellano. Ha promesso anche di inviarlo a questo Seminario. (Non so se sia arrivato!) Abbiamo scritto anche al Cardinale Jozef Glemp di Varsavia, in occasione del decimo anniversario dell’istituzione della cappella dell’aeroporto, ed abbiamo espresso il nostro profondo apprezzamento per i progressi raggiunti dalla pastorale aeroportuale, non solo a Varsavia, ma anche in quattro altri aeroporti polacchi. Il Cardinale Glemp è stato molto lieto di ricevere la nostra lettera. 

Non c’è bisogno di accogliere un’altra persona “importante”, vale a dire il P. Jean Battesti, in quanto egli è, assieme ai suoi collaboratori, il nostro anfitrione. Desidero dunque esprimere a tutti loro la nostra gratitudine per l’amabile ospitalità. P. Battesti, assieme a P. Kawecki, ha visitato più di una volta il nostro Pontificio Consiglio per discutere la preparazione di questo Seminario, ha intrattenuto numerosi contatti epistolari e ha lavorato molto intensamente per organizzare questo simposio. Sono pienamente consapevole della mole di impegno che c’è dietro tutta questa preparazione. Egli ha redatto infatti un programma molto buono – pastorale, intellettuale e sociale – che condivideremo, ascoltando e apprezzando certamente. 

Anche se non c'è “alteritas” con me, devo ringraziare i componenti del nostro Settore del Pontificio Consiglio, che è poi il vostro, e cioè Mons. Anthony Chirayath e, “in absentia”, Suor Alessandra. Anch’essi hanno lavorato sodo per il successo di questa riunione. 

Il tema generale scelto per il Seminario: “Unità nella Diversità - Sfide per la Pastorale dell’Aviazione Civile” è molto pertinente oggi. I Cappellani d’aeroporto operano in un ambiente difficile e molto complesso, dove si incontrano tutte le nazionalità, culture e religioni. Essi si preoccupano in particolare della cura pastorale del personale di volo, anche in formazione, del personale di terra, di meccanici e tecnici, impiegati e dirigenti, personale aeroportuale e operatori di servizi, e di coloro che lavorano nei servizi di ‘catering’ per i passeggeri. La loro attenzione è rivolta anche ai passeggeri e a particolari categorie di persone, quali i rifugiati nei centri di detenzione degli aeroporti, le persone in difficoltà, ecc. In questa complessa situazione, i cappellani devono essere un riferimento di “unità nella diversità” per ogni persona. Parlerò su questo argomento domani mattina. 

Ci troviamo qui sulla terra di grandi santi, come Ireneo e il Curato di Ars. Avremo l’opportunità, nei prossimi giorni, di visitare i luoghi segnati dalla loro santità e dalle loro eroiche vite, e di ascoltare la loro spiritualità. Sant’Ireneo, che proveniva dall’Oriente, è stato uno dei più grandi teologi del secondo secolo. Durante la sua gioventù, fu fortemente influenzato da San Policarpo, dei cui insegnamenti fece tesoro non “su carta, ma nel cuore, poiché le cose che impariamo nell’infanzia sono parte della nostra anima”. Allo stesso modo, San Giovanni Maria Vianney fu un’importante figura in Francia e fuori per la sua predicazione e per l’influenza spirituale che esercitò su coloro che lo ascoltavano. Fu un prete santo, a cui accorrevano migliaia di persone. Si dice che trascorresse diciotto ore al giorno in confessionale. Egli è, di conseguenza, un modello per i sacerdoti, specialmente per quelli diocesani. Sono sicuro che sia anche un esempio per i cappellani d’aeroporto. 

Domani mattina, il Rev. Maurice Jourjon, esperto di patristica, ci illuminerà sulla attualità di Sant’Ireneo e mercoledì, il Rev. P. Pierre Lathuiliere, della Facoltà Teologica di Lione e responsabile per l’Ecumenismo, ci parlerà su “La Dimensione Ecumenica della Pastorale dell’Aviazione Civile: la Carta Ecumenica del 22 aprile 2002”. Lo stesso giorno, S.E.Mons. Guy Bagnard, Vescovo di Belley-Ars, ci intratterrà sulla spiritualità di San Giovanni Vianney. 

Mercoledì, sarà la volta di S.E.Mons. Philippe Barbarin, Arcivescovo di Lione, il quale ha gentilmente acconsentito a parlarci de “Le sfide e le opportunità per la Chiesa in Europa”, mentre spetterà al Prof. Michel Boursier, della Facoltà cattolica di Lione, informarci sulle “Prospettive per il futuro dell’Europa”. Quindi, nei prossimi giorni, avremo molte cose da ascoltare, riflettere, vedere e condividere.
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