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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move

N° 99 (Suppl.), December 2005

 

 

testimonianzA

del SIG. Flaviano RAVELLI 

 

Mi chiamo Flaviano Ravelli, vengo da Bergantino (Rovigo), sono sposato con Monica, abbiamo due figlie, una di 19 e una di 13 anni. Sono attualmente autista presso una ditta che produce mangimi per alimentazione animale. Provengo da una famiglia di Artisti Viaggianti, che a me piace chiamare “giostrai”, io stesso ho fatto parte di questo mondo di lavoro fino a dopo il matrimonio. Da ragazzo per motivi di studio, ho frequentato come molti altri ragazzi il “Collegio Villa Maria” a Treviso, sotto la guida, prima del Direttore Renato Galleno e poi con Mons. PierGiorgio Saviola. Con questÂ’ultimo iniziò un rapporto straordinario tanto da segnare la mia vita e successivamente anche quella della mia famiglia.

Mons. PierGiorgio è stato fondamentale per il nostro cammino, sempre presente, ha condiviso con noi momenti di gioia e momenti di tristezza, ha mantenuto vive le nostre radici cristiane che ci sono servite per superare momenti di difficoltà e gustare meglio i momenti di gioia. Ci siamo trovati quasi per caso, naturalmente invitati da Mons. Piergiorgio, ad un Convegno della Pastorale per i circensi e lunaparchisti; abbiamo sentito parlare di problemi a noi vicini da persone straordinarie per volontà e impegno e in quel momento abbiamo capito, io e Monica, che anche noi potevamo dare qualcosa ai nostri ex-colleghi. Abbiamo quindi iniziato ad approfondire il nostro essere cristiani, partecipando agli incontri con gli altri operatori pastorali, ascoltando le loro esperienze, seguendo il cammino che ci veniva indicato: un cammino difficile, fatto di piccoli passi perché la strada da percorrere è lunga. Al nostro paese abbiamo la fortuna di avere molte famiglie di spettacolisti viaggianti “giostrai” che, venuti a conoscenza del nostro impegno, ci hanno espresso il desiderio di essere seguiti spiritualmente.

Il primo impatto è stato positivo: il terreno su cui lavorare sembra buono e lo sentiamo buono, anche se la parola di Dio è quasi sempre messa in secondo piano rispetto ai problemi continui che hanno nelle piazze. Ci siamo resi conto che queste famiglie hanno bisogno di essere seguite passo passo nella loro quotidianità; ma questo è praticamente impossibile, usiamo talvolta il telefono o mandiamo messaggi a mezzo di altre persone per fare loro sentire la nostra presenza e la nostra attenzione e avere in noi un punto di riferimento di cui hanno bisogno per avere certezze.

Avendo noi condiviso e vissuto in prima persona gli stessi problemi che loro affrontano oggi in maniera addirittura maggiore se non moltiplicata, abbiamo dovuto affrontare situazioni difficili che riguardavano la loro normale vita quotidiana e di fronte ad una espressione che ci ha turbati e responsabilizzati, non ci siamo spaventati, ma ci siamo “armati” per prepararci meglio non solo dal punto di vista spirituale ma anche sociale.

“Voi siete dei nostri” è lÂ’invito rivoltoci dai nostri amici e che ci ha coinvolti in loro favore. Da qui sono nate e cresciute alcune iniziative positive che abbiamo messo in atto con la collaborazione dei giostrai, come la Festa di San Giovanni Bosco che ormai è quasi totalmente organizzata da loro, incontri con il parroco e partecipazione alla vita parrocchiale durante la sosta invernale; a livello politico abbiamo organizzato incontri con personaggi in grado di accogliere con responsabilità i loro problemi, cercando di risolverli.

 

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