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ORDINAZIONE EPISCOPALE
DI PADRE GIANFRANCO AGOSTINO GARDIN O.F.M. CONV.,
ARCIVESCOVO TITOLARE DI CISSA, SEGRETARIO DELLA CONGREGAZIONE
PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA E LE SOCIETÀ DI VITA APOSTOLICA

OMELIA DEL CARD. ANGELO SODANO

Basilica di S. Antonio in Padova
Sabato, 26 agosto 2006

  

"Veni Creator Spiritus!". Vieni, o Spirito Creatore, visita le menti dei tuoi fedeli e riempi della tua grazia i cuori che hai creato.

È questo il canto con cui abbiamo dato inizio a questa solenne liturgia, per l'ordinazione episcopale del caro Padre Gianfranco Agostino Gardin.

Lo Spirito Santo era già sceso su di lui nel giorno del Battesimo e la sua presenza santificatrice era poi stata confermata in occasione della Cresima. Lo stesso Spirito scese ancora sul giovane Religioso, allorquando fu ordinato sacerdote il 21 marzo 1970.

Ora, a distanza di 36 anni, io imporrò le mani sul capo del caro Padre Gianfranco Agostino ed egli riceverà dallo Spirito Santo una nuova grazia, quella di essere Vescovo nella Santa Chiesa di Dio.

È una grazia, alla quale egli potrà sempre attingere nel corso del suo ministero episcopale, anche in mezzo alle più grandi difficoltà.

È ciò che ricordava già san Paolo al suo discepolo Timoteo, come abbiamo ascoltato nella prima lettura di questa Santa Messa:  "Carissimo - scriveva l'apostolo Paolo - ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza" (2 Tm 1, 6-7).

Una comunità orante

Da parte mia, ho accettato volentieri di essere il ministro di questa grazia, insieme agli altri Vescovi qui presenti.

Sono poi ritornato con grande gioia fra voi in questa insigne Basilica, ove ero già venuto l'8 dicembre 1995, in occasione dell'Ottavo Centenario Antoniano. Nella vostra bella Cattedrale, avevo poi ordinato due Vescovi, figli di questa fervente comunità diocesana. Mi riferisco, in concreto, all'ordinazione episcopale di Mons. Giuseppe Lazzarotto, allora destinato come Nunzio Apostolico in Iraq e Giordania, avvenuta il 7 ottobre 1994, come all'ordinazione di Mons. Ivo Scapolo, Nunzio Apostolico in Bolivia, avvenuta il 12 maggio 2002.

Ora ci troviamo nuovamente qui riuniti in preghiera, come la prima comunità cristiana con gli Apostoli e Maria Santissima nel Cenacolo, in attesa della venuta dello Spirito Santo.

Un clima di fervore spirituale invade tutti noi Vescovi Conconsacranti, i venerati fratelli Piergiorgio Silvano Nesti e Paolo Atzei, agli altri Presuli qui presenti, dai Religiosi Francescani Conventuali ai sacerdoti della Diocesi, dalle distinte Autorità del luogo ai familiari ed amici del Padre Gianfranco.

Insieme pregheremo, come fra poco dirò prima delle Litanie dei Santi, "perché Dio onnipotente e misericordioso conceda a questo nuovo eletto la ricchezza della sua grazia, per il bene della Santa Chiesa".

La missione del nuovo Vescovo

Come già ben sapete, il campo di lavoro affidato dal Papa Benedetto XVI al nuovo Vescovo non è in una diocesi particolare, come Vescovo residenziale, coadiutore o ausiliare. Egli dovrà invece collaborare con il Santo Padre nel suo ufficio di Pastore della Chiesa universale. Sarà come un Ausiliare del Papa, per seguire da vicino la vita delle comunità religiose in tutto il mondo, insieme al Prefetto della Congregazione a ciò deputata, e cioè insieme al Card. Franc Rodé, che oggi sentiamo spiritualmente presente in mezzo a noi.

Si tratta però sempre della stessa missione pastorale che è propria di ogni Vescovo nella Santa Chiesa di Dio. Anch'io ho svolto quasi tutta la mia vita sacerdotale ed episcopale al servizio della Santa Sede, prima con il Papa Giovanni XXIII, poi con Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II ed ora con il Papa Benedetto XVI. E posso confidarvi che tale è l'ideale a cui si ispirano tutti coloro che collaborano con il Sommo Pontefice nel governo della Chiesa universale.

Per la vita consacrata

Il campo apostolico a cui dovrà dedicarsi Mons. Gardin è quello della vita religiosa. Del resto, egli è ben preparato a tale compito, provenendo dalla grande tradizione francescana, che già tanti frutti di bene ha apportato alla Chiesa e al mondo. I doni dello Spirito Santo, che oggi invocheremo su di lui, l'aiuteranno in tale importante missione.

Come ben sapete, la vita di molte comunità religiose dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II ha registrato delle grandi trasformazioni, con la ricerca di nuovi stili di vita comunitaria e di nuove forme di servizio apostolico. Dovere della Santa Sede è stato ed è tuttora quello di aiutare le comunità religiose ad essere fedeli alla propria identità, secondo il carisma del loro Fondatore o della loro Fondatrice.

Certo, i Religiosi e le Religiose oggi sono una delle ricchezze più preziose della Chiesa. In realtà, essa ha registrato in questi ultimi tempi delle figure straordinarie di uomini e di donne che hanno brillato per la loro santità di vita, per il loro impegno missionario, per il loro servizio ai poveri, ai bambini, agli ammalati. Ma tale gloriosa pagina di storia della Chiesa deve continuare.

Per una testimonianza evangelica

Oggi, nel mondo intero, gli Istituti di vita consacrata con approvazione pontificia sono 1.788, dei quali 271 maschili e 1.511 femminili. Gli uomini consacrati sono circa 196.000 e le donne più di 800.000.

Esistono poi numerosi altri Istituti di diritto diocesano, istituiti da Vescovi locali e che attendono un riconoscimento dalla Santa Sede. Inoltre, sono nate recentemente nuove forme di vita consacrata. In sintesi ci troviamo di fronte ad una caratteristica tipica della Chiesa cattolica che i Romani Pontefici hanno sempre seguito con particolare cura, perché essa appaia sempre più splendente di fronte al mondo, come motivo di credibilità del Vangelo e segno di sicura speranza.

Con la benedizione del Papa

Il nuovo Vescovo aiuterà quindi il Santo Padre a seguire con particolare sollecitudine il progresso della vita religiosa nella Chiesa d'oggi. A lui, il Papa Benedetto XVI invia per mezzo mio il suo paterno saluto con l'augurio di un fecondo ministero episcopale. Inoltre, a voi, fratelli e sorelle nel Signore, il Papa chiede di accompagnare il nuovo Pastore con la vostra fervente preghiera e con la vostra generosa solidarietà. Egli oggi riceverà l'anello episcopale, che gli ricorderà ogni giorno il dovere di fedeltà alla Chiesa, Sposa di Cristo. Sul suo capo verrà collocato il Vangelo, per indicare che da esso dovrà sempre trarre ispirazione nella sua vita e nel suo apostolato. Nostro dovere sarà però quello di accompagnarlo su tale cammino, perché l'episcopato del nostro caro Padre Gianfranco Agostino Gardin sia sempre strumento di grazia per tutta la Santa Chiesa. E così sia!

     

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