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INTERVENTO DELLA SANTA SEDE
ALLA CONFERENZA DELLA CROCE ROSSA E DELLA MEZZALUNA ROSSA
(GINEVRA, 26 - 30 NOVEMBRE 2007)

DISCORSO DI S.E. MONS. SILVANO M. TOMASI

Ginevra
Giovedì, 29 novembre 2007

 

Presidente,

Al di là delle tragedie e delle manchevolezze legate a conflitti provocati dall'uomo, delle tensioni e dei disastri naturali che annullano la dignità di tutti, una soluzione realistica e duratura tesa al miglioramento della protezione umanitaria è basata sulla comprensione del fatto che l'umanità in realtà è una sola. La solidarietà in seno alla famiglia umana trova espressione concreta nella collaborazione e nell'apertura al dialogo e alla cooperazione, prospettiva ben riassunta dal tema della nostra Conferenza "Insieme per l'umanità". Fra le preoccupazioni odierne globali, questa XXX Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha evidenziato come temi di dibattito quattro fenomeni particolarmente inquietanti: le pandemie, la migrazione internazionale, la violenza urbana e il degrado ambientale. La Missione della Santa Sede riconosce in queste sfide il monito secondo il quale la coesistenza fra comunità sociali e politiche e l'edificazione di un ordine mondiale pacifico sono possibili soltanto sulla base della difesa del valore fondamentale della dignità umana di ogni persona.

Le quattro aree che richiedono la nostra attenzione immediata hanno gravi conseguenze umanitarie sulla società contemporanea e sulle generazioni future. La volontà di cooperare per elaborare soluzioni adeguate a tutto non si può eludere perché da essa dipende la sopravvivenza materiale ed etica dell'umanità. Le soluzioni parziali che trascurano un gruppo di Paesi o parte della comunità nazionale sono miopi, oltre che ingiuste e inaccettabili. Una sana globalizzazione includerà l'imperativo umanitario, evitando quindi il costituirsi della situazione impari di regioni prospere e pacifiche e di regioni povere e in conflitto. Quando si verifica questo ci troviamo di fronte a un fallimento politico ed etico.

Presidente,

È solo sulla base di questi valori che il Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna in tutte le sue componenti può riunire le forze necessarie a instaurare cooperazioni efficaci e durature, rispettose delle differenze e in grado di apprezzare il talento di ognuno. In questo contesto, la Santa Sede e le numerose agenzie e organizzazioni umanitarie cattoliche sono pronte a cooperare con altri Paesi e parti per offrire alla comunità internazionale la grande esperienza acquisita fra i vulnerabili in ogni angolo del mondo.

È anche essenziale comprendere che la soluzione ad emergenze e problemi complessi e relativi a tutta l'umanità non sono solo di natura tecnica e non si possono ridurre alla mera assistenza. A questo proposito, le vittime, sia dirette sia indirette, meritano particolare attenzione e sollecitudine. Infatti, nel verificarsi di disastri naturali, conflitti e violenza, sono i più vulnerabili a risentire di più delle conseguenze del sottosviluppo, della povertà e delle pandemie. Queste persone, le loro famiglie e comunità hanno dei diritti e dobbiamo fare tutto il possibile affinché vengano rispettati. Inoltre, meritano la nostra vicinanza umana, il nostro sostegno psicologico, morale e spirituale, non sotto forma di pietà accondiscendente, ma come espressione della nostra solidarietà. Insieme formiamo un'unica famiglia umana. Bisogna prestare assistenza sotto forma di auto-aiuto affinché le persone del luogo possano consolidare le proprie capacità ed esercitare pienamente la propria libertà e assolvere alle proprie responsabilità.

La mia Delegazione accoglie le risoluzioni e in particolare auspica che avvenga presto la realizzazione del Memorandum of Understanding e dell' Agreement on Arrangements Operational fra la Palestinian Red Crescent Society e Magen David Adom, firmati nel 2005.

La mia Delegazione sostiene qualsiasi nuova azione tesa al ricongiungimento familiare e al ristabilirsi di informazioni e contatti familiari andati perduti a causa di conflitti e disastri. Promuove l'adozione di uno strumento giuridicamente vincolante di proibizione di munizioni a grappolo. Osserva con soddisfazione il rinnovato interesse dell'ICRC per la questione della protezione delle persone coinvolte nei movimenti migratori e vittima, a diversi livelli, di discriminazione, emarginazione e separazione familiare. Sono stati creati strumenti di diritto umanitario e umano, ma la volontà politica e la complessità del fenomeno della mobilità umana trovano inadeguata realizzazione, in particolare quando conferenze ed eventi intergovernativi conferiscono priorità soltanto agli aspetti economici e produttivi dei flussi migratori, trascurando il fatto che si tratta di persone con una dignità e dei diritti inalienabili anche quando sono tenute prigioniere in campi e centri.

Le varie religioni e altre istituzioni possono e devono svolgere un ruolo positivo. Da parte sua, la Santa Sede ha promosso iniziative di dialogo interreligioso, che considera fondamentale per la realizzazione della pace e del bene comune. Come aveva promesso nel 2003, ha organizzato un evento di studio interreligioso per promuovere la difesa della dignità umana e il rispetto del diritto umanitario in caso di conflitto armato. Auspica altre iniziative tese alla promozione del fondamento etico del diritto umanitario e alla difesa della dignità umana anche in caso di conflitto armato fra realtà non statali.

Presidente,

l'azione esemplare della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa si basa sulla capacità di infrangere le barriere e di edificare ponti fra le parti in conflitto, nella consapevolezza dell'umanità comune che ci unisce e che ci esorta a procedere verso un futuro insieme. La comunità internazionale ha la responsabilità di prevenire i conflitti, di offrire protezione e di edificare la pace in un mondo in cui sia possibile una vita dignitosa per le generazioni presenti e future.

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