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INCONTRO CON I SUPERIORI E GLI OFFICIALI DELLA SEGRETERIA DI STATO

INDIRIZZO DI OMAGGIO
DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO ANGELO SODANO 

Sabato, 21 maggio 2005

 

Santità,

ho l'onore di presentarLe il saluto più cordiale da parte di tutto il personale della Sua Segreteria di Stato. Sono qui riuniti i Collaboratori e le Collaboratrici delle due Sezioni di questa istituzione che è a diretto servizio del Papa, sia per quanto riguarda gli Affari Generali sia per quanto concerne i rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali. È, quindi, il saluto che Le porgo anche a nome di chi da più vicino segue l'attività delle due Sezioni, e cioè di Mons. Sostituto, S.E. Leonardo Sandri, e dell'Assessore, Mons. Gabriele Caccia, come del Segretario per i Rapporti con gli Stati, S.E. Giovanni Lajolo, e del Sottosegretario, Mons. Pietro Parolin.

Vorrei poi anche trasmetterLe il saluto delle persone che lavorano nel centinaio di Rappresentanze Pontificie sparse per il mondo, e che in questo momento sono vicine a noi in quest'incontro di famiglia. Le rappresenta tutte S.E. Carlo Maria Viganò, Delegato per tali Rappresentanze Pontificie.

Beatissimo Padre,

noi cerchiamo di lavorare uniti, formando come un cenacolo apostolico, intorno al Successore di Pietro. Grande è la missione del Papa per la diffusione del Vangelo di Cristo nel mondo di oggi e noi vorremmo essere Suoi Collaboratori in quest'immenso campo di lavoro. Come motto episcopale, Vostra Santità ne aveva scelto uno caratteristico, tratto dalla Terza Lettera dell'Apostolo san Giovanni:  "Cooperatores veritatis", "Collaboratori della verità". Anche noi vorremmo essere collaboratori per questa grande missione di salvezza.

Padre Santo,

vorrei, infine dirLe che cerchiamo di svolgere il nostro servizio con la diligenza metodica delle api, così ben rappresentate nello stemma di Papa Barberini, Urbano VIII, in vari angoli dei Palazzi Apostolici e della Basilica di San Pietro. Nello stemma le api erano solo tre. Qui siamo un piccolo alveare, ma lo spirito è sempre identico.

Ed in secondo luogo, vorrei anche confidarLe che cerchiamo di lavorare con gioia, pieni di santo gaudio spirituale per il dono che il Signore ci fa di essere qui accanto al Successore di Pietro.

In un Suo scritto, Ella, Padre Santo, ha parlato della bellezza della liturgia cattolica e della gioia che esprime il canto sacro nella comunità cristiana. A tale riguardo citava una frase di Gandhi il quale vedeva negli esseri viventi del cosmo tre atteggiamenti:  nel mare, - diceva - vi sono i pesci, che tacciono; nella terra, vi sono gli animali, che gridano, e gli uomini, che parlano; nel cielo, vi sono gli uccelli, che cantano.

Noi in Segreteria cercheremo, quando è ora, di tacere, quando è ora, di parlare, ma sempre cercheremo di cantare un inno di ringraziamento a Dio per l'onore che ci concede di lavorare per la Sua Santa Chiesa.

Padre Santo, questa è la Sua Segreteria: ci sostenga e ci benedica!

 

Copyright © Libreria Editrice Vaticana

 

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