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INTERVENTO DELLA SANTA SEDE ALLA RIUNIONE
DELL'ASSEMBLEA DEGLI STATI MEMBRI DELL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE
DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE (WIPO)

DISCORSO DI S.E. MONS. SILVANO MARIA TOMASI

Ginevra
Lunedì, 22 settembre 2008

 
Signor Presidente,

la delegazione della Santa Sede si unisce ai precedenti oratori ed esprime le proprie congratulazioni a Lei per la sua abile guida e al suo nuovo Direttore Generale, Dr. Francis Gurry.

La mia delegazione auspica un servizio rinnovato e dinamico dell'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (Wipo) che accresca le sue conoscenze nell'interesse di ogni persona umana e per il giusto progresso di ogni Paese.

La Santa Sede è particolarmente attenta alle dimensioni etiche e sociali che in modo unico fluiscono dalla persona umana e dalla sua azione, le influenzano e le caratterizzano. Essa riconosce certamente nella proprietà intellettuale il valore particolare dell'innovazione e della creatività, dell'intelligenza in tutti i suoi aspetti. Al contempo, in qualsiasi impresa di pensiero e di azione, in qualsiasi impostazione scientifica, tecnica o giuridica, la proprietà intellettuale è chiamata a rispettare la creazione sia nelle aree della conoscenza e della scoperta sia nel riconoscimento della natura delle cose: materia, intelletto, esseri umani e, soprattutto, la persona umana.

L'ingegnosità umana ha molti volti, è piena di risorse ed è in grado di trovare risposte alle sfide che la famiglia umana deve affrontare. La richiesta costante di registrare nuovi brevetti dimostra questa ingegnosità e la loro regolamentazione richiede una norma equilibrata cosicché l'impatto sull'economia possa andare anche a beneficio dei Paesi più poveri e possa tenere in grande considerazione la loro specificità e le loro identità. Infatti, ogni Paese apporta un contributo unico che deriva dalle sue tradizioni economiche, sociali, culturali e spirituali.

Fra le varie importanti aree di interesse che impegnano i membri della Wipo, alcuni nuovi dibattiti stanno particolarmente a cuore a questa delegazione:

le possibilità e le implicazioni della tutela internazionale delle risorse genetiche, delle conoscenze tradizionali, del folclore e delle espressioni culturali;

la richiesta di perfezionamento legale dei diritti d'autore e altre questioni relative alla tutela dei diritti delle organizzazioni di trasmissione;

e, soprattutto, il processo che ha consentito un'organizzazione del lavoro tale da permetterci ora di sperare in uno sviluppo insieme ai requisiti di norme e tecnologie legati alla proprietà intellettuale.

In conclusione, signor Presidente, rinnovando le nostre congratulazioni al nuovo Direttore Generale, e ringraziando il suo predecessore, Dr. Kamil Idris, abbiamo affermato che, grazie alla sua creatività e al suo senso di solidarietà, la Wipo può e deve contribuire in modo maggiore al rafforzamento di una comunità internazionale pacifica e più equa.

 

 

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