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INTERVENTO DELLA SANTA SEDE
ALLA SESTA COMMISSIONE
DELLA 64ª SESSIONE DELL'ASSEMBLEA GENERALE
DELLE NAZIONI UNITE SUL TEMA
"LO STATO DI DIRITTO A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE"

DISCORSO DI S.E. MONS. CELESTINO MIGLIORE, OSSERVATORE PERMANENTE DELLA SANTA SEDE PRESSO L'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE

Giovedì, 15 ottobre 2009


Signor presidente,

lo stato di diritto serve come fondamento di una società più giusta. Con troppe persone in qualche modo escluse dalle tutele e dai benefici dalla legge e con una crisi finanziaria globale che colpisce tutte le regioni, promuovere lo stato di diritto a livello internazionale diviene uno strumento sempre più vitale per raggiungere gli obiettivi originariamente stabiliti dalla Carta delle Nazioni Unite.

Dobbiamo ricordare che la legge in sé non è l'obiettivo, perché troppo spesso i Paesi utilizzano le leggi come fonti di oppressione e di violenza per "regnare tramite le leggi". Piuttosto, è necessario considerare che alla base di qualsiasi legge devono esserci un valore o una verità fondamentali affinché essa abbia un significato e uno scopo reali. Questo vincolo fra lo stato di diritto e la giustizia è radicato nell'obiettivo dell'Organizzazione di mantenere la pace e la sicurezza internazionali in "conformità ai principi di giustizia e di diritto internazionale". Quindi, parlare soltanto dello stato di diritto senza includere la necessità della giustizia sarebbe inadeguato e rischierebbe di sostituire lo stato di diritto con un dominio per mezzo delle leggi.

Sebbene la responsabilità primaria della promozione e della creazione di un giusto stato di diritto spetti alle autorità nazionali e locali, in una società globalizzata la necessità di norme e di leggi giuste che governino i gruppi al di là dei confini nazionali è della massima importanza. Il diritto internazionale riconosce questo fatto fondamentale e cerca di garantire i meccanismi per una maggiore solidarietà, promuovendo, in tal modo, i diritti e i doveri degli individui e delle società al di là dei confini nazionali. Quindi gli organismi che si occupano di diritto internazionale e le autorità nazionali devono vegliare affinché le norme da loro promosse continuino a rispettare le capacità dei singoli stati e delle comunità locali di gestire i loro affari in un modo giusto, intervenendo soltanto quando una questione ha conseguenze globali oppure lo stato e la comunità locale in questione non riescono di adempiere alla propria responsabilità di proteggere i cittadini.

Il diritto internazionale continua a rivestire un'importanza particolare nei settori della pace e della sicurezza, dello sviluppo economico e del degrado ambientale. La corruzione diffusa, i conflitti internazionali e nazionali, il terrorismo, la violenza sessuale quali strumenti di guerra e altri abusi dei diritti umani, troppo spesso vengono perpetuati dall'assenza di uno "stato di diritto" o dal mancato rispetto delle garanzie giuridiche esistenti ai vari livelli. A questo proposito, i trattati e le norme internazionali sono stati strumentali nel promuovere un rispetto maggiore per lo stato di diritto e nel suscitare una fiducia maggiore fra gli stati. Inoltre, gli sforzi per promuovere la mediazione delle dispute offrono alle nazioni un prezioso sostegno pratico e tecnico. Per questi fini, i membri di questo Comitato e pure tutta l'Assemblea Generale e i vari organismi sussidiari dell'ECOSOC devono cooperare e coordinare sempre di più il loro lavoro.

In campo economico, lo stato di diritto a livello internazionale è divenuto sempre più necessario. La natura interconnessa del commercio e delle attività economiche globali non permette più alle singole nazioni di controllare e regolare la propria economia perché, come ha dimostrato la recente crisi, il fallimento nella corretta regolazione di un singolo mercato o di una sola materia prima può causare effetti devastanti nel mondo. A questo proposito, la mia delegazione sostiene gli sforzi del segretario generale volti a radicare saldamente lo stato di diritto nell'agenda di sviluppo delle Nazioni Unite ed evidenzia il legame fra povertà, esclusione legale e ingiustizia. Inoltre sono necessari sforzi maggiori da parte degli Stati e delle organizzazioni internazionali per riformare le Nazioni Unite e i vari sistemi finanziari internazionali affinché svolgano un ruolo adeguato nella regolamentazione finanziaria internazionale. Sosteniamo anche gli sforzi da parte degli Stati e di organizzazioni internazionali per cooperare alla creazione di un giusto quadro normativo per un commercio equo che rispetti la dignità intrinseca dei lavoratori. In un mercato globale, il cosiddetto outsourcing può portare a una sconnessione fra la gestione delle aziende e le loro responsabilità, i suoi impiegati, fornitori, utenti e l'ambiente. Per questo motivo lo stato di diritto nazionale e internazionale non deve concentrarsi soltanto sulla determinazione del ruolo dei mercati, ma anche considerare i diritti dei lavoratori e della comunità.

Per essere efficace un giusto stato di diritto richiede un'amministrazione giudiziaria, una gestione responsabile delle istituzioni e un sostegno sociale e politico. Concentrarsi esclusivamente sugli aspetti tecnici e amministrativi della realizzazione dello stato di diritto si è dimostrato inefficace e continuerà a esserlo perché dobbiamo occuparci del supporto culturale basilare, che è necessario per rispettare coloro per i quali il diritto esiste. A questo proposito, la Santa Sede e le sue varie organizzazioni continuano a impegnarsi per sostenere lo stato di diritto ai livelli nazionale e internazionale. In numerosi Paesi nel mondo le sue istituzioni pedagogiche offrono agli individui un'educazione di qualità sulla natura fondamentale del diritto e sulla sua corretta applicazione, indispensabile per lo sradicamento della corruzione. Inoltre, attraverso molte delle sue organizzazioni in tutto il mondo numerosi uomini e donne impegnati sono presenti nelle prigioni e nelle carceri per offrire sostegno spirituale, psicologico e fisico ai detenuti e contribuire a dotarli delle capacità necessarie a divenire cittadini produttivi e osservanti delle leggi.

La riforma delle Nazioni Unite e dei suoi vari organismi è della massima importanza per promuovere lo stato di diritto a livello internazionale. Gli organi di applicazione dei trattati internazionali (treaty bodies) che cercano di allargare il proprio campo d'azione e il significato delle norme al di là del loro contenuto originariamente concordato, perdono il giusto rispetto per il ruolo di sussidiarietà, minando così il fine dei trattati stessi e rischiando di perdere credibilità. Invece, gli sforzi costanti per riformare il Consiglio di Sicurezza e il sistema delle Nazioni Unite contribuiscono a migliorare la credibilità delle Nazioni Unite nel mondo.

Signor presidente,
la mia delegazione attende di collaborare con i membri durante questa sessione e nei vari organismi delle Nazioni Unite che si occupano del tema, per assicurare che lo "stato di diritto" divenga veramente un giusto stato di diritto.

 

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