Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People People on the MoveN° 109, April 2009
COMUNICATO-STAMPA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA PASTORALE PER I MIGRANTI E GLI ITINERANTIA cinque anni dallÂÂErga migrantes caritas Christi
ÂÂLa carità di Cristo verso i migranti ci stimola (cfr. 2 Cor 5,14) ad affrontare [sempre] di nuovo i loro problemi che riguardano ormai il mondo intero. Infatti pressoché tutti i Paesi, per un verso o per lÂÂaltro, si confrontano oggi con lÂÂirrompere del fenomeno delle migrazioni nella vita sociale, economica, politica e religiosa, un fenomeno che sempre più va assumendo una configurazione permanente e strutturaleÂÂ.[1] Con queste parole si apre lÂÂIstruzione Erga migrantes caritas Christi (La carità di Cristo verso il migrante), approvata dal Papa Giovanni Paolo II il 1° maggio 2004, Festa di san Giuseppe lavoratore, e pubblicata dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti il 3 maggio seguente. Il Documento intendeva ÂÂaggiornare la pastorale migratoria ÂÂ passati ormai trentacinque anni dalla pubblicazione del Motu proprio di Papa Paolo VI Pastoralis migratorum cura e dalla relativa Istruzione della Sacra Congregazione per i Vescovi De pastorali migratorum curaÂÂ (EMCC, Introduzione). Dopo cinque anni dalla sua promulgazione il nostro Pontificio Consiglio ha ritenuto opportuno rievocarla anche con la convocazione di un Congresso Mondiale per la pastorale dei Migranti e dei Rifugiati, il sesto della serie, specificatamente sul tema ÂÂUna risposta pastorale al fenomeno migratorio nellÂÂera della globalizzzazione (a cinque anni dallÂÂErga migrantes caritas Christi)ÂÂ. Avrà luogo in Vaticano, dal 9 al 12 novembre prossimo. EÂÂ prevista la partecipazione di rappresentati delle Commissioni Episcopali per la pastorale dei migranti e rifugiati di tanti Paesi dei vari continenti, in modo che le riflessioni e i suggerimenti per futuri progetti siano vera espressione di coloro che sono impegnati in questa pastorale in qualunque angolo della terra essi si trovino. Saranno inoltre presenti esperti in materia, oltre ai Delegati di Congregazioni e Istituti Religiosi, nonché Movimenti ecclesiali e Associazioni laicali in vista di un futuro impegno in questo campo che presenta molteplici sfide. La presenza di Delegati fraterni dal Consiglio ecumenico delle Chiese, dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, dalla Comunione Anglicana e dalla Federazione Luterana mondiale darà una nota ecumenica allÂÂassise. Nel corso del Congresso saranno discusse questioni legate al fenomeno migratorio, sia internazionale che interno, e cioè la globalizzazione, lÂÂurbanizzazione, la cooperazione tra la Chiesa di origine e quella di arrivo dei migranti e dei rifugiati, la loro accoglienza e integrazione, il dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale, la cooperazione tra Chiese e Religioni, come anche tra istituzioni ecclesiali e civili in vista del benessere dei migranti e rifugiati, e, di conseguenza, anche delle popolazioni autoctone. Attenzione sarà rivolta altresì alla situazione in cui vivono queste persone nei centri di raccolta e nelle carceri. Tra gli oratori figurano i Cardinali Jean-Baptiste Pam Minh Mân del Viet Nam, John Njue del Kenya e Odilo Pedro Scherer del Brasile e il Prof. Stefano Zamagni della Facoltà di Scienze Economiche dellÂÂUniversità di Bologna. Punto culminante del Congresso sarà lÂÂUdienza con il Papa Benedetto XVI che, in occasione dellÂÂultima Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, il 15 maggio dello scorso anno, ebbe a dire: ÂÂA nessuno sfugge ÂÂ che la mobilità umana rappresenta, nellÂÂattuale mondo globalizzato, una frontiera importante per la nuova evangelizzazione. Vi incoraggio perciò a proseguire nel vostro impegno pastorale con rinnovato zelo, mentre, da parte mia, vi assicuro la mia vicinanza spiritualeÂÂ. Per ulteriori informazioni sul Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, si può consultare il recente ÂÂDossier FidesÂÂ, del 25 aprile 2009, disponibile anche sul sito dellÂÂAgenzia Fides www.fides.org.
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