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MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
A FIRMA DELL'ARCIVESCOVO FERNANDO FILONI,
SOSTITUTO DELLA SEGRETERIA DI STATO,
IN OCCASIONE DELLA NOVANTADUESIMA EDIZIONE
DELLE SETTIMANE SOCIALI DI FRANCIA

 

Signor Presidente,

in occasione della loro novantaduesima edizione che si svolge nella regione parigina dal 16 al 18 novembre, le Settimane sociali di Francia hanno scelto di dedicare le loro ricerche al tema "Vivere diversamente, per uno sviluppo duraturo e solidale".

Sensibile alle riflessioni che le Settimane sociali si propongono ogni anno, il Santo Padre mi ha incaricato di trasmettervi il suo più vivo incoraggiamento e la sicurezza della sua vicinanza nella preghiera. Egli si rallegra che dei cristiani diano ai numerosi partecipanti elementi per aiutarli a prendere sempre più vivamente coscienza della responsabilità non solo dei dirigenti delle nazioni, ma di tutti i protagonisti della vita sociale e di tutti i cittadini, in una corresponsabilità attiva. Di fatto, "Il creato ammirevole e armonioso, Dio non l'ha fatto per nessun altro se non per l'uomo e se l'ha fatto così bello, così grande, vario, ricco, utile, benefico, nutritore del corpo e capace di condurre l'anima a Dio, è a causa dell'uomo" (San Giovanni Crisostomo, La provvidenza di Dio).

Occorre rallegrarsi del fatto che i nostri contemporanei riconoscano sempre più il bisogno di uno sviluppo duraturo, per lasciare alle generazioni future un pianeta veramente abitabile, nella prospettiva offerta dal Creatore (cfr Genesi, 1). Le paure degli uomini di oggi sono molteplici: esaurimento delle risorse del pianeta, rapido scioglimento della calotta glaciale, aumento dei gas a effetto serra, crescita delle catastrofi naturali, emissione eccessiva di CO2. Questi sono alcuni dei segni di allarme che invitano a un sussulto morale a favore della terra. Sono ancora una volta i Paesi più poveri che dovranno subire le conseguenze più gravi di ciò che hanno in parte provocato l'atteggiamento del mondo industrializzato e la fiducia a volte eccessiva riposta nel progresso scientifico e tecnico.

Le vostre riflessioni sono chiamate a suscitare una nuova speranza affinché il pianeta possa continuare a nutrire tutti gli uomini che vi dimorano. Il Creatore ha donato all'uomo il suo Spirito, perché, in modo ragionato, facesse incessantemente progetti volti a permettere una migliore ripartizione delle risorse naturali e dei beni della terra, per uno sfruttamento misurato delle foreste e delle riserve biologiche. Le nazioni più ricche sono chiamate a non sfruttare indebitamente le risorse dei Paesi in via di sviluppo senza riconsegnare nelle loro mani i redditi derivanti dalle risorse del loro suolo e sottosuolo. Si tratta dei principi elementari di giustizia e di equità e della destinazione universale dei beni della terra. È anche il sistema di lavoro sul quale occorre riflettere.

Fondandosi sull'insegnamento sociale della Chiesa, i cattolici hanno proposte reali da fare in materia, aprendo la via a scelte coraggiose che esprimono il "sì" dei nostri contemporanei alla salvaguardia del creato, al fine di evitare definitivamente soluzioni di distruzione irreversibile, come ha sottolineato di recente Papa Benedetto XVI (cfr Omelia, Loreto, 2 settembre 2007). Ciò presuppone che ognuno adotti comportamenti nuovi in materia di tutela della natura e dell'ambiente. L'intelletto umano ha numerose potenzialità per stimolare un nuovo sviluppo duraturo. Il Papa ha fiducia nelle istituzioni come le Settimane sociali, per apportare un contributo serio alla ricerca in questo ambito e aiutare i responsabili delle nazioni a prendere decisioni. Grazie al lavoro del vostro ex Presidente, il signor Michel Camdessus, avete mostrato la via per collaborazioni europee in materia di riflessione sulla dottrina sociale della Chiesa. Possa lo scambio di vedute e la messa in atto di progetti fra Paesi e fra continenti, favoriti dai cattolici impegnati nella vita sociale, aprire cammini nuovi e profetici, e infondere in tutti gli uomini una speranza rinnovata!

Invocando su voi e su tutti i partecipanti l'assistenza dello Spirito Santo, Sua Santità Benedetto XVI imparte a voi, e a tutte le persone che hanno contribuito all'organizzazione di questa sessione delle Settimane sociali, ai relatori e ai partecipanti, la Benedizione Apostolica.

Lieto di farmi interprete del Santo Padre, le esprimo, Signor Presidente, i miei sentimenti cordiali e devoti nel Signore.

Dal Vaticano, 21 novembre 2007

Arcivescovo Fernando Filoni
Sostituto della Segreteria di Stato

     

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