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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move - N° 91-92, April - August 2003, p. 409

Vescovi del Messico e dell’America Centrale

chiedono una politica migratoria “dal volto umano”*

 

Dal 14 al 15 febbraio, nella diocesi di Ciudad Quesada (Costa Rica), i Responsabili nazionali della Pastorale della mobilità umana delle Conferenze episcopali di Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Costa Rica ed El Salvador, convocati dal CELAM (Consiglio dell’Episcopato Latinoamericano) si sono radunati per analizzare la realtà delle loro nazioni e per cercare risposte, in particolare, al fenomeno delle migrazioni. In una dichiarazione finale congiunta, i Vescovi e i membri delle Commissioni Nazionali hanno rilevato la loro profonda preoccupazione per le cause che continuano a provocare le massicce ondate di migrazioni verso gli Stati Uniti, il Messico e i Paesi dell’America Centrale e per le conseguenze sociali del Trattato di Libero Commercio (TLC) dell’America Centrale con gli Stati Uniti, l’Area di Libero Commercio per le Americhe (ALCA) e il Piano Puebla Panama (PPP). Con l’attuale modello economico “in tutte le nazioni della regione, nonostante la ricchezza globale, cresce il deterioramento dei valori, particolarmente del valore della famiglia; aumentano corruzione, impunità, violenza e insicurezza sociale”. I Vescovi puntualizzano: “Noi non ci opponiamo a questo sistema, ma chiediamo un sistema economico che ridistribuisca con equità e giustizia le ricchezze che esso stesso produce”. Inoltre, in linea con la lettera pastorale dei Vescovi degli Stati Uniti e del Messico “Insieme nel cammino della speranza non siamo più stranieri”, chiedono alle autorità responsabili “una politica migratoria dal volto umano, che contribuisca alla regolarizzazione dei migranti senza documenti e il rispetto dei loro diritti”.

* da Agenzia Fides, 20 febbraio 2003.
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